Confronto di costi per combustibile e tecnologie

Per una casa unifamiliare

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  1. sssuper
     
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    Ciao, scusa l'ignoranza, ma le pompe di calore nei condizionatori,usate per riscaldare, in che "categoria" rientrano? aria-aria? secondo quella tabella che percentuale di spesa avrebbero?
    grazie
     
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  2. dotting
     
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    QUOTE (sssuper @ 1/3/2007, 21:02)
    Ciao, scusa l'ignoranza, ma le pompe di calore nei condizionatori,usate per riscaldare, in che "categoria" rientrano? aria-aria? secondo quella tabella che percentuale di spesa avrebbero?
    grazie

    Domanda giustissima.
    In effetti la mia tabella di confronto prevede che le pompe di calore siano abbinate ad un sistema di distribuzione ad acqua a bassa temperatura, come avvine nei sistemi a pavimento.
    In realtà la pdc più usata in Italia è l'aria/aria, mentre sono rarissime le acqua/aria e terra/aria.
    Il COP di una pompa di calore xxxxx/aria è molto simile a quella xxxxx/acqua quando lavorano alle stesse temperature esterne, quindi nel tuo caso un valore tipico è 2,5.
    Personalmente e i miei clienti lo confermano, il benessere termoigrometrico che si ottiene con un sistema a pavimento radiante è decisamente migliore se rapportato ad un sistema ad aria in movimento.
    Colgo l'occasione della tua domanda per fare una considerazione generale sui sistemi di riscaldamento che utilizzano in modo diretto l'energia elettrica.
    L'energia elettrica che arriva nelle nostre case viene prodotta in centrali elettriche alimentate nei modi più disparati.
    Nella generazione e nel trasporto di questa energia si hanno delle perdite che determinano un certo rendimento.
    Un valore tipico che si adotta considerando questo rendimento globale è che per ogni kWh che consumo, devo bruciare alla fonte l'equivalente di 3 kWh di combustibile.
    Quindi il mio rendimento globale sarà positivo nel momento in cui lavoro con un COP superiore a 3 con una pompa di calore.
    Questo a prescindere dai costi del kWh ad utente finale che sono quelli in tabella.
    Un saluto
     
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  3. federicocristiano
     
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    Scusate, ma sapreste indicarmi la differenza tra KWh termici e KWh elettrici, cioè consumando un KWh elettrico in un sistema di riscaldamento diretto, quanta energia termica ottengo?
     
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  4. dotting
     
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    QUOTE (federicocristiano @ 2/3/2007, 22:59)
    Scusate, ma sapreste indicarmi la differenza tra KWh termici e KWh elettrici, cioè consumando un KWh elettrico in un sistema di riscaldamento diretto, quanta energia termica ottengo?

    "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", questa affermazione è stata formulata, nella forma in cui la conosciamo, da Lavoisier nel 1789, il quale riprese un concetto espresso già nel V secolo a.C. da Anassagora.
    Se io ho un pannello elettrico che assorbe 1 kW elettrico, questo mi potrà rendere massimo 1 kW termico, altrimenti dobbiamo dire ad Anassagora che ha detto una cavolata.

    L’unico sistema che pur assorbendo tot kW di energia elettrica è in grado di fornire più energia elettrica di quella consumata è la pompa di calore, che non crea energia ma la trasferisce, la pompa nel vero senso della parola, dall’esterno all’interno con dei rendimenti che dipendono da un parametro che si chiama COP.
    Il COP di una pompa di calore dipende da tanti fattori (T aria esterna, tipologia della pompa, ecc.).
    Supponiamo per esempio che il COP sia uguale a 3, significa che io consumo 1 kWh elettrico e produco 3 kWh termici.

