quando il giornalista imbelle-2

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    Egr.Sig. Battaglia Franco, giusto due righe per Lei,a proposito del solare fotovoltaico.Premetto che ho notato in Lei un certo pessimismo legato a chissà quali meccanismi mentali e dell'inconscio più che alla Sua predisposizione alla Fisica.....Lei osserva che l'uso del silicio nel fotovoltaico non è ottimale,in quanto si sfrutta solo una piccola porzione dello spettro solare,in particolare la banda ultravioletta.Questo è vero: il silicio ha delle limitazioni per quanto concerne il flusso di elettroni a certe lunghezze d'onda.Ma sostenere che in futuro non si possa avere nulla di meglio, è una convinzione totalmente errata.Voglio esserLe d'aiuto: basta catturare l'energia solare con pannelli neri,che convertono facilmente l'intero spettro solare in onde infrarosse ad alta lunghezza d'onda.I pannelli reirradiano le onde infrarosse verso micro-antenne sottostanti costruite a dipolo in nanotecnologia,e appositi diodi( arseniuro di gallio,antimoniuro di indio,etc,etc.) convertono le onde in tensioni continue.L'efficienza di tali moduli sarebbe altissima.L'intera radiazione solare (infrarossi,spettro ottico e ultravioletti) sarebbe convertita all'istante in energia elettrica.A Lei è concesso di fare attuali stime sul silicio.Ma non Le è concesso di fare previsioni sul futuro delle tecnologia mondiale,a meno che non si senta seguace di Otelma.Senz'alcuna offesa per il Divino Maestro. wink.gif
     
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  2. Nove^3
     
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    OVI stai naturalmente parlando di progetti di ricerca che non sono ancora industrializzabili per quanto ne so. Giusto? (che pero' non sembrano nemmeno tanto distanti)
    Bisogna anche vedere che costi avranno!
     
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  3. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (snapdozier @ 26/11/2005, 22:15)
    caro nanuja.
    se veramente spendi 50 euro al bimestre di energia elettrica ti faccio i miei complimenti. I tuoi consumi sono assolutamente encomiabili e non hai bisogno di energie rinnovabili, il tuo risparmio energetico è sufficiente a garantirci un futuro senza nucleare e senza petrolio. Se tutti consumassero energia come te potremmo già da ora rinunciare ai fossili e a l nucleare.
    Bravo.

    Scusa ma non l'ho capita questa tua teoria blink.gif
     
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    QUOTE (snapdozier @ 27/11/2005, 06:15)
    caro nanuja.
    se veramente spendi 50 euro al bimestre di energia elettrica ti faccio i miei complimenti. I tuoi consumi sono assolutamente encomiabili e non hai bisogno di energie rinnovabili, il tuo risparmio energetico è sufficiente a garantirci un futuro senza nucleare e senza petrolio. Se tutti consumassero energia come te potremmo già da ora rinunciare ai fossili e a l nucleare.
    Bravo.

    Snap

    Spiegami un po', niente energie rinnovabili, niente nuke, niente petrolio, niente fossili, con quale energia alimenterebbe secondo te casa sua?

    MetS cool.gif
     
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    Ciao,Nove^3 wink.gif Non ho idea se abbiano realizzato il convertitore a infrarossi. Le grosse industrie (specie le giapponesi),hanno la tendenza a scopiazzarsi l'un l'altra,rimanendo sempre e comunque nell'ambito del silicio.Un'industria realizza il silicio amorfo, 10 anni dopo un'altra realizza il policristallino,altri anni dopo si va sul monocristallino,etc.etc. In effetti il Sig. Battaglia ha constatato che tale elemento chimico non è proprio il massimo,come efficienza da irradiazione solare.Ma si dimentica che esistono innumerevoli laboratori privati,sparsi nel globo,che puntano a sfruttare il sole seguendo altre strade. Non può pertanto affermare che l'energia solare non sia sfruttabile convenientemente.Per sfruttarla ,è necessario utilizzare l'intero spettro solare,e non una porzione di gamma.Certo è che il Battaglia non aiuta la ricerca,ma crea un freno.Per quanto riguarda i costi per produrre altre tipologie di impianti,adopero il kilowatt ,non l'euro.Se si ha energia-kw gratuita dal sole,allora i costi si avranno solo all'inizio,dopodichè scenderanno a zero o quasi per le generazioni future.
     
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  6. Nanuya
     
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    CITAZIONE (FernandoFast @ 26/11/2005, 14:18)
    CITAZIONE (Nanuya @ 26/11/2005, 13:58)
    il Prof. Battaglia non è libero di dire e scrivere quello che sa e quello che crede?

    veramente siamo noi che non siamo liberi di scrivere sulla carta stampata o su IlGiornale. Per quello che noto, nessuno fino ad ora ha impedito a Battaglia di scrivere, anzi, io lo ho invitato più volte e, infine, lui ci ha "onorato" della sua presenza e spero che continui. Avrà così modo di acclimatarsi e condividere onestamente con noi il suo positivo e negativo del "rinnovabile".

    La caccia alle streghe nega indistintamente, al contrario si potrebbe arrivare a considerare fino in fondo pregi e difetti e infine giungere alla sintesi in un "rinnovabile" migliore di quello che a fatica esiste ora.

    ciao!!!!
    biggrin.gif
    un Berlusconiano convinto (a parte il nuke)

    ciao Fast............mi sembra che il"giornale" venda si e no due milioni di copie(forse) qui sul web hai molte più possibilità di essere letto e conosciuto....nn credi?
    che è successo? da oggi tutti comprano solo questo quotidiano?


