Meccanismi di fusione

Tentativo di riunire in uno scenario comune le diverse esperienze relative alla fusione

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  1. superabazon
     
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    salve salvatore...

    come dire.. io non so bene che intendi,,
    ma da come vanno le cose, avrai capito che se per caso non sei d'accordo con le tesi di alcuni maestrini improvvisati della ff, non ci sono punzecchiature o altro, ma semplici insulti...
    minimo ubriacone,satanico, idiota ecc..
    un florilegio a scelta..
    io e remond abbiamo chiesto di poter avere una nostra sezione, dove ,come intende il titolo,
    mandavamo avanti esperienze casalinghe, per non turbare un consesso di così elette menti...e magari risparmiarci qualche insulto gratuito...

    ed abbiamo , da subito, da anni, chiesto solo che altri eseguissero queste due esperienze che abbiamo messo in piedi...
    come vedi, remond, in questo più saggio,
    ha smesso di ribattere ai maestrini ...
    ma a volte è propio difficile...
    vedi ...per es.. genco può dire che magari l'ho punzecchiato...ma mai offeso...

    ora le differenze con i quantum...
    1- avevano ipotizzato un effetto condensatore , spiegandolo con muri isolanti di ioni...
    vabbè... io invece credo che l'effetto condensatore sia dovuto ad un sottile velo di vapore tipo leidenfrost,isolante,
    e che ..non solo,.. si formino anche strati di acqua isolante , che diminuiscono notevolmente il drifting ionico ed elettronico...
    2-vabbè...avevano ipotizzato di bande di reazione fantomatiche, di effetti punta grossolani, di catture elettroniche, e di attivazioni neutroniche completamente sbagliate e altre cose ..
    3-- si era parlato di ricombinazioni...impossibili...
    ma si tratta sempre di semplici differenze di valutazione,
    niente di personale..
    ma forse altri non la intendono in questa maniera...
    ma per fortuna vedo che finalmente hanno messo assieme un esperimento abbastanza ben fatto con il sistema remond,
    comparazione tra effetto joule e plasma....
    e questo è la cosa importante...
    poi che nessuno si ricordi da dove è venuta l'idea...
    è umano ... ed era in conto ...
    il prezzo da pagare in un forum...
    tu pensi che non ci siano di questi prezzi?
     
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  2. Wechselstrom
     
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    Skeptic, è questa la relazione che cerchi?
    http://www.ioriocirillo.com/public/files/E...a-italiano2.pdf
    Comunque, anch'io non riesco a visualizzar il file da te linkato dal sito di progettomeg.
    Ciao ;)
     
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  3. skeptic
     
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    Caro Wechselstrom, mio Salvatore!
    Sì, era proprio questa la relazione, che dal tuo link si scarica a meraviglia.
    Grazie ancora, te ne sono molto grato.
    Salvatore
     
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  4. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    io invece credo che l'effetto condensatore sia dovuto ad un sottile velo di vapore tipo leidenfrost,isolante

    Difficile che un velo di vapore si comporti da isolante in un ambiente dove si forma gas che in pratica crea bolle in movimento. Insomma, la cappa di vapore c'e' ma non è cosi' stabile da isolare completamente, secondo me. L'effetto condensatore dovuto agli ioni invece c'e' ed è comune in sistemi di questo tipo (ovvero elettrolita ed elettrodi) che appunto è causa della capacità di questi sistemi.

    CITAZIONE
    2-vabbè...avevano ipotizzato di bande di reazione fantomatiche, di effetti punta grossolani, di catture elettroniche, e di attivazioni neutroniche completamente sbagliate e altre cose ..

    Non dai spiegazione di queste tue affermazioni. Ad esempio l'effetto punta è stato dimostrato come faciliti l'innesco del plasma anche a tensioni molto basse. Se lanci il sasso devi poi spiegare il perchè. Bisogna sempre spiegare, quando si afferma qualcosa, perchè la si afferma.

    CITAZIONE
    3-- si era parlato di ricombinazioni...impossibili...
    ma si tratta sempre di semplici differenze di valutazione,
    niente di personale..

