energia dal sole e fame nel mondo

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  1. hugh
     
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    Non credo che i problemi di malnutrizione dell'africa derivino solo da problemi energetici...che cmq non si risolvono piazzando una centrale in mezzo al Serengheti

    Non è che magari invece l'energia solare può risolvergli qualche problema?
     
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  2. claudiomenegatti
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 21/5/2007, 17:25)
    [per produrre cibo ci vuole energia.
    niente energia niente cibo.


    fb

    Caro Franco,
    per produrre cibo, se ci riferiamo all'Africa, non ci vuole solo energia, ci vuole sopratutto "buonsenso".
    La fame del mondo è un problema politico!
    E chi abbia fatto almeno un viaggio tra i paesi dell'Africa subsaariana se ne rende subito conto.
    Noi, che ci reputiamo civili, dovremmo dare un grande aiuto, a quella gente, ma sopratutto per questioni egoistiche.
    Se vogliamo salvaguardarci l'aria che respireremo in futuro, dovremo preoccuparci di fornire gli strumenti di sopravvivenza a quella gente, perchè resti nel proprio territorio e sia in grado di nutrirsi.
    Quella gente non ha bisogno d'altro che di riempire la pancia e stare tranquilla.
    Noi abbiamo la possibilità di fornire loro tutto il know how per realizzare le loro necessità.
    La gente brucia tantissimo legname per cucinare e per essiccare pesce ed altre derrate alimentari, ma quello che più è peggio, molte multinazionali fanno la stessa cosa per l'essiccazione di erbe ed altri prodotti che poi esportano, con la notevole differenza che stanno sterminando intere foreste a scapito della popolazione e dell'ecosistema locale.
    Tutto questo porta all'avanzare della desertificazione, alla fame ed alla disperazione, all'emigrazione forzata della gente, che ce la ritroviamo sulle coste della Sicilia, dopo aver bivaccato inutilmente nelle periferie delle loro affollatissime ed inquinatissime città, e questo come effetto a corto/medio termine.
    Se esaminiamo questi effetti a lungo termine potremmo arrivare facilmente al catastrofismo.
    L'utilizzo dell'energia solare, in quei paesi, non solo potrebbe essere molto utile a loro, ma di riflesso anche a noi.
    Ma non serve solo quella, serve anche una politica di educazione allo sviluppo che consenta alla gente di ottimizzare le risorse e, sopratutto, di gestirle con un minimo di buonsenso.
    Portare aiuti alimentari a quella gente ha paradossalmente aumentato la miseria e la fame.
    Non bisogna nemmeno portargli la canna per pescare, ma insegnargli a costruirla!
    E' su questo piano, in cui dobbiamo agire, e molto alla svelta, se vorremo garantirci un futuro.
     
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  3. gymania
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 21/5/2007, 17:25)
    per produrre cibo ci vuole energia.
    niente energia niente cibo.

    qui ci sono i reattori nuke nel mondo.

    fb

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    Non significa nulla!
    Non mi risulta che si muoia di fame in Irlanda, ne' in Canada, tantomeno in Norvegia.
    Potrei aggiungere l'Australia e magari anche il Cile
    che di fatto è il paese con il reddito pro capite più alto del continente sudamericano...

    Pace!
    Gym
     
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  4. senza futuro
     
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    Caro prof.
    visto che "si fa' " a chi la SPARA piu' grossa .....sil legga anche questo..


    «Fare figli è un crimine ecologico»

    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_NELMONDO

    «Se si rinuncia ad un figlio - spiega Guillebaud - gli effetti per il pianeta sono più grandi di tutte le altre cose che si possono fare incominciando dal risparmio di energia elettrica».

    ... sentiamo cosa ne pensa....
     
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  5. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (claudiomenegatti @ 21/5/2007, 18:49)
    ... Non bisogna nemmeno portargli la canna per pescare, ma insegnargli a costruirla!
    E' su questo piano, in cui dobbiamo agire, e molto alla svelta, se vorremo garantirci un futuro.