    Edited by Nanuya - 27/11/2005, 09:00
     
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    QUOTE (Nanuya @ 27/11/2005, 16:59)
    ciao Fast............mi sembra che il"giornale" venda si e no due milioni di copie(forse) qui sul web hai molte più possibilità di essere letto e conosciuto....nn credi?
    che è successo? da oggi tutti comprano solo questo quotidiano?

    Ciao Nanuya,

    Non credo, almeno per quanto mi riguarda, non ci sono i piu' importanti quotidiani italiani qui, figurati se c'e' Il Giornale.
    Ma non credo neppure in Italia perche' in effetti la polemica contro gli scritti di Battaglia e' solo qui e in pochi altri forum orientati sulle rinnovabili, tutti gli altri italiani che leggono un giornale hanno altro a cui pensare....

    Ciao

    MetS biggrin.gif

    Edited by MetS-Energie - 27/11/2005, 17:25
     
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    Ci credete che non so piu' dove mettere questo post?
    Ricordo che da qualche parte del forum solare qualcuno mi disse che forse in Francia non c'e' il conto eneregia.
    Invece no! Si chiama diversamente, ovvio, ma il ritorno economico se reintroduci la corrente prodotta in eccesso c'e' ed anche ben pagata.
    Purtroppo l'articolo e' in francese ma non credo sia un dramma, e' quasi simile all'italiano... Se serve un aiutino chiedete.

    Ci sarebbe anche un link per andare a vedere la dichiarazione d'intenti del Ministro Francois Loos del Ministèro dell'Économia, delle Finanze e dell'Industria.

    Come idea non e' male pero' mi piacerebbe sapere che ne pensano gli installatori e gli addetti ai lavori nostrani a cominciare da Fernando il cui commento sara' sicuramente ben gradito (a patto che conosca il francese)

    Mentre da noi...... l'accisa......

    Ciao

    MetS biggrin.gif

    Le solaire photovoltaïque en Ile-de-France


    Introduction

    Le solaire photovoltaïque consiste à produire de l’électricité grâce au rayonnement solaire : l’impact des « photons » , ondes lumineuses du soleil sur des plaques appelées panneaux photovoltaïques génèrent des électrons.
    Energie d’avenir, le photovoltaïque n’est pas encore tout à fait compétitif pour se diffuser sans aides publiques.

    L’électricité produite peut-être stockée (via des batteries) et autoconsommée : son développement s’est en France d’abord ciblé sur les bâtiments (dits sites isolés) non raccordés au réseau EDF, permettant d’éviter ainsi le coût de la construction de lignes électriques. Cette technique est aussi utilisée pour les horodateurs, les bornes d’appels d’urgence sur les autoroutes...

    La production d’électricité photovoltaïque peut aussi être renvoyée sur le réseau électrique.

    Le prix de revient de l’électricité photovoltaïque est de l’ordre de 50 à 60 cts d’euro par KWh .

    10 m2 de panneaux photovoltaîques = 1 KWc (1 kilowatt crête = puissance maximale)

    La production d’origine photovoltaïque se développe de façon significative dans beaucoup de pays européens comme l’Allemagne (300 MW installées à ce jour contre 25 MW en France) car les producteurs peuvent revendre les kWh produits aux fournisseurs d’électricité (qui ont obligation de les racheter) selon un tarif de 60 cts d’euros, tarif permettant l’équilibre économique des projets.

    En France métropolitaine, le tarif n’est que de 15cts d'euros par kWh. Il peut être complété au coup par coup par des subventions ADEME ou régionales.

    Recensement des installations en Ile de France

    L’Arene a confié à Observ’ER le recensement des installations photovoltaïques en fonctionnement en Ile-de-France en Juin 2004 .

    La puissance installée en Ile de France est égale à 175 kW dont : 51 KW relié au réseau et 122 kW hors réseau
    Sur ces 122 kW hors réseau, on compte 5500 horodateurs (contatori).
    20 % de la capacité installée concerne les particuliers (majoritairement non raccordés au réseau )

    Quelques réalisations de référence user posted image
    On peut citer parmi les opérations de référence :

    Non raccordées au réseau :

    la ferme pédagogique de Vaulezard dans le Parc naturel Régional du Vexin Français (Vicino a casa mia!)

    Raccordées au réseau :

    Le toit bleu à Montreuil : 200 m2 de panneaux photovoltaïques (cf. publications du CLER – www.cler.org )

    L’hôtel IBIS à Clichy : 75 m2 de panneaux PV

    La station essence BP, porte de Versailles.

    Sites à consulter :
    www.hespul.org
    www.energies-renouvelables.org
    www.outilssolaires.com

    Edited by MetS-Energie - 27/11/2005, 18:03
     
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  9. Nanuya
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 27/11/2005, 09:25)
    CITAZIONE (Nanuya @ 27/11/2005, 16:59)
    ciao Fast............mi sembra che il"giornale" venda si e no due milioni di copie(forse) qui sul web hai molte più possibilità di essere letto e conosciuto....nn credi?
    che è successo? da oggi tutti comprano solo questo quotidiano?

    Ciao Nanuya,

    Non credo, almeno per quanto mi riguarda, non ci sono i piu' importanti quotidiani italiani qui, figurati se c'e' Il Giornale.
    Ma non credo neppure in Italia perche' in effetti la polemica contro gli scritti di Battaglia e' solo qui e in pochi altri forum orientati sulle rinnovabili, tutti gli altri italiani che leggono un giornale hanno altro a cui pensare....

