progetto energetico italiano

bozza di programma per la riconversione del sistema

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  1. en.ergo
     
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    CITAZIONE (marco_dp @ 28/1/2007, 23:06)
    ARGOMENTO INDUSTRIA
    Questo argomento e' molto complesso.
    Quello che posso dire dopo circa 20'anni che giro industrie e settore terziario del Nord'est italiano e' che la maggior parte degli utenti "lavorativi" non ha ne' tempo ne' voglia ne' interesse alla gestione dell'energia elettrica.
    Le aziende hanno un loro target e relativo mercato relativo al loro prodotto o servizio, e difficilmente hanno persone competenti in materia energetica.
    Pochissime poi se ne farebbero qualcosa di un gruppo di cogenerazione, ne' potrebbero sfruttarlo al 100%.
    Un'officina meccanica ad esempio o una vetreria cosa se ne fanno del calore ?
    L'investimento di un cogeneratore e' elevatissimo rispetto ad una cabina di Media Tensione, che comunque devi avere nel caso si guasti il gruppo.

    I gruppi poi per rendere economicamente devono viaggiare al 80-100% del carico, e questo significa che un'azienda si troverebbe spesso a dover gestire anche fatture di cessione di energia.
    Questa cosa non puo' essere imposta alla maggior parte delle imprese italiane, in quanto difficoltosa sia tecnicamente che burocraticamente e poi estranea al loro "oggetto sociale".

    Gestire gruppi di generazione di una certa potenza e mantenerli entro la curva di rendimento e' molto complesso e alla portata di pochi, quindi vedo molto difficile questa strada, e comunque la vedo realizzabile in non meno di 20 anni.

    Vedo primario invece l'obbligo (ad esempio per gli utenti alimentati AT o MT) di avere un consulente energetico : questo tecnico esterno potrebbe valutare miglioramenti ed ottimizzazioni agli impianti che avrebbero UN impatto immediato sui consumi.

    Si hai ragione..ho parlato di industrie per seguire il tuo ragionamento ma in raltà intendevo parlare di co-trigenerazione...In Italia abbiamo più di 30.000 alberghi, gli ospedali sono 1440, i centri commerciali un migliaio, gli stabili adibiti ad uffici qualche migliaio, tutti ambienti che hanno bisogno di energia elettrica e termica sia d'inverno che d'estate, poi anche i condomini potranno sempre più in futuro essere dotati convenientemente di trigeneratori...poi ci sono comunque anche le industrie, stiamo ancora valutando i dati quantitativi ma orientativamente siamo abbondantemente sopra i 10 GW...

    Anche se ti potrà sembrare impossibile tra pochissimo tempo saranno sul mercato trigeneratori con un rendimento elettrico vicino al 60%..anche a partire da taglie di qualche decina di kW...


    CITAZIONE
    Vedo primario invece l'obbligo (ad esempio per gli utenti alimentati AT o MT) di avere un consulente energetico : questo tecnico esterno potrebbe valutare miglioramenti ed ottimizzazioni agli impianti che avrebbero UN impatto immediato sui consumi.

    in realtà questa cosa è già in atto, il consulente energetico sarebbe l'Energy Manager, figura prevista dalla Legge 10/91 per le imprese con consumi annui superiori a 10.000 tep e nel settore dei servizi dove i consumi sono superiori a 1.000 tep anno, immagino che questo tu lo sappia e quindi forse vuoi dire che questa figura dovrebbe essere estesa senza limite di consumo o che debba essere un consulente esterno, o altro?

    Mi delude invece il settore delle ESCo, molte di fatto non lo sono, quasi tutte le altre si limitano all'illuminazione pubblica dei comuni...non che non sia utile ma mi aspetterei ben altro...

    a presto
    francesco

    p.s. scusami per il ritardo di questa risposta...settimana pregna... ;)



     
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37 replies since 26/2/2006, 16:17   4787 views
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