Elettricità dal passaggio auto

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    Lawrence, il peso è una forza e come tale può essere utilizzata per produrre energia, prova a immaginare i piezoelettrici. L'errore è pensare che si possa avere energia "gratis". Come già fatto più volte notare, a volte sprechiamo energia (troppo spesso), che se ne va sovente in calore (quello del surriscaldamento dei freni, per esempio). Alcuni sistemi tendono a recuperare una parte di questa energia, ma non sempre ne vale la pena.
     
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    Immane Rompiball

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    Vero, non sempre ne vale la pena perchè l'accorgimento costa troppo e dura troppo poco. Ma il peso che è una forza non è energia. Perchè un peso o una forza diventino energia questa deve variare nel tempo e produrre lavoro. I piezo producono la scintilla perchè uno preme e schiaccia il pulsante, forsa applicata a movimento di qualche cosa, e dopo che la scintilla è scoccata il pulsante deve ritornare indietro per poter ottenere ancora una volta la scintilla. :)
     
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    Genchizziamoci: se ha un peso ,ha anche una massa.Se ha una massa,la massa è energia. Ne deriva che
    peso=energia

    Mi son fatto 4 scarabocchi di calcoli,ipotizzando una strada urbana in cui transitano in discesa un tot di autoveicoli: non ricordo quanti kilowattora si ottengano,ma era poca roba.Credo inoltre che un sistema di recupero energia dalle autovetture cozzi contro il regolamento della circolazione stradale,potrebbe sorgere il pericolo di incidenti;il manto stradale deve essere il piu' compatto possibile,adatto a certe velocità e a certi pneumatici, e privo di tubi,grate,trabocchetti e valvolette sparse qua e là.
     
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    Immane Rompiball

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    No, OVI, no, questo non dovevi dirlo... :(
    La massa non è energia. E neppure il peso... Neppure a velocità relativistiche... :sick:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Energia
     
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  5. remedy
     
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    Ciao
    se avete visto come è fatta una bilancia per pesare i camion avete un esempio di come possa essere realizzata la struttura, può essere migliorata o addirittura essere uguale. Non ci sono valvolette varie che ostruiscono il passaggio ne tantomeno problemi di sicurezza stradale essendo una piattaforma in ferro. Se è troppo liscia si può pensare addirittura di stenderci sopra una gettata di catrame o simili ma l'idea di fondo non cambia. E' una piattaforma che a riposo si potrebbe confondere con il manto stradale, l'unica cosa che si nota è la struttura separata quindi la separazione (di alcuni millimetri) tra il vero manto stradale e il manto della piattaforma

    L'energia non viene rubata a nessuno. Se pensate alla Roma Napoli dove ci sono una serie di salite e discese potete pensare che nel tratto in discesa vengono poste queste pedane (l'energia per arrivare in cima alla salita? ... comunque ci si doveva arrivare se si vuole raggiungere la meta!!!)

    Il lavoro recuperato è dato dalla forza peso del mezzo per lo spostamento (i pochi centimentri che scende la pedana una volta che il mezzo ci passa sopra). L'automezzo si trova prima di salire sulla pedana ad una quota, mentre cammina sale sulla pedana, questa si abbassa a causa della forza peso e il mezzo si ritrova all'uscita della pedana con un salto di quota naturale più i 2-3 cm parchè la pedana si è abbassata. L'uscita dalla pedana può essere già pensata di 3 cm più in basso rispetto al livello della pedana a riposo.

    Il sistema a mio giudizio funziona, occorre solo capire quanto costa e quanto rende ... cose che purtroppo non so.
    Ciao
    Carlo
     
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    Immane Rompiball

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    ... :( :( :(

    ...il lavoro non è una forza, una forza non è energia e neppure potenza... :( :( :(

    Se si vuole sfruttare il fatto che il peso abbassi la piattaforma muovendo un sistema a biella manovella pochi centimetri non sono un granchè e l'energia recuperata da quell'accrocchio non è tanta rispetto al suo costo e alla sua manutenzione. Poi una volta che è sceso a livello basso, occorre che ritorni su prima che arrivi il veicolo successivo. Insomma, se dopo una salita che deve per forza essere attraversata dal traffico si mette qualcosa che frena la discesa dei mezzi sfruttando l'energia potenziale acquisita, questa si può recuperare, ma non è uno scherzo farlo che duri e che non comporti problemi al traffico stesso... :unsure:

    Però se si taglia un viadotto e si fanno cadere auto, camion camper ecc... da 30m quando arrivano in fondo, ecco, credo che si possa recuperare un pò di energia... :lol:
     
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    quando arrivano in fondo, ecco, credo che si possa recuperare un pò di energia...

