LEHG

Interessante evoluzione del MEHG di Naudin...

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  1. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (tecnonick @ 29/8/2007, 10:48)
    Però ora che vedo questo schema: LINK mi sorgono altri dubbi, ...

    Si, nel log con tutta la storia dello sviluppo del mahg c'è scritto perchè.
    Lui all'inizio ha incontrato le prime anomalie quando ha visto che alimentando con le semionde ottenute da un semplice diodo otteneva maggior efficienza che con un ponte a doppia semionda (100Hz).
    In pratica ^-^-^-^-^-^ era più efficiente di ^^^^^^^^. Da lì ha pensato che il tempo di pausa, fosse una condizione d'obbligo, passando ad alimentazione in Quadra modulata PWM.
     
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  2. tecnonick
     
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    E senti un attimo, tra quel che ha fatto naudin e quella ditta dell'idrino ci sono delle similitudini, in pratica però quella ditta, se non ho capito male, usa alta tensione e un flusso continuo di idrogeno per ricambiare quello esausto, sempre in un ambiente a bassa pressione. Ora mi chiedevo, essendo che questa energia si sviluppa grazie ai 3000° del tungsteno, se utilizziamo plasma elettrico abbiamo temperature molto più elevate nella scarica, cosa ne pensi?

    non centrerà nulla, ma ultimamente con una scarica da a partire da 10 a 30kv riesco a scindere l'olio motore il H - O e C
     
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  3. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (tecnonick @ 29/8/2007, 11:54)
    E senti un attimo, tra quel che ha fatto naudin e quella ditta dell'idrino ci sono delle similitudini, in pratica però quella ditta, se non ho capito male, usa alta tensione e un flusso continuo di idrogeno per ricambiare quello esausto, sempre in un ambiente a bassa pressione. Ora mi chiedevo, essendo che questa energia si sviluppa grazie ai 3000° del tungsteno, se utilizziamo plasma elettrico abbiamo temperature molto più elevate nella scarica, cosa ne pensi?

    Credo che la capacità catalizzatrice di spezzare l'idrogeno da H2 in 2 H ce l'abbia la superficie di tungsteno incandescente. Non so se un arco elettrico possa andare allo stesso modo...
     
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  4. tecnonick
     
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    Va be, quello poi è un discorso aparte, io mi sto organizzando per fare un test, ho un apparecchio su cui sono montate 2 celle di peltier con relativi dissipatori collegate ad uno scambiatore acqua/aria dove per mezzo di una pompa integrata circola acqua alla velocità di 0,22 litri al minuto, questo sistema può andar bene purchè la temperatura dell'acqua non supera i 70-80°, quindi se lo vogliamo utilizzare potrebbe già essere un aiuto, infatti determinando la tensione che ci offrono le peltier possiamo stabilire quanti watt abbiamo nel sistema... in pratica si immerge in acqua una certa resistenza che assorbe una certa corrente, e la si confronta con il sistema, che deve assorbire la stessa corrente. Qui non avremo certo dati perfetti, ma se il cop è 22, ci accorgeremo ad occhi chiusi che rende, perchè con 100 watt prima che porti a 90° un litro d'acqua ci vuole una vita, con 1000 watt bastano pochi minuti.....

    Oggio ho avuto modo di testare questo apparecchio, la resa delle peltier è scabrosa, questo perchè l'apparecchio non è stato progettato per questo impiego, infatti la differenza della temperatura di in-out acqua è sui 7-8 gradi, ma anche se la resa è pietosa, da una buona indicazione in tensione, infatti per ogni 10 gradi di aumento della temepratura dell'acqua rispetto alla temperatura ambiante, la peltier mi da circa 400 millivolt, quindi diciamo che si può sfruttare come fosse un termometro, con il vantaggio di non dover stare a costruire tutto il sistema di pompaggio acqua, direi che come primo approccio può andare, che ne dite?

    Edited by tecnonick - 29/8/2007, 21:11
     
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  5. remond
     
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    Cari amici

    La valvola ad Idrogeno di Naudin, ha un gran difetto, come nella cella elettrolitica si consuma il catodo, così nella valvola si consuma l'Idrogeno, perché traspira attraverso le pareti, ora Naudin ha una valvola col vuoto dentro, e farla riempire nuovamente d'Idrogeno, costa tanto anche per lui.
    Ecco spiegato perché gli esperimenti con questo sistema sono fermi da alcuni anni.

    P.S. Ci avete fatto caso che più passava il tempo e più il rendimento della valvola aumentava? Non era per il variare dei parametri elettrici, ma era probabilmente dovuto al rarefarsi dell'Idrogeno all'interno della valvola.
    Fino ad arrivare al punto che il rendimento crollò, perché la valvola si era svuotata dell'Idrogeno; naturalmente queste sono mie congetture.