    Ciao

    MetS biggrin.gif

    ciao Mets..........sai una cosa? quando parlo con le persone e nomino il FV o l'eolico ecc ecc vedo tutti straniti e stralunati.....mi guardano come se stessi parlando di fantascienza.......la domanda sorge spontanea...
    la gente non sa nulla e sinceramente avete fatto molta più pubblicità voi al Prof. F.B. che nessun altro......
    quanti di quello che 10 gg fa hanno acquistato il "giornale" avranno letto quell'articolo?
    secondo me meno del 5%............
    ecco il punto,x "attirare" l'attenzione del pubblico(cioè di tutti quelli che ignorano l'argomento) bisogna portare dei numeri di risparmio non di "investimento" anticipato..........perchè allora io preferisco pagare 50 euro a bimestre(molti di voi si sono scandalizzati x qs cifra...............ma voi cosa ci fate con l'energia eletytrica??).................altrimenti il FV e simili andranno solo bene x tutti quegli enti che con finanziamenti vari avranno le solite "dritte" x completare i progetti.

    ps.......chissà se mi sono spiegato...... biggrin.gif

    ps 2
    x Roy..........scisa ma nn era mia intenzione nel mio post precedente di offendere.....sorry
    ciao a tutti
     
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  10. mariomaggi
     
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    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 26/11/2005, 22:59)
    Voglio esserLe d'aiuto: basta catturare l'energia solare con pannelli neri,che convertono facilmente l'intero spettro solare in onde infrarosse ad alta lunghezza d'onda.I pannelli  reirradiano le onde infrarosse verso micro-antenne sottostanti costruite a dipolo in nanotecnologia,e appositi diodi( arseniuro di gallio,antimoniuro di indio,etc,etc.) convertono le onde in tensioni continue.L'efficienza di tali moduli sarebbe altissima.L'intera radiazione solare (infrarossi,spettro ottico e ultravioletti) sarebbe convertita all'istante in energia elettrica.

    Caro OVI,

    Rectenna e' il nome di questa tecnologia in fase di test.
    Quella dei pannelli neri e' invece un'altra tecnologia, usa prevalentemente l'alluminio ceramizzato con tecniche particolari per ottenere la massima assorbenza e la minima emissivita', le prove per avere il massimo rendimento di conversione diretta termoelettrica sono in corso. Non e' una tecnica FOTOvoltaica nel senso che con FOTO ci si riferisce di solito alla luce visibile, ma non andiamo per il sottile sugli aspetti linguistici.

    Ciao
    Mario

    Edited by mariomaggi - 27/11/2005, 10:54
     
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  11. danieleb84
     
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    Scusa Snapdozier ma non posso non commentare una cosa...50 euro al mese di corrente, sono quanto consumo io a casa mia...però ti devo confessare che abbiamo alcuni "stratagemmi" per tenere questa cifra così "bassa":

    - non abbiamo condizionatori;
    - i ventilatori gli usiamo, giustamente, solo se fà caldo e non caldino;
    - tutti i televisori non rimangono i stand-by la notte, ma solo quando sono passibili di utilizzo;
    - almeno 8 ore al giorno siamo praticamente tutti fuori casa e altre circa 8 ore siamo a letto a dormire.

    Fatevi due conti e vedete che Nanuya ha ragione...solo in questo caso.

    Edited by danieleb84 - 27/11/2005, 11:03
     
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    QUOTE (Nanuya @ 27/11/2005, 18:41)
    QUOTE (MetS-Energie @ 27/11/2005, 09:25)
    QUOTE (Nanuya @ 27/11/2005, 16:59)
    ciao Fast............mi sembra che il"giornale" venda si e no due milioni di copie(forse) qui sul web hai molte più possibilità di essere letto e conosciuto....nn credi?
    che è successo? da oggi tutti comprano solo questo quotidiano?

    Ciao Nanuya,

    Non credo, almeno per quanto mi riguarda, non ci sono i piu' importanti quotidiani italiani qui, figurati se c'e' Il Giornale.
    Ma non credo neppure in Italia perche' in effetti la polemica contro gli scritti di Battaglia e' solo qui e in pochi altri forum orientati sulle rinnovabili, tutti gli altri italiani che leggono un giornale hanno altro a cui pensare....

    Ciao

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    ciao Mets..........sai una cosa? quando parlo con le persone e nomino il FV o l'eolico ecc ecc vedo tutti straniti e stralunati.....mi guardano come se stessi parlando di fantascienza.......la domanda sorge spontanea...
    la gente non sa nulla e sinceramente avete fatto molta più pubblicità voi al Prof. F.B. che nessun altro......
    quanti di quello che 10 gg fa hanno acquistato il "giornale" avranno letto quell'articolo?
    secondo me meno del 5%............
    ecco il punto,x "attirare" l'attenzione del pubblico(cioè di tutti quelli che ignorano l'argomento) bisogna portare dei numeri di risparmio non di "investimento" anticipato..........perchè allora io preferisco pagare 50 euro a bimestre(molti di voi si sono scandalizzati x qs cifra...............ma voi cosa ci fate con l'energia eletytrica??).................altrimenti il FV e simili andranno solo bene x tutti quegli enti che con finanziamenti vari avranno le solite "dritte" x completare i progetti.

    ps.......chissà se mi sono spiegato...... biggrin.gif

    ps 2
    x Roy..........scisa ma nn era mia intenzione nel mio post precedente di offendere.....sorry
    ciao a tutti

    Carissimo Nanuya,

    Innanzitutto io sto in Francia, dove l'elettricita' costa la meta' al kWh perche' quella che c'avanza invece di buttarla come fanno i vostri governanti, l'EDF (e la RTE) la vendono all'Italia. Poi io sto in una casa, mentre tu credo abiti in un appartamento. Ho due frigoriferi, due lavatrici, il forno a microonde, l'asciugatrice per i panni, il piano a induzione per cucinare, il forno elettrico, lo stereo che va tutto il giorno, le luci dentro e quelle fuori che stanno accese buona parte della notte... cosa vuoi, quando io sto in Giappone mia moglie se la cava con 75 euro al mese, quando ci sono io ovviamente i consumi aumentano, solo che io la pago la meta' di quanta ne paghi tu (al kWh) e allora se tanto mi da tanto tu non usi nemmeno la lavatrice e accendi solo una luce la sera, per il resto della casa vai a tentoni....

