Divagazioni sulla reazione Iorio-Dattilo-Cirillo e la fusione fredda

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  1. Dareus
     
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    Caro armando,

    aspetto con sincera felicità le tue delucidazioni ( che potrò visionare solo domani tongue.gif ), per il resto non posso che confermare e allinearmi con quello che dice Hellblow rivedi quella strana macchinetta, e se diventi miliardario manda pure a me una villa wink.gif
    Per il resto non posso che definire MOLTO AZZARDATO il fatto che discuti le 3 leggi della termodinamica, che per me è come sconsacrare la Bibbia perchè sono il FONDAMENTO della fisica moderna e i poche pazzi ( scusa il termine ) che hanno tentato di eludarle proponevano bislacchi moti perpetui!!!!!!!
    Posso darti qualche dritta sulla forza di Corolis ( che non è frutto di un semplice cpia incolla ma è tratta da seria letteratura scientifica ):questa forza è originata dal moto di rotazione nella terra :

    La formula matematica che esprime la forza di Coriolis è la seguente:

    \vec{F}_C=2m(\vec{v} \times \vec{\omega})

    La freccia sopra i simboli indica che si tratta di quantità vettoriali. \vec{F}_C è la forza di Coriolis, m è la massa, \vec{v} è la velocità lineare, \times rappresenta il prodotto vettoriale e \vec{\omega} è la velocità angolare del sistema in rotazione.
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    Descrizione intuitiva

    L'animazione a destra è una rappresentazione schematica dell'effetto Coriolis, in cui una palla si muove rispetto ad un disco rotante senza che vi sia attrito tra le due parti. Se viene lanciata dal centro del disco, poiché non c'è attrito, la palla non è vincolata alla rotazione, e dato che non agisce nessuna forza su di essa, si muoverà di moto rettilineo uniforme, se osservata da un sistema di riferimento non rotante. Per un osservatore solidale con il disco, l'oggetto sembra invece percorrere una traiettoria curva. L'osservatore, constatando che la traiettoria è curva, deve concludere la presenza di un'accelerazione, e quindi di una forza agente sull'oggetto. Con pochi e semplici calcoli, troviamo che la forza di Coriolis dipende dalla velocità dell'oggetto e dalla velocità angolare di rotazione. Possiamo anche vedere la cosa come un "ritardo" della velocità della palla rispetto alla velocità tangenziale del disco: al centro la velocità tangenziale è nulla, mentre aumenta in maniera proporzionale alla distanza dal centro.

    Se portiamo ora il discorso sulla superficie terrestre, l'effetto Coriolis è dovuto alle differenti velocità di rotazione lungo la superficie, invece che lungo il raggio terrestre. Questo perché la distanza dall'asse di rotazione è nulla ai poli e massimo all'equatore. Dato che la Terra ruota da ovest verso est, scendendo da polo Nord all'equatore saremo sempre più in ritardo sulla rotazione, e dunque ci sposteremo verso ovest. Salendo dal polo Sud, saremo sempre in ritardo sulla rotazione, e di nuovo ci ritroveremo ad ovest.

    L'effetto è lo stesso che si produrrebbe con l'applicazione di una forza trasversale alla direzione del moto, per questo motivo si parla di forza di Coriolis. Si tratta di una forza virtuale, poiché inesistente in un riferimento inerziale e relativistica, in quanto dipendente dal sistema in cui si trova l'osservatore e dal moto di questo relativamente al riferimento inerziale.
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    Dinamica del fenomeno
    Dimostrazione della formazione di una superficie parabolica su un fluido in rotazione
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    Dimostrazione della formazione di una superficie parabolica su un fluido in rotazione

    Per rappresentare adeguatamente l'effetto Coriolis si può utilizzare uno specchio di mercurio rotante, come quelli realmente impiegati in astronomia. La superficie di una vasca di mercurio rotante assume la forma di un perfetto specchio parabolico. Ogni particella di mercurio è in uno stato di equilibrio dinamico in cui la forza centrifuga è proporzionale alla distanza dal centro. Tutto il mercurio ruota con lo stesso periodo, come un'unica massa. Un oggetto che galleggi ovunque sul mercurio si collocherebbe anch'esso in equilibrio dinamico, trascinato in rotazione dal metallo. Questo è ottimale per il manifestarsi dell'effetto Coriolis.
    Rappresentazione schematica in sezione di oscillazione armonica su una superficie parabolica
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    Rappresentazione schematica in sezione di oscillazione armonica su una superficie parabolica

    Per prima cosa si consideri la situazione in cui un oggetto, per esempio un piccolissimo hovercraft, sia sospeso sulla superficie del mercurio senza attrito, supponendo trascurabile anche l'attrito dell'aria. L'oggetto, non interagendo con la superficie non ne è trascinato, quindi consideriamo solamente il profilo del mercurio, non la sua rotazione. Da punto di vista di un sistema inerziale quando l'hovercraft è lasciato andare da una posizione prossima al bordo della vasca, esso comincerà ad oscillare da un lato all'altro della superficie (che ricordiamo ha forma concava). L'oscillazione è di tipo armonico ed ha lo stesso periodo del periodo di rotazione dello specchio di mercurio. È anche possibile che l'hovercraft possa oscillare in due direzioni perpendicolari. Se le frequenze delle due oscillazioni è opportunamente impostata, il moto risultante avrà l'aspetto di una ellisse, o nel caso di una perfetta simmetria, un cerchio. Considerare la traiettoria ellittica come combinazione di due moti armonici aiuta a comprendere la fisica sottostante al fenomeno e a visualizzare la velocità non costante dell'oggetto nel seguire una traiettoria ellittica.
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    Moto libero di Coriolis
    Situazione come appare un punto di vista fisso esterno.
    Situazione come appare un punto di vista fisso esterno.
    Situazione vista da una telecamera solidale al disco rotante.
    Situazione vista da una telecamera solidale al disco rotante.

    Si consideri la situazione in cui l'hovercraft si muova lungo la traiettoria ellittica con un periodo identico a quello di rotazione del mercurio. In questo caso l'unica forza che influenza il moto è la forza centripeta prodotta per effetto dell'inclinazione della superficie.
    Analisi delle diverse posizioni, vedi testo.
    Analisi delle diverse posizioni, vedi testo.

    Quando l'hovercraft si trova in una delle posizioni A, la sua velocità è inferiore a quella per la quale si avrebbe, per quella distanza dal centro di rotazione, l'equilibrio tra forza centripeta e centrifuga. Si ha quindi una prevalenza di forza centripeta che accelera l'hovercraft verso il centro del disco. Alla posizione B l'hovercraft sta guadagnando velocità e la forza centripeta sta compiendo lavoro consistente nell'incremento dell'energia cinetica di rotazione dell'hovercraft. In posizione C l'hovercraft si muove più velocemente della velocità di equilibrio per quella distanza da centro, per cui si ha un difetto di forza centripeta e l'hovercraft, non più trattenuto, tende ad allontanarsi dal centro. Nelle posizioni D l'hovercraft risale l'inclinazione perdendo velocità ed energia cinetica, che viene convertita in energia potenziale.

    Dal punto di vista di una telecamera solidale al disco rotante, l'unico movimento percepibile è quello dovuto alla differenza tra l'orbita circolare e l'orbita ellittica. L'hovercraft appare muoversi su una piccola traiettoria circolare in prossimità del punto in cui è stato rilasciato. Per ogni rivoluzione del sistema rotante l'hovercraft compie due rotazioni. Dal punto di vista matematico questa traiettoria circolare può essere ottenuta sottraendo una traiettoria circolare da una ellittica concentrica. La dinamica dell'eccentricità di una traiettoria ellittica è chiamata dinamica di Coriolis.

    La forza che compie il lavoro è diretta parallelamente all'asse di rotazione dello specchio rotante. Nell'esempio descritto si tratta della forza gravitazionale terrestre. L'espressione forza di Coriolis in questo caso è una semplificazione di termini che riassume una dinamica complessa.

