Aharonov Bohm + Picchi di Lenz

Proposte pratiche per ricongiungerli

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  1. sandro-meg
     
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    Ti confermo che ho effettuato il calcolo con lambda =h/mv .Pensavo che le equazioni di Schroedinger potessero essere superflue a questo livello....meglio,mi hai dato una buona notizia.
    Ma a questo punto come si fa a calcolarsi la lambda,sopratutto dopo le tue ultime considerazioni? Sinceramente non so come muovermi......
    Come dati puoi considerare un nucleo amcc 320 (metglas,trovi tutte le misure sul loro sito),i rapporti degli avvolgimenti sono quelli di Bearden (40-450),la sezione dei fili sono 0,5 e 0,71,le tensioni d'ingresso sono sui 30 volt e uscita sui 500 Vpp(senza carico anche piu' alto),le frequenze sui 80 Khz.Per la questione del ring,penso che possiamo considerare uno singolo e poi inserirne degli altri fintantoche la varizione di fase non arrivi ad un livello aprezzabile. Sono tutti dati indicativi,logicamente possiamo variare tutto quello che vogliamo come meglio ci aggrada.
    Quando hai tempo facci vedere come hai intenzione di trovare la lunghezza d'onda che io con le equazioni di Schroedinger non ho molta dimestichezza.(semmai dopo quando vedro' come le usi...ma ora nenche mi cimento...)
    Ciao

    Edited by sandro-meg - 14/2/2005, 18:03
     
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  2. maurjzjo
     
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    CITAZIONE

    Ma a questo punto come si fa a calcolarsi la lambda,sopratutto dopo le tue ultime considerazioni? Sinceramente non so come muovermi......


    CITAZIONE

    Come dati puoi considerare un nucleo amcc 320 (metglas,trovi tutte le misure sul loro sito), ....


    Le nostre considerazioni iniziavano intorno allo studio del mondo all'interno del conduttore costituente gli avvolgimenti nei quali dobbiamo far animare e dar risalto alle leggi della meccanica quantistica. Secondo me quindi dobbiamo iniziare a lavorare all'interno del conduttore dove l'elettrone e' soggetto a :

    -potenziali limitrofi (quello interno generato dai nuclei e quello esterno da noi applicato)
    -propria energia cinetica che determina il flusso di corrente (amperaggio)
    -comportamento ondulatorio e quindi :
    i) lunghezza d'onda
    ii) stati stazionari (onde stazionarie la cui esistenza e' da verificare)
    iii) energie quantizzate

    CITAZIONE

    Quando hai tempo facci vedere come hai intenzione di trovare la lunghezza d'onda che io con le equazioni di Schroedinger non ho molta dimestichezza.(semmai dopo quando vedro' come le usi...ma ora nenche mi cimento...)


    Per un calcolo qualitativo ti incollo il seguente utile link : http://www.benfold.com/sse/shoot.html
    che contiene una buona applet java con la quale puoi visualizzare il comportamento ondulatorio di un corpuscolo a partire da come e' configurata l'energia di potenziale lungo una sola dimensione x (nel nostro caso lungo il conduttore elettrico degli avvolgimenti).

    Come noterai sulla sinistra c'e' un quadrante dove puoi selezionare vari profili di potenziale ossia :

    1) Buca di potenziale (square wells)
    2) Potenziale quadratico (quadratic)
    3) Potenziale personalizzato - puoi scrivere la tua funzione a piacere (Custom espression)
    4) Potenziale a "mano libera" - puoi addirittura disegnare il profilo del potenziale lungo una dimensione x (Freehand function)

    Spostando con il mouse la riga orizzontale rossa risolverai l'equazione di Schroendinger per vari valori di energia localizzando varie armoniche.