    Tu dici, eppure... :D
    Bhè vedremo...:D

    CITAZIONE
    comparazione tra effetto joule e plasma....

    Bhè è logico che se devi comparare un rendimento calorimetrico ti rifai a Joule per avere una valutazione. Altrimenti a cosa compari un risultato calorimetrico, all'accelerazione gravitazionale terrestre?

    In ogni caso il "metodo" ha falle perchè se è vero che la resistenza e la cella lavorano in uguali condizioni e quindi sono comparabili statisticamente (attenzione, statisticamente e non su singola prova) è anche vero che quel 30% di perdite è un fattore che può tranquillamente in un sistema aperto alterare di parecchio i risultati. Ricordo infatti che la conduzione del calore è legata alle differenze di temperatura e questo falsa quel rapporto in negativo. Quindi il rendimento della cella dovrebbe, in teoria, essere superiore a quello valutato dai Quantum che stanno facendo un OTTIMO lavoro considerati i mezzi di cui dispongono.
     
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  5. ElettroRik
     
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    Siccome da questo post http://energierinnovabili.forumcommunity.n...0#entry35094198 nascono tutte le fesserie che Rab sta cercando di attribuire a diversi di noi, per chiarezza chi ne avesse voglia potrà andare a rileggere tutto il tread https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=2694224 e scoprire come stanno davvero le cose.

    Purtroppo i post suoi e dell'amico Remond non hanno un titolo consono all'argomento, ma sono un'accozzaglia di esperimenti 'a casaccio', quindi non è facile trovare subito i link di riferimento.

    Quando ho tempo vi posto anche quello dell'effetto joule e della prova comparativa con resistenza riscaldatrice....
     
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  6. superabazon
     
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    beh è chiaro che un sottile velo di vapore non sia un perfetto isolante, ma penso che abbia un effetto isolante ,

    il punto è che non è l'effetto leidenfrost la causa del meccanismo di accensione del plasma,ma un effetto di risulta...
    il plasma si può accendere immediatamente, e con materiali tipo ferro, senza nessuna inerzia termica...lo stesso tung , con soluzione satura, si accende immediatamente, a temperature attorno ai 20°.....
    .. penso comunque che si formino sottili strati di acqua a dare un effetto isolante, quando non c'è il plasma,e sono sempre comunque perforabili...
    anche la termoionica è da riguardare...non sembra essere così importante per l'accensione, sopratutto in condizioni di soluzione satura...troppo violenta e veloce l'accensione del plasma...

    inoltre,detto tra noi, gli effetti "punta" sono comunque
    da riguardare, troppo lontano comunque dalle energie necessarie,e se ci fossero , nelle quantità necessarie, si troverebbe abbastanza facilmente (relativo a un buon laboratorio attrezzato)...

    qualcuno su CMNS ha ipotizzato effetti tunnel giganteschi su H+ in plasma,
    tipo accelleratore da tavolo,
    che li fa raggiungere energie ,queste sì relativistiche,
    tipo un Gev in pochi millimetri,
    che permetterebbero la spallazione del catodo....
    (magari in questo caso avrebbe un significato la famosa banda di reazione)....
    mah..difficile trovare però questi meccanismi misteriosi...
    non si tratta comunque di tunnel di Debye,
    e lavorare in soluzioni sature, implica una maggiore facilità di accensione, anche se poi è impossibile calcolare le energie con l'equazione di Debye..

    e certo che è logico comparare l'effetto joule con l'effetto plasma,
    però abbiamo dovuto aspettare che remond lo escogitasse, e dopo furiosi insulti , finalmente qualcuno incomincia a capirla...un paro d'anni...azz..
    ma meglio tardi che mai,
    oppure piùtòst che gnit, l'he mej piùtòst,
    trad... piuttosto che niente, è meglio piuttosto....





    e dopo un paro d'anni, veloce come il lampo ,
    ci arriva anche il rik...azzz...
     