    Facendo una analogia tra la dinamica di Coriolis su uno specchio parabolico e sulla terra, ovvero se fosse possibile sospendere un oggetto sulla superficie terrestre senza alcun attrito, cosa accadrebbe? È stato calcolato come esempio che alla latitudine di 41° si avrebbe un moto circolare su un'orbita di 100 Km in quasi 14 ore, ad una velocità di 10 m/s.
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    Interazione tra i sistemi, aggiunta dell'attrito

    Si consideri ora il caso in cui siano presenti degli attriti. I due sistemi coinvolti sono il sistema di riferimento inerziale ed il sistema rotante. La direzione in cui si manifesta la forza di inerzia è determinata dalla direzione dell'accelerazione rispetto al sistema di riferimento inerziale, che è un punto di riferimento non rotante. Nel caso specifico il sistema rotante è il mercurio con l'oggetto in contatto con la sua superficie. Normalmente il vettore della forza d'inerzia e quello di trascinamento prodotto dall'attrito puntano nella stessa direzione, ma non quando sia implicato un sistema in rotazione.

    Quando alla dinamica del sistema viene aggiunto un attrito tra mercurio ed hovercraft, l'orbita ellittica si riduce progressivamente ad una forma circolare.

    Per l'osservatore solidale con il sistema rotante, l'orbita circolare di prima diventa un moto a spirale verso il centro. Si ha interazione tra i due sistemi: il trascinamento cambia un equilibrio dinamico, l'orbita ellittica, in un altro equilibrio dinamico, l'orbita circolare.
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    Dinamica di Coriolis in modelli meccanici rotanti
    Dinamica di Coriolis: avvicinando le masse l'energia cinetica di rotazione aumenta
    Dinamica di Coriolis: avvicinando le masse l'energia cinetica di rotazione aumenta

    L'animazione a lato mostra l'effetto della forza di Coriolis su un sistema meccanico rotante. I cerchi neri rappresentano due masse sospese per un sistema articolato che possono muoversi liberamente in senso radiale rispetto alla parte a cui sono connessi.

    Un esempio di questo tipo si ha stando seduti su una sedia rotante tenendo le braccia allargate, due pesi nelle mani, e ruotando lentamente. Se si stringono le braccia avvicinando i pesi al centro di rotazione, la velocità angolare aumenta sensibilmente.

    Quando la posizione dei pesi viene modificata, cambia il momento di inerzia del sistema. il momento di inerzia è la misura della forza necessaria per accelerate la velocità di rotazione, ed è proporzionale alle masse che costituiscono l'oggetto e al quadrato della distanza di queste parti dall'asse di rotazione.

    Supponendo per semplicità le masse puntiformi, si ha la seguente espressione del momento di inerzia:

    I = mr2

    Dove m è la massa e r2 il quadrato del raggio.

    Per avvicinare le masse all'asse deve essere una forza centripeta aggiuntiva, superiore a quella necessaria per mantenere le masse su una traiettoria circolare di raggio costante. Quando i pesi sono tirati all'interno viene compiuto un lavoro da questa forza. Il lavoro si traduce in aumento dell'energia di rotazione del sistema e quindi di velocità.
    Le frecce blu rappresentano il momento
    Le frecce blu rappresentano il momento

    Nell'analisi precedente si sono considerate due forze agenti radialmente che compiono lavoro per avvicinare od allontanare le masse. Nella animazione a lato si analizza invece il sistema considerando due forze agenti in direzione tangenziale, ovvero un momento. Anche in questo caso le forze compiono un lavoro, causando lo scorrimento radiale delle masse e la variazione del momento di inerzia. Riprendendo l'esempio della sedia, il momento può essere applicato da una persona esterna che fa ruotare la sedia più velocemente, con la persona seduta sopra che tiene le braccia liberamente a penzoloni, senza applicare alcuna forza.

    Si consideri il caso particolare in cui la forza applicata sia proporzionale alla distanza dal centro di rotazione. In questa situazione l'energia fornita al sistema viene completamente convertita in aumento del momento di inerzia, e non si ha variazione della velocità angolare.

    Poiché la velocità angolare è costante, si può scrivere la formula: \vec{F}_C=-2m\vec{\omega} \times \vec{v} che esprime la forza di Coriolis.

    Si noti che l'effetto Coriolis si manifesta solamente se il sistema è in rotazione. Se si è seduti su una sedia non in rotazione, allargare o avvicinare i pesi non richiede di compiere alcun lavoro e non ha conseguenze, la sedia rimane ferma, ma ferma rispetto a cosa? Si immagini di avere una telecamera in rotazione al di sopra della sedia ferma. Dal punto di vista delle telecamera la sedia appare in rotazione, ma non si manifesta alcun effetto della dinamica di Coriolis, sebbene esiste un moto rotatorio relativo tra i due sistemi. Questo impone la necessità stabilire quale sia il sistema di riferimento inerziale rispetto al quale si può parlare di rotazione. Il non banale problema è affrontato dal principio di Mach o dalla teoria della relatività di Einstein. Fondamentalmente la risposta è: la forza si manifesta per i moti relativi al sistema che sperimenta un'accelerazione (centripeta, in questo caso).
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    Dinamica di Coriolis applicata ai vortici

    Si ipotizzi ora che un dispositivo co-rotante prelevi una quantità di mercurio, creando un abbassamento locale di livello. Il mercurio inizierà naturalmente a fluire da ogni direzione per colmare il vuoto.

    Definiamo ora nord il centro del disco, sud il bordo, ovest il senso orario e est il senso antiorario.

    Il mercurio che inizialmente fluisce in senso radiale in direzione nord incrementa la sua velocità angolare e deflette quindi verso destra. Viceversa il liquido che fluisce verso sud diminuisce la sua velocità angolare e deflette verso la sua destra. Questo caso corrisponde al modello della sedia rotante precedentemente descritta in cui le masse vengono avvicinate o allontanate per effetto di una forza radiale.

    Il fluido in movimento verso est, nel senso di rotazione del disco, si sta muovendo ad una velocità superiore alla velocità di equilibrio, per cui tende a risalire verso sud per allargare la sua traiettoria ed il risultato è una deflessione verso destra. Il fluido in movimento verso ovest ha una velocità inferiore a quella di equilibrio e tende perciò ad avvicinarsi al nord ed ancora si ha una deflessione verso destra. Questo caso equivale all'esempio della sedia rotante in cui viene applicato un momento dall'esterno, in questo caso costituito dal gradiente di livello del fluido.
    Schema delle forze agenti nell'intorno ad un vortice. Il gradiente di pressione è rappresentato dalle frecce blu, mentre la forza di Coriolis, sempre perpendicolare alla velocità, è rappresentata dalle frecce rosse
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    Schema delle forze agenti nell'intorno ad un vortice. Il gradiente di pressione è rappresentato dalle frecce blu, mentre la forza di Coriolis, sempre perpendicolare alla velocità, è rappresentata dalle frecce rosse

    Questa serie di eventi porta a quello che in meteorologia è la legge di Buys-Ballot. Il risultato è che il mercurio intorno alla depressione tende ad assumere un movimento a spirale. Se il bacino ruota in senso antiorario, allora anche il vortice ruota in senso antiorario. (Nell'esempio precedente di moto non vincolato, la rotazione antioraria si rifletteva in una apparente rotazione oraria dell'oggetto rispetto al sistema rotante).
    La forza causata dalla depressione nel mercurio provoca la deflessione verso sinistra, mentre senza questo effetto sarebbe verso destra.

    Se il vortice si contrae, come imposto dalle forze centripete descritte, allora la velocità angolare aumenta. L'attrito tende a frenare il vortice, ma la presenza delle forze che causano la contrazione ha l'effetto di mantenere alta la velocità di rotazione.

    Per avere un moto circolare stabile rispetto al riferimento inerziale, l'intensità della forza centripeta deve essere: F=mωv (dove ω è la velocità angolare).

