Cella a combustibile Alluminio-aria fatta in casa

Come costruire una cella con le lattine et simila

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sorellaLuna
     
    .

    User deleted


    ho letto su wikipedia che nelle DAFC la membrana è fatta, diciamo così, con le tute dei pompieri pretrattate con acido fosforico. Ne sapetre qcosa
     
    .
  2. Albanoterme
     
    .

    User deleted


    Salve A tutti
    Sono alcuni Giorni che leggo il forum e oggi ho deciso di registrarmi, solo dopo aver compiuto un semplice esperimento, ovvero:

    Bicchiere di acqua e sale con due elettrodi uno composto da un normale filo di rame sguainato dal filo della corrente e intrecciato e l'altro una stringa di ottone il tutto con un carico di composto da 5 resistenze da 10 K in parallelo risultato:

    0,5 V - 0,34 mA - 0,17 mW :(


    Salve A tutti
    Sono alcuni Giorni che leggo il forum e oggi ho deciso di registrarmi, solo dopo aver compiuto un semplice esperimento, ovvero:

    Bicchiere di acqua e sale con due elettrodi uno composto da un normale filo di rame sguainato dal filo della corrente e intrecciato e l'altro una stringa di ottone il tutto con un carico di composto da 5 resistenze da 10 K in parallelo risultato:

    0,5 V - 0,34 mA - 0,17 mW :blink:
     
    .
  3. gattmes
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Garlick Inviato il: 7/6/2006, 20:47

    Ciao a tutti sono nuovo del forum ma mi permetto di farvi un piccolo appunto:
    vi consiglerei di chiudere la discussione e di rinominarla perche non tratta di celle a combustibile ma di PILE!
    La vostra altro non è che una variante di una pila che veniva usata nei posti telegrafici negli anni 30
    detta anche pila leclanchè a carbone poroso. Economica certo perchè usa come depolarizzante l'aria, ma sempre di pila di tratta. Se interessati vi posto le pagine dal libro di elettrotecnica del 39 che ho in casa CESARI ELETTROTECNICA. Cmq sempre benvenute le sperimentazioni in ogni loro forma...

    Mi spiace ma sei in errore.
    Forse non hai letto tutti i post. Avevo già risposto in questa discussione (vedi qua:
    https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=430121&st=15)
    Comunque forse degli interventi non sono in linea ma la discussione, da me aperta, tratta di pile a combustibile e non di pile. Eventualmente si potrebbero cancellare (meglio spostare) i post non pertinenti

    Comunque, ripeto, qua si parla di pile a combustibile e la pila alluminio-aria È una PILA A COMBUSTIBILE perchè, come già detto (speriamo di non doverlo ripetere ancora):
    CITAZIONE
    Sebbene la differenza tra pila e.....pila/cella a combustibile (trad. dall'inglese) sia molto lieve, questa non è sicuramente appartenente al primo gruppo. Infatti..

    CITAZIONE

    I tuoi "elettrodi" piano piano si consumeranno, cosa che nelle FC non accade.


    ...non corrisponde a verità.
    L'elettrodo di carbone è un "collettore" poroso che permette lo scambio di ossigeno presente nell'aria (che si....consuma....."Lui", l'ossigeno... in qualita di comburente...non l'elettrodo di carbone) con l'interno della cella.
    L'altro elettrodo.....non c'è!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!....semplicemente perchè l'alluminio, che è un conduttore a differenza dell'idrogeno e altre sostanze, non ne ha bisogno, assolvendo esso stesso a questa funzione.
    ..quello che dice l'Agente (ag_smith) lo puoi cosi interpretare:
    una pila/cella a combustibile è una...cosa....dove un "combustibile" (e non ..."l'idrogeno"...) viene sfuttato per ottenere direttamente energia elettrica. Dal momento che si apporta sempre nuovo combustibile non si esaurisce la capacita della cella.
    Il combustibile puo essere idrogeno, metanolo, etanolo, vanadio, ecc. ecc.
    cosi come un motere x auto è sempre un motore sia che funzioni con benzina (alcool), gasolio (biodiesel/olio grezzo......polvere di carbone!!) e perfino con gas quali GPL (propano/butano), metano, idrogeno (ma guarda....), ecc.

     
    .
  4. Enrico la talpa
     
    .

    User deleted


    Ciao Gattmes,

    non sò a che punto è arrivato il tuo esperimento, ma sono contento che questa discussione sia stata
    riportata alla luce.
    Avevo già letto i tuoi tentativi e li ho trovati molto interessanti e costruttivi, sei forte :woot: .

    Dal momento che anche io voglio cimentarmi in esperimenti del genere, metto qui un indirizzo che sarà utile per capire
    come funzionano le celle a combustibile. Spero che a qualcuno interessi. :P

    Purtroppo è in inglese, ma si capisce ugualmente di cosa tratta questo pdf. <_<

    http://www.nd.edu/~msen/Teaching/DirStudies/FuelCells.pdf


    Ciao

    Enrico la talpa ;)

    Provenienza: Orbita geostazionaria (sufficientemente lontana...)..........................Grande!! :B):
     
    .
  5. Enrico la talpa
     
    .

