geometria costruttiva parabola

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  1. ludvig
     
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    CITAZIONE (Archangel @ 15/1/2006, 10:38)
    Posso intervenire ? La cosiddetta parabola è un paraboloide di rotazione, una forma non facile da costruire e che deve essere orientata continuamente sul sole per funzionare.
    Un cilindro a sezione parabolica invece, inclinato sul piano di passaggio del sole (mediamente 45° nella pianura padana) e ogni tanto variato di inclinazione a seconda della stagione, non avrebbe il problema di inseguire il sole durante il giorno e sarebbe molto più facile da costruire.
    La concentrazione sarebbe un po' minore, ma sufficiente se non si vuole produrre energia .

    ciao archangel,
    ai ragione il concentratore parabolico comporta una serie di difficoltà costruttive e di successiva gestione tali da scoraggiare non poco i facili entusiasmi; un concentratore lineare renderebbe la vita molto più facile, ma è anche questione di spazio disponibile ed esposizione all'irraggiamento,
    con la parabola riuscirei ad ottenere il massimo dell'esposizione con un ingombro accettabile.
    c'è da dire che i problemi tecnici si possono sempre superare,rimane la questione economica,
    ma considerando "l'evoluzione del sistema energetico mondiale"di questi giorni, mi sento ottimista
    ciao a tutti
    ludvig
     
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  2. sasvar
     
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    Ciao a tutti, ciao ludvig.
    Vi seguo da un po', così ho deciso di partecipare.
    Dunque Ludvig, io ho gli stessi tuoi problemi di spazio, nel senso che ho un tetto orientato nel verso sbagliato e per installare dei collettori piani dovrei costruire delle strutture che si ostacolerebbero a vicenda limitando lo spazio a dispozione. Il mio obiettivo è quello di riscaldare quanta più acqua possibile, diciamo 1000 l, stoccarla in un serbatoio inerziale coibentato posto in garage e coadiuvare la caldaia a gas nel riscaldamento di casa che vorrei lentamente (per problemi di costi) trasformare in impianto a bassa temperatura.
    Rispetto ai collettori piani mi aspetto una produzione di acqua a temperature più alte, e quindi, conseguentemente, una maggior produzione di acqua. Non riesco a capire le argomentazioni di chi dice che con una parabola la produzione di acqua calda sarebbe inferiore, le temperature raggiunte nel fuoco sono infinitamente superiori rispetto a quelle possibili in un collettore piano! Comunque anch'io accetto suggerimenti e critiche.
    Tu a che punto sei?
     
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  3. matteom
     
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    ciao savsar
    semplicemente perchè con una parabola porti poca acqua a una temperatura molto alta e invece con i collettori piani ne porti molta ad una temperatura giusta per l'utilizzazione,poi tutto dipende a che temperatura vuoi portare quella che ce dentro al serbatoio.
    io sarei più propenso a "riprogettare" una turbina e a farla girare un po smile.gif per vedere di tirarci fuori qualcosa,
    a quanto pare sono quello più fortunato ho il garage col tetto piatto.
    ciao
     
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  4. sasvar
     
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    Ciao a tutti.
    matteom, non che io non ti creda ma qui forse abbiamo bisogno di aiuto, nel senso che continuare a dire che con la parabola produci poca acqua ma caldissima e con i pannelli molta ma tiepida, non arriviamo da nessuna parte.
    Innanzitutto se paragone si deve fare allora dobbiamo individuare la grandezza della parabola, i gradi possibili nel punto di fuoco e quanta acqua (anzi glicole) può essere scaldata in quel punto un una serpentina, scambiatore o quello che decidiamo di metterci.
    Per quanto riguarda i collettori piani dobbiamo capire quanti sono, quanto sono grandi e quanta acqua possono arrivare a scaldare, altrimenti come fai a fare un confronto?
    E' ovvio che io voglio portare l'aqua del serbatoio inerziale alla massima temperatura possibile, perchè non devo farmi solo la doccia ma devo scaldarci (o almeno provare) la mia casa, quindi alla temperatura non metto un limite più ne ho meglio è.
    Io direi che, tenendo da parte il problema più complicato da risolvere, ovvero l'inseguitore solare, il metodo più affidabile per capire se abbiamo sbagliato tutto è quello di provarci a costruire sta' parabola, che ne pensate?
     