    Nel caso del vortice sul mercurio ruotante, l'intensità della forza inerziale è determinata dalla velocità reale rispetto al sistema inerziale. Quando questa è espressa relativamente al sistema rotante, la forza è data da: F=2mωv. (dove ω è la velocità angolare e v è la velocità della massa rispetto al sistema rotante).
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    Effetti e applicazioni
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    L'effetto sull'atmosfera
    L'uragano Ivan al di sopra di Cuba e lo Yucatan
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    L'uragano Ivan al di sopra di Cuba e lo Yucatan

    L'effetto Coriolis ha un ruolo molto importante nella dinamica atmosferica e sulla meteorologia, poiché influisce sui venti, sulla formazione e rotazione delle tempeste, così come sulla direzione delle correnti oceaniche (spirale di Ekman).
    Formazione di un ciclone nell'emisfero boreale
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    Formazione di un ciclone nell'emisfero boreale

    Masse d'aria si riscaldano all'equatore, diminuiscono in densità e salgono, richiamando aria più fredda che scorre sulla superficie terrestre verso l'equatore. Poiché non c'è abbastanza attrito tra la superficie e l'aria, questa non acquisisce la velocità necessaria per mantenersi in co-rotazione con la terra. I venti che normalmente scorrerebbero verticalmente dai poli verso l'equatore sono quindi deviati dalla forza di Coriolis e danno origine a quei venti costanti noti con il nome di alisei. Nell'emisfero nord questi venti soffiano da nord-est verso sud-ovest e nell'emisfero sud soffiano da sud-est verso nord-ovest. I flussi d'aria che si sollevano all'equatore non giungono fino ai poli, poiché la forza di Coriolis costringe le correnti d'aria a muoversi in circolo intorno alle regioni polari.

    Nella parte superiore dell'atmosfera l'attrito ha scarsa influenza sui venti e le particelle di aria sono soggette esclusivamente alla forza dovuta al gradiente di pressione ed alla forza di Coriolis. Come descritto nella sezione relativa alla dinamica dei vortici, queste due forze tendono a compensarsi, e per questo motivo le correnti d'aria ad alta quota tendono a scorrere parallelamente alle isobare. I venti generati con questa dinamica sono chiamati geostrofici.

    Nell'emisfero settentrionale un sistema di bassa pressione ruota in senso antiorario, mentre un sistema di alta pressione ruota in senso orario, come stabilito dalla legge di Buys-Ballot; l'opposto avviene nell'emisfero meridionale.
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    Effetto sugli scarichi dei lavandini

    È un'idea comune molto radicata che la forza di Coriolis determini il senso di rotazione dei vortici che si creano quando si stappa lo scarico di un lavandino. Nell'emisfero nord la rotazione è in un senso, mentre è opposta nell'emisfero sud. In alcuni paesi a cavallo dell'equatore viene a volte presentato ai turisti un esperimento che dimostrerebbe come spostandosi di pochi metri a nord o a sud della linea equatoriale cambierebbe il senso di rotazione di un vortice in una vaschetta.

    Si tratta in realtà di una leggenda metropolitana. L'effetto della forza di Coriolis su questi sistemi è infatti diversi ordini di grandezza inferiore rispetto a molti altri elementi, come la geometria della vasca e dello scarico, l'inclinazione del piano e soprattutto il movimento che aveva inizialmente l'acqua (il trucco propinato ai turisti all'equatore consiste nel muovere opportunamente ed impercettibilmente la vaschetta per indurre la rotazione nel senso voluto).

    Ripetere più volte l'esperimento su un singolo lavandino può trarre in inganno, in quanto esiste un errore sistematico dovuto alla geometria specifica della vasca.

    Se si prende una vasca piatta e circolare, con uno scarico piccolo e liscio, avendo cura di attendere che l'acqua sia perfettamente ferma e stappando con cura, è possibile osservare l'influenza della forza di Coriolis. Tuttavia, data la grandezza del fenomeno, bisognerebbe lasciare a riposo l'acqua per alcuni giorni, in una stanza sigillata e lontano dal passaggio di mezzi pesanti, perché le correnti d'aria barometriche, i moti vorticosi interni del liquido e le vibrazioni indotte da un camion hanno all'incirca la stessa magnitudine del fenomeno.
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    Misuratore di flusso ad effetto Coriolis

    Una applicazione tecnologica dell'effetto Coriolis si ha nel flussimetro, uno strumento che misura l'entità del flusso di fluido che scorre in un tubo. Il principio di funzionamento fu applicato nel 1977 dalla Micro Motion Inc.
    Il sistema funziona applicando una vibrazione al tubo e quindi rilevando ed analizzando gli effetti inerziali prodotti dall'interazione tra le vibrazioni e lo scorrimento della massa fluida.
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    Altre manifestazioni del fenomeno

    Dall'effetto Coriolis deriva il teorema di Taylor-Proudman che afferma: in un sistema di riferimento rotante, se un flusso ha un basso numero di Rossby ma un alto numero di Reynolds, tutte le soluzioni stabili delle equazioni di Navier-Stokes hanno la caratteristica che la velocità del fluido è costante lungo ogni linea parallela all'asse di rotazione.

    Nello studio delle correnti oceaniche è possibile ignorare le componenti non verticali della rotazione terrestre, così se le condizioni del teorema sono rispettate (Re >\!\!> 1 è universale, ma 0.1m / s come velocità tipica del flusso e 4Km di profondità, f = 10 − 4s − 1 dà Ro\simeq 0.25 che è trascurabile) la velocità dell'acqua è identica in tutti i punti su una verticale, chiamata colonna di Taylor. Il teorema di Taylor-Proudman è largamente impiegato quando si ha a che fare con i flussi limnologici, in astrofisica (vento solare, dinamica di Giove) e problemi industriali come per esempio la progettazione di turbine.

    Sebbene la forza di Coriolis è debole e non ha influenza rilevabile su piccoli sistemi come i vortici nei lavandini, può però avere conseguenze a lungo termine. È stato osservato un consumo anomalo sulle rotaie ferroviarie riconducibili all'effetto Coriolis, che è anche causa dell'erosione più marcata su un lato dei letti fluviali.

    Effetti della forza si manifestano anche in fisica atomica. Nelle molecole poliatomiche, il moto molecolare può essere descritto come una rotazione rigida più una vibrazione delle parti attorno alla posizione di equilibrio. Gli atomi risultano così in movimento relativamente ad un sistema di riferimento rotante (la molecola). Una forza di Coriolis è quindi presente e induce gli atomi a muoversi in una direzione perpendicolare rispetto all'oscillazione iniziale. Questo produce una particolare confusione nello spettro molecolare, tra i livelli rotazionali e vibrazionali.

    Gli insetti del gruppo dei ditteri utilizzano due minuscole strutture vibranti sui fianchi del corpo per percepire gli effetti della forza di Coriolis. Questi organi svolgono un ruolo chiave nell'abilità degli insetti nel volo acrobatico.
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    Caro armando,

    aspetto con sincera felicità le tue delucidazioni ( che potrò visionare solo domani tongue.gif ), per il resto non posso che confermare e allinearmi con quello che dice Hellblow rivedi quella strana macchinetta, e se diventi miliardario manda pure a me una villa wink.gif
    Per il resto non posso che definire MOLTO AZZARDATO il fatto che discuti le 3 leggi della termodinamica, che per me è come sconsacrare la Bibbia perchè sono il FONDAMENTO della fisica moderna e i poche pazzi ( scusa il termine ) che hanno tentato di eludarle proponevano bislacchi moti perpetui!!!!!!!
    Posso darti qualche dritta sulla forza di Corolis ( che non è frutto di un semplice cpia incolla ma è tratta da seria letteratura scientifica ):questa forza è originata dal moto di rotazione nella terra :

    La formula matematica che esprime la forza di Coriolis è la seguente:

    \vec{F}_C=2m(\vec{v} \times \vec{\omega})

    La freccia sopra i simboli indica che si tratta di quantità vettoriali. \vec{F}_C è la forza di Coriolis, m è la massa, \vec{v} è la velocità lineare, \times rappresenta il prodotto vettoriale e \vec{\omega} è la velocità angolare del sistema in rotazione.


