Elettricità dal passaggio auto

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  1. remedy
     
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    Ciao
    vorrei proporvi una mia idea per generare elettricità sfruttando il passaggio delle auto lungo una strada in particolare sfruttando il loro peso.
    La mia è solo un idea ma mi sembra realizzabile con costi relativamente contenuti e credo con buoni rendimenti (e su questi aspetti che vorrei avere un aiuto da parte vostra).
    L'idea si basa sullo sfruttare il peso della macchina o di un camion quando si trova in una zona in discesa in modo tale da non produrre un ostacolo per il mezzo che cammina.
    Si mette lungo la strada in un certo tratto, un sistema simile a quello della pesa dei camion, quindi un piattaforma allo stesso livello della strada che può scendere o risalire solo di qualche centimetro, ed è sostenuta da molle. Al passaggio di un auto/camion la piattaforma scende e aziona un sistema meccanico posto al lato della strada che alza dei pesi. Il sistema di trasmissione e di un eventuale moltiplicazione/demoltiplicazione del numero di giri è realizzato con una catena ed una serie di ingranaggi.
    Una volta che il peso è sollevato il discorso è abbastanza facile, sfruttando la forza di gravità aziona un generatore elettrico. I pesi devono essere diversi in modo tale che mentre uno sta producendo energia, quindi sta scendendo, un altro si sta alzando sotto l'effetto del passaggio di altre eventuali auto ed il ciclo si ripete.
    Non crea problemi al passaggio delle macchine perchè si trova in un tratto in discesa quindi non è un ostacolo e la corrente prodotta non è puramente "impulsiva" come quella che può essere generata inserendo delle bobine direttamente sotto la piattaforma. Le molle riportando la piattaforma nella situazione iniziale aiutano a "generare" energia, anzi ne sono la causa pricipale quindi occorre diemnsionarle corettamente anche in base al traffico previsto lungo la strada.
    Aspetto dei vostri commenti.
    Carlo
     
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    Quell'energia non è gratis, è pagata dall'automezzo di turno! Tu stai proponendo un generatore alimentato dal carburante di chi ha la sventura di transitare per quella strada.

    Piuttosto sarebbe utile recuperare l'energia della frenata, quella sì che è energia che diversamente andrebbe sprecata, ma occorre verificare se l'apparecchio che serve per immagazzinarla non costi magari di più in termini energetici di quanto valga l'energia recuperata.
    In taluni veicoli elettrici esiste già il freno che ricarica le batterie dell'auto, aumentandone di un po' l'autonomia (si parla mediamente di 6-7km ogni 100km)
     
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  3. mariomaggi
     
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    remedy,
    in questo forum ci sono gia' diverse discussioni su questo argomento, che riguardano anche il passaggio di animali nelle praterie o di persone in luoghi molto frequentati.
    Ti consiglio di leggerle.
    Ciao
    Mario
     
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    Tra l'altro un autovettura o un camion quando corrono pesano molto meno,per un fattore di vettori di spinta.Ne ho avuto esperienza anni fa,quando un auto in corsa mi passo' sopra il piede.Non mi fece nulla :lol: Se fosse passata a 2 km orari,probabilmente mi avrebbe stritolato il piedino da fatina. :rolleyes:
     
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    Ma non ci ritenterei un'altra volta, non è detto alla prossima che ti vada altrettanto bene.
     
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  6. zintolo
     
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    Credo Remedy abbia specificato "quando si trova in una zona in discesa" proprio per non gravare sul carburante delle auto in transito, ma purtroppo il metodo suggerito non è comunque utilizzabile.

    OVI, il piede tutto a posto.. ma avevi un paio di pantaloni di ricambio? ;)
     
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    A ogni discesa corrisponde una salita, e viceversa (dipende da che parte la guardi). Se sei in discesa è perché in qualche modo ti sei portato in alto e quindi hai consumato carburante, se quindi vieni frenato in discesa liberi quell'energia potenziale acquisita nella salita.

