dividere l'acqua con il suono

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  1. Docrates
     
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    CITAZIONE (lukemon79 @ 28/6/2007, 11:06)
    Eccoti un link ad un'inserzione su ebay del chemalloy:
    clicca
    Se ti vuoi togliere lo sfizio... E la curiosità, in modo semplice, semplice.

    Tu hai provato?
     
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    :rolleyes: Ehm, no...
     
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  3. kydor69
     
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    scusate se mi permetto ma avevo studiato il problema: non si può fare.
    per farlo si deve agire sotto vuoto in ambiente perfettamente risonante con frequenza identica "sempre" alla sorgente d'emissione. anche ammettendo la riuscita non si può estrarre l'H2 e l'O separati per molecola (per l'utilizzo pratico) perchè nulla attrarrebbe le molecole neoformate di gas in senso opposto come nell'elettrolisi. per continuare ad ottenere i singoli atomi deve persistere il suono: appena esso cessa si torna all'acqua (leggi atomiche e di van der waals). cmq la cosa è affascinante.
     
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    Ciao kydor69, neanche tu hai afferrato il senso immediato della cosa: quello che intendevo non è dissociare l'acqua con una frequenza sonora (non più, purtroppo), ma usare quest'ultima solo in una preliminare fase di "tuning" del sistema: mi serve solo per trovare la frequenza di risonanza! Una volta trovata (mettiamo, che so, ho trovato che a 620Hz vibra tutto il sistema), la applicherei al circuito di alimentazione degli elettrodi (alimentazione impulsiva degli elettrodi con la frequenza di 620Hz trovata) per vedere come varia (se varia) la produzione d'idrogeno e ossigeno...
     
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  5. kydor69
     
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    la mia risposta era inerente alla buf.. ehm, trovata della sola scissione sonora. se calcoli, ed è facile dato che l'energia la fornisci tu, il delta di cella dato dalla cavitazione sonora troverai che è quasi immisurabile. in parole povere: l'agitazione molecolare dell'acqua la puoi dare o con il suono o con il calore. se usi quest'ultimo in modo diretto (dico diretto perchè alla fine la cavitazione nel vuoto da' questo) eviti: a) di romperti la testa con calcoli inutili, b) di spendere soldi inutilmente, c) di fare pubblicità indiretta a qualcuno che non conosci, il bufalaro americano, e che vorrai prendere più che volentieri per il collo. qualsiasi testo di chimica ti fornisce il potenziale minimo di cella con le relative t °C di attivazione in funzione del soluto e della sua concentrazione H+
     
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    :wacko: Eccoci qua! Questo il problema! Io tutte queste basi fisico-chimiche non le ho... Invece col mio metodo, spiccio spiccio, forse si riuscirebbe a fare un esperimento interessante... Certo, se ti spieghi meglio, in parole più semplici, magari cerchiamo a mettere in pratica qualcosa di concreto...
     
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  7. kydor69
     
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    allora: immagina di avere 2 palle da pingpong attaccate entrambe ad una da tennis con la pece. questa è la molecola dell'acqua. una delle due piccole è attaccata con un filo di cotone alla tennis di un altro identico gruppo. ora per dividere le piccole dalla grande devi, per l'uso dell'energia, prima rompere il filo con l'altro gruppo: così hai la singola molecola (scaldi l'acqua ed hai il vapore), poi devi rompere il mastice: è qui che ti serve una grande quantità di energia. con il suono tu potresti rompere solo il filo! ma ti serve tutto un costoso apparato e calcoli da pazzi. invece se prendi l'acqua del pentolino e la scaldi hai lo stesso risultato. in tutta la materia le molecole stanno attaccate tra loro perchè così si trovano a campare con un minimo di energia. un piccolissimo esempio: due persone sono costrette a stare insieme perchè così pagano meno in termini di bollette; se potessero ognuna starebbe per i fatti suoi. arrivi tu e ti offri di pagare le bollette: ecco che ognuna è libera di andare per i propri fatti. lo stesso avviene tra gli elementi subatomici: protoni, elettroni nucleo,ecc.... se tu saturi il legame tra le particelle, pagando con energia, esse si liberano dai legami. l'energia di qualsiasi tipo, es la meccanica, alla fine del lavoro svolto produce calore. ecco quindi che il suono, che è energia meccanica in un mezzo, alla fine diventa calore, esattamente come l'agitare una bomboletta di lacca per capelli prima dell'uso (si scalda, aumenta la pressione del gas ed esce con un getto più "forte"); ed ecco perchè, alla fine, non è conveniente fare il giro largo con il suono invece che andare direttamente con il calore. spero di essere stato esauriente.
     
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    Ok, curiosi i paragoni, ma hai reso l'idea...
     
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  9. kydor69
     
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    l'importante è essere riusciti a spiegare evitando agli altri di spendere soldi, tempo e nervi in progetti assurdi. quando ho visto per la prima volta una cosa che parlava di dividere l'acqua con il suono sono rimasto affascinato. poi controllando meglio ho visto che era 'na cosa tipo il motore di s*c*h*i*e*t...i (scusa ma ho paura che spunti, lo sento in agguato), 'na str...zata, ecco.
     
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  10. atimameg
     
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    CITAZIONE (kydor69 @ 3/7/2007, 16:20)
    allora: immagina di avere 2 palle da pingpong attaccate entrambe ad una da tennis con la pece. questa è la molecola dell'acqua. una delle due piccole è attaccata con un filo di cotone alla tennis di un altro identico gruppo. ora per dividere le piccole dalla grande devi, per l'uso dell'energia, prima rompere il filo con l'altro gruppo: così hai la singola molecola (scaldi l'acqua ed hai il vapore), poi devi rompere il mastice: è qui che ti serve una grande quantità di energia. con il suono tu potresti rompere solo il filo! ma ti serve tutto un costoso apparato e calcoli da pazzi. invece se prendi l'acqua del pentolino e la scaldi hai lo stesso risultato. in tutta la materia le molecole stanno attaccate tra loro perchè così si trovano a campare con un minimo di energia. un piccolissimo esempio: due persone sono costrette a stare insieme perchè così pagano meno in termini di bollette; se potessero ognuna starebbe per i fatti suoi. arrivi tu e ti offri di pagare le bollette: ecco che ognuna è libera di andare per i propri fatti. lo stesso avviene tra gli elementi subatomici: protoni, elettroni nucleo,ecc.... se tu saturi il legame tra le particelle, pagando con energia, esse si liberano dai legami. l'energia di qualsiasi tipo, es la meccanica, alla fine del lavoro svolto produce calore. ecco quindi che il suono, che è energia meccanica in un mezzo, alla fine diventa calore, esattamente come l'agitare una bomboletta di lacca per capelli prima dell'uso (si scalda, aumenta la pressione del gas ed esce con un getto più "forte"); ed ecco perchè, alla fine, non è conveniente fare il giro largo con il suono invece che andare direttamente con il calore. spero di essere stato esauriente.

    Davvero complimenti per la capacità di utilizzare un liguaggio metaforico semplice ed intuitivo in ambito scientifico.
    Diceva un mio docente "...la grandezza sta nel far comprendere con parole semplici concetti difficili, ma spesso noi docenti facciamo giusto il contrario..."
    ;)
    atimameg
     
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  11. kydor69
     
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    non fatemi arrossire per favore, è una cosa che dicevo ai miei allievi quando da studente davo ripetizioni di chimica e fisica
     
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25 replies since 2/3/2007, 14:59   2516 views
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