    ... ma te la spendi tutta, e di più, per rimuovere i rottami :P


    P.S.: Una cella di carico, magari piezo (non confondetela con gli accendini, per favore) ha spostamenti quasi impercettibili, quindi potrebbe essere fattibile senza intralcio al traffico e senza prevedere grandi leveraggi, ma ribadisco che i costi sarebbero sproporzionati, rispetto ai benefici ottenibili. Occorre recuperare SOLO l'energia che andrebbe sprecata in frenate, o attriti, l'altra è giusto che se la goda chi ha speso per averla (cioè il camionista). Tutti gli altri provvedimenti atti a migliorare l'efficienza del veicolo certamente incideranno sul prezzo d'acquisto e quindi è giusto che se li goda chi caccia fuori i soldi e non il pirata di turno che mi ficca le celle di carico sotto le mie ruote.
     
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    Immane Rompiball

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    ...ora non è per far sapere a tutti quanto ne so e neppure per fare il bastian contrario, che non sopporto ma le celle di carico, :SPOT: ne ho una da 10Ton nuova della AEP Transducers solo provata da vendere chi la vuole mi contatti per MP :FINESPOT: usano strain gauge resistivi. Tu tiri quei cosini incollati ad una molla di acciaio inox lavorata ad hoc e questi per ogni microstrain (microstiramento microvariazione della loro lunghezza) variano di pochissimo la loro resistenza. Quattro o otto di quei cosini messi a ponte fanno un ponte di misura resistivo. La cella di carico si deforma in realtà di pochissimo sotto il carico. Questo porta ad una variazione lineare della resistenza e se il ponte è alimentato p. es. a 10V si ottengono 20mV di sbilanciamento ai rami di misura del ponte.
    Un "coso" piezoelettrico funziona in un altro modo. Tu premi tramite una leva meccanica che moltiplica la tua forza, su di una serie di pasticche che generano una tensione elettrica pari alla forza applicata. Ma una tensione non è energia. Abbiamo energia solo quando scocca la scintilla famosa. Energia pari a quella che è lo spostamente del pulsante e che si sente nel dito che preme. Per ottenere un'altra scintilla dobbiamo o premere ancora oppure lasciare e premere di nuovo per avere lo spostamento che insieme alla forza applicata produce una tensione ed una corrente di scarica equivalenti di energia.
    Niente spostamento della forza niente potenza, niente potenza per il tempo niente energia. Non se ne esce. Purtroppo. :(

    P.S. I rottami si possono vendere e recuperare parte delle spese! :lol:
     
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  9. alki777
     
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    salve so che il mio intervento non è in tema con l'argomento di discussione o meglio, in qualche modo lo è, ma non ........ va bè non mi dilungo in spiegazioni e vengo al dunque, anche se ci sarebbero da fare prima le presentazioni ma c'è tempo per quelle.
    insomma è un po di tempo che ho in mente di organizzare una fiera incontro che tra i vari settori dia un ampio spazio agli inventori che passano le loro notti ad arrovellarsi tra formule, idee, tentativi e quant'altro. uno spazio che dia la possibilità di presentare i propri progetti e di confrontarsi con altre idee ma soprattutto, uno spazio in cui convogliare aziende in cerca di nuove idee e finanziatori interessati.
    bene concludo dicendo che questa mia idea ha raggiunto una buona percentuale di concretezza e fattibilità .
    la mia domanda è questa: che ne pensate?
    scusate ancora per l'interruzione, ho provato ad aprire un nuovo forum ma non ci sono riuscito altrimenti avrei evitato di infiltrarmi in questa maniera.
    grazie
     
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  10. mariomaggi
     
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    alki77,
    se tu fossi andato nella sottosezione del forum FIERE avresti trovato un post che parlava della fiera R2B (Research to Business) che si e' tenuta a Maggio a Bologna, mi sembra esattamente quello che proponi tu, gia' realizzato.

    Ciao
    Mario

    P.S. Se devi continuare questo discorso, aggiungilo nella sezione FIERE, qui non c'entra
     
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  11. Roberto_Marongiu
     
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    Salve a tutti,
    volevo solo far presente che questo sistema e' stato gia' ideato da un ricercatore sardo, la sua idea e' stata anche pubblicata sulla
    "Nuova Sardegna" l'estate scorsa, mi sembra. Inoltre, non e' l'unico ad averci pensato:

    http://www.edilio.it/news/edilionews.asp?t...tizie&cod=11223

    Inghilterra: una pedana per catturare energia dalle auto di passaggio

    Il peso di un veicolo che transita su una pedana può generare energia fino a circa 10 kW. L'idea arriva dall'Inghilterra è la Elektro-Kinetic Road Ramp, inventata da Peter Hughes. Le macchine passano su questa speciale pedana che sotto il peso della vettura si abbassa di qualche centimetro. Si attiva, così, un generatore che produce corrente che viene immagazinata immediatamente in un apposito accumulatore.

