Cella di Mayer PARTE SECONDA

Analizziamo a fondo questo stupendo generatore di idrogeno

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  1. kalos66
     
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    CITAZIONE (lukemon79 @ 18/3/2008, 16:44)
    Scusate una domanda, sono un newbie dell'elettronica: come mai quando misuro col multimetro la tensione dell'uscita del mio circuito (Hydrostar modificato da Chemelec), senza collegarlo alla cella, mi dà una tensione, mentre poi quando lo collego alla cella la tensione si abbatte a circa 1V, e quindi non produco gas :angry: ?

    Ciao, dove effettui la misura ?? se ai capi della cella è normale .... la tensione residua è data dalla caduta di tensione ai capi della cella dovuta alla resistenza interna . Se usi acqua distillata non dovrebbe eserci caduta di tensione e quindi l'intera tensione di alimentazione meno la caduta sul transistor .

    Ciao

    Edited by kalos66 - 19/3/2008, 12:55
     
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    Scusa Gattmes, hai ragione. Sono un ignorantone, mea culpa.image
    Kalos66: ovviamente hai ragione tu... Misuravo ai capi della cella...
     
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  3. hacqua2o
     
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    A tutti n caloroso augurio di:

    BUONA PASQUA
     
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  4. kalos66
     
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    CITAZIONE (hacqua2o @ 21/3/2008, 09:15)
    A tutti n caloroso augurio di:

    BUONA PASQUA

    Auguri !!!!!!!!!
     
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  5. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (hacqua2o @ 9/3/2008, 09:13)
    In allegato una simulazione al computer della carica della cella con onda quadra di 100 volt all'ingresso del circuito (non visibile) e senza pulse train.

    Ciao a tutti, lo scorso week-end ho terminato (per quel che mi riguarda) le prove che mi ero imposto di fare.

    Faccio alcune premesse:

    Legge di Faraday
    L'unica ragione per cui ritenevo interessante l'esperimento cella elettrolitica-risonante (Meyer), era che, in qualche modo, forse la risonanza avrebbe potuto consentire un modo per 'aggirare' la legge di Faraday, che dice che la quantità di materia ossidata/ridotta agli elettrodi è proporzionale all'intensità di corrente, e quindi NON alla potenza applicata. Questo avrebbe significato che, potendo bypassare il potenziale minimo teorico di dissociazione molecolare dell'acqua (circa 1,5 teorici che diventano 2V e qualcosa nella realtà) grazie alla risonanza, si sarebbe potuta ottenere ALTA corrente con tensione quasi nulla, quindi mantenendo molto bassa la potenza applicata (che è il prodotto V x I).

    Risonanza
    Sembrava evidente che si potesse ottenere una particolare risonanza a regimi dell'ordine dei kilohertz (o decine), in una configurazione geometrica di tubi concentrici

    Modello
    Il modello elettrico della cella sembrava essere quello più volte discusso, cioè una C con R in parallelo.

    Circuitazione
    Indipendentemente da quale sia il circuito elettrico, elettronico o elettromeccanico di alimentazione, il segnale elettrico applicato alla cella, se opportunamente disegnato, avrebbe innescato gli effetti di risonanza.

    Risultati dei test:

    Ho creato un alimentatore di potenza pilotato dalla scheda audio del PC, in grado di applicare forme d'onda disegnate ad-hoc ed ho spazzolato ogni forma di segnale su una cella costituita da una singola coppia di tubi di diametro 4cm. Come diodo ho usato un diodo veloce (switching) ed ho provato vari tipi di induttanze in serie.

    Poi son passato all'alimentazione in onda quadra, usando un circuito che arrivava a 150khz circa, con il classico switching Mos in serie alla cella. Anche qui, ho spazzolato per bene tutta la gamma di frequenze, senza però rilevare alcuna differenza nell'impedenza della cella. Ergo, niente risonanza.

    Ho anche provato diversi tipi di 'acqua', visto che la resistività della cella cambia ENORMEMENTE in funzione del tipo di acqua usata. Ho provato acqua filtrata proveniente dalla fase di condizionamento, acqua di fonte, acqua di montagna, acqua deionizzata. Meno è conduttiva l'acqua, più avrebbe dovuto comparire la componente capacitiva della cella, ma di risonanza o comunque variazione d'impedenza, nulla.