    Descrizione intuitiva

    L'animazione a destra è una rappresentazione schematica dell'effetto Coriolis, in cui una palla si muove rispetto ad un disco rotante senza che vi sia attrito tra le due parti. Se viene lanciata dal centro del disco, poiché non c'è attrito, la palla non è vincolata alla rotazione, e dato che non agisce nessuna forza su di essa, si muoverà di moto rettilineo uniforme, se osservata da un sistema di riferimento non rotante. Per un osservatore solidale con il disco, l'oggetto sembra invece percorrere una traiettoria curva. L'osservatore, constatando che la traiettoria è curva, deve concludere la presenza di un'accelerazione, e quindi di una forza agente sull'oggetto. Con pochi e semplici calcoli, troviamo che la forza di Coriolis dipende dalla velocità dell'oggetto e dalla velocità angolare di rotazione. Possiamo anche vedere la cosa come un "ritardo" della velocità della palla rispetto alla velocità tangenziale del disco: al centro la velocità tangenziale è nulla, mentre aumenta in maniera proporzionale alla distanza dal centro.

    Se portiamo ora il discorso sulla superficie terrestre, l'effetto Coriolis è dovuto alle differenti velocità di rotazione lungo la superficie, invece che lungo il raggio terrestre. Questo perché la distanza dall'asse di rotazione è nulla ai poli e massimo all'equatore. Dato che la Terra ruota da ovest verso est, scendendo da polo Nord all'equatore saremo sempre più in ritardo sulla rotazione, e dunque ci sposteremo verso ovest. Salendo dal polo Sud, saremo sempre in ritardo sulla rotazione, e di nuovo ci ritroveremo ad ovest.

    L'effetto è lo stesso che si produrrebbe con l'applicazione di una forza trasversale alla direzione del moto, per questo motivo si parla di forza di Coriolis. Si tratta di una forza virtuale, poiché inesistente in un riferimento inerziale e relativistica, in quanto dipendente dal sistema in cui si trova l'osservatore e dal moto di questo relativamente al riferimento inerziale.


    Dinamica del fenomeno
    Dimostrazione della formazione di una superficie parabolica su un fluido in rotazione
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    Dimostrazione della formazione di una superficie parabolica su un fluido in rotazione

    Per rappresentare adeguatamente l'effetto Coriolis si può utilizzare uno specchio di mercurio rotante, come quelli realmente impiegati in astronomia. La superficie di una vasca di mercurio rotante assume la forma di un perfetto specchio parabolico. Ogni particella di mercurio è in uno stato di equilibrio dinamico in cui la forza centrifuga è proporzionale alla distanza dal centro. Tutto il mercurio ruota con lo stesso periodo, come un'unica massa. Un oggetto che galleggi ovunque sul mercurio si collocherebbe anch'esso in equilibrio dinamico, trascinato in rotazione dal metallo. Questo è ottimale per il manifestarsi dell'effetto Coriolis.
    Rappresentazione schematica in sezione di oscillazione armonica su una superficie parabolica
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    Rappresentazione schematica in sezione di oscillazione armonica su una superficie parabolica

    Per prima cosa si consideri la situazione in cui un oggetto, per esempio un piccolissimo hovercraft, sia sospeso sulla superficie del mercurio senza attrito, supponendo trascurabile anche l'attrito dell'aria. L'oggetto, non interagendo con la superficie non ne è trascinato, quindi consideriamo solamente il profilo del mercurio, non la sua rotazione. Da punto di vista di un sistema inerziale quando l'hovercraft è lasciato andare da una posizione prossima al bordo della vasca, esso comincerà ad oscillare da un lato all'altro della superficie (che ricordiamo ha forma concava). L'oscillazione è di tipo armonico ed ha lo stesso periodo del periodo di rotazione dello specchio di mercurio. È anche possibile che l'hovercraft possa oscillare in due direzioni perpendicolari. Se le frequenze delle due oscillazioni è opportunamente impostata, il moto risultante avrà l'aspetto di una ellisse, o nel caso di una perfetta simmetria, un cerchio. Considerare la traiettoria ellittica come combinazione di due moti armonici aiuta a comprendere la fisica sottostante al fenomeno e a visualizzare la velocità non costante dell'oggetto nel seguire una traiettoria ellittica.


    Moto libero di Coriolis
    Situazione come appare un punto di vista fisso esterno.
    Situazione come appare un punto di vista fisso esterno.
    Situazione vista da una telecamera solidale al disco rotante.
    Situazione vista da una telecamera solidale al disco rotante.

    Si consideri la situazione in cui l'hovercraft si muova lungo la traiettoria ellittica con un periodo identico a quello di rotazione del mercurio. In questo caso l'unica forza che influenza il moto è la forza centripeta prodotta per effetto dell'inclinazione della superficie.
    Analisi delle diverse posizioni, vedi testo.
    Analisi delle diverse posizioni, vedi testo.

    Quando l'hovercraft si trova in una delle posizioni A, la sua velocità è inferiore a quella per la quale si avrebbe, per quella distanza dal centro di rotazione, l'equilibrio tra forza centripeta e centrifuga. Si ha quindi una prevalenza di forza centripeta che accelera l'hovercraft verso il centro del disco. Alla posizione B l'hovercraft sta guadagnando velocità e la forza centripeta sta compiendo lavoro consistente nell'incremento dell'energia cinetica di rotazione dell'hovercraft. In posizione C l'hovercraft si muove più velocemente della velocità di equilibrio per quella distanza da centro, per cui si ha un difetto di forza centripeta e l'hovercraft, non più trattenuto, tende ad allontanarsi dal centro. Nelle posizioni D l'hovercraft risale l'inclinazione perdendo velocità ed energia cinetica, che viene convertita in energia potenziale.

    Dal punto di vista di una telecamera solidale al disco rotante, l'unico movimento percepibile è quello dovuto alla differenza tra l'orbita circolare e l'orbita ellittica. L'hovercraft appare muoversi su una piccola traiettoria circolare in prossimità del punto in cui è stato rilasciato. Per ogni rivoluzione del sistema rotante l'hovercraft compie due rotazioni. Dal punto di vista matematico questa traiettoria circolare può essere ottenuta sottraendo una traiettoria circolare da una ellittica concentrica. La dinamica dell'eccentricità di una traiettoria ellittica è chiamata dinamica di Coriolis.

    La forza che compie il lavoro è diretta parallelamente all'asse di rotazione dello specchio rotante. Nell'esempio descritto si tratta della forza gravitazionale terrestre. L'espressione forza di Coriolis in questo caso è una semplificazione di termini che riassume una dinamica complessa.

    Facendo una analogia tra la dinamica di Coriolis su uno specchio parabolico e sulla terra, ovvero se fosse possibile sospendere un oggetto sulla superficie terrestre senza alcun attrito, cosa accadrebbe? È stato calcolato come esempio che alla latitudine di 41° si avrebbe un moto circolare su un'orbita di 100 Km in quasi 14 ore, ad una velocità di 10 m/s.


    Interazione tra i sistemi, aggiunta dell'attrito

    Si consideri ora il caso in cui siano presenti degli attriti. I due sistemi coinvolti sono il sistema di riferimento inerziale ed il sistema rotante. La direzione in cui si manifesta la forza di inerzia è determinata dalla direzione dell'accelerazione rispetto al sistema di riferimento inerziale, che è un punto di riferimento non rotante. Nel caso specifico il sistema rotante è il mercurio con l'oggetto in contatto con la sua superficie. Normalmente il vettore della forza d'inerzia e quello di trascinamento prodotto dall'attrito puntano nella stessa direzione, ma non quando sia implicato un sistema in rotazione.