    Il vantaggio nel recuperare quell'energia c'è solo se comunque dovevi perderla per frenare (per curve, od ostacoli, o fine corsa), ma se devi proseguire nel moto, allora non c'è vantaggio. Si tratta di energia generata dalla combustione del carburante, in un processo a rendimento non ottimale (una centrale termica ha rendimenti maggiori rispetto ai cicli Otto, o Diesel, che si hanno sugli automezzi).

     
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  8. zintolo
     
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    Nll, sono totalmente concorde con te sulla non applicabilità di quest'idea come palesato dai miei post precedenti, ho solo specificato che secondo me remedy voleva applicare questa soluzione solo alla corsia in discesa. Recuperare in discesa il surplus di carburante usato per affrontare la salita è (vuoi anche per le abitudini di guida errate della maggiorparte degli automobilisti) mera utopia, solo su auto ibride l'utilizzo del freno motore (elettrico) aiuta ad aumentare l'autonomia.
     
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    A me non sembra totalmente idiota come la fate passare e non mi sembra che l'energia recuperata sia a spese del mezzo <_<

    Supponiamo che il sistema sia posto realmente in discesa, una discesa che segue ad una salita obbligatoria e non messa lì a proposito "italian style". Il camion o la macchina dovrebbe per forza spendere energia per salire e scavalcare il dosso, che, ripeto non sia stato messo di proposito ma sia lì per motivi naturali, quest'energia viene spesa in effetto joule sui freni per rallentare il mezzo in discesa. Se questo mezzo viene fatto camminare su di un tappetto in metallo quando vengono azionati i freni il tappetto si mette in moto e gira un alternatore. Più frena il veicolo più il tappeto viene spinto dalle ruote del mezzo in discesa fino al completo blocco delle ruote ed il pieno carico del peso in discesa del mezzo sul nastro.
    Il problema è che chi sta sul mezzo non ha modo di fermarlo più della velocità di rotolamento del tappeto limitata dall'azione di freno del generatore. Ma non servirebbe arrestare completamente il veicolo perchè altri eventuali veicoli prima e dopo avrebbero lo stesso riferimento di velocità del tappeto.
    Il vero problema viene quando termina il tappeto. Lascio a voi indovinare il perchè... :lol:
     
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    Lawrence, a parte che un sistema quale quello che hai descritto verrebbe a costare molto più dell'energia che ne ricaveresti, ho già scritto prima che l'unica energia davvero recuperabile è quella della frenata, ma ritengo più efficiente tentare di farlo con un sistema onboard abbinato al freno, come già si fa con le vetture elettriche, la novità potrebbe essere che applichi quel sistema anche alle vetture con motore a scoppio, ma tutta da dimostrare la fattibilità e la convenienza.
     
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  11. stranger
     
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    Purtroppo il recupero della frenata costa caro come fabbricazione di autoveicolo, si dovrebbe infatti sostituire i famosi ceppi con grosse dinamo cui asse di rotazione corrisponde a quello della ruota (4 dinamo una per ogni ruota).

    Il pedale del freno collegato a 4 reostati ogno dei quali deve essere collegato in serie alle dinamo e batteria.
    Un diodo per impedire che le dinamo funzionino copme motori alimentati dalla batteria.

    Mentre il ceppo costa 30 euro una dinamo opportunemente dimensionata e con rostato e diodo costerebbe 500 euro, alla fine il veicolo costerebbe come minimo 2000 euro in più sul listino.

    Quindi i dirigenti delle case automobilistiche prima di fare il recupero della frenata ci pensano bene.
    ------------------------------
    Invece per le macchine puramente elettriche non c'è problema: cioè il motore può funzionare come dinamo e frenare l'autovettura mentre sta scendendo la montagna.
    Oltretutto la meccanica di un'auto elettrica è 1000 volte più semplice di un'auto a benzina e non si capisce perchè l'auto elettrica non dovrebbe costare 10 volte meno rispetto ad un'auto a benzina.

    Questo è un mistero del mercato automobilistico.
     
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    CITAZIONE
    ...non si capisce perchè l'auto elettrica non dovrebbe costare 10 volte meno rispetto ad un'auto a benzina.

    Condivido la tua analisi circa la non economicità di una soluzione applicata ai veicoli con motore a scoppio.

