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00mei.
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CITAZIONE (kekko.alchemi @ 30/1/2008, 23:19)Ci abbiamo già provato con altri dispositivi PP, fidati è veramente tempo perso! Diventerebbe un MEG...
Un conto è un PP che attira un ferro, e un conto è un carico inverso prodotto dalle bobine di prelievo! Come basta una piccola perturbazione elettromagnetica per far spostare il campo, ne basta una altrettanto piccola per nn farlo spostare, e quindi quando si attaccherà un carico sulle bobine di prelievo ci sarà a sua volta lo stesso carico anche sulle pilota, vanificando il tutto!
ti butto li una idea, poi.... chissa se va
quando spengi le bobine
hai un movimento del flusso magnetico (che si riposiziona) attraverso le bobine
questo genera una ddp
se prelevi corrente avviene il fenomeno che hai descritto sopra
ma
se lasci che la tensione salga (ovvero un pò di campo si è spostato)
e poi prelevi corrente dalle bobine di eccitazione
ti trovi una perturbazione magnetica che agisce sul campo parzialmente deviato
(e intanto prelevi potenza)
questa perturbazione ha lo stesso effetto di un impulso di alimentazione delle bobine
quindi il flusso "torna indietro" invertendo la polarità della ddp ai capi della bobina...
ma se prelevi con un SEMI-ponte a diodi
in questa fase non succhi corrente quindi il flusso tornerà ancora indietro
e prelevi ancora corrente se la ddp passa un certo valore
in questo modo potresti avere una serie di picchi di potenza resa dal dispositivo
mentre il flusso va a riposo
il trucco credo che sia quello di prelevare corrente quando la tensione è abbastanza alta
e (ovviamente) quando la bobina non è alimentata
fatemi sapere che ne pensate
00mei
PS
il trucco delle batterie serve a spostare nel tempo la fase di acquisizione e restituzione della energia. -
mac-giver.
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su questo potrà rispondere kekko,che è lui quello che si è interessato parecchio sul comportamento e sul recupero dei picchi.. io sto al limite delle mie conoscenze in campo elettronico..
ma intanto grazie dei suggerimenti, che non bastano mai.... -
00mei.
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CITAZIONE (mac-giver @ 31/1/2008, 13:20)mm il picco se carica un condensatore, che poi non fa manco in tempo a caricarlo,
perdonami,
mi spiegheresti gentilmente
che prove sono state fatte ?
( non è una critica, stò cercando di capire perchè non dovrebbe funzionare con i condensatori )
la mia preparazione di base in elettrotecnica non è delle peggiori
capisco perchè bedini dice di usare batterie al piombo e non i condensatori
ma qui le condizioni al contorno sono ben diverse...
... eppoi, visti i risultati e la perizia (soprattutto mentale) che dimostrate
ho la convinzione che qualche prova la avete fatta, prima di fare affermazioni
grazie
00mei. -
Framoro.
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I sistemi di bendini lavorano sempre con piccni di Lenz.E' probabile che il condensatore nn riesca ad assorbire l'energia intrinseca del picco,mentre la batteria si......sempre che le macchine di bendini funzionino
Oggi ho assemblato un PP(piccolo )l'ho alimentato con un segnale quadro 5 volt 400mA circa...ottengo un picco di Lenz di circa 280v.....Ho provato a caricare un condensatore (poliestere con diodo)ma si ottiene ben poco....il problema che il mio PP è poco performante devo rifare gli avvolgimenti......infatti ho provato a togliere i magneti e il picco è rimasto sempre a 280v......uff.....bisognerebbe provare con qualcosa di più grosso...mmmm.........mac-giver fai questa prova: alimenta il tuo mostroPP con un segnale quadro da 2 v e guarda che succede al picco.......magari prova a prelevare con un diodo il picco e mandalo su una lampadina......vedrai ad bota!. -
.