    Quando alla dinamica del sistema viene aggiunto un attrito tra mercurio ed hovercraft, l'orbita ellittica si riduce progressivamente ad una forma circolare.

    Per l'osservatore solidale con il sistema rotante, l'orbita circolare di prima diventa un moto a spirale verso il centro. Si ha interazione tra i due sistemi: il trascinamento cambia un equilibrio dinamico, l'orbita ellittica, in un altro equilibrio dinamico, l'orbita circolare.


    Dinamica di Coriolis in modelli meccanici rotanti
    Dinamica di Coriolis: avvicinando le masse l'energia cinetica di rotazione aumenta
    Dinamica di Coriolis: avvicinando le masse l'energia cinetica di rotazione aumenta

    L'animazione a lato mostra l'effetto della forza di Coriolis su un sistema meccanico rotante. I cerchi neri rappresentano due masse sospese per un sistema articolato che possono muoversi liberamente in senso radiale rispetto alla parte a cui sono connessi.

    Un esempio di questo tipo si ha stando seduti su una sedia rotante tenendo le braccia allargate, due pesi nelle mani, e ruotando lentamente. Se si stringono le braccia avvicinando i pesi al centro di rotazione, la velocità angolare aumenta sensibilmente.

    Quando la posizione dei pesi viene modificata, cambia il momento di inerzia del sistema. il momento di inerzia è la misura della forza necessaria per accelerate la velocità di rotazione, ed è proporzionale alle masse che costituiscono l'oggetto e al quadrato della distanza di queste parti dall'asse di rotazione.

    Supponendo per semplicità le masse puntiformi, si ha la seguente espressione del momento di inerzia:

    I = mr2

    Dove m è la massa e r2 il quadrato del raggio.

    Per avvicinare le masse all'asse deve essere una forza centripeta aggiuntiva, superiore a quella necessaria per mantenere le masse su una traiettoria circolare di raggio costante. Quando i pesi sono tirati all'interno viene compiuto un lavoro da questa forza. Il lavoro si traduce in aumento dell'energia di rotazione del sistema e quindi di velocità.
    Le frecce blu rappresentano il momento
    Le frecce blu rappresentano il momento

    Nell'analisi precedente si sono considerate due forze agenti radialmente che compiono lavoro per avvicinare od allontanare le masse. Nella animazione a lato si analizza invece il sistema considerando due forze agenti in direzione tangenziale, ovvero un momento. Anche in questo caso le forze compiono un lavoro, causando lo scorrimento radiale delle masse e la variazione del momento di inerzia. Riprendendo l'esempio della sedia, il momento può essere applicato da una persona esterna che fa ruotare la sedia più velocemente, con la persona seduta sopra che tiene le braccia liberamente a penzoloni, senza applicare alcuna forza.

    Si consideri il caso particolare in cui la forza applicata sia proporzionale alla distanza dal centro di rotazione. In questa situazione l'energia fornita al sistema viene completamente convertita in aumento del momento di inerzia, e non si ha variazione della velocità angolare.

    Poiché la velocità angolare è costante, si può scrivere la formula: \vec{F}_C=-2m\vec{\omega} \times \vec{v} che esprime la forza di Coriolis.

    Si noti che l'effetto Coriolis si manifesta solamente se il sistema è in rotazione. Se si è seduti su una sedia non in rotazione, allargare o avvicinare i pesi non richiede di compiere alcun lavoro e non ha conseguenze, la sedia rimane ferma, ma ferma rispetto a cosa? Si immagini di avere una telecamera in rotazione al di sopra della sedia ferma. Dal punto di vista delle telecamera la sedia appare in rotazione, ma non si manifesta alcun effetto della dinamica di Coriolis, sebbene esiste un moto rotatorio relativo tra i due sistemi. Questo impone la necessità stabilire quale sia il sistema di riferimento inerziale rispetto al quale si può parlare di rotazione. Il non banale problema è affrontato dal principio di Mach o dalla teoria della relatività di Einstein. Fondamentalmente la risposta è: la forza si manifesta per i moti relativi al sistema che sperimenta un'accelerazione (centripeta, in questo caso).


    Dinamica di Coriolis applicata ai vortici

    Si ipotizzi ora che un dispositivo co-rotante prelevi una quantità di mercurio, creando un abbassamento locale di livello. Il mercurio inizierà naturalmente a fluire da ogni direzione per colmare il vuoto.

    Definiamo ora nord il centro del disco, sud il bordo, ovest il senso orario e est il senso antiorario.

    Il mercurio che inizialmente fluisce in senso radiale in direzione nord incrementa la sua velocità angolare e deflette quindi verso destra. Viceversa il liquido che fluisce verso sud diminuisce la sua velocità angolare e deflette verso la sua destra. Questo caso corrisponde al modello della sedia rotante precedentemente descritta in cui le masse vengono avvicinate o allontanate per effetto di una forza radiale.

    Il fluido in movimento verso est, nel senso di rotazione del disco, si sta muovendo ad una velocità superiore alla velocità di equilibrio, per cui tende a risalire verso sud per allargare la sua traiettoria ed il risultato è una deflessione verso destra. Il fluido in movimento verso ovest ha una velocità inferiore a quella di equilibrio e tende perciò ad avvicinarsi al nord ed ancora si ha una deflessione verso destra. Questo caso equivale all'esempio della sedia rotante in cui viene applicato un momento dall'esterno, in questo caso costituito dal gradiente di livello del fluido.
    Schema delle forze agenti nell'intorno ad un vortice. Il gradiente di pressione è rappresentato dalle frecce blu, mentre la forza di Coriolis, sempre perpendicolare alla velocità, è rappresentata dalle frecce rosse
    Ingrandisci
    Schema delle forze agenti nell'intorno ad un vortice. Il gradiente di pressione è rappresentato dalle frecce blu, mentre la forza di Coriolis, sempre perpendicolare alla velocità, è rappresentata dalle frecce rosse

    Questa serie di eventi porta a quello che in meteorologia è la legge di Buys-Ballot. Il risultato è che il mercurio intorno alla depressione tende ad assumere un movimento a spirale. Se il bacino ruota in senso antiorario, allora anche il vortice ruota in senso antiorario. (Nell'esempio precedente di moto non vincolato, la rotazione antioraria si rifletteva in una apparente rotazione oraria dell'oggetto rispetto al sistema rotante).
    La forza causata dalla depressione nel mercurio provoca la deflessione verso sinistra, mentre senza questo effetto sarebbe verso destra.

    Se il vortice si contrae, come imposto dalle forze centripete descritte, allora la velocità angolare aumenta. L'attrito tende a frenare il vortice, ma la presenza delle forze che causano la contrazione ha l'effetto di mantenere alta la velocità di rotazione.

    Per avere un moto circolare stabile rispetto al riferimento inerziale, l'intensità della forza centripeta deve essere: F=mωv (dove ω è la velocità angolare).

    Nel caso del vortice sul mercurio ruotante, l'intensità della forza inerziale è determinata dalla velocità reale rispetto al sistema inerziale. Quando questa è espressa relativamente al sistema rotante, la forza è data da: F=2mωv. (dove ω è la velocità angolare e v è la velocità della massa rispetto al sistema rotante).


    Effetti e applicazioni


    L'effetto sull'atmosfera
    L'uragano Ivan al di sopra di Cuba e lo Yucatan
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    L'uragano Ivan al di sopra di Cuba e lo Yucatan

    L'effetto Coriolis ha un ruolo molto importante nella dinamica atmosferica e sulla meteorologia, poiché influisce sui venti, sulla formazione e rotazione delle tempeste, così come sulla direzione delle correnti oceaniche (spirale di Ekman).
    Formazione di un ciclone nell'emisfero boreale
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    Formazione di un ciclone nell'emisfero boreale

    Masse d'aria si riscaldano all'equatore, diminuiscono in densità e salgono, richiamando aria più fredda che scorre sulla superficie terrestre verso l'equatore. Poiché non c'è abbastanza attrito tra la superficie e l'aria, questa non acquisisce la velocità necessaria per mantenersi in co-rotazione con la terra. I venti che normalmente scorrerebbero verticalmente dai poli verso l'equatore sono quindi deviati dalla forza di Coriolis e danno origine a quei venti costanti noti con il nome di alisei. Nell'emisfero nord questi venti soffiano da nord-est verso sud-ovest e nell'emisfero sud soffiano da sud-est verso nord-ovest. I flussi d'aria che si sollevano all'equatore non giungono fino ai poli, poiché la forza di Coriolis costringe le correnti d'aria a muoversi in circolo intorno alle regioni polari.