    Questo intervento secondo me è l'esempio perfetto della semplice ed intelligente via che può portare alla soluzione di tanti problemi, non solo della fame. E non solo dei popoli del sud del mondo, ma anche dei nostri!
    Approvo in pieno e rilancio.
    Per anni abbiamo cercato di tacitare le nostre coscienze di occidentali ben nutriti con la perenne litania degli "aiuti al terzo mondo". E tutto ciò che abbiamo ottenuto è stata la nascita di una classe sociale di funzionari e governanti corrotti, un gigantesco terreno di caccia libera per le multinazionali in cerca di affari, una marea di disperati a cui abbiamo tolto la possibilità di autosostentamento spingendoli ad uno stile di vita "industriale" del tutto velleitario in moltissime realtà. In molti paesi (vedi Nigeria delle disavventure Agip) il massimo dell'aspirazione lavorativa consiste nel fare da manovalanza a bassissimo costo per le multinazionali in cerca di materie prime. Non esiste alcuna altra attività che possa sperare di fornire agli abitanti una qualche forma di bene da scambiare con i beni provenienti dal primo mondo. La stragrande maggioranza vive con i prodotti della terra locali e con i beni elemosinati dalla cooperazione internazionale.
    Pensare di risolvere i problemi di questa gente paracadutando una centrale nucleare nella savana mi pare poco credibile.
    Non credo nemmeno molto però all'ipotesi romantica di "restituire" il controllo delle ricchezze ai locali. E' evidente che le infrastrutture e le leadership locali sono troppo abborraciate per potersi difendere dalle lusinghe delle multinazionali.
    Una vera cooperazione che fornisca a queste persone la possibilità di sfruttare il sole per essere relativamente indipendenti è il primo passo. Con progetti semplici si possono rendere autonomi interi villaggi, pompare l'acqua dai pozzi per irrigare, carburante per coltivare, fornire illuminazione, telecomunciazioni, istruzione, trasporti.
    Il passaggio successivo potrà essere la produzione di beni di scambio (energia dai deserti ad esempio). E se l'energia elettrica costerà un pò di più ben venga che parte di quel di più vada nei paesi arretrati piuttosto che in tasca agli azionisti della city.



    CITAZIONE (senza futuro @ 22/5/2007, 00:07)
    «Se si rinuncia ad un figlio - spiega Guillebaud - gli effetti per il pianeta sono più grandi di tutte le altre cose che si possono fare incominciando dal risparmio di energia elettrica».

    Bella lotta di "cervelli" direi. :P
     
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  6. cirowsky
     
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    se per produrre cibo ci vuole energia, allora la prospettiva che gli idrocarburi finiscano significa che bisogna cercare altro.

    altro è: il nucleare e le energie alternative.

    per quanto riguarda il nucleare, più che un'affermazione ho una domanda: quante scorte di combustibile nucleare (forse l'espressione non è esatta perdonatemi) ci sono?


    se dovessimo fare andare tutto con il nucleare una volta che il petrolio sia finito (auto comprese), quanto durerebbe?
    io ho solo sentito che le riserve non sono moltissime, il nucleare (preso da solo) non è qualcosa con il quale andare avanti a lungo. ma se qualcuno ha una risposta più puntuale...
     
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  7. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (gymania @ 21/5/2007, 19:11)
    CITAZIONE (francobattaglia @ 21/5/2007, 17:25)
    per produrre cibo ci vuole energia.
    niente energia niente cibo.

    qui ci sono i reattori nuke nel mondo.

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    Non significa nulla!
    Non mi risulta che si muoia di fame in Irlanda, ne' in Canada, tantomeno in Norvegia.
    Potrei aggiungere l'Australia e magari anche il Cile
    che di fatto è il paese con il reddito pro capite più alto del continente sudamericano...

    Pace!
    Gym

    lei mi dà man forte: tutti quei paesi che cita (ad esclusione del Cile) hanno un consumo energetico per abitante SUPERIORE a quello italiano. Inoltre:

    1. il canada, che con una popolazione metà dell'italiana consuma quasi il doppio d'energia, ha oltre 20 reattori nuke da cui prende oltre il 15% dell'e.e. che consuma;
    2. l'australia, che con una popolazione 1/3 dell'italiana consuma più della metà d'energia consumata in italia, produce il 90% della propria e.e. da combustibili fossili, principalmente carbone,
    3. la norvegia, con una popolazione che è 1/15 di quella italiana consuma 1/3 dell'e.e. consumata in italia, produce la propria e.e. tutta da idroelettrico, che è sì solare, ma il merito non va al sole, bensì alla disponibilità di bacini;
    4. il cile sarà il paese a più alto reddito pro-capite del sudamerica, ma esso è pur sempre 1/4 del reddito procapite italiano e, infatti, la disponibilità energetica del cittadino cileno è la metà di quella di un cittadino italiano.
    5. dell'irlanda so solo che importano energia da UK (principalmente carbone) e che, comunque, ciascun irlandese usa più energia di ciascun italiano.