    User deleted


    E questo è uno simile in italiano:

    http://www.unibg.it/dati/corsi/9415/6867-Fuel_Cells.pdf
     
    .
  6. CaloRE
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Enrico la talpa @ 6/12/2006, 07:11)
    Ciao Gattmes,
    non sò a che punto è arrivato il tuo esperimento, ma sono contento che questa discussione sia stata
    riportata alla luce.

    Mi unisco alla richiesta di Enrico... a che punto è arrivato l'esperimento?
     
    .
  7. igor33si
     
    .

    User deleted


    prova un altra strada prendi un pezo di rame posibilmente lucido prendu un condesatore
    e la tera del impianto eletrico e bun divertimento esite un breveto del 1901
    autore nikola tesla e se quel quadratino di rame lo isoli con mica opure vetro vedrai dove va a finire la tensione atento che non superi la capacita del condesatore esplode basta scaricarlo e ai energia gratis
    la facenda funziona
     
    .
  8. gattmes
     
    .

    User deleted


    Per igor33si:

    Se hai problemi di lingua puoi provare a scrivere in 2 (o più) lingue ... qualcuno poi aggiusta...
    :)
     
    .
  9. strobo70
     
    .

    User deleted


    hai provato ad utilizzare acqua ossigenata?
    dovrebbe fornire l'ossigeno necessario alla reazione seza l'utilizzo di materiali porosi.
    non so pero come si comporterebbe con l'idrogeno.....bum!
    una ulteriore prova si puo fare con la foglia oro(la trovi nei negozi di belle arti)in merito alla soluzione al aria
     
    .
  10. Garlick
     
    .

    User deleted


    Sono tornato:
    Scusa ma allora secondo te che differenza c'e tra questa cella all'alluminio ,una pila come quella di volta e una Fuel Cell classica?
    Certo si parla sempre di reazioni redox ma forse stai generalizzando un pò troppo. In pratica secondo la tua definizione tutte le pile per esempio le zinco-carbone o le alcaline sono a "combustibile" Anziche "bruciare" l'idrogeno consumi gli elettrodi.

    CITAZIONE (gattmes @ 4/12/2006, 14:05)
    CITAZIONE
    Garlick Inviato il: 7/6/2006, 20:47

    Ciao a tutti sono nuovo del forum ma mi permetto di farvi un piccolo appunto:
    vi consiglerei di chiudere la discussione e di rinominarla perche non tratta di celle a combustibile ma di PILE!
    La vostra altro non è che una variante di una pila che veniva usata nei posti telegrafici negli anni 30
    detta anche pila leclanchè a carbone poroso. Economica certo perchè usa come depolarizzante l'aria, ma sempre di pila di tratta. Se interessati vi posto le pagine dal libro di elettrotecnica del 39 che ho in casa CESARI ELETTROTECNICA. Cmq sempre benvenute le sperimentazioni in ogni loro forma...

    Mi spiace ma sei in errore.
    Forse non hai letto tutti i post. Avevo già risposto in questa discussione (vedi qua:
    https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=430121&st=15)
    Comunque forse degli interventi non sono in linea ma la discussione, da me aperta, tratta di pile a combustibile e non di pile. Eventualmente si potrebbero cancellare (meglio spostare) i post non pertinenti

    Comunque, ripeto, qua si parla di pile a combustibile e la pila alluminio-aria È una PILA A COMBUSTIBILE perchè, come già detto (speriamo di non doverlo ripetere ancora):
    CITAZIONE
    Sebbene la differenza tra pila e.....pila/cella a combustibile (trad. dall'inglese) sia molto lieve, questa non è sicuramente appartenente al primo gruppo. Infatti..

    CITAZIONE

    I tuoi "elettrodi" piano piano si consumeranno, cosa che nelle FC non accade.


    ...non corrisponde a verità.
    L'elettrodo di carbone è un "collettore" poroso che permette lo scambio di ossigeno presente nell'aria (che si....consuma....."Lui", l'ossigeno... in qualita di comburente...non l'elettrodo di carbone) con l'interno della cella.
    L'altro elettrodo.....non c'è!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!....semplicemente perchè l'alluminio, che è un conduttore a differenza dell'idrogeno e altre sostanze, non ne ha bisogno, assolvendo esso stesso a questa funzione.
    ..quello che dice l'Agente (ag_smith) lo puoi cosi interpretare:
    una pila/cella a combustibile è una...cosa....dove un "combustibile" (e non ..."l'idrogeno"...) viene sfuttato per ottenere direttamente energia elettrica. Dal momento che si apporta sempre nuovo combustibile non si esaurisce la capacita della cella.
    Il combustibile puo essere idrogeno, metanolo, etanolo, vanadio, ecc. ecc.
    cosi come un motere x auto è sempre un motore sia che funzioni con benzina (alcool), gasolio (biodiesel/olio grezzo......polvere di carbone!!) e perfino con gas quali GPL (propano/butano), metano, idrogeno (ma guarda....), ecc.