    Nella parte superiore dell'atmosfera l'attrito ha scarsa influenza sui venti e le particelle di aria sono soggette esclusivamente alla forza dovuta al gradiente di pressione ed alla forza di Coriolis. Come descritto nella sezione relativa alla dinamica dei vortici, queste due forze tendono a compensarsi, e per questo motivo le correnti d'aria ad alta quota tendono a scorrere parallelamente alle isobare. I venti generati con questa dinamica sono chiamati geostrofici.

    Nell'emisfero settentrionale un sistema di bassa pressione ruota in senso antiorario, mentre un sistema di alta pressione ruota in senso orario, come stabilito dalla legge di Buys-Ballot; l'opposto avviene nell'emisfero meridionale.

    Effetto sugli scarichi dei lavandini

    È un'idea comune molto radicata che la forza di Coriolis determini il senso di rotazione dei vortici che si creano quando si stappa lo scarico di un lavandino. Nell'emisfero nord la rotazione è in un senso, mentre è opposta nell'emisfero sud. In alcuni paesi a cavallo dell'equatore viene a volte presentato ai turisti un esperimento che dimostrerebbe come spostandosi di pochi metri a nord o a sud della linea equatoriale cambierebbe il senso di rotazione di un vortice in una vaschetta.

    Si tratta in realtà di una leggenda metropolitana. L'effetto della forza di Coriolis su questi sistemi è infatti diversi ordini di grandezza inferiore rispetto a molti altri elementi, come la geometria della vasca e dello scarico, l'inclinazione del piano e soprattutto il movimento che aveva inizialmente l'acqua (il trucco propinato ai turisti all'equatore consiste nel muovere opportunamente ed impercettibilmente la vaschetta per indurre la rotazione nel senso voluto).

    Ripetere più volte l'esperimento su un singolo lavandino può trarre in inganno, in quanto esiste un errore sistematico dovuto alla geometria specifica della vasca.

    Se si prende una vasca piatta e circolare, con uno scarico piccolo e liscio, avendo cura di attendere che l'acqua sia perfettamente ferma e stappando con cura, è possibile osservare l'influenza della forza di Coriolis. Tuttavia, data la grandezza del fenomeno, bisognerebbe lasciare a riposo l'acqua per alcuni giorni, in una stanza sigillata e lontano dal passaggio di mezzi pesanti, perché le correnti d'aria barometriche, i moti vorticosi interni del liquido e le vibrazioni indotte da un camion hanno all'incirca la stessa magnitudine del fenomeno.


    Misuratore di flusso ad effetto Coriolis

    Una applicazione tecnologica dell'effetto Coriolis si ha nel flussimetro, uno strumento che misura l'entità del flusso di fluido che scorre in un tubo. Il principio di funzionamento fu applicato nel 1977 dalla Micro Motion Inc.
    Il sistema funziona applicando una vibrazione al tubo e quindi rilevando ed analizzando gli effetti inerziali prodotti

    Altre manifestazioni del fenomeno

    Dall'effetto Coriolis deriva il teorema di Taylor-Proudman che afferma: in un sistema di riferimento rotante, se un flusso ha un basso numero di Rossby ma un alto numero di Reynolds, tutte le soluzioni stabili delle equazioni di Navier-Stokes hanno la caratteristica che la velocità del fluido è costante lungo ogni linea parallela all'asse di rotazione.

    Nello studio delle correnti oceaniche è possibile ignorare le componenti non verticali della rotazione terrestre, così se le condizioni del teorema sono rispettate (Re >\!\!> 1 è universale, ma 0.1m / s come velocità tipica del flusso e 4Km di profondità, f = 10 − 4s − 1 dà Ro\simeq 0.25 che è trascurabile) la velocità dell'acqua è identica in tutti i punti su una verticale, chiamata colonna di Taylor. Il teorema di Taylor-Proudman è largamente impiegato quando si ha a che fare con i flussi limnologici, in astrofisica (vento solare, dinamica di Giove) e problemi industriali come per esempio la progettazione di turbine.

    Sebbene la forza di Coriolis è debole e non ha influenza rilevabile su piccoli sistemi come i vortici nei lavandini, può però avere conseguenze a lungo termine. È stato osservato un consumo anomalo sulle rotaie ferroviarie riconducibili all'effetto Coriolis, che è anche causa dell'erosione più marcata su un lato dei letti fluviali.

    Effetti della forza si manifestano anche in fisica atomica. Nelle molecole poliatomiche, il moto molecolare può essere descritto come una rotazione rigida più una vibrazione delle parti attorno alla posizione di equilibrio. Gli atomi risultano così in movimento relativamente ad un sistema di riferimento rotante (la molecola). Una forza di Coriolis è quindi presente e induce gli atomi a muoversi in una direzione perpendicolare rispetto all'oscillazione iniziale. Questo produce una particolare confusione nello spettro molecolare, tra i livelli rotazionali e vibrazionali.

    Gli insetti del gruppo dei ditteri utilizzano due minuscole strutture vibranti sui fianchi del corpo per percepire gli effetti della forza di Coriolis. Questi organi svolgono un ruolo chiave nell'abilità degli insetti nel volo acrobatico.

    Le immgini sono sul libro e non posso riportarle.

    A presto alien.gif
     
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  2. thot
     
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    Ciao raga,... e amici tutti,
    bello veramente bello, interessante leggervi, smile.gif smile.gif tuttavia vi consiglio di non fare discussioni troppo lunge altrimenti è pesante per gli altri poter seguire con attenzione. Vedi me, che che per il lavoro e la famiglia riesco saltuariamente a entrare in rete (a volte lo faccio dall'istituto ma, non sempre mi ritorna possibile).

    Comunque faccio i miei complimenti a Dareus ma, soprattutto a hellblow, bravi ragazzi siete in gamba wink.gif wink.gif wink.gif wink.gif

    Non comprendo Armando de Para che lo trovo prolisso e caotico per quanto stimolante, ma tuttavia devo essere d'accordo con hellblow.....caro Armando leggi di più i testi classici wink.gif wink.gif Credo che hai bisogno di chiarirti alcune idee.


    Un mio pensiero, ...forse mi sbaglio ma, me piace pensare che siano le vecchie leggi della fisica che possono spiegare i misteri della cella di Mizuno, Iorio-Cirillo e altre diavolerie del genere. Non vorrei sgretolare le leggi che fatichiamo così tanto a spiegare ai nostri allievi,...si forse sono sbagliate, forse necessitano di una correzione, ma come giustamente dice hellblow fino ad ora sono in grado di essere predittive per la maggior parte dei fenomeni che osserviamo nell'universo, quindi sufficientemente esatte.