    in breve: energia (nuke, carbone, petrolio, gas)=ricchezza.
    chi non ha nulla di ciò ma ha soltanto il sole è destinato alla povertà.
    il caso dell'idroelettrico (100% in norvegia o in paraguay) è un'eccezione il cui merito va non al sole ma all'esistenza dei bacini.

    fb


    CITAZIONE (cirowsky @ 22/5/2007, 04:18)
    se per produrre cibo ci vuole energia, allora la prospettiva che gli idrocarburi finiscano significa che bisogna cercare altro.

    altro è: il nucleare e le energie alternative.

    per quanto riguarda il nucleare, più che un'affermazione ho una domanda: quante scorte di combustibile nucleare (forse l'espressione non è esatta perdonatemi) ci sono?


    se dovessimo fare andare tutto con il nucleare una volta che il petrolio sia finito (auto comprese), quanto durerebbe?
    io ho solo sentito che le riserve non sono moltissime, il nucleare (preso da solo) non è qualcosa con il quale andare avanti a lungo. ma se qualcuno ha una risposta più puntuale...

    avremmo combustibile per la fissione nucleare per decine di migliaia di anni.
    prima di allora, si spera, la fusione sarà realtà.

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  8. hugh
     
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    CITAZIONE
    in breve: energia (nuke, carbone, petrolio, gas)=ricchezza.
    chi non ha nulla di ciò ma ha soltanto il sole è destinato alla povertà.

    Ma quando mai!!!!!!!
    Sono poveri perchè non hanno energia...ma non perchè non hanno il nucleare (per inciso molti stati africani le risorse le hanno, molto più di noi italiani...eppure..)

    Lo hanno già detto in molti ma lo ripeto..la fame del mondo non si risolve piantando una centrale nuclare nel mezzo dell'Africa equatoriale!!!

    Povero non è chi non ha carbone,gas,nuke o gas, ma chi non sa (o nel caso di gran parte del terzo mondo non può) sfruttare quello che ha!!
     
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  9. janvaljan
     
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    Carissimo ing Battaglia, ma le risulta che dall'elettricità proveniente dalle centrali nucleari si possa fare petrolio? No perchè io trattori ad energia elettrica non li ho ancora visti...e non mi sembra che qualcuno abbia intenzione di usarli.
    Quindi non vedo la correlazione tra energia elettrica e produzione agricola..semplicemente perchè questa correlazione non c'è.

    Al massimo potremmo fare un bel discorsetto sulle risorse idriche...e là è un altro paio di maniche. Perchè è anche vero che per estrarre acqua da un pozzo serve corrente, ma se l'acqua finisce puoi avere tutta l'energia che vuoi ma non estrai un fico secco.

    E poi dia un'occhiata a questo grafico che ho trovato in giro

    image

    India e Pakistan sono tra i maggiori produttori di cotone eppure in quei paesi c'è moltissima gente che muore di fame. Potrebbero convertire parte della produzione di cotone in quella di cereali e sfamare la popolazione ma di certo questo non succederà mai. Come me lo spiega? Con la mancanza di energia???
     
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  10. cirowsky
     
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    che per vivere agiatamente ci voglia energia, e che uno dei maggiori problemi del terzo mondo sia l'energia, e che il nostro prossimo problema sia il prossimo esaurisrsi dei combustibili fossi, questo è indubitabile.
     
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  11. gymania
     
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    CITAZIONE (francobattaglia @ 22/5/2007, 09:12)
    1. il canada, che con una popolazione metà dell'italiana consuma quasi il doppio d'energia, ha oltre 20 reattori nuke da cui prende oltre il 15% dell'e.e. che consuma;
    2. l'australia, che con una popolazione 1/3 dell'italiana consuma più della metà d'energia consumata in italia, produce il 90% della propria e.e. da combustibili fossili, principalmente carbone,
    3. la norvegia, con una popolazione che è 1/15 di quella italiana consuma 1/3 dell'e.e. consumata in italia, produce la propria e.e. tutta da idroelettrico, che è sì solare, ma il merito non va al sole, bensì alla disponibilità di bacini;
    4. il cile sarà il paese a più alto reddito pro-capite del sudamerica, ma esso è pur sempre 1/4 del reddito procapite italiano e, infatti, la disponibilità energetica del cittadino cileno è la metà di quella di un cittadino italiano.
    5. dell'irlanda so solo che importano energia da UK (principalmente carbone) e che, comunque, ciascun irlandese usa più energia di ciascun italiano.