    Nel quadrante di destra l'applet calcolera' la funzione d'onda ossia il comportamento ondulatorio associato al movimento del corpuscolo soggetto al potenziale prefissato.
    Con quell'applet quindi potrai qualitativamente studiare ed impostare un profilo potenziale che si presume esistere dentro ad una porzione di reoforo dell'avvolgimento e quindi vedere come si comporta la funzione d'onda , sue possibili stazionarieta' e condizioni al contorno (morsetti).
    Attenzione : la funzione d'onda e' una funzione di stato il cui quadrato restituisce il valore di probabilita' di localizzare della materia alla posizione x; tale valore e' ottenibile cliccando ripetutamente su "psi squared".


    Maury

    Edited by maurjzjo - 15/2/2005, 00:07
     
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  3. sandro-meg
     
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    Bel link, ora devo decirfrarlo...
    Un aiutino?
    Ciao

     
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  4. maurjzjo
     
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    Te ne incollo un altro piu' suggestivo : http://www.falstad.com/qm1d/

    Per l'uso e il calcolo con tale applet ti consiglio di :

    -cliccare sul bottone "clear" per chiarire ed ordinare le idee;

    -dalla tendina "setup" selezionare "Well Array" (ovvero una configurazione di potenziale periodico che assomiglia a quello determinato dalla presenza periodica dei nuclei metallici in assenza di potenziale esterno) ;

    -ricliccare sul bottone "clear" per evitare di farsi confondere dagli altri imposti diagrammi che successivamente potrai riprendere;

    -far scorrere il mouse sopra al profilo del potenziale : noterai una riga orizzontale gialla scorrevole la cui altezza corrispondera' all'energia dell'elettrone;

    -noterai che a seconda del valore d'energia dell'elettrone che si muove tra quelle buche di potenziale avrai corrispondentemente una certa funzione d'onda indicata nel quadrante sottostante. Potrai quindi valutare le varie conseguenti lunghezze d'onda materiali (non elettromagnetiche);

    -cliccando in corrispondenza di una certa riga gialla (che compete ad un certo valore d'energia dell'elettrone) verra' sovraimposto un altro digramma sopra alla sottostante funzione d'onda. Tale diagramma e' il quadrato del modulo della funzione d'onda e si riferisce alla probabilita' di trovare l'elettrone in corrispondenza dell'ascissa associata a quel valore.

    E' su quella funzione d'onda che l'effetto Aharanov-Bohm agisce sfasandola. Dallo sfasamento dell'onda evincerai con immediatezza e con semplicita' come l'energia di Bearden viene prodotta sfruttando Aharanov-Bohm a fini di rendimento superunitario.


    Maury



    Edited by maurjzjo - 17/2/2005, 13:54
     
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  5. maurjzjo
     
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    Confrontate il presunto circuito free-energy proposto qui http://starglider.netfirms.com/index.htm con il nostro meg.
    Nel primo i due avvolgimenti sono collegati in antiparallelo condividendo lo stesso nucleo e due extratensioni opposte (in sostanza si cerca di annullare l'energia magnetica immagazzinata nel nucleo con due campi magnetici opposti)
    Nel meg i due avvolgimenti sono separati condividendo lo stesso nucleo e sempre due extratensioni opposte (anche qui si annulla l'energia magnetica immagazzinata nel nucleo per opera del campo magnetico dell'altro opposto avvolgimento)

    Il fatto degno di nota quindi e' che si cerca sempre di annullare l'extratensione sull'avvolgimento per dar risalto al'effetto Aharonov-Bohm.

    Pertanto non si annulla la classica extratensione se durante un ripido fronte di discesa su un avvolgimento non interviene con un necessario lieve anticipo anche il fronte di salita sull'altro avvolgimento per annullare preventivamente l'energia magnetica prodotta dall'avvolgimento ed immagazzinata nel nucleo durante un ciclo.

    Avete mai controllato questa condizione ?