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  5. claudiomenegatti
     
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    Caro Sasvar,
    provo a darti una dritta che potrebbe farti capire meglio il problema. Prova a ragionare in termini di "quantità" di energia per spazio occupato.
    Per esempio, se dal sole arrivano 1000w x m2, che tu la concentri in un punto o la diffondi per 1 m2, scalderai sempre la stessa quantità di acqua a quella determinata temperatura.
    Se vuoi aumentare la temperatura dovrai diminuire la quantità di acqua scaldata, e viceversa diminuirla aumentando la quantità di acqua, ma la quantità di calore catturata sarà sempre la stessa.

    Ciao.
     
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  6. Archangel
     
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    Claudio faceva notare che, a parità di superficie esposta al sole, la quantità di calore captata è sempre la stessa.
    La parabola serve solo per avere (meno) acqua più calda, se i pannelli piani non ce la fanno.
    Per fare la doccia bastano 45 gradi. Per scaldare la casa basterebbero anche 30 gradi se ci fossero i pannelli radianti; con normali termosifoni 45 possono non bastare. Ma comunque dei buoni pannelli piani dovrebbero farcela.
     
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  7. pchiara
     
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    Ciao
    spannometricamente direi che piu' la temperatura e' alta piu' sono le perdite
    se non la usi.... tanto vale tenerla piu' bassa possibile in base alla richiesta dell'applicazione
    Per doccia e riscaldamento la concentrazione mi sembra una complicazione inutile
    Se proprio vuoi cimentarti potresti usare eliostati che ti riflettano la luce dove serve (cioe' in casa o sul tetto)
    Ma questa l'ho buttata li....
    Ciao
     
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  8. sasvar
     
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    I vostri consigli sono, come al solito, illuminanti, poi, parlando di sole,.... ok quindi concludiamo che per un utilizzo "termico" in senso stretto la parabola è da scartare, giusto?
    Quindi dovrei orientarmi su dei pannelli....
    quando avevo valutato questa possibilità avevo pensato di farne uno autocostruito mettendo la serpentina in un vetrocamera cercando così di imitare il sottovuoto dei tubi dei pannelli attuali, (irrealizzabile come faidatè) che ne pensate?
     
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  9. ludvig
     
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    CITAZIONE (sasvar @ 31/1/2006, 16:22)
    I vostri consigli sono, come al solito, illuminanti, poi, parlando di sole,.... ok quindi concludiamo che per un utilizzo "termico" in senso stretto la parabola è da scartare, giusto?
    Quindi dovrei orientarmi su dei pannelli....
    quando avevo valutato questa possibilità avevo pensato di farne uno autocostruito mettendo la serpentina in un vetrocamera cercando così di imitare il sottovuoto dei tubi dei pannelli attuali, (irrealizzabile come faidatè) che ne pensate?

    ciao sasvar e ciao a tutti
    non c'è dubbio sul fatto che un normale collettore dia + litri meno caldi rispetto ad una parabola di pari mq. che produce meno litri ma ad una maggior temperatura; io spererei in 250-300°, però c'è la possibilità (tra qualche tempo) di alimentare uno stirling per produrre corrente elettrica oppure nei mesi caldi produrre freddo per climatizzare gli ambienti; e poi concedetemi una ingenuità con la parabola avrei le dimensioni del serbatoio molto più ridotte rispetto ai tanti più litri prodotti da un collettore normale.
    Certo mi aumentano le difficoltà delle coibentazione ed i costi di esecuzione ma non vale la pena di sperimentare?
    Chissà....