    Ho letto con orrore diversi post in cui si decantava l'efficenza di pannelli radianti elettrici in grado di restituire più energia termica di quanto consumato come energia elettrica.
    Sono cazzate, le persone che fanno queste affermazioni sono rimaste al VI secolo a. C.
    Un saluto
     
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  5. sssuper
     
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    CITAZIONE (dotting @ 2/3/2007, 07:17)
    Un valore tipico che si adotta considerando questo rendimento globale è che per ogni kWh che consumo, devo bruciare alla fonte l'equivalente di 3 kWh di combustibile.
    Quindi il mio rendimento globale sarà positivo nel momento in cui lavoro con un COP superiore a 3 con una pompa di calore.

    Grazie, sei sempre molto chiaro. Quindi,se una centrale tradizionale produce tot MW, per produrre la stessa energia un impianto solare ne dovrà produrre circa un terzo (poi le perdite per il trasporto e i vari trasformatori rimangono). E quindi se in casa risparmio 1 Kwh, è come se ne ho risparmiati 3. Non ci avevo mai pensato....
     
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  6. nello72
     
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    Ciao a tutti, vorrei chiedervi un chiarimento sul foglio excel con il confronto dei costi in base alla tipologia di riscaldamento.
    Ho provato a fare una prova: ho recuperato le serie storiche delle temperature misurate dal 2003 al 2006 in un paese a pochi km dal mio e basandomi sul grafico del COP di una pompa di calore aria/acqua della SATAG (per quanto preciso potesse essere) ho cercato di calcolare il COP medio sulla stagione. Le misure di temperature erano prese ogni mezz'ora.

    Morale, considerando solo i momenti in cui la temperatura era sotto i 20 gradi ho trovato un COP medio di 3.80, considerando solo i momenti in cui la temperatura era sotto i 15 gradi ho trovato un COP medio di 3.60.

    C'e' qualcosa che non mi quadra, dovunque ho letto commenti sulle PDC aria/acqua ho sempre trovato valori di COP intorno al 3 (come ad esempio nel file excel di questo thread) eppure dai quattro conti che ho fatto sembra essere un po' meglio... Qualcuno mi puo' aiutare a capire ho sbagliato?

    Dimenticavo, le misure sono state prese da una stazione meteo sul lago Maggiore in provincia di Varese, le temperature minime raggiunta negli ultimi anni erano intorno a -7

    Grazie
    Nello
     
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  7. dotting
     
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    Non hai sbagliato, però devi considerare alcune cose:
    1.- Boiler a termopompa SATAG aria/acqua non per fare pubblicità, ma stai parlando dei maestri del condizionamento, che non hanno niente da spartire con i migliori apparati giapponesi; quindi i COP indicati sono alti, ma normalmente altre pompe presentano valori più bassi, ecco perchè io prudentemente ho posto un valore di 2,5 per le PDC aria/acqua.
    Attenzione però che la qualità si paga e anche salata, comunque in Italia c'è una ditta che pur non dichiarando valori di COP così elevati ha una tecnologia che neppure loro hanno adottato.
    Il condensatore è posto direttamente nel serbatoio dell'acqua da riscaldare e non viene usato uno scambiatore a piastre:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/evo3.jpg
    il sito della ditta è questo:
    http://home.tele2.it/2Z
    2.- c'è il discorso poi delle temperature che tu hai rilevato.
    Si parla tanto di aumento della temperatura globale, si parla di 1/2 grado, di 0,666 periodico, di 0,8; un par di balle ci stiamo nascondendo dietro una canna.
    In tutto l'inverno la temperatura minima che ho misurato a Cagliari è stata di 4° C per una sola notte, tu mi confermi temperature alte nella tua zona.
    E' chiaro che a questo punto apparati come le pdc aria/acqua, ma anche le aria/aria presentano dei costi di esercizio all'utente finale più bassi di molti altri sistemi di generazione di calore.
    Il discorso da fare però a livello globale: è pur vero che io consumo un kWh, ma per avere quel kWh l'ENEL ne deve produrre 2,5-3.
    Quindi la sfida da vincere è quella della generazione di energia distribuita....., datemi ancora qualche mese!!!!
    saluti
     
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  8. sssuper
     
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    CITAZIONE (sssuper @ 3/3/2007, 21:32)
    Quindi,se una centrale tradizionale produce tot MW, per produrre la stessa energia un impianto solare ne dovrà produrre circa un terzo (poi le perdite per il trasporto e i vari trasformatori rimangono). E quindi se in casa risparmio 1 Kwh, è come se ne ho risparmiati 3. Non ci avevo mai pensato....