    Maury

    Edited by maurjzjo - 17/2/2005, 14:03
     
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  6. sandro-meg
     
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    Piu' faccio conti piu' mi perdo.....se vuoi farli tu,te li lascio fare con piacere ....
    Penso proprio che faro una bella prova e poi provero a cambiare la distanza del carico dagli avvolgimenti ad effetto AB e vedo che succede.A son di teorie e altro non combiniamo nulla....
    Per quanto riguardo quel link... che dirti e' la solita solfa........appena finisco il progetto per alimentare il motore omopolare,comincio a bobinare una bobina ad affetto AB e poi vedremo che succede.
    Se hai idee o suggerimenti PRATICI postali pure che non aspetto altro.
    Ciao
     
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  7. Lowrence
     
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    Non riesco più a trovare un post dove avevo descritto esattamente per filo e per segno cosa succede alle bobine di eccitazione del MEG, non del mio o del tuo nè quello di Furio in tutti i MEG costruiti in quella maniera.
    Avrei voluto ripostarlo visto che ora stanno sorgendo quei dubbi strani che io avevo avuto ed anche sviscerato non teoricamente ma oscilloscopio alla mano.
    Se volete continuare con le masturbazioni mentali me ne tiro fuori, ma se vogliamo parlare tecnicamente con cognizione di causa ritorno a scrivere quello che mi ricordo di quegli esperimenti, anche perchè gli appunti li ho a casa e non quì.
    Quindi perdonatemi se mi ripeto. Ma credo che nessuno se ne accorga perchè non credo abbiate dato il minimo credito a quello che avevo scritto.
    Nel caso se non capite qualcosa perchè ho scritto male o mi sono espresso peggio fatemi delle domande precise piuttosto che rispondermi ma tizio ha detto e caio e ha postato. Sarò felice di rispondervi se la piantate con i discorsi da dodicenni che giocano con i soldatini.

    Qundi veniamo a noi.
    1) Non abbiamo uno schema di Bearden. Perciò non sappiamo come costruire l'eccitatore (chiamiamo così il circuito con i mos o gli IGBT che alimentano le bobine di eccitazione o attuatori, come vi pare).
    2) J.Naudin ha invece proposto qualcosa che pare alimenti le bobine con un duty cycle del 50%. Cioè mentre una bobina viene diseccitata l'altra viene eccitata, nello stesso istante. E così Sandro ha costruito il suo circuito di eccitazione.
    3) Chi altro ha fatto le prove così? Io per esempio. Ma mi sono reso conto che:

    a) I dispositivi di commutazione sia gli IGBT che i JBT o i MOS hanno un diodo tra collettore o drain ed emettitore o source. Questo diodo viene polarizzato inversamente rispetto all'alimentazione che teniamo dai 12 ai 24V.
    Le bobine sono poste sul collettore o sul drain cioè sul lato alto del dispositivo che chiudendosi collega al negativo la bobina di eccitazione.
    b) Il magnete posto al centro produce un flusso ø che si divide nei due rami di valore 1/2ø ed 1/2ø. Quindi questo flusso statico passa dentro le bobine L1 ed L2, una sul ramo di destra ed una sul ramo di sinistra con verso contrario l'uno rispetto l'altro.
    d) Supponiamo che le bobine siano avvolte nello stesso modo e disposte in modo che quando sono eccitate la corrente genera un campo che si oppone al flusso 1/2ø generato dal magnete.

    Fine delle supposizioni.

