Parallel Path gigante

Parallel Path gigante: prove indiscutibili

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  1. 00mei
     
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    Dubbi... sempre piu dubbi...

    ma la scossa alla mano la prendi nel momento in cui chiudi il contatto con la pila o nel momentoin cui apri il contatto ????

    grazie
    00mei
     
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  2. Dynoc
     
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    CITAZIONE (LunicoSmemo @ 1/2/2008, 17:54)
    Io riuscirei ad avere ad una cifra modica dei lamierini tagliati ad ok per costruire il rotore da mettere attorno al Mostro, in modo da evitare il biella-manovella.

    scusa, ma allora non conviene optare per la configurazione motore, tipo flynn...che sicuramente, avendo i lamierini tagliati è MOLTO più semplice?!?!?!
    :D
    chiaramente solo un consiglio spassionato.

    -D-
     
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  3. mac-giver
     
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    no fermi aspettateee.. il discorso biela manovella l ho preso in considerazione solo perchè è il piu semplice e versatile nella realizzazione, e in tempi brevi..

    serve solo per dimostrare l'efficienza del PP..

    poi se vediamo un super rendimento cosi, figuriamoci poi con configurazioni piu consone..

    ho gia costruito l asse, tutto in acciaio inox un fuori centro da 2 mm dove sarà montata una biella che come perno ha un cuscinetto..

    sto azzerando gli attriti..sol che ci sono forze in gioco terribili e allora lo sto facendo piu solido possibile..

    il cuscinetto dove sarà montata la biella si vede in foto..


    per quanto riguarda la scossa, è quando apri il contatto..si chiama picco inverso infatti che ritorna con la polarità opposta all impulso quando l'impulso finisce..

    che botte.. poi kekko vi dirà che succede con sti picchi.. che oggi abbiamo fatto qualche esperimento..

    cmq dal momento che si rimanda il picco alla bobina successiva e viceversa, c'è un guadango energetico notevole..


    dimenticavo.. nel blocchetto di ferro che vedete sono alloggiati tre cuscinetti, cosi l'asse puo essere anche tirato a sbalzo da una parte sola, ma non ci sono giochi flessioni e niente...


    image
     
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  4. 00mei
     
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    CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 18:17)
    per quanto riguarda la scossa, è quando apri il contatto..si chiama picco inverso infatti che ritorna con la polarità opposta all impulso quando l'impulso finisce..

    Avevo capito bene...
    ... ma ci sono delle cose che non mi tornano "elettromagneticamente" parlando !!!

    CITAZIONE
    cmq dal momento che si rimanda il picco alla bobina successiva e viceversa, c'è un guadango energetico notevole..

    se guadagni energia, ....... allora c'è OU :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:

    nel we spero di schiarirmi un pò di dubbi

    00mei
     
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  5. mac-giver
     
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    guadagno..eh eh diciamo che risparmio energia..

    del tipo.. il sistema consuma 0,45watt
    rimando il picco nella bobina e il consumo scende a 0,22 watt

    per parladi di OU bisogna vedere quanto il sistema faccia uscire fuori..

    cmq.. quale puo essere un lavoro meccanico svolto da 0,2 watt? il motorino della vibrazione del celulare? :D
     
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  6. 00mei
     
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    CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 20:31)
    per parladi di OU bisogna vedere quanto il sistema faccia uscire fuori..

    Non basta sapere quando restituisce
    devi sapere bene quanto butti dentro
    e non stò parlando di W ma di Joule... -_-

    cmq
    adesso mi ristudio il principio di Dragone
    perchè penso che sia applicabile a questo PP

    va a finire che mi prendo una settimana sabbatica e me lo monto ;)

    00mei
     
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  7. mac-giver
     
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    quello che butto dentro LO so.. è la batteria dell orologio

    3 volt 0,2A

    ^_^

    principio di chi??? :wacko:
     
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  8. berlitz
     
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    Ciao mac-giver,
    riesci ad eseguire la prova del volano anche al parallel path gigante?
    Ciao
    Francesco
     
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  9. 00mei
     
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    CITAZIONE (mac-giver @ 1/2/2008, 21:45)
    quello che butto dentro LO so.. è la batteria dell orologio

    3 volt 0,2A

    ^_^

    principio di chi??? :wacko:

    Principio di Dragone,
    un tipo che ha fatto un modello fisico di come si può ottenere OU con i campi magnetici

    Se volete posto i pdf (quando li ritrovo...)