    P.S. la mia parabola sta procedendo per ora in scala ridotta e presto sarò anch'io in ricerca di inseguitore solare e da quel che posso capire dovrebbe molto preciso... vi terrò informati.
    Ciao ludwig
     
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  10. man.car
     
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    vorrei fare chiarezza sulla convenienza o meno sull'uso dei collettori parabolici lineari rispetto ai pannelli solari piani.
    Sotto è riportato un grafico che mostra l'energia ricavata annualmente e per mq di superficie captante da 3 differenti sistemi solari (collettori piani, CPC, e collettore parabolico lineare o PTC), per 2 località diverse e in funzione della temperatura di esercizio

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    Rispetto al collettore piano, l'energia ottenibile dai collettori parabolici lineari (ad esempio per la località portoghese, a 100 °C) è quasi il doppio e questo divario cresce al crescere della temperatura di esercizio.
    Questo risultato è possibile perchè il collettore PTC utilizza l'energia solare in modo più efficiente, ossia la trasformazione da energia solare ad energia termica avviene con perdite termiche molto più piccole (grazie all'uso di tubi ricevitori sotto vuoto e coating selettivi), quindi l'energia che viene trasferita al fluido termovettore (es. acqua) è maggiore.
    Bisogno quindi distinguere tra energia captata e energia trasferita al fluido termovettore: a parità di energia captata i 2 collettori traferiscono diverse quantità di calore ossia hanno efficienze termiche diverse.
    Tuttavia, se il fine è quello di riscaldare una massa limitata d'acqua (100 l), a 60 °C, non vale la pena di complicarsi la vita.
    L'uso dei sistemi PTC è invece altamente consigliabile (sopratutto nei termini di investimento economico), laddove c'è una grossa richiesta di potenza termica, come nel caso dei processi industriali e strutture alberghiere .
    saluti
     
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  11. matteom
     
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    allora ludvig come va con la parabola???
    sei riuscito a tirarci fuori qualcosa?
     
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  12. ludvig
     
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    CITAZIONE (matteom @ 12/5/2006, 18:07)
    allora ludvig come va con la parabola???
    sei riuscito a tirarci fuori qualcosa?

    ciao matteom
    tra qualche giorno avrei fatto un resoconto più dettagliato perchè sono ancora in attesa del sistema d'inseguimento attendibile, comunque un prototipo è terminato sia nella struttura che nella meccanica
    per ora mi sembra abbastanza sodifacente.
    come avevo accennato all'inizio il mio obiettivo era sperimentare una tecnica costuttiva utilizzando moduli triangolari di acciaio specchiante e fin quì mi sembrerebbeuna buona soluzione specialmente su dimensioni future importanti. invece mi sorgono dubbi sulla convenienza di questo progetto(escludendo per ora l'apetto economico)
    l'inseguitore funzionerà? allineando manualmente la parabola si otiene una temperatura apprezabile,ma pocchi minuti (mezzo grado ?) sono gia fufficenti per perdere 50° nel punto focale.
    scusate ma vado di fretta vi aggiorno presto con foto ed altre cosiderazioni
    ciao ludvig
     
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  13. matteom
     
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    ciao di temperatura massima a quanto sei arrivato?
    ciao
     
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  14. ludvig
     
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    CITAZIONE (matteom @ 13/5/2006, 14:18)
    ciao di temperatura massima a quanto sei arrivato?
    ciao

    per ora non possiedo dati precisi e attendibili oltre alla difficoltà di puntamento c'è anche il fatto che lo strumento limitato, arriva solo a 300°.
    sto povvedendo anche a quello per ora posso dirti che a marzo un disco di cartone posizionato nel punto focale andava in fumo in pochi minuti.
    ciao a presto ludvig
     
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  15. matteom
     
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    bhe per ora va benissimo basta pensare che la carta brucia a 230 C° quindi quella temperatura la raggiunge

    ciao
     
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85 replies since 30/11/2005, 19:33   10133 views
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