    Cosa accade quando il dispositivo collegato tra L1 ed il comune? La corrente comincia a circola ed il campo magnetico 1/2ø si sposta dal ramo di sinistra al ramo di destra di quanto il campo prodotto dalla bobina øL1. Questa variazione di campo magnetico produce una tensione sulla bobina L2 e si manifesta tra il positivo di alimentazione ed il collettore o il drain del dispositivo di pilotaggio di L2 che in questo momento è interdetto. La tensione indotta è uguale a quella di alimentazione perchè le bobine sono uguali ed il flusso che le attraversa è il solito così pure la polarità. In questo istante la tensione tra comune (-) e la connessione della bobina è zero o quasi. Il diodo di protezione non è entrato ancora in conduzione.
    Supponiamo che il periodo della forma d'onda che usiamo sia inferiore al tempo di carica dell'induttanza della bobina e quindi non si raggiunga mai il tempo di 6xRxL. Dove per R si intende la resistenza equivalente alle perdite della bobina. Questo per dire che stiamo lavorando sotto il tempo di massima carica dell'induttanza.
    Quando il dispositivo di commutazione di L1 si apre, contemporanteamente il dispositivo di L2 si chiude.
    In questo momento abbiamo due fenomeni contrastanti e forse non desideriamo che questi due fenomeni avvengano contemporaneamente.
    Ai capi della L1 compaioni i picchi di extratensione che tutti conosciamo, ma per induzione li troviamo anche su L2. I picchi negativi che superano la tensione di alimentazione vengono recuperati dal diodo in parallelo ai due dispositivi, ma al contempo abbiamo anche la tensione dovuta alla corrente di chiusura della bobina L2.
    Questo si ripete per tutti i cicli a venire dopo il primo.

    Questo fenomeno sta alla base di molta dispersione di energia a causa delle correnti che circolano con fasi lievemente diverse, alla frequenza di risonanza nauturale delle due bobine dovute alle capacità distribuite non identiche e generano un sacco di interferenze EM quindi energia dispersa e non più utilizzabile. Inoltre nel momento di scambio abbiamo circolazione di corrente nel diodo di protezione di un dispositivo mentre l'antro va in conduzione.
    Se vi fate un grafico di cosa succede disegnando le forme d'onda non quadre ma trapezi come in realtà sono con i fronti di salita e discesa aggiungendo i picchi sui fronti e la tensione dovuta alla mutua induzione noterete dove il sistema 50% fa acqua.

    Io ho fatto delle prove con un circuito in cui i due dispositivi di switching si chiudevano in ritardo all'apertura l'uno dall'altro ed ho ottenuto subito un miglioramento radicale di efficienza e minori disturbi in giro. Usando questo sistema su un nucleo toroidale dove le spire del filo sono poche e rade all'esterno e quindi con minor capacità distribuita non sono riuscito a vedere che un picco di extrantensione invece delle solite oscillazioni e questo picco non è mai sceso sotto la tensione di alimentazione. Questo non è over-unity ma è il miglior funzionamento del MEG che ho ottenuto oltre ad essere la descrizione di ciò che accade in ogni MEG a prescindere dal fenomeno esoterico che porta all'over-unity.
    Se vogliamo discutere di questo mi associo. Se si ricomincia con discorsi strani mi rimetto in ascolto.
    Ciao a Lunedì. Domani sono a Milano per lavoro.
    Buon fine settimana.
     
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  8. sandro-meg
     
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    Il discorso che hai fatto e stai facendo, sono tutte considerazioni che ho gia fatto da due anni a questa parte.Inoltre abbiamo gia discusso su questo ma senza concludere nulla,o meglio, potremo gia' chiudere qui il discorso del MEG e non toccarlo piu' (al massimo siamo riusciti ad ottenere un ottimo trasformatore ma di effetti strani neanche l'ombra)
    CITAZIONE
    Se volete continuare con le masturbazioni mentali me ne tiro fuori, ma se vogliamo parlare tecnicamente con cognizione di causa ritorno a scrivere quello che mi ricordo di quegli esperimenti, anche perchè gli appunti li ho a casa e non quì.Quindi perdonatemi se mi ripeto.