    Tornando al uo discorso se ti andassi a leggere l'articolo (in francese ma e' abbastanza chiaro anche per chi non lo parla) capirai che in Francia si sta tentando appunto quella via e non quella tentata in Italia o in altri paesi europei.

    Leggi e poi commentala se vuoi

    Ciao

    MetS biggrin.gif
     
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  13. carlobertani
     
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    Buon giorno a tutti. Scusate per la prolissità del mio scritto ma è necessaria per rispondere adeguatamente al sig. Battaglia.

    Francamente, è molto difficile rispondere alle argomentazioni di Franco Battaglia, giacché non sono argomenti organici ad una (legittima) posizione ideologica o scientifica sul problema energetico: semplicemente, non sono nulla.

    Stupisce osservare come il sig. Battaglia sostenga che i suoi articoli non possono essere commentati:
    CITAZIONE
    Anticipo subito che quel che scrivo nei miei articoli NON può essere oggetto di dibattito e non è questione di opinione…

    Bel modo d’interloquire in ambito scientifico, bel modo di presentarsi: io canto e voi ascoltate; se, poi, stono o non vi piace la mia musica, dovrete ascoltarla lo stesso. E perché mai? Il sig. Battaglia è forse anch’egli “Unto dal Signore?”

    E per chi non è d’accordo? Il buon Battaglia ha pronta la soluzione:
    CITAZIONE
    Gli altri intervenuti potrei dividerli in: ignoranti, ignoranti/presuntuosi+maleducati, subdoli.

    Qui, forse, sconfiniamo nella maleducazione, ma il buon Battaglia non si pone nemmeno il problema: per chi gli risponde a tono ecco la risposta:
    CITAZIONE
    Non so chi gli abbia insegnato l’educazione: i suoi genitori l’avranno fatto senz’altro, ma lui non ha appreso molto.”