    Sapere che funziona con 3 V con 0,2 A
    non ti dice quanta energia serve per farlo funzionare :wacko:

    se vuoi calcolare o misurare il rendimento energetico
    devi lavorare con l'energia e non con la potenza
    quindi con i Joule e non con i Watt

    e se non conosci esattamente quanto dura l'alimentazione
    non puoi sapere quanta energia immetti

    -> devi sapere esattamente per quanto tempo dai corrente alla bobina


    Sapere quanta energia esce dal circuito è piu facile
    perchè "il mio amico condensatore" :woot:
    permette di conoscere l'energia immagazzinata al suo interno
    misurando la tensione ai suoi capi e misurando la sua capacità

    E = C*V*V/2

    E = energia immagazzinata
    C = capacità del condensatore
    V = Tensione ai capi del condensatore

    00mei
     
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  10. mac-giver
     
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    quanta energia..

    0,45watt OGNI ORA

    quindi se lascio in moto il PP un ora! lui mi avra consumato da una batteria in un ora 0,45watt

    poi se li traduci in joule che cambia?

    se dall asse ho una energia meccanica pari a 1 watt ORA E LA BATTERIA MI SI è SCARICATA DI 0,45WATT COSA HO OTTENUTO?

    ma a me sembra facile il conto..

    no? :blink:
     
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  11. kekko.alchemi
     
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    Allora, questa è la foto del picco di lenz all'oscilloscopio, dove il picco orizzontale rappresenta l'onda quadra dell'impulso, e la l'onda verso il basso tipo sinusoide rappresenta il picco mandato in un condensatore da 50 uF e poi scaricato con un corto-circuito.

    image
     
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  12. 00mei
     
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    x Mac-Giver....

    ok, nn ci siamo capiti
    si, il conto è facile
    io stavo già pensando all'ottimizzazione elettrica :wacko:

    perchè ottimizzare elettricamente il sistema potrebbe far aumentare il rendimento

    credo che ne parleremo poi....

    00mei


    Edited by 00mei - 2/2/2008, 03:10
     
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  13. 00mei
     
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    X kekko.alchemi

    Non ho capito come hai fatto quella prova con l'oscilloscopio
    capisco l'onda quadra (tre quadretti e mezzo)
    e capisco il ciclo del condensatore (simil-semisinusoide)

    ma non capisco il cortocircuito... mi sembra che il C si scarichi troppo lentamente per essere in corto...

    per fare delle misure che diano un valore di energia
    dovresti (secondo me) pilotare la bobina con impulsi di corrente ad onda quadra
    recuperare il picco di lenz con un diodo e una resistenza
    e mettere su 2 tracce dell'oscilloscopio la tensione ai capi della bobina e ai capi della resistenza

    Pilotando la bobina a corrente costante
    vedrai la tensione ai capi della bobina salire a rampa
    per poi stabilizzarsi
    da li ricavi il tempo di carica e sai quale duty cicle utilizzare per l'onda quadra
    inoltre,
    conoscendo la corrente di alimentazione, la tensione letta sull'oscilloscopio e la durata dell'impulso
    puoi trovare l'energia immessa nel PP
    leggendo la tensione sulla resistenza di carico e la durata della scarica sulla resistenza hai il valore di energia restituita

    00mei

    PS
    qual'è la base dei tempi dell'oscilloscopio in quella foto ?
    che succede se se alimenti per un tempo inferiore ?
    ovvero se le l'onda quadra dura 1 quadretto invece di 3 e mezzo ?
    e con un tempo maggiore ?
    come varia la tensione sul C ?

    Edited by 00mei - 2/2/2008, 11:57
     
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    ciao a tutti
    leo48
     
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  15. mac-giver
     
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    ooohhh finalmente un PP come si deve :D

    basta con i PP per alzare l'ascensore nella casa di barbie e ken :D

    dai scherzo, ma veramente piu sono grossi e meglio funzionano!

    stiamo vedendo che se mettiamo i lamierini a grani orientati possiamo arrivare a quasi 2 tesla sulla stessa superficie senza arrivare alla saturazione..

    significherebbe un aumento della forza di attrazione non solo a contatto, ma anche a distanza!

    a contatto si arriva oltre la tonnelataaa :wacko:

    mi stanno venendo in mente idee mostruose :shifty:
     
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