    Mi pare che tra noi due abbiamo gia' intavolato diversi discorsi scontrandoci piu' volte.Quindi cerchiamo,almeno ora,di non dover cancellare diversi post come gia' accaduto (ti ricordi come volevo alimentare il motore omopolare oppure che affermavo che si doveva avere una controforza sul motore omopolare o ancora qui,in questo thread,che supponevo che si potesse realizzare un effetto quantistico sul meg? Tutte cose che tu ritenevi da pazzi(anzi mi hai anche apostrafato un po piu' pesantemente) e che poi sono state TUTTE VERIFICATE E CONFERMATE......tranne logicamente per il MEG ma di dispositivi commerciali a affetto spin esistono di gia' GMR)
    Quindi cerchiamo,per cortesia,di non fare i sapientoni e i bastian-contrari e abbiamo TUTTI un po piu' di umilta'.Quando io sbaglio lo ammetto e faccio pubblica ammenda mentre qualcuno fa sempre finta di nulla.
    Tante volte si pensa che quello che scrive un post fuori dal comune,e' uno scemo o sprovveduto ,ma poi non e' sempre cosi'........e magari si scopre che invece si e' ignoranti in qualcosa che si pensava di conoscere/sapere.
    Questo thread e' un tentativo (il primo che sto cercando di fare) per cercare di replicare l'effetto quantistico che Bearden parla,tutto il resto possiamo ridiscuterne avanti sui altri thread con calma e senza presunzioni,ma non qui altrimenti rifaremo un ennesimo thread ripetitivo e senza nessun nesso con il titolo.
    Quindi io e Maury non stiamo facendo nessuna masturbazione mentale, ma stiamo cercando di trovare una strada logica e sopportata da degli effetti riconosciuti anche dalla fisica ufficiale, che possa portare ad avere un effetto di tipo quantistico su un dispositivo quale e' il MEG.So benissimo che tu fino ad ieri non sapevi che esisteva nessun componente commerciale ad effetto spin (attenzione che sto parlando di un effetto di meccanica quantistica),ma la verita' e' questa anche se a te non piace.
    Se ci vorrai aiutare in questo thread saro' ben contento del tuo prezioso aiuto,altrimenti puoi ripostare le tue considerazioni in un'altro thread dove saro' ben lieto di ricominciare il solito discorso di switch,picchi frequenze risonanze etc etc. sperando che l'ennesima discussione possa portare a qualcosa di positivo.
    Ciao


    Edited by sandro-meg - 17/2/2005, 22:22
     
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  9. maurjzjo
     
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    Rispondo a Sandro :

    Hai ragione dicendo che a suon di teorie poi si finisce per non capirci piu' nulla ma se non facciamo di tutto per cercare di individuare un modello di funzionamento approssimativo saremo sempre costretti a procedere empiricamente e a tentoni.

    CITAZIONE

    Se hai idee o suggerimenti PRATICI postali pure che non aspetto altro.


    Ho provato a dartene uno con il mio precedente ultimo post deviando momentaneamente dal discorso quantistico.
    Siccome dai due su ricordati schemi del meg si azzarderebbe la condizione necessaria per la quale si impediscono sugli avvolgimenti extratensioni che produrrebbero sulle onde quantistiche shift di fase che annullerebbero gli shift di fase per effetto AB causati dal potenziale vettore delle onde longitudinali , sono arrivato alla deduzione che occorre sempre cercare di scaricare l'energia magnetica con sufficiente anticipo prima che si verifichi il ripido fronte di discesa durante il quale si ha extratensione , ovvero con onde i cui fronti devono stare tra loro secondo quanto segue :

    user posted image


    Noterete che ogni fronte di discesa ovvero prima di ogni extratensione c'e' sempre un fronte di salita (dell'altra forma d'onda) che scarica l'energia magnetica accumulata per impedire che questa venga proiettata violentemente sotto forma elettrica ed impedire che venga perturbata la buca di potenziale dentro al conduttore.
    Probabilmente occorre quindi impedire che tali fronti non superino gli uni sugli altri cercando di mantenere le due forme d'onda leggermente entrocontenute l'una nell'altra per tutti i cicli.

    Maury

    Edited by maurjzjo - 17/2/2005, 23:38
     
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  10. maurjzjo
     
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    CITAZIONE

    d) Supponiamo che le bobine siano avvolte nello stesso modo e disposte in modo che quando sono eccitate la corrente genera un campo che si oppone al flusso 1/2ø generato dal magnete.