    Scusate ma è davvero così? cioè ai fini dell'inquinamento se io produco 1 kwh da rinnovabili è come se ne immettessi 3 da fonti fossili, quindi ho evitato che 3 kwh inquinassero? :blink:
     
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  9. dotting
     
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    Forse 3 kWh è un pò troppo; 2,5 è un valore più ragionevole.
     
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  10. mafel05
     
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    CITAZIONE (dotting @ 23/1/2007, 12:56)
    Ho trasformato l'immagine gif in una tabella di calcolo, perchè ho notato che c'era qualche errore e alcuni parametri non erano, a mio parere, corretti.
    In questo modo ciascuno può adeguarla secondo la propria esperienza.
    Il consumo annuo è riferito ad una produzione di 10000 kWh.

    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.xls
    Per chi non può visualizzare .xls
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...a_confronto.gif

    Ho aggiunto anche la tabella per la regione Sardegna, dove non c'e il metano e viene distribuita l'aria propanata ed il gasolio ed il GPL godono di incentivi:

    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...onfrontoSar.xls

    Molto utile la tabella
    Il nostro condominio ha una caldaia a temperatura scorrevole
    Ho fatto due conti e ci vogliono più di 1300 mc di metano per 10000kWh contro i 1182 previsti.....secondo te come si spiega tanta differenza?
    Grazie

     
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  11. dotting
     
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    Hai una differenza di circa il 10%.
    Secondo me si spiega con questo:
    http://ilgiorno.quotidiano.net/milano/2008...contatori.shtml

    Si parla fino al 15% di differenza.
     
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  12. mafel05
     
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    CITAZIONE (dotting @ 7/3/2008, 09:24)
    Hai una differenza di circa il 10%.
    Secondo me si spiega con questo:
    http://ilgiorno.quotidiano.net/milano/2008...contatori.shtml

    Si parla fino al 15% di differenza.

    L’amministratore ha chiesto spiegazioni alla ditta che fa la manutenzione delle caldaie. Escludono che dipenda dal contatore, perchè è praticamente nuovo. Ritengono invece che sia dovuto alle dispersioni tra il locale caldaie e le abitazioni. Ti sembra possibile?

     
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  13. dotting
     
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    Sì, nel calcolo termotecnico, si definiscono perdite della rete di distribuzione e possono addirittura raggiungere il valore del 20%, ho avuto un caso, qualora le tubazioni non siano abbastanza protette e per buona parte all'esterno.
     
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  14. autostop
     
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    come mai tra le varie tecniche di riscaldamento non è previsto nulla sul tema cappotto che è piu' conveniente alla lunga soprattutto in occasione di ristrutturazioni e con un adeguato spessore?
    E' mai possibile che venga sempre tralasciato soprattutto in questa sezione di RISPARMIO ENERGETICO?
     
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  15. mafel05
     
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    CITAZIONE (dotting @ 13/3/2008, 08:09)
    Sì, nel calcolo termotecnico, si definiscono perdite della rete di distribuzione e possono addirittura raggiungere il valore del 20%, ho avuto un caso, qualora le tubazioni non siano abbastanza protette e per buona parte all'esterno.

    Un collega mi ha confermato che nel suo condominio, anche se i tubi sono ben isolati, hanno perdite ben superiori al 20% soprattutto per l’acqua calda sanitaria. Non hai un’idea di quanto possano essere le dispersioni al metro lineare di un tubo isolato?
     
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43 replies since 21/1/2007, 20:01   25110 views
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