    Bene, dopo aver ricevuto lezioni d’educazione, etica, pedagogia e deontologia professionale, vediamo un po’ cosa racconta il buon Battaglia: sostanzialmente nulla, ma proviamo ad interpretare (se ci è concesso!).
    Franco Battaglia sembra sostenere che le energie rinnovabili non sono oggi in grado di soddisfare in modo autonomo la richiesta d’energia del pianeta: verissimo, ma questa è la scoperta dell’acqua calda.
    Ciò che invece è molto dubbio è se non dovranno farlo in futuro, giacché Battaglia non considera che le energia fossili e l’Uranio non esistono praticamente più nel panorama energetico, basta ampliare la prospettiva di qualche decennio.
    A differenza di Battaglia, mi piace citare con precisione le fonti di riferimento, e lo faccio nella valutazione delle riserve d’energie fossili e minerali presenti nel pianeta:
    - Petrolio: 40-50 anni (British Petroleum, ENI, International Energy Agency).
    Ci sono correnti di pensiero che ipotizzano l’estrazione del petrolio dai cosiddetti scisti bituminosi (specie di sabbie intrise di greggio), ovvero dal “fondo” dei giacimenti, ma l’estrazione non sembra economicamente conveniente, visto che per estrarre un barile di petrolio dovremmo impiegare l’energia contenuta in due barili, un evidente non sens (Colin Campbell, geologo che ha lavorato proprio per la BP).
    - Metano: 60 anni circa (British Petroleum, ENI, International Energy Agency).
    Il metano è oggi la miglior fonte d’energia, per le modeste emissioni di CO2 a fronte di un KW prodotto nelle centrali termoelettriche (190 g/KW, contro i 290 del petrolio ed i 330 del carbone). Qui non è necessario citare la fonte, perché si tratta soltanto di compiere qualche semplice calcolo stechiometrico (Battaglia li fa a mente…).
    Il problema del metano è che il suo esaurimento avverrà poco dopo il petrolio o nello stesso periodo: ricordiamo che le stime delle agenzie si basano sugli attuali ritmi dei consumi energetici e di scoperta di nuovi giacimenti. Purtroppo, il primo dato è in costante ascesa (Cina: +14% nel solo 2004), mentre il secondo è in calo costante da almeno 15 anni (entrambi i dati sono di British Petroleum).
    Altre nubi, però, s’addensano sul metano: recentemente, alcuni scienziati russi hanno lanciato l’allarme sullo scongelamento del permafrost siberiano, ovvero delle paludi gelate che costituiscono proprio la “volta” dei giacimenti, il che porterebbe a copiose immissioni di metano nell’atmosfera (che aumenterebbero l’effetto serra). Per ora, non si sa con precisione l’effetto che potrebbe avere lo scioglimento del permafrost sul contenuto dei giacimenti, ma non sarebbe certo un contributo positivo (ANSA).
    Inoltre, la distribuzione del metano è conveniente se avviene con i metanodotti, un po’ meno con le navi gasiere: per quello che sta avvenendo (terrorismo) nelle aree di transito (Cecenia, Vicino Oriente, ecc) non so quanti dollari potremmo puntare sulla salute dei gasdotti. Puntualmente, giungono notizie d’interruzione degli oleodotti in Iraq a causa degli attacchi della guerriglia: l’ultimo (Kirkuk) è di appena un mese fa.
    - Uranio: 40-80 anni (Nuclear Energy Agency).
    L’oscillazione delle stime dipende dal prezzo: con prezzi d’estrazioni inferiori agli 80$/Kg il valore di riferimento è quello minimo, se invece si accettano costi che giungono a 130$/Kg il valore è quello massimo.
    E’ più difficile stimare la quantità d’Uranio che potremo ancora estrarre dalle miniere, giacché qui intervengono numerosi fattori, quali la purezza del minerale, i costi d’estrazione, ecc. Basti pensare che per ottenere un Kg d’Uranio si devono raffinare 2.000 t di minerale.
    Il grande problema dell’Uranio – come tutti sanno – è la custodia delle scorie: dati i tempi di semitrasformazione degli elementi in gioco (ovvero quanto tempo impiegano a dimezzare le proprie emissioni), si valutano tempi dell’ordine dei 20-30.000 anni. Sarebbe un interessante esercizio mnemonico per Battaglia – che ha una mente così pronta per i calcoli – stabilire i costi di custodia del materiale esausto per simili lassi di tempo. Mi raccomando: non dimentichi la bolletta del telefono del 12.326 o gli assegni familiari da pagare ai dipendenti nel 21.546.
    Fra l’altro, la custodia è necessaria, perché con il materiale esausto si possono ancora fabbricare graziose bombette per rallegrare la convivenza nel pianeta.
    Le centrali nucleari, inoltre, richiedono molta acqua per il raffreddamento del circuito secondario, e da qualche anno a questa parte in estate il livello delle acque in Italia scende a livelli molto bassi, tanto che nel 2003 il governo dovette intervenire con un decreto legge d’urgenza, alzando de iure (sic!) il valore massimo della temperatura delle acque di scarico, altrimenti la centrale termoelettrica del Po di Pila si sarebbe dovuta arrestare proprio nel momento dei massimi picchi estivi di richiesta d’energia elettrica, dovuti al sempre maggior uso dei climatizzatori. Immaginiamo cosa sarebbe potuto succedere a Caorso: non è un caso se le centrali nucleari si trovano in paesi situati più a nord dell’Italia, dove l’afflusso d’acqua è costante tutto l’anno.
    - Carbone 200 anni circa (British Petroleum, ENI, International Energy Agency).
    Il futuro è quindi il carbone: ma non fu già il passato?
    L’ipotesi di soddisfare le richieste d’energia con il carbone è una “palude” che i sostenitori delle energie fossili cercano di far apparire come un placido giardino all’inglese. Approfondiamo.
    Dal carbone si possono ricavare sia combustibili liquidi (benzina sintetica) oppure idrogeno, ovvero carburanti per autotrazione: non ci sembra all’ordine del giorno guidare una locomotiva a vapore nel traffico urbano. Il guaio è che produrre benzina sintetica costa parecchio (lo fecero i tedeschi quando – nella Seconda Guerra Mondiale – non ebbero più a disposizione i giacimenti rumeni), e nessuno per ora investe un centesimo su una tecnologia che ha già mostrato tutti i suoi limiti mezzo secolo fa.
    La conversione del carbone in energia elettrica per produrre idrogeno da destinare ai trasporti condurrebbe ad una resa del processo vicina al 20%: 65% di perdite nella trasformazione termoelettrica, 20% nel trasporto dell’energia elettrica, 25% nell’elettrolisi dell’acqua: attualmente, la resa di un tradizionale motore termico a benzina è del 35%.
    Il carbone – con le sue alte emissioni nella combustione (330 g/KW) – ci permette d’introdurre un secondo aspetto del problema, ovvero il riscaldamento del pianeta, che Battaglia nega con argomenti inconfutabili:
    CITAZIONE
    È di questi giorni un comunicato-stampa della National Science Foundation (Nsf) americana che informa che anche quest’anno è stato agevolato dai soliti rompighiaccio l’attracco del cargo destinato, una volta l’anno, a rifornire di combustibile una stazione-base della stessa Nsf nella baia McMurdo in Antartide. Con la differenza che quest’anno - informa la Nsf - i rompighiaccio han dovuto penetrare nella baia per oltre 100 chilometri anziché per i soliti 20 degli anni passati. Pure di questi giorni è un recente censimento canadese sulla popolazione dell’orso polare e che ci informa che questa è passata dalle 12.000 alle 15.000 unità negli ultimi 10 anni. Insomma, né i ghiacci si stanno ritirando né – per conseguenza del presunto ritiro - l’orso polare si sta estinguendo. Anzi.” (Battaglia, Il Giornale, 16/2/ 2005)