    ...o che si oppone al campo immagazzinato e generato dall'altra bobina per annullare l'immagazzinamento di energia magnetica nel nucleo e lasciando solo quella del magnete permanente che funge da serbatoio di energia , l'energia trasportata progressivamente dal vento d'onda longitudinale di potenziale vettore.

    CITAZIONE

    Io ho fatto delle prove con un circuito in cui i due dispositivi di switching si chiudevano in ritardo all'apertura l'uno dall'altro ed ho ottenuto subito un miglioramento radicale di efficienza e minori disturbi in giro.


    Questo potrebbe allinearsi alla mia precedente congettura delle due forme d'onda leggermente entrocontenute in fase.


    Maury

     
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  11. Furio57
     
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    CITAZIONE (maurjzjo @ 17/2/2005, 23:35)
    CITAZIONE

    Io ho fatto delle prove con un circuito in cui i due dispositivi di switching si chiudevano in ritardo all'apertura l'uno dall'altro ed ho ottenuto subito un miglioramento radicale di efficienza e minori disturbi in giro.

    Questo potrebbe allinearsi alla mia precedente congettura delle due forme d'onda leggermente entrocontenute in fase. Maury

    Ciao a tutti
    Ciao Maurizio, quello che dici ora è in netto contrasto con quello che hai detto in quello precedente e anche con quello che scrive Bearden nel suo brevetto, Lowrance in questo caso è perfettamente in linea con lui.
    Il brevetto recita così: (col. 8 da riga 49 a 63)
    It is therefore desirable to determine, for a specific magnetic generator configuration, the width of a pulse providing the most rapid practical change in magnetic flux, ...in this way, the input coils are not left on longer than necessary. When either of the input coils is left on for a period of time longer than that necessary to produce the change in flux direction, power is being wasted through heating withing in the input coil without additional generation of power in the corresponding output coil.

    Salutoni
    Furio57
     
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  12. sandro-meg
     
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    Ciao Furio e ben ritrovato !
    Mi pare che Furio a ragione , se lavoriamo come vorresti (onde quadre sormontate) si perde energia per strada.Discorso diverso e' invece se lavoriamo esattamente l'opposto e cioe' con un certo ritardo.In questa maniera scarichiamo pure il campo magnetico (la condizione che tu cerchi se non sbaglio) e inoltre non perdiamo energia poiche' facciamo lavorare solo una bobina alla volta.
    Ti puo andare bene cosi' oppure non ci siamo ancora?
    Ciao

    P.S. Hai fatto qualche calcolo di quanti gradi teorici si potrebbe sfasare il segnale degli elettroni? Bye
     
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  13. maurjzjo
     
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    Ciao Furio ,


    CITAZIONE (maurjzjo @ 17/2/2005, 23:35)
    ...... When either of the input coils is left on for a period of time longer than that necessary  to produce the change in flux direction, power is being wasted through heating withing in the input coil without additional generation of power in the corresponding output coil.[/i]


    Traducendo :
    "Quando l'uno o l'altro degli input d'avvolgimento e' lasciato ON per un periodo di tempo piu' lungo del necessario per produrre il cambio nella direzione del flusso , la potenza viene dissipata sotto forma di riscaldamento entro l'avvolgimento senza aggiuntiva generazione di potenza nel corrispondente avvolgimento di uscita"

    ti riferisci a "il cambio della direzione del flusso" in contrasto a quando dissi che "un avvolgimento dovrebbe agire esclusivamente per elidere l'energia magnetizzata nel nucleo prodotta dall'altro avvolgimento" ?

    Riguardo alla mia autocontraddizione ti riferisci al mio disegno di forme d'onda e poi il quote sull'affermazione di Lowrence?


    x Sandro :

    CITAZIONE

    Mi pare che Furio a ragione , se lavoriamo come vorresti (onde quadre sormontate) si perde energia per strada.


    L'ampiezza sarebbe la stessa. Nel disegno le due ampiezze sono differenti per motivi di evidenziazione.
    Cio' che importa e' la fase.