Ciao ragazzi
per quando riguarda i picchi di lenz sul mio leomotor come sapete ho messo i diodi di recupero
il circuito è fatto in modo da poter isolare il condensatore di recupero dal circuito di alimentazione
e con il circuito isolato il condensatore da 100uF ha raggiunto la tensione di 25V con una alimentazione
di 6V e quando è collegato il voltaggio del condensatore durante l'impulso sale provvisoriamente
di circa 1V come si vede chiaramente dalla foto dell'oscilloscopio che ho postato nell'altra discussione
comunque per il recupero è indispensabile che i diodi siano del tipo ultraveloce possibilmente
del tipo a goccia di ceramica solo questo tipo garantisce il pieno recupero in quando i tipi normali
hanno un tempo di recupero troppo alto ed il picco di Lenz andrebbe per la maggior parte perso.
ciao a tutti
leo48. -
mac-giver.
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ciao framoro, i PP piu li fai piccoli e meno funzionano bene..
cmq hai messo i magneti in parallelo? nord nord sullo stesso lato
e poi il verso di avvolginento delle bobine è giusto?
per quanto riguarda il mostro, togliendo i magneti il picco non si averte piu sulle mie dita..
mentre quando ci sono i magneti.. sbbaaamm un scarica terribile..
dobbiamo modificare la sonda dell oscilloscopio e allora posteremo tutte le misure..
. -
00mei.
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CITAZIONE (Framoro @ 31/1/2008, 18:57)....
Oggi ho assemblato un PP(piccolo )l'ho alimentato con un segnale quadro 5 volt 400mA circa...ottengo un picco di Lenz di circa 280v.....Ho provato a caricare un condensatore (poliestere con diodo)ma si ottiene ben poco....il problema che il mio PP è poco performante devo rifare gli avvolgimenti......infatti ho provato a togliere i magneti e il picco è rimasto sempre a 280v
Allora qualcosa non torna...
il fatto che tu abbia 280 V con e senza i magneti
può indicare che:
- c'è un errore di misura
- c'è recupero dell'energia del solo campo magnetico generato dalle bobine (e non quello dei magneti)
- c'è un "qualcosa" che fa scaricare la bobina prima che la tensione salga oltre i 280 V (perdite della bobina)
- il diodo fa schifo in quanto a capacità parassita
inoltre i condensatori al poliestere non sono certo strepitosi come risposta in frequenza
basta qualche decina di KHz per farli scaldare
fossi in te farei queste prove (economiche e veloci)
prendi dei diodi ultra fast come scritto da Leo (ricambista di roba per TV, li montano sugli switching)
e prova a caricare condensatori di capacità diversa
devi trovare valori diversi di tesione
... Q=C*V
da qui si ricava l'energia che viene immagazzinata nel Condensatore
un altro trucchetto "elettronico" è quello di usare condensatori a bassa capacità montati in parallelo
perchè sono fisicamente piu piccoli e hanno L e R parassite molto minori (bei tempi quando giocavo con la RF)
ciao
00meiCITAZIONE (mac-giver @ 31/1/2008, 19:53)dobbiamo modificare la sonda dell oscilloscopio e allora posteremo tutte le misure..
metti un partitore grezzo con 2 resistenze da 220 KOhm (non induttive )
cosi puoi calcolare facilmente il valore reale del picco misurato
.. e anche se sbagli del 5% che ti importa in questo momento ?!?
00mei. -
berlitz.
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QUOTE (mac-giver @ 31/1/2008, 01:58)ciao berliz.. non il primo motorello non consumava 0,45 watt ma 3 watt!
porta in rotazione un volano da 1kg di 10cm di diametro in 10 secondi a 1000g.min
questo mostro di paralle path consuma o,45 watt
Ciao mac-giver,
per quello che ho capito, tu hai fatto la prova del volano solo col primo parallel path, cioe' quello da 3 watt, mentre non l'hai fatto con quello da 0,45 watt. Puoi fare la prova anche con quest'ultimo?
Ad ogni modo, ho calcolato la potenza necessaria per portare il volano a regime secondo i tuoi dati ed il risultato e' stato di 0,65 watt. Il che e' un po' troppo poco rispetto ai 3 watt di ingressso, ma se venissero confermati gli stessi dati anche con il secondo parallel path allora sarebbe un ottimo risultato.
Ciao
Francesco. -
kekko.alchemi.
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Per quanto riguarda i picchi ci stiamo lavorando... I condensatori sono la prima cosa a cui abbiamo pensato\provato, però anche se ultra veloci con diodi fast, il probl è che il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco!