    Fantastico Battaglia: la valutazione ambientale, l’effetto serra, i mutamenti climatici ed il futuro del pianeta possiamo controllarli pesando le tonnellate di ghiaccio, oppure contando gli orsi polari che passano accanto al nostro igloo.
    Di questo passo potremmo valutare la disoccupazione contando le persone che passano in strada durante il giorno, oppure l’incremento del PIL tenendo sotto costante controllo i flussi nelle fogne.
    Qui non siamo soltanto fuori da qualsiasi parvenza scientifica: qui siamo al ridicolo. Perché Battaglia non cerca di farsi scritturare per uno show televisivo? Ha le doti del miglior attor comico, una dote da non sottovalutare (con i tempi che corrono…).
    Lasciamo in pace gli orsi polari e veniamo al clima.
    Precisiamo – subito – che non abbiamo mezzi per dimostrare scientificamente che il clima è mutato a causa delle maggiori immissioni di CO2, giacché la climatologia è una delle scienze più complesse, dove intervengono migliaia di fattori interdipendenti fra loro.
    L’innalzamento della temperatura in una determinata area può causare una variazione nei flussi dei venti, che a loro volta possono causare l’aumento o la diminuzione dei ghiacci polari, i quali possono modificare le correnti marine…e potremmo andare avanti per altre righe.
    Ciò che la scienza ha dimostrato è che alcune molecole (CO2, NxOx, CH4, HFC, ecc) riflettono la radiazione infrarossa, impedendo ad una parte della radiazione solare che colpisce la Terra di disperdersi nel cosmo (irraggiamento verso l’infinito). Questa energia riflessa ristagna nel pianeta, ed inequivocabilmente innalza la temperatura: un aumento di circa un grado nell’ultimo secolo.
    Sappiamo, però, che il pianeta vive cicliche variazioni della temperatura: le più consistenti condussero alle grandi glaciazioni. L’aumento di un grado potrebbe non significare niente – ovvero potrebbe far parte della normale ciclicità del clima – ma non lo sappiamo, perché non conosciamo la curva – o se preferite l’equazione – generale dell’andamento del clima.
    In altre parole, siamo nella condizione di un fumatore che conosce perfettamente i rischi del fumo, ma non ha la matematica certezza che morirà di cancro ai polmoni. Le analisi statistiche ci dicono che – maggiore è il consumo di sigarette – più alto è il rischio, ma si tratta pur sempre di dati statistici, e la statistica non conduce a risultati certi per un singolo campione, bensì fornisce un’indicazione, una tendenza per un determinato numero di campioni.
    Ora, se sappiamo che la CO2 innalza sicuramente la temperatura del pianeta, non sappiamo se il dato è significativo per le variazioni naturali del pianeta: come il dubbioso fumatore, la saggezza consiglierebbe d’astenersi dall’immettere altra CO2 nell’atmosfera. Qualora le nostre immissioni fossero insignificanti, il ciclo naturale non ne sarebbe interessato ma – se così non fosse – con le nostre emissioni andremmo ad intaccare l’equilibrio di un sistema fisico, chimico e biologico che ha le dimensioni della biosfera. E dopo, che si fa?

    Ma veniamo al “pezzo forte”, ovvero alle energie rinnovabili.
    Qui Battaglia dà il meglio di sé stesso, perché cita sfilze di dati che nessuno sa da dove provengono: sembra un pudding di numeri copiati dalle ricevute del Lotto.
    CITAZIONE
    Ebbene, questi processi hanno, ciascuno, un'efficienza intrinseca, e che non possiamo modificare più di tanto: i 200 W/mq che arrivano sulla Terra…

    Sarei curioso di sapere dove Battaglia ha scovato questi 200 W/m2, perché l’irraggiamento solare medio viene valutato da tutti in 1.000 W/m2. (Paolo Gaudenti – L’utilizzazione dell’energia solare – Hoepli – Milano – 1978). Per scrupolo ho ricontrollato il dato con Roberto Togni, General Manager della Wuerth Solar per l’Italia, ed entrambi ci siamo chiesti da dove Battaglia ha tratto il dato. Probabilmente non manca di fantasia, e più che trarre dati trae dadi. E si continua.
    CITAZIONE
    …diventano…20 W/mq coi moduli FV…

    Si deduce che Battaglia assegna un rendimento del 10% alle celle fotovoltaiche, ma è rimasto un poco indietro, giacché si riferisce al rendimento delle vecchie celle a silicio monocristallino, mentre quelle policristalline hanno già oggi un rendimento del 17% ed arriveranno molto presto al 20% (conferma diretta, tramite Roberto Togni, dal centro ricerche delle Würth Solar GmbH & Co.KG, Marbach am Neckar – Germania.) Le celle per applicazioni spaziali (satelliti, stazioni orbitali, ecc) hanno già oggi rendimenti del 35% sulla radiazione incidente (e quindi senza considerare il diverso valore d’irraggiamento nello spazio), solo che i costi sono (per ora) altissimi.
    In definitiva: partendo da un valore di 200 W/m2 con un rendimento del 10% per Battaglia s’ottengono 20 W. La realtà è invece che con 1.000 W/m2 d’irraggiamento ed un rendimento del 17% se ne ottengono 170, ovvero l’850% di quanto sostiene Battaglia.
    E’ con questi metodi – ovvero con la bieca disinformazione – che si prendono in giro le persone: a ben vedere, è lo stesso metodo della “finanza creativa” di Tremonti, che ci ha condotti con i suoi dati sparati a caso ad un rapporto deficit/PIL superiore al 4% ed ha fatto compiere al valore complessivo del debito pubblico un “balzo” in avanti del 3% in rapporto al PIL.
    Non per questo si può sostenere che il metodo fotovoltaico è maturo per sostituire i fossili: lo può fare, ma il costo di un KW prodotto con questo sistema è ancora molto alto, intorno ai 14-16 euro/cent/KW.
    In questo campo serve ancora molta ricerca, mentre con l’eolico il costo di un KW è già oggi il più basso: 3,5 euro/cent/KW (Immacolata Niola – Ambiente, risorse e salute – n° 105 – ottobre 2005).
    I valori di riferimento sono invece: 4,5 del carbone, 6-7 del petrolio e del gas ed 8-10 per l’idroelettrico. (Ennio Macchi – Dall’economia del petrolio a quella dell’idrogeno – Politecnico di Milano – 2003). Per il nucleare il valore che fornisce il MIT (Massachusetts Institute of Technology) è invece di 6,7 centesimi di dollaro, pari a circa 5,6 euro/cent/KW.
    Se Battaglia spara a zero sul solare, attacca Prodi e si getta – lancia in resta – contro tutto e contro tutti, sull’eolico ci stupisce con un balzo di fantasia che non possiamo che applaudire: qui siamo veramente all’apoteosi, alla miglior battuta di un consumato attore di teatro.
    CITAZIONE
    “Con queste (e altre) prospettive, le banche tedesche hanno annunciato di non voler finanziare i mulini a vento, ma il governo – il cui ministro all’ambiente è un Verde – potrebbe considerare la possibilità di finanziarli con denaro pubblico…”(Battaglia, Il Giornale, 16/2/ 2005)