    Ora, l'unica possibile via d'uscita potebbe essere che la 'danza molecolare' dell'acqua possa avvenire solo a tensioni molto alte, che i vari circuiti strampalati che Meyer ha adottato in qualche modo producono per effetto lenz delle bobine coinvolte.

    A questo punto, però, facendo un conto 'energetico', mi aspetto che un alimentatore ad alta tensione e bassa corrente possa fare lo stesso effetto, però bisogna assolutamente che la R parallelo della cella sia di valore MOLTO alto, ergo la conducibilità dell'acqua deve essere quasi nulla, altrimenti l'alimentatore lavorerebbe in continua e ad alta potenza.
    Dal colore però dell'acqua nei video che ho visto (giallino-marrone), non mi pare proprio che si possa definire pura.

    Insomma, molte cose non quadrano in tutto il 'giochino', ma quello che mi preoccupa di più è il conto energetico: nessuno pare che abbia realizzato un sistema decente per valutare la produzione di gas. Anche un sistema banale, come quello che vedete nel filmato qui sotto (la bolla che esce dal tubicino).

    FILMATO

    Che ne pensate?

    Buona Pasqua
     
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  6. kalos66
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 21/3/2008, 11:57)
    A questo punto, però, facendo un conto 'energetico', mi aspetto che un alimentatore ad alta tensione e bassa corrente possa fare lo stesso effetto, però bisogna assolutamente che la R parallelo della cella sia di valore MOLTO alto, ergo la conducibilità dell'acqua deve essere quasi nulla, altrimenti l'alimentatore lavorerebbe in continua e ad alta potenza.
    Dal colore però dell'acqua nei video che ho visto (giallino-marrone), non mi pare proprio che si possa definire pura.

    Insomma, molte cose non quadrano in tutto il 'giochino', ma quello che mi preoccupa di più è il conto energetico: nessuno pare che abbia realizzato un sistema decente per valutare la produzione di gas. Anche un sistema banale, come quello che vedete nel filmato qui sotto (la bolla che esce dal tubicino).



    Che ne pensate?

    Buona Pasqua

    Ciao , dopo il condizionamento i tubi dovrebbero portare la cella ad essere "insensibile" alle variazioni della qualità dell'acqua e creare uno strato di "materiale" che possa favorire il formarsi ( in alta tensione ) del doppio strato "Helmholtz" che è il fenomeno su cui si basa la cella Meyer , oltre questo lo strato depositato trasforma la cella in un condensatore ceramico ad alta efficienza ( i super condensatori per altissime tensioni sono costruiti nello stesso modo ) .
    Sicuramente non puoi provare la cella con acqua sporca in quelle condizioni :D , è necessaria almeno acqua "non clorata" , di fonte .

    ps: I circuiti di Meyer non sono strampalati , sono volutamente "errati" ed oscuri , ma sono dei normalissimi step Up risonanti , come quelli degli alimentatori switching con carico risonante .
     
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  7. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (kalos66 @ 21/3/2008, 13:50)
    Ciao , dopo il condizionamento i tubi dovrebbero portare la cella ad essere "insensibile" alle variazioni della qualità dell'acqua e creare uno strato di "materiale" che possa favorire il formarsi ( in alta tensione ) del doppio strato "Helmholtz" che è il fenomeno su cui si basa la cella Meyer , oltre questo lo strato depositato trasforma la cella in un condensatore ceramico ad alta efficienza ( i super condensatori per altissime tensioni sono costruiti nello stesso modo ) .

    Già. 2 settimane di condizionamento a me non sono bastate, perchè non ho ottenuto alcun isolamento. Proverò con grosse quantità di Calcio.

    CITAZIONE
    ps: I circuiti di Meyer non sono strampalati , sono volutamente "errati" ed oscuri

    si, intendevo in quel senso.... ;)
     
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  8. kalos66
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 21/3/2008, 14:14)
    Già. 2 settimane di condizionamento a me non sono bastate, perchè non ho ottenuto alcun isolamento. Proverò con grosse quantità di Calcio.