    Un vertiginoso abbraccio a tutti (come dice il buon Ennio)
     
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  3. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 16/10/2005, 18:38)
    Ah, ti do una dritta cosi' diventi miliardario se quel che dici tu è davvero funzionante. Prendi quel tubo che alza l'acqua a 50 metri e collegaci un secondo tubo per far cadere l'acqua sollevata su una turbina. Se è come dici tu otterrai una potenza moltiplicata per un fattore X. Il motivo è semplice....Y forza in ingrsso, Y*X in uscita, poi estrai e trasformi in elettricità. Poi brevetta e vendi all'ENEL, e se quando avrai ville ecc... ti ricorderai di me, mandami una scatola di cioccolatini per Natale, saranno graditi. (ok meglio na villa anche per me, che sono studente squattrinato ahimè U_U )

    Ciao wink.gif e non mollare, altrimenti resto in balia di quella scatoletta fatta da Carnot U_U

    Questo è un'altro problema....
    Forse sai cosa faccio nella vita o forse non lo sai, di certo il mio problema non è diventare miliardario ne costruire ville, anche se a dirla tutta qualche villa la sto costruendo... cool.gif

    cool.gif Il discorso diventa lungo e pesante oltre che ad essere OT, ma finisco dicendo che il problema di questi aggeggini è proprio il miraggio di diventare ricchi in poco tempo..... cool.gif

    Aggiungo per quanti continuano a suggerirmi di studiare la fisica o a riportare con copia incolla documenti trovati in rete, è tempo perso!!!
    La fisica l'ho studiata e i documenti li so trovare da solo, forse non sapete che esistono strumenti di ricerca come Google (grande scoperta, no? ohmy.gif )... bene so usare discretamente questi strumenti e altra cosa più importante, SO LEGGERE ANCHE QUANDO SONO CONVINTO DI SAPERE GIA' QUELLO CHE STO LEGGENDO.

    Questo è quanto rispondo a chi è convinto di aver letto quanto ho riportato precedentemente, RILEGGETE CON PIU' ATTENZIONE!!!

    Se sono disponibile a finanziare un progetto di ricerca a seguito di un protocollo serio di sperimentazione, non invitatemi a comprare un libro di fisica, quello lo trovo in rete e a gratis, i dispositivi ci sono già pronti e funzionanti e desidero che qualcuno mi spieghi perchè i libri di fisica che dovrei acquistare non spiegano il funzionamento di tali dispositivi....

    Non mi sembra complicato, no?

    Per i proff. che intervengono e che vorrebbero spiegare questi nuovi fenomeni con le stesse leggi che oggi continuano ad insegnare nei loro istituti, mi permetto con molto rispetto e con profonda ignoranza di puntualizzare alcuni fatti; non sono nuovi fenomeni ne tantomeno sono poi così sconosciuti, basta uscire dalle aule di scuola con la mente aperta.... viaggiare e toccare con mano e possibilmente portare qualcosa a casa, magari nelle aule di scuola.

    Comunque caro Hellblow, non mollo anzi aggiungo che non ho neppure bisogno di trovare conferme o critiche positive o negative che siano...
    Mi sto divertendo e mi sto divertendo un sacco biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

    Un abbraccio affettuoso a tutti
    Armando

     
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  4. Hellblow
     
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    Sono sicuro che non ti riferivi a me riguardo il copia ed incolla wink.gif e poi mi han abituato proprio i prof a calcoli molto più complesi di quelle semplicissime considerazioni fatte prima.
    Ad ogni modo il punto è che finchè non vedo un progetto realizzabile materialmente ( e non quelle tonnellate di brevetti mai prototipati ) che funzioni senza che alcuna forza interagisca su di esso compiendo su questo lavoro non posso credere che le leggi della termodinamica, che trovano conferme incrociate anche con leggi che sembran non centrar niente, come quella di Heisenberg ( e son convinto che se mi ci metto ti accatasto mezza fisica a dimostrazione se non di piu' ) Non funzionino O.o
    Tu citi macchinari che infrangono queste leggi. Perfetto facciamo cosi' dato che qui siamo completamente fuori argomento, apri un tread e metti i post con i progetti e le foto di queste macchine. Io mi metto sulla scrivania e faccio due conticini e ti faccio vedere che l'inghippo c'e' sempre (purtroppo).
    Riguardo i finanziamenti, se puoi finanzia i Quantum, la loro ricerca credimi è utilissima, non tanto per i risvolti energetici quanto per la stessa fisica nucleare. Forse quello della cella è un angolino di fisica non ancora illuminato happy.gif
    Ad ogni modo lo sapete tutti, sono aperto ad ogni discussione e valutazione, ed anche ad accettare cose contro quel che ho inculcato in testa, ma devono essere cose valide realmente.

    Un saluto a tutti smile.gif
     
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  5. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 17/10/2005, 13:22)
    Tu citi macchinari che infrangono queste leggi. Perfetto facciamo cosi' dato che qui siamo completamente fuori argomento, apri un tread e metti i post con i progetti e le foto di queste macchine. Io mi metto sulla scrivania e faccio due conticini e ti faccio vedere che l'inghippo c'e' sempre (purtroppo).
    Riguardo i finanziamenti, se puoi finanzia i Quantum, la loro ricerca credimi è utilissima, non tanto per i risvolti energetici quanto per la stessa fisica nucleare. Forse quello della cella è un angolino di fisica non ancora illuminato happy.gif
    Ad ogni modo lo sapete tutti, sono aperto ad ogni discussione e valutazione, ed anche ad accettare cose contro quel che ho inculcato in testa, ma devono essere cose valide realmente.

    Un saluto a tutti smile.gif

    Forse non ci siamo capiti, di aprire un 3D non mi passa neppure per la monocellula che mi ritrovo ancora sana nella scatola cranica blink.gif
    Non ho bisogno di aprire 3D perchè non c'è nulla da dimostrare è già tutto bello e pronto, quello che offro come possibilità è di fornire alcuni strumenti per lo studio dei vortici, dei campi di torsione e di cavitazione.
    Studi che in molte parti del mondo sono stati fatti separatamente e per singoli fenomeni riconducibili ad un unico fattore comune, i Vortici!!!
    In Italia siamo a zero cry.gif

    Fenomeni che sono convinto si verificano anche nella cella elettrolitica, è così difficile verificarlo?

    Non siamo OT, semmai è il titolo del 3d che comincia a stare stretto e quindi OT biggrin.gif

    Come puoi da dietro una scrivania dimostrare con due conticini quello che neppure chi ha inventato alcuni dispositivi sa spiegare???
    Oh, certo ci provano, ma ci provano con le stesse regole che usi tu!!!
    Risultato; non può funzionare quindi non è possibile quindi non esiste quindi da dietro una scrivania non puoi toccare con mano ciò che invece esiste e funziona a dispetto dei tuoi calcolini e conticini, non so se mi sono spiegato... biggrin.gif

    Ho iniziato il mio intervento con un titolo; EPPUR SI FONDE

    Ma a quanto pare è meglio attaccare la mia affermazione (tra l'altro neppure motivata) sulle forze di Coriolis, ma dai....va la... sick.gif

    Semplicemente perchè è l'unica cosa che pretendete di conoscere perfettamente, mentre tutto il resto non lo conoscete, quindi non esiste...

    Ripeto mi sto divertendo "a farmi prendere in giro", vedi un po in che mi posizione mi trovo biggrin.gif

    E' come se ti dicessi che ho inventato il modo di produrre gasolio sintetico dai rifiuti e che il costo energetico di questo processo è solamente il 15% dell'energia (gaslio sintetico) prodotta, ci crederesti?
    Eppure la benzina non la compro più!!!
    La mia auto si muove per magia???

    Penso tu sappia che non dico mai le cose per caso o a caso... alien.gif

    Magari avverti anche l'amico Dareus che forse è meglio verificare le cose che dico prima di attaccarle, ma verificarle seriamente, non da dietro un pc!!!