     
    .
  11. gattmes
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    In pratica secondo la tua definizione tutte le pile per esempio le zinco-carbone o le alcaline sono a "combustibile" Anziche "bruciare" l'idrogeno consumi gli elettrodi.

    Questo è falso. Io non ho detto/scritto questo.
    Inoltre non sono io a scegliere la definizione tra pile a combustibile, pile primarie, pile secondarie, ecc.. È "il mondo" che le definisce così.. basta usare inet e le informazioni si trovano a iosa.

    Quello che semmai ho a volte affermato è che le differenze sono sottili... molto sottili. Comunque il metodo (lo sottolineo... non è mio... basta cercare in rete) per capire se una pila è a combustibile.. ovvero usa un "combustibile" apportato dall'esterno (sia idraulicamente, che "pneumaticamente"... e sia anche meccanicamente) basta ricercare il materiale che "reagisce" per fornire energia elettrica. In una zinco - carbone i materiali che reagisce sono tangibili e interni alla pila. in una alluminio aria ( o zinco aria) i materiali sono uno l'allumino e uno l'ossigeno contenuto nell'aria.. ed è ovvio che quest'ultima (diciamo "comburente"...) non è "dentro" la pila ma proviene da fuori.. e per una metanolo - ossigeno (o aria) lo stesso..... così pure per una idrogeno- ossigeno (o aria), dove palesemente anche il "combustibile" non è dentro la pila, ma immesso dall'esterno. In tutti questi tre esempi i materiali che reagiscono sono in toto o in parte esterni alla pila stessa, quindi apportandone di "nuovo" (compreso quindi il metanolo.. o l'alluminio, uno eventualmente apportato x via liquida, l'altro meccanicamente) la pila NON si esaurisce NE deve essere ricaricata.

    Ad ulteriore prova e dimostrazione basta prendere una piletta per apparecchi acustici (zinco-aria): se non si rimuove la pellicola che sigilla i forellini di areazione da cui "penetra" l'ossigeno la pila NON fornisce energia. :huh:

    Inoltre esaurita la pila (o durante il suo funzionamento) se apporti "nuovo" zinco la pila continua a fornire energia, diversamente da una zinco -carbone (porvare x chi è scettico) dove NON è sufficiente "cambiare" il contenitore di zinco con uno nuovo per avere nuovamente energia.

    Cmque ripeto NON SONO IO A SANCIRE QUESTE DEFINIZIONI/CLASSIFICAZIONI ma la comunità scientifica.

    Vediamola così (e in rispetto alla regola numero "3"): in questa discussione si parla di una di quelle pile che la comunità scientifica mondiale definisce sotto la categoria di fuel cells.. e l'alluminio aria (o ossigeno) è tra queste.

    Edited by gattmes - 12/11/2007, 15:07
     
    .
  12. maximum2
     
    .

    User deleted


    (NB messaggio proveniente da altra discussione sullo stesso argomento)

    ho visto con interesse l'esperimento scolastico in cui con un foglio di alluminio, sale,acqua e carbone attivo, si ottiene un pochina di energia, a spese dell'alluminio.


    Mi chiedevo se esiste per caso, un progetto atto a convertire in energia elettrica l'alluminio di una bibita in lattina.
    Sarebbe interessante anche per smaltire i contenitori in quelle zone ove non viene fatta alcuna raccolta. (non parlo per l'italia ovviamente)

    ciao
    MaX

    Edited by gattmes - 25/2/2008, 12:39
     
    .
  13. carest
     
    .

    User deleted


    (NB messaggio proveniente da altra discussione sullo stesso argomento)

    Attento maximum2, adesso le lattine di coca, fanta e sprite sono fatte in ferro laccato; solo la parte superiore, dove c'è il tappo, è in alluminio....

    Per il progetto, mi dispiace, ma non so aiutarti.

    saluti
    carest

    Edited by gattmes - 25/2/2008, 12:39
     
    .
  14. devilman79
     
    .

    User deleted


    Ciao Gattmes, come va la pila?...Te lo chiedo perchè anche io la trovo un ottima alternativa alle pile "normali", chiaramente se sviluppata correttamente.... ^_^ ...in particolare, mi piace l' idea che se non la "usi", non perdi sostanzialmente nulla, per questo mi sto orientando sulla "smontabilità" della suddetta, nonchè su di un sistema per insufflare aria fresca nella pila....vi farò sapere gli sviluppi....'sta pila mi convince veramente tanto, sarà perchè è uno dei pochi progetti che non comporta grossi rischi per la salute, o no?! :P .....

    Saluti a tutti!.
     
    .
  15. demonbl@ck
     
    .

    User deleted


    (NB messaggio proveniente da altra discussione sullo stesso argomento)

    adesso hanno ricominciato ad usare lattine interamente in Al :shifty:

    Edited by gattmes - 25/2/2008, 12:40
     
    .
111 replies since 2/1/2004, 01:18   43117 views
  Share  
.