    Ciao, ma non ti avevo consigliato di mettere nell'acqua non clorata delle grosse quantità di idrossido di calcio per ottenere l'ossido di calcio sui tubi ???
    Quella mer*a rossiccia è dovuta al cloro e minerali in soluzione nell'acqua , il condizionamento si effettua con acqua distillata e idrossido di calcio ( oppure metti ossido di calcio in acqua stando attenti a non ustionarsi ) .
    Prova nuovamente .

    Ciao
     
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  9. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (kalos66 @ 21/3/2008, 16:07)
    CITAZIONE (ElettroRik @ 21/3/2008, 14:14)
    Già. 2 settimane di condizionamento a me non sono bastate, perchè non ho ottenuto alcun isolamento. Proverò con grosse quantità di Calcio.

    Ciao, ma non ti avevo consigliato di mettere nell'acqua non clorata delle grosse quantità di idrossido di calcio per ottenere l'ossido di calcio sui tubi ???

    Eh, ma mi sa che non ho afferrato bene il concetto di 'grosse quantità'.. ;)

    :P
     
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  10. brunovr
     
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    Ciao rik,

    Ma nn hai costruito lo step-up vero ? da quello che ho capito il segreto è tutto li.
    Si potrebbe aggirare realizzando un trasformatore in cortocircuito che lavori ad alte frequenze........

    ciao ciao
     
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  11. hacqua2o
     
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    CITAZIONE (brunovr @ 25/3/2008, 18:22)
    Ciao rik,

    Ma nn hai costruito lo step-up vero ? da quello che ho capito il segreto è tutto li.
    Si potrebbe aggirare realizzando un trasformatore in cortocircuito che lavori ad alte frequenze........

    ciao ciao

    Effettivamente anche io ho riscontrato che il segreto è tutto nello step-up, non serve a nulla il condizionamento, io ho codizionato la mia cella in meno di mezza ora, il mio metodo di condizionamento è di alimentare la cella al suo uso normale, all'inizio c'è poca emissione di idrogeno dopo un pò inizia a emettere più idrogeno e poi si stabilizza, ho detto meno di mezzora, ma credo che serva ancora meno.
     
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  12. SANDRINX77
     
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    il segreto è......... :ph34r:
     
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  13. hacqua2o
     
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    il segreto è......... anche calcolare la capacità della cella.

    Una volta trovata la giusta capacità è facile calcolare la risonanza, poi basta pochissima corrente e il gioco è fatto.
     
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  14. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (hacqua2o @ 25/3/2008, 21:32)
    all'inizio c'è poca emissione di idrogeno dopo un pò inizia a emettere più idrogeno e poi si stabilizza, ho detto meno di mezzora, ma credo che serva ancora meno.

    Non hai mai detto quanto. Nè con che tensione / corrente.

    Così non sapremo mai se la risonanza che viene fuori aumenta effettivamente il rendimento Faradaico della cella o semplicemente riduce le perdite nel circuito esterno dello step up !?
     
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  15. hacqua2o
     
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    CITAZIONE (ElettroRik @ 27/3/2008, 22:40)
    Non hai mai detto quanto. Nè con che tensione / corrente.

    Così non sapremo mai se la risonanza che viene fuori aumenta effettivamente il rendimento Faradaico della cella o semplicemente riduce le perdite nel circuito esterno dello step up !?

    Purtroppo non ho ancora niente di concreto da prendere in considerazione, diciamo che ho fatto prove mirate su singoli stadi con le idee che mi sono fatto durante tutti questi anni di sperimentazione.

    Purtroppo se non metto a punto lo step up non posso quantificare il voltaggio e la corrente finale.

    Per quanto riguarda il rendimento alla risonanza, ti posso assicurare che è molte volte di più dell’elettrolisi in continua, non solo per l’assorbimento di corrente, ma anche come quantità di emissione di idrogeno.

    Poi c’è anche il fattore stechiometrico.

    Non so se hai mai provato a fare esplodere le bolle che si formano con l’elettrolisi in continua, il botto lo senti rapido e secco, al contrario dell’elettrolisi con la risonanza dove lo scoppio è più morbido, e quindi penso più idoneo per l’applicazione come combustibile per motori a scoppio.



     
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1012 replies since 11/4/2007, 16:47   55582 views
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