    Per il maggior costo di un'auto elettrica devi considerare almeno due fattori: il costo del pacco di batterie e l'economia di scala legata ai volumi produttivi.

    Certo che è il gatto che si morde la coda: se le auto elettriche costassero meno, mantenendo una buona autonomia e prestazioni almeno accettabili, probabilmente se ne acquisterebbero di più, sarebbero maggiormente incentivate le ricerche per migliorarne le prestazioni sia della vettura, sia degli accumulatori, i materiali d'uso potrebbero migliorare con effetti positivi nell'affidabilità, nel peso e nei costi.

    Ma questo è un altro argomento, tra l'altro credo già affrontato in un'altra sezione.
     
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  13. remedy
     
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    Ciao
    Grazie per i vostri interventi, solo alcune precisazioni:
    a)l'energia non viene prelevata dal povero malcapitato che passa sopra la piattaforma proprio perchè posta in un punto di transito in discesa, e non in salita
    b) la minor pressione esercitata credo che sia solo legata all'inclinazione della pedana e non dovuta al movimento del veicolo.
    c) i sistemi per il recupero di energia dalle frenate a mio giudizio dovrebbero essere inseriti in tutti quei mezzi che ne fanno un uso intenso. Il primo credo sia la metropolitana, a seguire tutti i mezzi pubblici.

    Il progetto l'ho "migliorato"  pensando di sostituire al posto del sistema meccanico per innalzamento dei pesi un sistema che pompa aria dentro una bombola. Si ottiene un minor ingombro ed una miglior disposizione degli oggetti che possono essere interrati.

    Il mio dubbio è quanto un sistema del genere costi in termini di realizzazione e, soprattutto di manutenzione, risolti questi problemi mi sembra un buon sistema per recuperare energia comunque persa.
    Carlo
     
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    remedy, anche se sfrutti la discesa, utilizzi sempre l'energia che il mezzo ha accumulato portandosi a un'altezza superiore (energia potenziale), quindi utilizzi il carburante che lui ha speso per salire. Solo se l'energia accumulata non dovesse servirgli (es.: necessità di rallentare, o frenare), allora riusciresti davvero a recuperare qualcosa che altrimenti sarebbe andata dispersa. C'entrano le leggi della fisica, non è una mia opinione.

    Se hai doti di progettista non dovresti avere difficoltà a comprendere quanto scritto.

    In definitiva, occorre sempre chiedersi: "Chi, o cosa, paga l'energia che ho trovato?"

     
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    Parlavamo di utilizzare l'energia dei veicoli in moto. Il sistema a nastro funziona. Il problema è quando si arriva al termine del nastro con le ruote del camion bloccate e si trova la strada non mobile ma ferma. Il camio si blocca, il camionista si scatafascia sul vetro ed il nastro si aggroviglia sotto il camion. Però fino a quel punto tutto funziona e continua funzionare se il camionista molla i freni prima che il nastro finisca. Non è praticabile? Certo che non lo è. Ma è di questo che stavamo parlando no? :unsure:

    Per stranger, non è esatto. I generatori che possono essere alternatori non sarebbero così grossi. Il problema è che non frenano un tubo sotto un certo numero di giri, quindi servirebbero solo come servofreno. In una macchina piccola, credo che la Toyota Prius li abbia, possono essere convenienti. Su di un veicolo con un motore da 500Hp o più la potenza resa è insignificante rispetto a quella del motore. Il prezzo pagato per il recupero di energia in frenata ha più senso se speso per aumentare l'efficienza del motore con altri accorgimenti.

    Perchè un'automobile elettrica costa di più di un'auto a benzina? Perchè le batterie ricaricabili costano. Ed il costo di un'auto non è tanto nel motore quanto in tutto resto.

    Remedy, la forza peso non è energia. Un mezzo che passa sopra una piattaforma non le trasmette energia.
    Tutti i mezzi fanno un uso intenso degli organi di frenata, specialmente nel traffico cittadino. Tutta energia dispersa in calore. In pratica tutta l'energia fornita dal motore va a finire in calore sui freni. Pensaci un pò. ;)
     
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