    Occorre intenderci nel merito.
    Consumare meno energia è di per se' un fatto in assoluto negativo oppure indica una maggior attenzione alle reali necessità?

    Paragonando il bisogno di l'energia al bisogno di cibo si può osservare che chi mangia troppo poco è certo denutrito e incapace di produrre, ma chi ingurgita oltre le reali necessità è obeso e circondato di rifiuti.

    Chi dei due individui godrà di miglior salute e vivrà più a lungo?

    CITAZIONE (francobattaglia @ 22/5/2007, 09:12)
    si spera, la fusione sarà realtà.

    Speranza indubbiamente condivisa da entrambi.

    Pace!
    Gym
     
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  12. StevenING
     
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    CITAZIONE (gymania @ 23/5/2007, 02:20)
    Occorre intenderci nel merito.
    Consumare meno energia è di per se' un fatto in assoluto negativo oppure indica una maggior attenzione alle reali necessità?

    Paragonando il bisogno di l'energia al bisogno di cibo si può osservare che chi mangia troppo poco è certo denutrito e incapace di produrre, ma chi ingurgita oltre le reali necessità è obeso e circondato di rifiuti.

    Chi dei due individui godrà di miglior salute e vivrà più a lungo?

    L'Italia non è sicuramante obesa ... ed il problema è che mangiamo sempre fuori casa e se ristoranti e tavole calde dovessero chiudere...
     
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  13. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (gymania @ 23/5/2007, 02:20)
    Occorre intenderci nel merito.

    1. Consumare meno energia è di per se' un fatto in assoluto negativo oppure indica una maggior attenzione alle reali necessità?

    2. Paragonando il bisogno di l'energia al bisogno di cibo

    Gym

    1. no, poter consumare più energia è un fatto in assoluto positivo: più se ne consuma meglio è (si badi: consumo non vuol dire sperpero);

    2. il paragone è insussistente: lo fa spesso il prof. balzani dell'università di bologna; ma, abbiamo appurato, balzani è un totale incompetente nel tema.
    la quantità di cibo consumata è limitata dalla fisiologia del nostro metabolismo, la quantità di energia che consumiamo (ripeto: non sperperiamo) dipende solo dalla nostra fantasia. se consumo energia (ripeto: non sperpero) vuol dire che una ragione c'è (voglio stare più fresco in ufficio, in tram, in metro, al cinema; voglio far fare un lavoro ad una macchina anziché al mio corpo; voglio leggere di notte, voglio salire al decimo piano in ascensore, voglio scendere dal primo piano in ascensore se sono handicappato e, in questo caso, voglio far muovere la mia sedia a rotelle da un motore anziché dalle mie braccia, etc. etc. etc.
    ricordatevi: più energia consumiamo più ricchi siamo (la ricchezza non è solo denaro ma benessere).
    chi ci parla di "decrescita felice" (balzani, tozzi) ci inganna. e chi abbocca, come alcuni di voi, spesso lo fa con sincera convinzione "ambientalista" ma non si rende conto dell'inganno.
    il limite all'uso dell'energia è la nostra fantasia e non c'è una pancia per l'energia come c'è invece una pancia per il cibo.

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  14. mariomaggi
     
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    Franco,
    CITAZIONE
    poter consumare più energia è un fatto in assoluto positivo: più se ne consuma meglio è (si badi: consumo non vuol dire sperpero

    :(

    meno male che nel mondo la maggior parte delle persone non la pensi cosi', altrimenti saremmo gia' finiti.

    Ciao
    Mario
     
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  15. francescomat
     
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    CITAZIONE
    consumo non vuol dire sperpero

    Può chiarire qual è il confine tra consumo e sperpero?
    CITAZIONE
    più energia consumiamo più ricchi siamo

    Anche se lo facciamo a scapito di qualcuno? Oppure questo varrebbe solo nel caso in cui, avendo a disposizione n centrali nucleari al torio, potessimo distribuire energia illimitata a nove miliardi di individui?
    In altri termini, allo stato attuale, questo tipo di ricchezza quanta gente taglia fuori?

    Ultima domanda: lei si sente realmente più felice quando delega ad una macchina il lavoro che faceva prima manualmente?
     
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205 replies since 21/5/2007, 07:27   5714 views
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