L'idea è questa, cosa ci facciamo con il picco una volta immagazzinato? Lo rimettiamo nell'alimentazione per poi rimandarlo in bobina... Però se potessimo mandarlo direttamente in bobina senza accumularlo nn sarebbe meglio? Quindi abbiamo pensato di usare 2 PP e di mandare il picco direttamente nell'altro tramite dei diodi fast. Così facendo appena si genera il picco viene subito mandato nell'altro PP e si riesce quindi a sfruttarlo meglio, anche perchè le bobine se ricevono una scarica in tensione nel momento del pilotaggio, risultano "caricarsi" più velocemente, e quindi si risolverebbe anche il ritardo di deviazione delle bobine.
In parole semplici, oltre a recuperare completamente il picco (senza immagazzinarlo), si addrizzerebbe il fronte di salita di carica della bobina che risulterebbe quindi più veloci!
...per quanto riguarda il secondo PP quello grande, è logico che avrà prestazioni di gran lunga superiori al PP del motorello, pensate soltanto che il PP piccolo, a regime non impulsato, devia 70 Kg con 8 watt, questo grande devia 500 Kg con 0,45 watt, il miglioramento è netto!!
saluti kekko. -
00mei.
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CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 00:12)Per quanto riguarda i picchi ci stiamo lavorando... I condensatori sono la prima cosa a cui abbiamo pensato\provato, però anche se ultra veloci con diodi fast, il probl è che il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco!
E' proprio questo che non capisco....
cosa intendi per " il condensatore cmq non riesce a immagazzinare tutto il picco! " ????
scusa se mi permetto,
vorrei evitare che vi prendiate l'abbaglio di pensare che
un picco di 200 V debba per forza caricare un condensatore a 200V
... perchè se è questo che vi aspettate....
se invece c'è una teoria fondata sul valore di tensione che dovreste trovare sul condensatore
e trovate un valore piu piccolo
... beh...
di condensatori me ne sono costruiti un bel pò
magari una dritta ve la posso dare
(è veramente facile costruire condensatori migliori di quelli in commercio se non avete problemi di spazio)
Insisto sul condensatore,
piuttosto che un uso immediato del picco sul secondo PP
per un motivo di praticità:
immagazzinando la carica la si può avere a disposizione QUANDO SERVE
quindi se in un futuro ci fosse la necessità di fare dei sincronismi
diventerebbe tutto molto piu facile....
L'altra cosa che stò cercando di capire
è cosa vuoi dire con "si addrizzerebbe il fronte di salita di carica della bobina che risulterebbe quindi più veloci!"
anche qui non capisco se intendi dire che alimentando la bobina con una tensione piu alta
la risposta del PP è piu rapida
Questo lo capisco se usi un alimentatore che ha una limitazione in corrente molto superiore a quella che ti serve per deviare il flusso
ma (sperando di sbagliarmi)
ho la perplessità che alimentando il PP con il picco di Lenz di un altro PP
non si riesca ad avere la stessa efficienza dell'alimentatore...
La perplessità nasce da un bilanciamento energetico presente tra le bobine
(e non dal movimento del flusso magnetico che origina il picco)
quindi in una zona totalmente passiva...
ripeto, spero vivamente che mi smentiate
00mei
PS
comunque siete da bandiere alla finestra !!!
. -
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CITAZIONE (00mei @ 1/2/2008, 01:54)CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 00:12)
scusa se mi permetto,
vorrei evitare che vi prendiate l'abbaglio di pensare che
un picco di 200 V debba per forza caricare un condensatore a 200V
Se il condensatore è di piccola capacità,qualche manciata di nanoFarad,si ricarica si' a 200 Volt; questo puo' servire per misurare l'effettiva tensione con il tester,svariati secondi dopo,sfruttando l'effetto ''memoria'' del condensatore.
Se il condensatore è di grande capacità,e serve come serbatoio di accumulo,allora la tensione letta dal tester è proprio come osservi tu,molto inferiore .