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  7. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    anche la termoionica è da riguardare...non sembra essere così importante per l'accensione, sopratutto in condizioni di soluzione satura...troppo violenta e veloce l'accensione del plasma...

    L'elettrodo toriato, che ha un'energia di lavoro di estrazione degli elettroni piu' bassa innesca piu' facilmente il plasma tanto che nacque una discussione in cui si scongliava però il torio perchè pericoloso. Credo che questo sia già un indizio sul fatto che la termoelettronica qualcosa la faccia.

    CITAZIONE
    inoltre,detto tra noi, gli effetti "punta" sono comunque
    da riguardare, troppo lontano comunque dalle energie necessarie,e se ci fossero , nelle quantità necessarie, si troverebbe abbastanza facilmente (relativo a un buon laboratorio attrezzato)...

    Un catodo trattato con il plasma innesca meglio il plasma successivamente e guardacaso è anche più ruvido dopo che è stato trattato. Inoltre l'effetto punta è ricollegato anche ad un fattore: il rapporto di dimensioni fra catodo ed anodo. Se ci pensate bene gira e rigira cadiamo sul campo elettrico e su quanto questo è concentrato in un certo punto. Solo io vedo la connessione?

    CITAZIONE
    però abbiamo dovuto aspettare che remond lo escogitasse

    Remon non ha escogitato nulla, la resistenza elettrica si usa anche per fare tarature. Ad esempio io la sto usando per tarare i sensori del calorimetro valutando cosi' le perdite. Il motivo è semplice, un resistore converte tutta l'elettricità in calore e quindi da li ricavi assorbimento/calore. Poi lo misuri e la differenza sono perdite. E' un sistema standard che si usa spesso.
    Si può fare in altro modo. Prendo un termometro con una resistenza e li infilo in una cella. Scaldo l'acqua con la resistenza e quando raggiungo una potenza di 100 W mi segno sul termometro dove è arrivato il mercurio. Ripeto per 200, 300 ecc...
    Poi uso quel termometro per le misure di temperatura della cella. Dal valore letto nel termometro e dalla corrente data (e tensione) nel tempo posso valutare il guadagno (perdita) in potenza a meno di errori di lettura e taratura del termometro. Non è il metodo Hellblow questo, è solo un termometro tarato.
    Remond ha ben altri meriti (ne ha e parecchi) ma affibbiargli un sistema che poi alla fine è quello usato quando si effettua una calorimetria credo sia come dire che ha inventato l'acqua calda. A me non piacerebbe se fossi in lui, poi fai tu.

    CITAZIONE
    qualcuno su CMNS ha ipotizzato effetti tunnel giganteschi su H+ in plasma,
    tipo accelleratore da tavolo,
    che li fa raggiungere energie ,queste sì relativistiche,
    tipo un Gev in pochi millimetri,

    Sospetto che venne a me un pò di tempo fa e che portò a denigrazioni. Si può ipotizzare la presenza di un campo elettrico molto intenso (localmente) che accelera gli ioni. Però le energie non ci sono (dai calcoli, possibilmente sbagliati, che feci) anche se c'e' di certo un effetto di sputtering sul catodo con rottura del reticolo cristallino (per urto meccanico praticamente), almeno secondo me.

    CITAZIONE
    e lavorare in soluzioni sature, implica una maggiore facilità di accensione

    Se non ricordo male la presenza di sali disciolti in soluzione causa un innalzamento della temperatura (mi sbaglio Skeptic? Sò scarsino in chimica) e quindi il fatto che la soluzione satura facilita l'accensione IO lo ricollego alla densità di ioni nei pressi del catodo.

    Infine io sono molto aggiornato su Rik e sfortunatamente per Remond (nel senso che non può comparare risultati suoi con quelli di rik) il tipo di esperimenti è completamente diverso sia nelle configurazioni che nella modalità di misura.
     
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  8. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Hellblow @ 17/5/2007, 18:38)
    CITAZIONE
    però abbiamo dovuto aspettare che remond lo escogitasse

    Remon non ha escogitato nulla, la resistenza elettrica si usa anche per fare tarature.