    CITAZIONE

    Discorso diverso e' invece se lavoriamo esattamente l'opposto e cioe' con un certo ritardo.In questa maniera scarichiamo pure il campo magnetico (la condizione che tu cerchi se non sbaglio) e inoltre non perdiamo energia poiche' facciamo lavorare solo una bobina alla volta.


    Questo circuito http://starglider.netfirms.com/index.htm , se funziona , mi ha messo un fortissimo sospetto che uno dei vincoli da rispettare sia proprio evitare le extratensioni per lasciar sospiro ai picchi free-energy , infatti torno a ribadire che in quel circuito i due avvolgimento sono in antiparallelo proprio per impedire che si crei magnetizzazione del nucleo (aria o metallo) salvo la magnetizzazione permanente.


    CITAZIONE

    P.S. Hai fatto qualche calcolo di quanti gradi teorici si potrebbe sfasare il segnale degli elettroni? Bye


    No ma credo non sia un problema provare a cercare un circuito che produca due forme d'onda in opposizione di fase , di pari ampiezza , entrocontenute una nell'altra lateralmente e con la possibilita' di poter regolare il margine bilaterale visibile dal disegno.

    Maury

    Edited by maurjzjo - 18/2/2005, 01:06
     
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  14. maurjzjo
     
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    Continuando a mettere momentaneamente da parte la meccanica quantistica partiamo dal precedente presupposto tale da impedire extratensioni negli avvolgimenti affinche' l'effetto Ahranov-Bohm venga alla luce.

    Per impedire tali extratensioni concentriamoci nell'intorno dei fronti di salita/discesa espandendo la scala delle ascisse fino all'inverosimile come indicato qui sotto.
    Come si nota nel diagramma , i fronti sono diventati tratti obbliqui rettilinei dovutamente al non nullo tempo di decadimento e di salita messo in evidenza appunto allargando esageratamente l'asse dei tempi.

    ATTENZIONE : IL DIAGRAMMA E' QUALITATIVO E NON IN SCALA
    user posted image

    Il primo diagramma contiene le due tensioni in opposizione di fase , mentre gli ultimi due contengono l'andamento della corrente in corrispondenza delle precedenti tensioni.
    Vi ricordo che l'andamento del flusso magnetico e' proporzionale all'andamento delle correnti pertanto gli andamenti delle correnti rappresentano anche quelli di campo e flusso magnetico.

    Come si puo' notare e' presente un'extracorrente che possiamo evitare facendo in modo che all'interno di un avvolgimento sia nullo (a meno del campo generato dal magnete permanente) il contributo magnetico complessivo dovuto ai due avvolgimenti.
    Vengono riportate Imax e I o se vogliamo Bmax e B che dovranno essere uguali e contrari se vogliamo evitare extratensioni/extracorrenti.

    E' facile constatare che reali e sempre esistenti tolleranze di fase in corrispondenza dei fronti delle due forme d'onda , provocheranno dei "fuori centro" e dei non nulli Bmax+B con conseguenti extratensioni ed immersione dell'effetto Ahranov-Bohm.

    Questo potrebbe motivare i miglioramenti rilevati da Lowrence quando agisce sulla fase delle due forme d'onda.

    Riepilogo congetture/ipotesi :
    1) evitare extratensioni/extracorrenti
    2) in base alla 1) non avere cariche elettriche in oscillazione quando la tensione viene bruscamente intorrotta con i fronti di discesa
    3) secondo la 1) e la 2) avere di conseguenza un flusso rettilineo di cariche che non invertono il moto e che quindi sono succettibili di shift di Aharanov-Bohm come nell'esperimento della diffrazione nel quale le cariche percorrono una traiettoria aperta e non chiusa come nel caso di oscillazioni.


    Maury

    Edited by maurjzjo - 19/2/2005, 22:28
     
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  15. sandro-meg
     
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    Devo rillegermi tutto con calma.......sto schlerando
    Ciao
     
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215 replies since 6/2/2005, 12:37   15409 views
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