Ci sono tuttavia ancora alcune cose che neppure a me quadrano,anche perchè sono abituato a usare i Watt solo in rapporto al tempo espresso in secondi. Leggere 0.45 Watt, o 3 Watt,non mi permette di capire se il test magnetico sia durato 20 secondi,oppure 1 millesimo di secondo.
Ma andate avanti cosi' che va piu' che bene!
. -
kekko.alchemi.
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allora il probl è che il picco ha una capacità energetica, pari all'impulso dato, se lo immagazziniamo in un condensatore sarà impossibile immagazzinarne il 100% perchè il condensatore ha cmq le sue perdite, senza considerare poi il problema della fasatura!
Il problema della fasatura è questo, quando noi preleviamo un picco generiamo sempre e cmq una magnetizzazione inversa sul PP, che ci sposterà il punto di fase (anticipo\posticipo) delle spazzole o sensori ottici... Quindi non è che possiamo mettere un condensatore a casaccio và calcolato, e và calcolato in base alla tensione di alimentazione, agli rpm che fa il motore, e all'anticipo che si da alle fasi!
Ora come potrete vedere questi 3 fattori, tensione di alimentazione, rpm(soprattutto), e anticipo d fase, cambiano continuamente perchè non sappiamo il punto di rendimento massimo del motore, quindi è per questo che stavamo pensando di mandare il picco direttamente in un altro PP.
In modo che di qualsiasi entità esso sia, trovi sempre lo stesso carico, e soprattutto trovi il carico variabile con l'aumentare degli rpm, visto che i PP cambiano freq man mano che gli rpm aumentino. Così è tutto rapportato, aumentano gli rpm, diminuisce la durata del picco, e insieme diminuisce anche il tempo del carico, facendo così il motore dovrebbe trovare da solo un punto di equilibrio ("risonanza").
Cmq accettiamo volentieri ogni vostro consiglio, anzi se ci volete dare una mano... magari!!
Non potete capire quanto tempo stiamo dedicando al progetto, praticamente lavoriamo anche la notte, anche ora mentre scrivo sto studiando i picchi che si producono con magneti e bobine, come cambiano togliendo i magneti e tutto il resto, mac-gyver ora è in officina a costruire l'albero a gomito per il mega PP... insomma ogni vostro aiuto sarà ben gradito!
Ora la cosa che più ci serve è recuperare a dovere questi picchi... tenendo conto di tutti quei parametri scritti sopra, che poi sono quelli il vero probl!
kekko
Edited by kekko.alchemi - 1/2/2008, 03:27. -
00mei.
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CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)allora il probl è che il picco ha una capacità energetica, pari all'impulso dato, se lo immagazziniamo in un condensatore sarà impossibile immagazzinarne il 100% perchè il condensatore ha cmq le sue perdite, senza considerare poi il problema della fasatura!
ho dei dubbi in proposito,
adesso mi schiarisco le idee....CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)Il problema della fasatura è questo....
Ora la cosa che più ci serve è recuperare a dovere questi picchi... tenendo conto di tutti quei parametri scritti sopra, che poi sono quelli il vero probl!
altre idee che mi devo schiarireCITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 03:02)Cmq accettiamo volentieri ogni vostro consiglio, anzi se ci volete dare una mano... magari!!
ho pochissimo tempo libero disponibile
per questo faccio girare i neuroni e chiedo sempre lumi
piuttosto che prendere il saldatore in mano...
BTW
Adesso vedo di fare una pensatina su quanto hai scritto
perchè a lume di naso vedo delle incongruenze
appena uno dei neuroni tira fuori qualcosa di sensato
lo scrivo
00mei
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Framoro.
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Nella mia prova(molto veloce)ho usato un diodo 1n4007 il più lento della terra .....poi il mio pp è da migliorare....devo rifare gli avvolgimenti.
Ho trovato un diodo (da una scheda tv) fatto tipo transistor con contenitore to220 con solo due gambine.
Ciao
. -
LunicoSmemo.
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CIao kekko, ciao mac,
potreste postare uno schemino veloce del "Mostro" con dimensioni e n di avvolgimenti per provare a replicare?
Io riuscirei ad avere ad una cifra modica dei lamierini tagliati ad ok per costruire il rotore da mettere attorno al Mostro, in modo da evitare il biella-manovella..