    Concordo. E voglio soprassedere nel disquisire su molte altre falsità perchè qui non stiamo facendo (almeno non io) a gara per farsi attribuire il merito di chi ha scoperto cosa. Anche se l'atteggiamento di qualcuno pare volto unicamente a questo...
    Però, è giusto a questo punto precisare:

    Remond, supportato da Rabazon (filmato di Grottammare testimone) è andato sostenendo per MESI, forse anni, che l'asimmetria anodo-catodo fosse un metodo per dimostrare l'eccesso di energia, prendendo una COLOSSALE CANTONATA.
    Qui si è scatenata la contestazione di molti di noi, Ennio Vocirzio, i Quantum, Thot, Hellblow, Meucci, io, e molti altri che ora sicuramente dimentico. Ricordo perfettamente che il tentativo di spiegare ai due romagnoli testoni (ve le ricordate le discussioni sulla saldatrice, effetto joule, legge di watt, eccetera?) che quello non dimostrava un bel nulla (Ennio postò anche il conto di quanti joule occorressero per fondere tot grammi di catodo), perchè si stava solamente assistendo ad una diversa 'densità' di energia e potenza. Da lì è emerso, per una volta TUTTI CONCORDI, che il modo migliore per dimostrare senza sorta di dubbio che l'eccesso energetico c'era realmente sarebbe stato quello di fare la famosa PROVA COMPARATIVA. Per la quale il sottoscritto preparò un protocollo preciso da seguire per determinare risultati certi. Tale prova, con qualche variante, è diventata poi quella che ho messo nel mio sito, e successivamente all'incirca quella che i Quantum hanno recentemente costruito nella nuova sede di Napoli.

    Hehe... di certo non mi passa per l'anticamera del cervello sostenere che l'ho inventata io... e chi sono, Pippo Baudo? E' ovvio che quella è la strada da seguire, in quanto è la soluzione corretta. Punto e basta.

    Quindi , per cortesia, Rabazon, adesso piantala con tutte queste accuse infondate. Ci stai annoiando. Vuoi fare la fine del tuo amico Stranger, che non lo caga più nessuno (a parte te, ovviamente) ?
     
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  9. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Concordo. E voglio soprassedere nel disquisire su molte altre falsità perchè qui non stiamo facendo (almeno non io) a gara per farsi attribuire il merito di chi ha scoperto cosa. Anche se l'atteggiamento di qualcuno pare volto unicamente a questo...

    Anche perchè, almeno per me, finchè il fenomeno non è spiegato e non c'e' un'applicazione pratica non credo ci siano meriti da assegnare.
     
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  10. Wechselstrom
     
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    Nella relazione dei Quantum s'ipotizza una possibile cattura elettronica da parte di un protone o si pensa anche a reazioni fotonucleari. Cercando in Rete non sono riuscito a trovare un grafico della sezione d'urto della prima reazione, mentre per la seconda qualcosa si trova... Voi avete le sezioni d'urto per la p+e?
    Ciao :)
     
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  11. skeptic
     
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    CITAZIONE
    Si può fare in altro modo. Prendo un termometro con una resistenza e li infilo in una cella. Scaldo l'acqua con la resistenza e quando raggiungo una potenza di 100 W mi segno sul termometro dove è arrivato il mercurio. Ripeto per 200, 300 ecc...
    Poi uso quel termometro per le misure di temperatura della cella. Dal valore letto nel termometro e dalla corrente data (e tensione) nel tempo posso valutare il guadagno (perdita) in potenza a meno di errori di lettura e taratura del termometro. Non è il metodo Hellblow questo, è solo un termometro tarato.

    Caro Hellblow,
    questo metodo non mi è chiaro. Cosa vuol dire "quando raggiungo una potenza di 100W"?

    CITAZIONE
    Se non ricordo male la presenza di sali disciolti in soluzione causa un innalzamento della temperatura (mi sbaglio Skeptic? Sò scarsino in chimica) e quindi il fatto che la soluzione satura facilita l'accensione IO lo ricollego alla densità di ioni nei pressi del catodo.

