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mariomaggi.
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Caro tamerlano,
sicuramente applicato lungo una ferrovia darebbe meno problemi.
Insisto pero' con l'affermare che l'energia che si potrebbe prelevare e' pari a quella che verrebbe prelevata in piu' dalla linea, a mano del rendimento.
Mettiamo di avere un treno veloce che assorbe 10.000 kW per procedere a 250 km/ora in aria libera
Aggiungendo degli ostacoli aerodinamici come le ventole, il treno assorbira' per esempio 10.200 kW dalla rete elettrica.
Una parte dell'energia verra' dispersa, una parte finira' nel generatore elettrico dietro alla ventola, l'energia dovra' poi essere trasportata lontano per essere utilizzata. Resteranno 20 kW? Non credo che resti di piu'.
Rendimento: 20/200 = 0,1 = 10%, infimo.
Ipotizziamo che treno possa essere lungo anche 200 metri (di solito e' piu' corto). A quella velocita' il treno "soffia" sulla girante per meno di 3 secondi. In questi 3 secondi bisogna anche considerare il tempo a vuoto per vincere l'inerzia e gli attriti di primo distacco, ottimisticamente possiamo dire di avere erogazione di energia elettrica per 2,5 s
20 kW x 2,5 s = 50 kWs = 0,01 kWh
Un treno ogni 20 minuti solo di giorno = 48 treni/giorno = 0,48 kWh
Costo di un generatore e parte dell'impiantistica necessaria = non meno di 2.000 euro
Prezzo della vendita di energia impulsiva al distributore (sgradita perche' impulsiva) = 0,1 euro/kWh
Resa economica giornaliera = 0,048 euro/giorno
ROI semplificato = 2000 : 0,048 = 41666 giorni pari a 114 anni
Se qualcuno di voi e' cosi' bravo da trovare un generatore da 20 kW a quel prezzo, me lo dica!
Se i treni vanno piu' adagio il rendimento diminuisce e il tempo di recupero aumenta.
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OT: spruzzando una giusta quantita' d'olio nel punto giusto tra le ruote del treno e le rotaie, si possono ridurre i consumi elettrici di un treno in in curva anche di 500 kW. Si tratta di sprechi che costerebbe veramente poco eliminare.
Ciao
Mario
P.S.: non interverro' piu' su questo thread
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