quando il giornalista imbelle-2

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  1. tersite1
     
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    FernandoFast et al
    Parecchi fanno notare che il FV darebbe il suo contributo determinante proprio nelle ore in cui la richiesta di energia è più elevata.
    Non è particolarmente corretto.
    Se andate a vedere il sito di www.terna.it/ita/index.asp vi renderete agevolmente conto che la domanda di corrente comincia a salire dalle 6 del mattino, fino alle 10. dalle 10 alle 12 c'è una richiesta elevata e costante, dalle 12 alle 16 c'è una caduta, alla quale segue una risalita che si mantiene costante fino alle 22.
    Il diagramma si riferisce ad oggi, domenica, ma anche gli altri giorni è parecchio simile.
    Diciamo che nel momento di maggior produttività FV c'è un calo di domanda.
    Se poi si guarda la domanda mensile si rileva che i mesi di luglio/agosto sono quelli di minore richiesta.
    Non mi pare che le vostre affermazioni siano suffragate da dati reali (o solo molto parzialmente).
    Non sono in condizioni di descrivervi la curva reale di produzione di un impianto FV di riferimento (quello dell'istituto Berenini) perchè ieri il suddetto non ha prodotto nulla e anche oggi latita.
    Se si parte da considerazioni pesantemente errate e spudoratamente ottimistiche non si va distante.

    Non c'è bisogno di visitare una centrale termoelettrica per capire che la sua produzione non è facilmente regolabile. Basta fare due conticini:
    per produrre un KWh l'Enel calcola di dover bruciare 0,25 litri di gasolio
    una centrale standard produce un milione di KWh ogni ora, quindi deve bruciare 250000 litri di gasolio ogni ora. E' evidente che un ambiente (caldaia) nel quale viene bruciato tutto questo combustibile non si raffredda o si riscalda in poco tempo.
    Ancora peggio per una centrale termonucleare.

    Poichè la richiesta attuale di energia elettrica varia da 20 a 50 GW nel corso dei giorni e dell'anno è ragionevole avere una potenza instatallata di base di almeno 20 GW.
    Gli altri 30 GW devono essere prodotti con fonti di più facile maneggevolezza.
    La migliore è l'idroelettrico, basta chiudere il rubinetto, questione di pochi minuti.
    Seguono i gruppi turbina a gas e campi geotermici.
    L'eolico potrebbe anche andare bene se non fosse disponibile quando pare a lui e non quando serve a noi, lo stesso vale per il FV.
    Anche nell'ottimistica ipotesi che questi due ultimi potessero aumentare di molte volte non ci farebbe risparmiare la produzione di base da 20 GW.
    L'imprevedibilità, poi, creerebbe un mucchio di problemi e alla lunga potrebbe essere un impiccio più che una risorsa.
    A meno di dotarsi di sistemi di accumulo che penalizzano comunque il rendimento globale, o cambiare radicalmente il modo di consumare energia. (Contatori alterni?).

    Tersite può anche decidere di fare il bucato in lavatrice dalle 10 alle 14 in una giornata di sole, ma il resto dell'economia avrebbe seri problemi a seguire questi comportamenti "solari".

    Concludo:
    In alcune realtà private il FV può andare benissimo.
    Se le rese dovessero migliorare ed i costi abbattersi potrebbe essere utile in misura molto limitata a causa della sua variabilità e distribuzione temporale.

    Ciao
    Tersite



     
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91 replies since 25/11/2005, 11:51   2981 views
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