    La presenza di sali disciloti provoca solo un leggero aumento della temperatura di ebollizione, dell'ordine di qualche grado.
    L'attività ionica è certo legata alla concentrazione del soluto, e per basse concentrazioni è proporzionale ad essa, ma a concentrazioni elevate avvengono fenomeni più complessi, e la costante di proporzionalità si riduce.
    Non so se questo spiega i fenomeni a cui alludi.
    Salvatore
     
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  12. Hellblow
     
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    CITAZIONE
    Caro Hellblow,
    questo metodo non mi è chiaro. Cosa vuol dire "quando raggiungo una potenza di 100W"?

    Non è un metodo ma una semplice considerazione. L'acqua possiede un suo calore specifico e come questa anche le soluzioni e fornendo x watt per un tempo conosciuto ottengo un innalzamento di temperatura della stessa molto preciso (supponendo che il sistema sia isolato e non ci sia evaporazione). Ora sfruttando questa cosa posso graduare il mio termometro riferendomi ad una potenza fornita con il resistore per un arco di tempo conosciuto (sappiamo che w=j/t). A questo punto posso usare il mio termometro per verificare quanto tempo passa prima che la cella, trattata con il plasma, raggiunga una delle tacche che ho segnato e conoscendo le potenze immesse ed i tempi di applicazione delle stesse ottengo che ad esempio (se siamo in situazione di eccesso) con il resistore da 50 w la soluzione (per es. 0,2 litri) aumenta la sua temperatura di X gradi in un secondo mentre con l'applicazione del plasma la tacca segnata nel termometro (quella di X gradi) la raggiungo in 4 secondi applicando però solo 10 W al secondo.

    A questo punto è semplice: 10 per 4 secondi sono fà 40 e non 50, per ottenere lo stesso risultato che ottengo con un resistore da 50 W. 50/40 = 1,25 ovvero per ogni watt che fornisco alla cella con il plasma ottengo l'equivalente di 1,25 w forniti con il resistore.
    questo vuol dire che il mio plasma è piu' efficiente del resistore.

    Infatti:

    P1 = V1*I1*1 = quanto richiesto per alzare di 10 gradi 1 litro di soluzione (resistore)
    P2=V2*I2*t = quanto richiesto per alzare di 10 gradi un litro di soluzione (plasma)

    Naturalmente questa quantità richiesta è uguale perchè la soluzione è uguale il punto del termometro che avevamo segnato, quindi:

    P1=P2

    e non può essere altrimenti se la soluzione ha naturalmente la stessa temperatura iniziale nei due casi.
    Quindi:

    V1*I1 = V2*I2*t

    se tanto per dare dei valori t=4, V1=10, V2=10, I1=5,I2=1 (tutti dati che conosciamo) allora ho

    10*5=10*1*4 da cui 50=40 !!! eguaglianza impossibile che implica che nel secondo termine non è stata rispettata la legge di Joule. Il termine a destra è piu' piccolo del 20% rispetto quanto dovrebbe essere, cioè rispetto quello a sinistra. Quindi c'e' un'anomalia.

    Siamo in situazione di eccesso di calore rispetto la potenza fornita.

    Spero di non aver cannato qualcosa (cosa molto probabile per me dopo pranzo! :D) Naturalmente nella pratica si deve tener conto ad esempio dell'instabilità iniziale della cella, di errori di misura del tempo, dell'errore di parallasse con il termometro (ma si può automatizare), inerzia termica del resistore e di parecchi altri fattori. Però è un altro modo di comparare resistore e plasma senza ricollegarsi direttamente alla temperatura.

    Praticamente è la stessa cosa del misurar le temperature con l'unica differenza che mi graduo il termometro in maniera diversa. Con questo volevo dire che per misurare differenze è logico rifarsi alla temperatura e all'effetto Joule. Quindi non esiste il metodo Remond a cui accenna Rabazon.