    Non riduce il traffico ma, almeno, ne trae energia per poter far funzionare, ad esempio, segnali luminosi per le strade o per illuminarle.
    Realizzato in acciaio ad alta resistenza l'Electro Kinetic Road Ramp è poi rivestito di un materiale antisdrucciolevole per evitare, in condizioni meterologiche non favorevoli, di compromettere la sicurezza di marcia delle vetture. L'utilizzo, a detta dell'inventore, non richiede particolari accorgimenti e non prevede grandi manutenzioni. Positivi anche i risultati dei test per quanto riguarda la robustezza. L'inventore inglese sta promuovendo l'idea presso i Comuni e pare che stia riscuotendo un certo successo: già in duecento avrebbero manifestato interesse all'acquisto. La pedana è in vendita per 37.000 euro.


    guardate la foto e datemi un parere: secondo voi la pedana ruba energia all'auto o sfrutta la temporanea "caduta" del mezzo?

    Ciao
    Roberto
     
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    Ne abbiamo scritto abbastanza in questa discussione, ma forse serve ancora ribadire che nulla si crea e nulla si distrugge. Quindi l'energia recuperata da questo sistema è presa da quella del mezzo, che ha consumato carburante per portarsi lì e ne spenderà per venirne fuori. Si tratta di poca energia ma se l'è pagata il proprietario dell'auto.

    Poi, se leggi con attenzione l'articolo che hai linkato noterai che l'invenzione è attribuita a un inglese, non a un nostro conterraneo.

    Le due cose messe insieme ti dovrebbero far capire quanto peso dare agli articoli che si leggono sui giornali, dove c'è una piccola verità (la realizzazione di quello strumento), contorniata da una marea di orpelli spesso inutili all'informazione, quando non assolutamente inventati e falsi.

    Una lettura attenta, o da diverse fonti, dovrebbe aiutare a estrarre la vera notizia e a trascurare completamente tutto il resto, in questo, come leggi qui sopra, la conoscenza della fisica e delle leggi della dinamica dovrebbero darti una mano.
     
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  13. Roberto_Marongiu
     
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    Si lo so che e' attribuita ad un inglese, infatti scrivevo:

    CITAZIONE
    Inoltre, non e' l'unico ad averci pensato:

    comunque non ritengo questa una fonte di energia "usabile", mi sembra un po' assurda e rende pochissimo, ho postato l'intero articolo
    proprio per farlo notare.

    CITAZIONE
    nulla si crea e nulla si distrugge

    certo, ci mancherebbe... :)

    solo che, immaginando uno "scalino" di pochi centimetri, dal punto di vista dell'auto non dovrebbe cambiare niente:
    lei stava spendendo energia per camminare, poi trova la pedana che si trova allo stesso livello della strada, il suo peso
    la spinge, diciamo, un centimetro piu' in basso, dopodiche' l'auto si ritrova di nuovo sull'asfalto.

    Insomma, dovrebbe essere la strada ad avere uno scalino verso il basso di 1 cm, l'auto si pone sulla pedana che si abbassa con essa e
    la riporta sulla strada.

    Il mio dubbio e' questo: se la strada fosse perfettamente orizzontale sia prima che dopo e la pedana consistesse in un rialzo, in modo che
    l'auto la deve spingere verso il basso per poter continuare la corsa, avremmo un sacco di energia rubata, come dici tu!

    Se invece la pedana viene azionata dal solo peso dell'autovettura, che si trova sotto i piedi un salto di 1 cm, per l'auto cosa cambia?

    Ciao
    Roberto
     
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    Se invece la pedana viene azionata dal solo peso dell'autovettura, che si trova sotto i piedi un salto di 1 cm, per l'auto cosa cambia?

    Cambia che per tornare 1 cm sopra deve spendere energia (anche se 1 cm lo dovesse recuperare nei 100km seguenti) Immagina che ci sia un percorso ad anello e che periodicamente ripassa sulla pedana: logicamente avrà recuperato a sue spese il cm perso al passaggio precedente!
    Ma cosa sarà mai un cm ogni tanto? L'equivalente di una colletta tra gli automobilisti, solo che il fine di questa raccolta quale sarebbe? Chi ne incassa i proventi?

    A proposito di "Nuova Sardegna", lo sai che uno dei suoi giornalisti era un mio cugino di primo grado? (Era, perché è deceduto da alcuni anni).
     
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  15. hugh
     
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    Che se il salto è di un cm richiederà pochissima energia in più all'auto...ma produrrà ancora meno energia elettrica in uscita..

    se proprio bisogna fare qualcosa in autostrada...perchè non metteri i moduli FV sulle barriere antirumore (dove è possibile ovviamente!)

    so che non sono il primo piciu che ci ha pensato..
     
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62 replies since 25/5/2007, 16:17   3775 views
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