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  6. tecnonick
     
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    Scusa Renzo, riempire di idrogeno una valola del genere a mio parere è molto semplice, infatti l'idrogeno lo ottieni per elettrolisi separando anodo e catodo (non rischio di miscelare O con H), facendolo fluire dall'alto nella valvola ed evaquando l'aria dal basso (visto che l'idrogeno pesa meno dell'aria resta in alto) ho riempito la valvola, ora chiudo il rubinetto di carica dell'idrogeno, accendo la pompa per il vuoto e apro l'altro rubinetto, tiro i miei 100 millibar e sono aposto. Se proprio voglio assicurarmi che nella valvola non entra vapore acqueo, allora prima di arrivare alla valvola faccio un giro in una serpentina condensante, magari immersa in acqua a 2-3°.......

    Questo ovviamente vale se realizzi tu la valvola con le dovute predisposizioni.......



    Edited by tecnonick - 29/8/2007, 23:56
     
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  7. remond
     
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    Scusa tecnonick

    Ma di valvole te ne intendi poco, a grandi potenze, non esiste il catodo nelle valvole, basta il filamento a fare da catodo.
    A grandi potenze, le valvole si rigenerano in un paio di aziende americane, che te le aprono e richiudono come fossero nuove: tu la fai facile aprire una valvola in metallo-ceramica, ma non la puoi mica segare con la sega che hai in garage, e poi con cosa la richiudi, col bostik?
    Ogni persona deve apportare le proprie conoscenze in materia, ti prego quindi di portare il tuo contributo su argomenti che conosci meglio, grazie.

    Questa è una valvola simile a quella usata da Naudin, troverai scritto "Filament", "Control Grid" e niente Katode, manca la scritta "Anode", ma è implicito che è la parte metallica coi tubi.

    http://www.g8wrb.org/data/Svetlana/pdf/3CW20000A7.pdf

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  8. tecnonick
     
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    No Renzo, ti sbagli, forse non hai capito, lui ha utilizzato una valvola che ovviamente non puoi riempire cosi facilmente, io mi riferisco ad una valvola opportunamente costruita per essere riempita agevolmente, lui ha utilizzato quella valvola forse per comodità e per non dover costruire contenitori vari, ma alla fine, che io metta un filamento rovente in un contenitore di quarzo che sia chiuso in una valvola metallica, o che lo metta in un contenitore che mi progetto io, poco importa, quel che conta sono le dimensioni e il materiale di quel contenitore, le pressioni di lavoro, il sistema di alimentazione e gli altri particolari riguardo il filamento e altre finezze.

    Quel sistema si potrebbe realizzare con involucri che ti permettono di poter caricare e scaricare agevolmente, del resto è quello che ha fatto Rik, ed è quello su cui lavoreremo.

    Hai ragione sul discorso anodo e catodo, ero convinto di aver visto che come catodo aveva utilizzato il contenitore e non il filamento, ed ecco perchè ho sbagliato a interpretare, però resta di fatto che l'usura del filamento è sicuramente dovuta alle alte temperature che gli fa raggiungere, questo indubbiamente sublimerà e andrà a depositarsi sulle pareti finchè un punto sarà talmente sottile da non poter reggere più quel calore e corrente, e di conseguenza cede interrompendo il circuito.

    Ti prego di evitare di consigliarmi cosa devo fare e cosa devo dire, se vedi un errore in quel che dico correggimi, ma i pregiudizi i seghetti e il bostik tienili nel tuo cassetto.....

    Quel link che hai postato lo conosciamo tutti a memoria.

    Edited by tecnonick - 29/8/2007, 23:50
     
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  9. remond
     
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    Salve amici

    Chi volesse sperimentare con le valvole, gli tornerebbe utile questa tabella sulle sigle, in cui si evince che con la lettera X si classificano valvole raffreddate ad aria, con la lettera W quelle raffreddate ad acqua.
    Pertanto la valvola di Naudin avrà questa sigla:
    3 CW 10000
    image
    Vi segnalo il link dell'azienda italiana rappresentante della ECONCO americana, vi può vendere una valvola rigenerata a basso prezzo, si fa per dire.
    http://www.spin-it.com/Econco.htm

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  10. stranger
     
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    Il signor Remond non capisce che gli esperimenti con l'idrogeno non si fanno con le valvole, ma si fanno con il cosidetto "reattore per vuoto".

    Lo sanno tutti che valvole e lampadine sono intoccabili, fabbricate apposta per fare basso costo di produzione ma non per fare esperimenti, infatti nelle lampadine non ci sono rubinetti di riempimento e svuotamento e cose varie.

    Se signor Remond si degnasse si guardare con Google reattore per vuoto vetro .... forse imparerebbe qualcosa sugli esperimenti che si usa fare in un laboratorio chimico e NON scriverebbe quelle cose assurde sarcastiche di segare il vetro di una valvola e bostik.