    CITAZIONE
    L'attività ionica è certo legata alla concentrazione del soluto, e per basse concentrazioni è proporzionale ad essa, ma a concentrazioni elevate avvengono fenomeni più complessi, e la costante di proporzionalità si riduce.

    Si conoscevo questo fenomeno dovuto all'affollamento ionico ecc...:)

    Edited by Hellblow - 18/5/2007, 14:19
     
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  13. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (skeptic @ 18/5/2007, 12:59)
    Caro Hellblow,
    questo metodo non mi è chiaro. Cosa vuol dire "quando raggiungo una potenza di 100W"?

    Credo di intuire l'osservazione. Detta così, fa sorgere il dubbio che Hell confonda potenza con energia (Watt con Joule)...
    Ma la spiegazione 'breve' (lui ti ha fatto tutto il ragionamento dall'inizio) è che si attende un regime di potenza costante e poi si moltiplica tempo per potenza, annotando l'aumento di temperatura.

    E' uno dei tanti modi. Ma loggando nel tempo tutti i parametri in gioco (P, E, V, I, portata, temp), si può fare in tante altre maniere.
     
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  14. Hellblow
     
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    Esatto :D mitico rik ;)
     
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  15. stranger
     
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    CITAZIONE (Wechselstrom @ 18/5/2007, 11:51)
    Nella relazione dei Quantum s'ipotizza una possibile cattura elettronica da parte di un protone o si pensa anche a reazioni fotonucleari. Cercando in Rete non sono riuscito a trovare un grafico della sezione d'urto della prima reazione, mentre per la seconda qualcosa si trova... Voi avete le sezioni d'urto per la p+e?
    Ciao :)

    Purtroppo la massa del neutrone è MAGGIORE della somma aritmetica (protone + eletttrone).
    N= p + e + 782 kev

    Questo significa che se lo ione di idrogeno ha una energia cinetica MINORE di 782 kev la probabilità è ZERO, viceversa se è MAGGIORE allora c'è qualche probabilità.

    Su una stella di neutroni la probabilità è 100%, infatti la stella è fatta solo di neutroni ma l'energia non manca di certo là.
    La stella di neutroni possiede la stessa densità del nucleo atomico, sui libri è scritto che l'acqua è incomprimibile ma però se buttassi un secchio d'acqua su una stella di neutroni il volume di quell'acqua verrebbe ridotto (e quindi compresso) fino a raggiungere il volume di un granello di sabbia delle nostre spiagge, e poi dopo quel granello peserebbe come un secchio pieno d'acqua.


    Per fornire questa energia agli ioni occorre scaldarli moltissimo, oppure in alternativa accelerarli con una tensione elettrica di 782 kilovolt.
    Gli altri hanno scelto di usare il primo metodo, cioè quello di dare energia agli ioni scaldandoli con il plasma e fusione di tungsteno o roba simile, comunque la probabilità è troppo bassa con soli 3500 gradi centigradi e 300 volt o 1000 volt (quello che è).
    Poi c'è quell'altra possibilità di fare p+p, teoricamente solo 100 kev dovrebbero bastare quindi tutto sommato è più facile che si realizzi (p+p) anzichè (p+e).

    (p+p) produce un D+antielettrone+neutrino
    successivamente l'antielettrone cattura sicuramente e presto un elettrone e vengono liberati 1,022 Mev.

    la sezione d'urto elettrone e antielettrone è 100%

    Ritornando al discorso di prima (p+e) il neutrone eventualmente formatasi ha mediamente 15 minuti di tempo per essere acquisito dal qualche nucleo di cui è composto l'elettrodo e fare microscopiche trasmutazioni (o acquisito dal liquido della cella e liberare 2,22 Mev), scaduto questo tempo il neutrone decade il protone ed elettrone cioè ritorna tutto come prima anzi no... perchè l'antineutrino è scappato via... è quella è energia persa che noi avevano inizialmente speso per accelerare lo ione di idrogeno.
     
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139 replies since 3/5/2007, 15:45   6017 views
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