Sistema di locomozione basato su un vortice

Il sistema di locomozione di Viktor Schauberger

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  1. rabazon
     
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    salve, chiedo scusa,
    ma solo ora leggo il post di mangoo...
    confermo la fonte degli articoli...
    le scienze...notiziario a domicilio..
    saluti

    sempre dalla stessa fonte
    I vortici di Venere
    Lo strumento VIRTIS consente di riprende immagini a diverse lunghezze d'onda


    Il 20 aprile scorso, dopo nove giorni trascorsi sulla sua orbita molto eccentrica, la sonda Venus Express dell’ESA ha cominciato ad avvicianarsi al pianeta Venere per raggiungere la sua orbita di 24 ore il 7 maggio. Durante questo periodo, e fino a ora, la sonda ha funzionato senza sosta e i dati che stanno arrivando consentono di gettare una luce su alcune caratteristiche poco note del pianeta.
    Se le prime immagini del doppio vortice presente in corrispondenza del polo sud del pianeta sono state una prima occhiata alle dinamiche che dominano sulla superficie di Venere, nessuno finora si aspettava che tali vortici potessero essere così complicati.
    Le immagini all’infrarosso riprese con lo strumento VIRTIS a bordo della sonda ne hanno fornito una prima chiara immagine. VIRTIS è infatti uno strumento che può operare a diverse lunghezze d’onda.
    Ciascuna lunghezza d’onda nell'infrarosso fornisce una vista dell’atmosfera di Venere a diverse altitudini, come se si trattasse di una sezione trasversale.
    "Quando si osserva un vortice gigante a differenti profondità – si comprende in che modo la sua forma cambia con l’altitudine – ha spiegato Pierre Drossart, del gruppo di ricerca di VIRTIS presso l’osservatorio di Parigi. “È come se si osservassero differenti strutture invece che una soltanto. E i nuovi dati che abbiamo cominciato a raccogliere e ad analizzare rivelano differenze ancora maggiori.”

    Un precursore della turbolenza quantistica
    Confermato un modello teorico della turbolenza nei superfluidi


    Anche se alcuni liquidi, i cosiddetti superfluidi, si muovono senza offrire resistenza o viscosità, se agitati a sufficienza possono comunque dare origine a schemi di flusso turbolento. In uno studio pubblicato sul numero del 15 luglio della rivista "Physical Review Letters", alcuni ricercatori britannici descrivono le osservazioni dirette della transizione da flusso tranquillo a turbolento in un superfluido, e confermano un modello teorico del processo proposto da altri scienziati. La scoperta potrebbe far luce sulla complessità del moto turbolento nei normali fluidi, un fenomeno che impegna i fisici da oltre un secolo.
    I fluidi turbolenti sono importanti in oceanografia, aviazione, idraulica e nei processi industriali, ma i fisici hanno ancora molta difficoltà a descrivere e a studiare l'insieme di vortici in continuo cambiamento che li caratterizza. L'osservazione dei superfluidi, molto più semplici, potrebbe aiutarli. In un superfluido, gli atomi possono muoversi l'uno rispetto all'altro in modi limitati. La rotazione prende la forma di atomi che circolano lungo cosiddette linee di vortice, che non possono terminare all'interno del superfluido ma devono estendersi fino ai margini del fluido oppure chiudersi su se stesse formando anelli chiusi. Da tempo gli scienziati sospettavano che la turbolenza quantistica in un superfluido nascesse quando le linee e gli anelli di vortice diventano così dense da interagire e aggrovigliarsi fra loro, ma finora mancava l'osservazione diretta della transizione al flusso turbolento.
    Sean Fisher e colleghi dell'Università di Lancaster sono riusciti a descrivere il comportamento degli anelli di vortice in uno stato superfluido puro di elio-3 liquido a temperature di circa 100 microkelvin. Agitando il fluido per mezzo di vibrazioni, i ricercatori hanno misurato la densità degli anelli di vortice prodotti e la loro interazione, che dipende dall'intensità dell'agitazione e dalla temperatura.

    D. I. Bradley, D. O. Clubb, S. N. Fisher, A. M. Guénault, R. P. Haley, C. J. Matthews, G. R. Pickett, V. Tsepelin, K. Zaki, "Emission of discrete vortex rings by a vibrating grid in superfluid 3He-B: A precursor to quantum turbulence". Phys. Rev. Lett. 95, 035302 (15 luglio 2005).





     
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23 replies since 5/1/2006, 20:26   10327 views
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