    Vorremmo sapere dove Battaglia ha scovato queste “riservatissime” considerazioni delle banche tedesche (e quali? Battaglia: un po’ di precisione!), perché nessuno ne ha mai sentito parlare, tanto meno siamo a conoscenza d’investimenti pubblici nel settore. Ad oggi, la Germania ha una potenza massima installata di circa 17.000 MW sugli aerogeneratori, e non sembra voler mutare indirizzo.
    Il settore è talmente sconveniente che la Cina ha deciso di ripartire – per il futuro – gli investimenti energetici per metà sull’eolico e per metà sul nucleare. Siccome 25 delle 26 aziende che al mondo producono turbine eoliche sono tedesche, immaginiamo chi godrà i benefici (occupazionali e finanziari) degli investimenti cinesi.
    CITAZIONE
    Abbiamo già avuto occasione di notare il fallimento delle 15mila turbine eoliche tedesche (che Prodi addita agli italiani come esempio da imitare)…

    Meno male che i tedeschi stanno andando in fallimento e noi siamo più ricchi che mai: sembra di sentir parlare Tremonti quando racconta che in Italia tutto va bene, mentre in Francia ed in Germania sono tutti straccioni.
    Informiamo il serafico Battaglia che la tecnologia eolica si sta spostando nelle aree off-shore (in mare), giacché s’ottengono rendimenti superiori di circa il 25% (Immacolata Niola – Ambiente, risorse e salute – n° 105 – ottobre 2005).
    Sulla potenza installata per singolo aerogeneratori siamo passati dai circa 500KW del 1995 (Vestas), ai 2,3MW del 2003 (Vestas, Bus, Nordex) fino all’odierno record di 4,5MW dell’impianto di Wilhelmshaven (Enercon). Insomma, Battaglia, s’informi prima di parlare, perché nessuno – nell’area che va dalla Galizia alla Danimarca – pensa d’abbandonare questo settore: anzi, sono in previsione copiosi investimenti anche in Spagna e Francia. Ovviamente, perché in questi paesi amano gettare i soldi in cose senza senso.

    Potremmo continuare ancora, perché Battaglia fornisce una sfilza di dati così fantasiosi da riempire un abbecedario, ma ritengo che il lettore assennato avrà capito: qui non siamo di fronte ad un civile dibattito sull’energia, ma soltanto in presenza di una persona che difende probabilmente gli interessi d’alcune lobby, oppure che se le “spara” da solo. Sinceramente, non saprei che dire.
    Ciò non significa che le energie rinnovabili siano la panacea per tutti i problemi energetici: c’è tanto da fare, tanto da studiare e da discutere, perché spesso ci si abbandona a troppo facili ottimismi.

    Al fondo del pezzo troverete i miei riferimenti su Internet: i siti sui quali scrivo, le mie pubblicazioni, l’e-mail per i contatti diretti. A differenza dell’orgoglioso Battaglia, leggo sempre con attenzione più le critiche ed i problemi che i lettori mi pongono che le attestazioni di stima (che sono, comunque, molte e mi soddisfano).
    Consiglierei a Franco Battaglia di smetterla con l’atteggiarsi ad “unico gallo del pollaio”: scenda fra noi, fra i comuni mortali che amano dibattere civilmente e confrontarsi, scambiarsi informazioni. Avere a cuore la salute del pianeta e cercare delle vie per migliorare la vita delle generazioni future non è un atto d’orgoglio: è solo il compito che ogni persona di buon senso dovrebbe sentire come proprio.

    Spesso scrivo articoli per: www.disinformazione.it e www.malatempora.com (sul magazine).

    Grazie per l’attenzione.
    Carlo Bertani [email protected] www.carlobertani.it
     
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  14. wpower
     
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    CITAZIONE
    Gli altri intervenuti potrei dividerli in: ignoranti, ignoranti/presuntuosi+maleducati, subdoli.
    CITAZIONE
    Quelli come SNAPDOZIER sono semplicemente disinformati, anche se non escludo che alcuni preferiscono rimanere tali, principalmente per ragioni ideologiche.