    Poi, che il reattore per vuoto costi 500 euro, quello è un'altro problema che io adesso sto per affrontare.
     
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  11. tecnonick
     
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    Mannaia la marosca stranger, remond anche se ha il suo caratterino ha postato un link che concerne al 100% con ciò che dobbiamo testare, qui stiamo parlando di una cosa che non ha nulla a che vedere con quello che vuoi fare tu, diamo spazio anche a chi ha altre idee senza aver pregiudizi!!! non puoi costringere una persona ad avere la tua idea, è tanto tempo che la proponi ma se non è piaciuta non è piaciuta, fine! e sai che proveremo anche la tua idea.........

    Pe remond:

    il link è ottimo, ma siamo a punto da capo, se quella valvola non è facilmente apribile non ci da modo di poter fare prove varie, e tra l'altro ha costi alti, quindi si potrebbe prendere ma la dobbiamo modificare noi in modo da poter caricare agevolmente idrogeno..... se Rik è daccordo e se la cosa è fattibile si potrebbe farci un pensierino........
     
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  12. nettunio
     
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    salve a tutti! finalmente qui in sicilia si respira un po di aria fresca, altro che fusione fredda qui avevamo 41.°
    comunque vorrei dire qualcosa su

    CITAZIONE (stranger @ 1/9/2007, 21:21)
    Il signor Remond non capisce che gli esperimenti con l'idrogeno non si fanno con le valvole, ma si fanno con il cosidetto "reattore per vuoto".

    Lo sanno tutti che valvole e lampadine sono intoccabili, fabbricate apposta per fare basso costo di produzione ma non per fare esperimenti, infatti nelle lampadine non ci sono rubinetti di riempimento e svuotamento e cose varie.

    Se signor Remond si degnasse si guardare con Google reattore per vuoto vetro .... forse imparerebbe qualcosa sugli esperimenti che si usa fare in un laboratorio chimico e NON scriverebbe quelle cose assurde sarcastiche di segare il vetro di una valvola e bostik.

    Poi, che il reattore per vuoto costi 500 euro, quello è un'altro problema che io adesso sto per affrontare.

    dal punto di vista tecnico sono da accordo con stranger,in quanto la tecnica del vuoto in apparecchiature
    scientifiche non è una cosa banale come si può pensare, ma esistono delle regole dettate da studi e prove ben fatti. è una scienza vera e propria con tanto di teorie e studi avanzatissimi non si usano ne collanti ne artefatti perche questi degaserebbero azzerando il vuoto molecolare, infatti esistono 4 tipi di pompe, rotativa (primaria) 10^3, pompa turbo molecolare (secondaria), pomapa ionica (terziaria), pompa a sublimazione di titanio, con questa configurazione si possono ottenere valori di 10^12.

    per le raccoderie e tutto in acciaio elettropilto (SWAGELOK), le tenute dei vari collegamenti sono assicurati da anelli di rame (sono usa e getta non è possibile riutilizzarli tutto questo per alto vuoto da 10^6 in poi

    elastomeri come orig a basso degasaggio per il basso vuoto 10^3

    per la tecnica di assemblaggio non puoi toccare nulla con le mani un impronta digitale impiega 6 giorni per degasare si pulisce tutto con alcol isopropilico in caso sia necessario, per quanto riguarda i costi,siamo fuori e di molto a meno che non parliano di pompe a membrana che raggiungono a mala pena 10^1 ma non credo sia il nostro caso, (pensate che un kit completo primaria e secondaria è costato 8000 euro per raggiungere 10^6
    non me ne volere remond ma secondo me dovresti documentari un pò
    ciao
     
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  13. remond
     
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    Guardate ragazzi

    Che quel mio intervento sulle valvole era per incentivare voi, io non ho nessuna intenzione di fare esperimenti simili.

    Renzo Mondaini (Ravenna)
     
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  14. nettunio
     
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    se si dovesse riuscire a trovare anche su ebay le pompe necessarie e riuscire ad assemblare anche un reattore a basso costo, tenete presente le perdite virtuali che si istaurano nelle piu microscopiche imperfezioni della superfice interna dove si annida l'acqua a livello molecolare presente sempre in atm,a questo proposito vi suggerisco di effettuare un lungo lavaggio con un gas inerte 100ml/m
    Tutto questo è importante per portare via l'acqua molecolare (è una brutta bestia sui sistemi da vuoto) perche potrebbe consumare il filamento di tw.
    buon lavoro
     
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  15. nettunio
     
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    ciao stranger io non userei il termine reattore per vuoto lo cambierei con
    reattore sotto vuoto spinto che ne pensi forse suona meglio no!!
     
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106 replies since 29/11/2005, 18:21   7190 views
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