    Senza offesa per nessuno ovviamente, siamo qui per spiegarci no? wub.gif wub.gif wub.gif
    Ciao
    Armando
     
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  6. Hellblow
     
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    No Amrando, diciamo che l'energia per estrarre l'uranio è inferiore a quella che si ottiene dalla fissione. E allora? Mica la bomba atomica infrange la seconda legge della termodinamica. Vedo che c'e' tanta confusione e poca lucidità, specie se si confonde un lavoro con un altro. Ricordi cosa ho detto? LA mia citazione? Il gasolio distrugge se stesso generando energia, o meglio non si distrugge, cambia. Invece ti assicuro che se tu dovessi montare il tuo gasolio sintetico molecola per molecola partendo dagli scarti di questo, allora accadrebbe che il processo non sarebbe conveniente, o al più in pareggio. Se invece mi dici che prendi la spazzatura, ci butti dei reagenti dentro una cella...non capisco che lavoro compi tu sul sistema. La termodinamica funziona se applicata correttamente, credimi. Comunque scolta sotto che scrivo (sai che sn un vulcanod i idee wink.gif

    Diciamo che conosco un modo per verificare se nella cella ci sono vortici, e quindi effetto Ranque. Ne vogliamo palare? tongue.gif

    Edited by Hellblow - 17/10/2005, 14:06
     
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  7. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 17/10/2005, 14:01)
    Ok, allora diciamo che ho il modo di verificare se nella cella ci sono vortici, e quindi effetto Ranque. Ne vogliamo palare? tongue.gif

    SI alien.gif
     
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  8. Hellblow
     
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    Ok, da qui in poi Copyright.

    Dopo un'attenta fase di documentazione, ti dico che sono in grado di realizzare un apparrechietto in grado di misurare la densità del plasma in qualsiasi suo punto. La cosa interesserà sicuramente anche i Quantum ed Ennio. Tu sai che un vortice è caratterizzato da differenze di pressione e quindi densità giusto? E allora....
    Al momento sto facendo due conti, perchè fidati, la matematica e la fisica se ben applicate ti permettono di vedere quello che i sensi non percepiscono. Un esempio? Tu percepiresti il lieve calore dovuto agli attriti magnetici? No eh? wink.gif Infatti i sistemi magnetici non sono conservativi ma dissipano, per quello ho risposto in un altro tread dicendo che sinceramente credo poco ai motori puramente magnetici. Comunque focaliziamoci sulla relazione Iorio-Cirillo adesso.

    Quantum vi interessa anche a voi la cosa? Se mi dite di si approfondisco. Altra cosa, forse ho un'ideuzza anche sul perchè non troviamo neutroni. tongue.gif
     
    .
  9. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 17/10/2005, 14:01)
    No Amrando, diciamo che l'energia per estrarre l'uranio è inferiore a quella che si ottiene dalla fissione. E allora? Mica la bomba atomica infrange la seconda legge della termodinamica. Vedo che c'e' tanta confusione e poca lucidità, specie se si confonde un lavoro con un altro. Ricordi cosa ho detto? LA mia citazione? Il gasolio distrugge se stesso generando energia, o meglio non si distrugge, cambia. Invece ti assicuro che se tu dovessi montare il tuo gasolio sintetico molecola per molecola partendo dagli scarti di questo, allora accadrebbe che il processo non sarebbe conveniente, o al più in pareggio. Se invece mi dici che prendi la spazzatura, ci butti dei reagenti dentro una cella...non capisco che lavoro compi tu sul sistema. La termodinamica funziona se applicata correttamente, credimi. Comunque scolta sotto che scrivo (sai che sn un vulcanod i idee wink.gif


    No Hell, c'è molta lucidità e molta provocazione, semino sempre delle briciole di pane.... alien.gif
    So benissimo che nell'esempio che ho riportato non si viola nessun principio, come sno quasi certo che anche in altri sistemi da me visionati non si violi nessun principo (anche se qualcosa dovrà essere riscritto), quello che resta però da spiegare e dove cavolo prelevano l'energia... rolleyes.gif

    Quando cominciamo?
    Metti giù un protocollo di sperimentazione e gli strumenti che servono.....
     
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  10. Hellblow
     
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    Prima voglio esser sicuro di quel che faccio biggrin.gif quindi mi documento un altro po, poi magari faccio qualche prototipo con un simulatore happy.gif Ad ogni modo il mio contatto msn è [email protected]. Se vuoi chiaccherare mi trovi li ^^
     
    .
  11. Armando de Para
     
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    Sono in linea con msn, non ti trovo, [email protected]
     
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  12. Dareus
     
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    Caro Armando,

    accolta bene e apri le orecchie!!!!!!!!! mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif mad.gif
    Allora:

    1)-le tue pseudo-macchine che infrangono la termodinamica NON esistono!!!
    anche il MEG e tutte quelle macchine che davano promesse di energia infinita senza far nulla o assorbire nulla sono...
    OBROBRI DELLA SCIENZA!!!! mad.gif mad.gif mad.gif Prese in giro che nessun ufficio brevetti serio accetta!!!! mad.gif
    2)-se vuoi discutere di queste cose benchè per me sono spazzatura, io non ho problemi...MA SCRIVI...dicci qualche cosa
    facci esempi, citazione regionamenti...invece tu TERGIVERSI, DIVAGHI... mad.gif mad.gif mad.gif

    Se vuoi parlare di queste pseudo-invenzioni parlane, nascerà una discussione intelligibile dove magari io o tu ci accorgeremmo di sbagliare, ma se tu tergiversi restiamo fermi capito????? blink.gif blink.gif blink.gif


    Caro Hellblow,

    ehi quell'aggegino interessa anche me ( in bene naturalmente non che voglia rubati l'idea ) wink.gif

    descrivicelo dai però un consiglio apri un nuovo tread perchè è un pò fuori argomento e poi se alcuni lo vogliono visionare prima devono leggere questa discussione, che come dice thot è già molto corposa!!!

    A presto alien.gif
     
    .
  13. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Dareus @ 17/10/2005, 15:15)
    Caro Armando,

    accolta bene e apri le orecchie!!!!!!!!! mad.gif  mad.gif  mad.gif  mad.gif  mad.gif
    Allora:

    1)-le tue pseudo-macchine che infrangono la termodinamica NON esistono!!!
       anche il MEG e tutte quelle macchine che davano promesse di energia infinita senza far nulla o assorbire nulla sono...
       OBROBRI DELLA SCIENZA!!!! mad.gif  mad.gif  mad.gif Prese in giro che nessun ufficio brevetti serio accetta!!!! mad.gif
    2)-se vuoi discutere di queste cose benchè per me sono spazzatura, io non ho problemi...MA SCRIVI...dicci qualche cosa
       facci esempi, citazione regionamenti...invece tu TERGIVERSI, DIVAGHI... mad.gif  mad.gif  mad.gif

    Se vuoi parlare di queste pseudo-invenzioni parlane,  nascerà una discussione intelligibile dove magari io o tu ci accorgeremmo di sbagliare, ma se tu tergiversi restiamo fermi capito????? blink.gif  blink.gif  blink.gif


    Cavoli Dareus,
    che caratterino, dai calmati e porta pazienza, io non tergiverso, ho semplicemente cercato chi mi poteva aiutare a toglermi un pallino dalla testa e a quanto pare Hell sembra ben disposto.... wink.gif

    Se a causa mia ti ritrovi dei nuovi pallini nella testa, mi spiace, cerchiamo di porvi rimedio, ma ci sono delle regole da rispettare.

    Tu in pochi messaggi le hai infrante tutte!!!

    Non le conoscevi quindi te le spiego per la prossima volta:

    1) Non spaccarmi i marroni
    2) Rispettami e sarai rispettato
    3) Non chiedere mai senza aver ben compreso cosa stai chiedendo

    Tornando a quanto chiedi, basta che ti iscrivi a Energoclub e poi ne riparliamo wink.gif



    Edited by Armando de Para - 17/10/2005, 16:12
     
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  14. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Caro Hellblow,

    ehi quell'aggegino interessa anche me ( in bene naturalmente non che voglia rubati l'idea )  

    descrivicelo dai però un consiglio apri un nuovo tread perchè è un pò fuori argomento e poi se alcuni lo vogliono visionare prima devono leggere questa discussione, che come dice thot è già molto corposa!!!


    Eheh interessa a tutti mi sa wink.gif
     
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  15. thot
     
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    User deleted




    Aho...Armando De Para, stai facendo una caciara...tu hai qualche problema lo sai ?? w00t.gif w00t.gif w00t.gif

     
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123 replies since 13/10/2005, 19:58   6571 views
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