    CITAZIONE
    Cari saluti,

    franco battaglia


    Caro signor Battaglia,
    l'ho definita pseudo-giornalista non per offenderla, ma per constatazioni oggettive.Oltre per quelle già citate dai vari forumisti aggiungo:

    Lei scrive: "Abbiamo già avuto occasione di notare il fallimento delle 15mila turbine eoliche tedesche (che Prodi addita agli italiani come esempio da imitare): esse producono meno del 2% dell'elettricità consumata in Germania" e cita la fonte da dove ha preso i dati: IEA (Official Energy Statistics from the U.S. Government)
    Le sembra logico?
    Se io voglio reperire dati affidabili sui consumi d'energia elettrica non andrò a cercare ne in un ente governativo degli Stati Uniti ne' ad un istituto tedesco che si occupa d'eolico tipo il DEWI o altro.
    Se voglio sapere dati affidabili andrò a vedere al GRTN (che la corrente la trasporta), se mi interessano dati italiani; similmente se mi interessano dati sulla energia elettrica in Germania andrò a vedere il suo simile.
    Ne converrà con me.
    Bene,stiamo parlando di VDN (connected the network carrier ) e non di abc.
    Le turbine eoliche tedesche nel 2.004 hanno fornito il 5.2% dell'elettricità consumata in Germania. RINNOVABILE e TOTALE
    (Non conosco la lingua tedesca)
    Lei nel suo articolo apparso su "il giornale" del 30 ottobre 2.005 scrive meno del 2%;
    meno di due volte e mezzo il dato re ale sleep.gif











    CITAZIONE
    per le stesse ragioni per cui ce l’hanno con me gli omeopati

    A tal proposito le consiglierei di fare un intervista al Prof. Vittorio Elia che ha pubblicato diversi scritti su prestigiose riviste internazionali(frutto di decenni di studi), per sentire l'altra campana.




    Cordiali saluti,
    wpower
     
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  15. BrightingEyes
     
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    User deleted


    CITAZIONE (danieleb84 @ 27/11/2005, 11:01)
    Scusa Snapdozier ma non posso non commentare una cosa...50 euro al mese di corrente, sono quanto consumo io a casa mia...però ti devo confessare che abbiamo alcuni "stratagemmi" per tenere questa cifra così "bassa":

    - non abbiamo condizionatori;
    - i ventilatori gli usiamo, giustamente, solo se fà caldo e non caldino;
    - tutti i televisori non rimangono i stand-by la notte, ma solo quando sono passibili di utilizzo;
    - almeno 8 ore al giorno siamo praticamente tutti fuori casa e altre circa 8 ore siamo a letto a dormire.

    Fatevi due conti e vedete che Nanuya ha ragione...solo in questo caso.

    Si, vabbè, d'accordissimo... ma il problema non sta nello scoprire come si possa spendere 50 € a bimestre. Il risparmio energetico è contemporaneamente una assoluta necessità e una grande bufala.

    E' una necessità ovvia per motivi di ordine etico e macroeconomico. In questo senso, a mio parere, una decisa spinta al risparmio sarebbe anche l'applicazione alla bolleta del privato di accise sul tipo (e la dimensione pure) di quelle che gravano sui carburanti. Se, pur con tutti gli standby spenti e l'uso del ventaglio amanuense la bolletta non scendesse sotto i 100 € bimestre sono convinto che l'attenzione al risparmio crescerebbe esponenzialmente e la competitività di FV, eolico, etc diventerebbe per incanto molto più "invogliante" di quella ottenuta dal calcolo di Nanuya. Chi spreca paga o si attrezza wink.gif
    Bufala è invece, a mio parere, l'abitudine ricorrente di usare l'invocazione al risparmio come mezzo per contrastare gli indirizzi energetici che non piacciono. Che la prima fonte energetica sia il risparmio non significa una beneamata cippa, è solo uno slogan salvacoscienza. I consumi a livello nazionale non solo non scenderanno, ma continueranno ad aumentare. Se di molto o di poco dipende dal risparmio è verissimo, ma la tendenza all'aumento c'è e va in qualche modo affrontata fornendo energia, pulita possibilmente, non belle parole.
    Bloccare ogni nuova installazione (non importa di che tipo) invocando il miracoloso "risparmio" è solo un'astuta mossa psicologica che può servire a entusiasmare le casalinghe locali, ma che prima o poi si pagherà (importando energia nella migliore delle ipotesi).

    Se uno spende 50€ di bolletta al mese è bravo (o è single e preferisce spenderne 50 al giorno tra benzina e consumazioni rientrando a casa solo per dormire... le ipotesi possibili sono parecchie tongue.gif ) ma anche quelle 50 DEVONO provenire da una fonte. La discussione è su quale fonte debba essere. Se le alternative non sono abbastanza appetibili per chi consuma 50€ occorre rendergliele appetibili.
    E non è detto che l'unica soluzione stia nell'attesa messianica dei 1.000 €/kWp che cambierebbero drasticamente i calcoli di convenienza visti. Come per tante altre cose potrebbe (per me dovrebbe) essere prevista anche una legislazione di tipo "obbligatorio". Costruisci una nuova casa? Il regolamenteo edilizio, in base alla zona, all'esposizione ecc. ti obbliga a prevedere l'installazione di 1 kWp di pannello FV o un generatore eolico. Costruisci un condominio, un albergo, un residence? l'obbligo sarà proporzionalmente maggiore. Il costo delle installazioni diventa così molto meno sensibile e si crea un forte incentivo al mercato e quindi una spinta anche alla diminuzione dei prezzi.
    Certo, aumentare le bollette e mettere obblighi sulle costruzioni comporta costi maggiori per tutti. Ma è nell'accettazione di questo che si misura la vera coscienza ecologica, se poi decido pure di fare a meno del condizionatore questo è un ammirevole di più (ma resta un di più).



     
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  16. 91 replies since 25/11/2005, 11:51   2971 views
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