quando il giornalista imbelle-2

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  1. Lolio
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 27/11/2005, 17:37)

    9. Dice ENERGO: «Un ettaro coltivato a pioppo con ciclo annuo o biennale produce 30 tonnellate/anno di sostanza secca con un contenuto energetico di 150.000 kWh. Ne consegue che in questa sostanza secca è contenuto circa l'1% dell'energia solare, ora, la radiazione solare ha una potenza di 1000 W/mq per cui la potenza efficiente è di 10 W/mq e non 0,5 W/mq come sostiene il prof., tanto per stare al suo bizzarro gioco di quantificare in potenza l'energia». No: Un ettaro di una coltivazione produce, quando va bene, 10 tonnellate di sostanza secca all’anno; era d’accordo anche un’altro di voi (mi pare LOLLO). Inoltre, se la potenza della radiazione solare fosse 1000 W/mq, l’efficienza sarebbe ancora più bassa, perché nel rapporto potenza-biomassa/potenza-solare metterebbe a denominatore il suo 1000 anziché il mio 200 (che poi “mio” non è; è il sole che è fatto così). Faccia bene l’aritmetica e troverà 0.5 W/mq (il contenuto energetico di un kg di biomassa è 15 MJ). Inoltre, deve decidersi se il ciclo è annuale o biennale, e, in questo caso, l’efficienza si dimezza. Credo che questa fosse la ragione per cui LOLLO trovava 1 W/mq col pioppo e 0.5 W/mq col mais.

    Gentile professore, se mi cita lo faccia correttamente.
    Nel mio intervento dissi che un ettaro di mais produce in pianura padana poco oltre le 10 t di sostanza secca (12-13 t al 15,5% di umidità), considerando solo la granella, non la pianta intera (se si considera tutta la pianta dovremmo essere vicini al doppio). La media nazionale è un poco inferiore.
    Un ettaro di pioppo selezionato per coltivazione a ciclo breve produce OGNI ANNO circa 20 t di sostanza secca, secondo la già citata ricerca dell'Istituto di sperimentazione per la pioppicoltura di Casale pubblicata da L'Informatore Agrario e che trova riscontro anche in altre fonti. E con la selezione di cultivar dedicate a questo scopo siamo proprio all'inizio.
    Una certa convenienza c'è se del resto in Lombardia sono già 2000 gli ettari coltivati a srf (short rotation forestry), tutti sotto contratto con centrali di cogenerazione. Altri 2000 ha è la stima per il 2007. Le centrali di cogenerazione attive in Lombardia sono quattro, altri quattro in previsione (più 35 impianti di piccola taglia). I dati non sono miei ma della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia (si veda "Lombardia Verde" n. 8 sett.-ott. 2005). Sulla stessa rivista si parla per il mais e gli altri cereali della convenienza di destinarli a produzione di biogas (mais trinciato integrale, dunque pianta intera). Anche qui sono già in funzione alcuni impianti nel lodigiano. Sempre secondo i dati della Direzione Generale Agricoltura se in Lombardia tutti i reflui zootecnici bovini e suini più il 20% degli insilati di mais ed erbai (trinciato integrale, appunto) fossero destinati alla produzione di biogas si riuscirebbe a coprire il 5% dei consumi elettrici della regione ("in cifre 3200 gWh su un totale di 63000 gWh consumati nella regione", dice il servizio). Si arriverebbe all'8% con i sottoprodotti dell'industria alimentare e dei macelli.
    Se Prodi è un visionario, in Lombardia lo è anche l'amministrazione che sta sul'altra sponda.[/B][/U]
    Dimenticavo, mi spieghi meglio l'equazione 1 ha = 1 frigorifero...

    Edited by Lolio - 27/11/2005, 23:04
     
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91 replies since 25/11/2005, 11:51   2981 views
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