Nuovo articolo di FB

caldo, condizionatori, fotovoltaico ecc.

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  1. dotting
     
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    Ho letto tutti gli interventi sull’argomento, però c’è una cosa che non ho trovato.
    Nessuno considera il fatto che per avere 1 kWh nella mia utenza in Centrale se ne devono produrre 2,5, se io invece produco 1 kWh in casa e posso utilizzarlo direttamente evito che si producano i famosi 2,5 kWh.
    Di più stiamo andando incontro spesso a black-out in concomitanza con temperature molto elevate, è fuor di dubbio che questi problemi siano legati ad un uso estensivo dei condizionatori, ma un pannello FV è un sistema di produzione di energia “IN FASE” con la richiesta di energia elettrica per servire i condizionatori.
    Il problema rimane sul tipo di incentivo di cui usufruisce ora il FV, che da questo punto di vista è completamente antitetico.
    E’ noto infatti che tutta la produzione di energia elettrica in “conto energia” viene versata in rete e la cosa più assurda, ma logica dal punto di vista della sicurezza, è che in caso di black-out non si può usufruire dell’energia autoprodotta.
    Ora cosa mi vieta di utilizzare il FV in isola: il fatto che io ho chiesto 700 Watts di pannelli, mi sono sufficienti per alimentare il mio condizionatore/boiler a termopompa e mi hanno chiesto 5000 euro, e quando li recupero!!!!!
    Fin quando ci saranno questi prezzi il privato ha qualche remora, a meno che non venga incentivato l’acquisto con una detrazione secca tipo il solare termico.
    Speriamo nella prossima Finanziaria!

    Correggo per la Sardegna qualcosa si è mosso:
    http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp...=10161&idCat=27
    20%+conto energia, ma diciamo che si comincia a ragionare.

    Edited by dotting - 7/7/2007, 12:04
     
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  2. dotting
     
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    Informazione ANSA fresca, fresca è il caso di dirlo di oggi:
    Dai gelati all'acqua minerale.
    Passando per il nuovo 'must' delle ultime estati, il condizionatore d'aria, diventato indispensabile per difendersi dal caldo torrido.
    L'Italia si appresta così ad affrontare l'afa estiva e mette in conto 16 miliardi di euro per combattere le alte temperature.
    Un esercito di 13 milioni di apparecchi installati che ogni anno crescono ad un ritmo di 1,5 milioni.
    Non solo negli uffici, ma anche nelle case, con un impatto non da poco sui consumi elettrici: 7,1 miliardi di chilowattora l'anno.
     
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  3. GrauSam
     
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    Tralasciando le considerazioni sul forviante articolo de "Il Giornale", rispondo cosi:

    SI PUO' FARE!!!

    Rubbia: la prima grande centrale a solare termodinamico

    [GOD MODE ON]
    Decreto che tutta l'Italia Meridionale, da Roma a Gela, sia tappezzata da Pannelli e Centrali Fotovoltaiche...
    [GOD MODE OFF]

    :D :lol:

    Disastro di Chernobyl :cry:

    OOOPPPSSSS, PUO' SUCCEDERE...

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  4. ad80
     
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    Scusatemi..........

    Ma Franco Battaglia ha tenuto conto dell'enorme quantità d'acqua che ci vuole per mantenere in esercizio una centrale nucleare?

    Magari con l'aumento delle temperature (e della siccità!!!!!!!!!) potrebbe proprio essere una CASTRONERIA!!!!!!!!!!!!!



    CITAZIONE (dotting @ 6/7/2007, 13:00)
    Ho letto tutti gli interventi sull’argomento, però c’è una cosa che non ho trovato.
    Nessuno considera il fatto che per avere 1 kWh nella mia utenza in Centrale se ne devono produrre 2,5, se io invece produco 1 kWh in casa e posso utilizzarlo direttamente evito che si producano i famosi 2,5 kWh.
    Di più stiamo andando incontro spesso a black-out in concomitanza con temperature molto elevate, è fuor di dubbio che questi problemi siano legati ad un uso estensivo dei condizionatori, ma un pannello FV è un sistema di produzione di energia “IN FASE” con la richiesta di energia elettrica per servire i condizionatori.
    Il problema rimane sul tipo di incentivo di cui usufruisce ora il FV, che da questo punto di vista è completamente antitetico.
    E’ noto infatti che tutta la produzione di energia elettrica in “conto energia” viene versata in rete e la cosa più assurda, ma logica dal punto di vista della sicurezza, è che in caso di black-out non si può usufruire dell’energia autoprodotta.
    Ora cosa mi vieta di utilizzare il FV in isola: il fatto che io ho chiesto 700 Watts di pannelli, mi sono sufficienti per alimentare il mio condizionatore/boiler a termopompa e mi hanno chiesto 5000 euro, e quando li recupero!!!!!
    Fin quando ci saranno questi prezzi il privato ha qualche remora, a meno che non venga incentivato l’acquisto con una detrazione secca tipo il solare termico.
    Speriamo nella prossima Finanziaria!

    Correggo per la Sardegna qualcosa si è mosso:
    http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp...=10161&idCat=27
    20%+conto energia, ma diciamo che si comincia a ragionare.

    E che fa? :)

    Ti sei scosrdato di me?

    Io l'ho detto 1000 volte che la generazione distribuita è una delle migliori soluzioni per evitare gli sprechi.
    E te l'ho pure scritto nello studio che ti ho postato........... :D

    CITAZIONE (nll @ 28/6/2007, 23:56)
    CITAZIONE (StevenING @ 28/6/2007,23:09)
    Ora, quest'articolo ne riporta parecchi... C'è qualcuno che ha informazioni diverse e può contestartli?

    il conto energia sfrutta la rete come un grande accumulatore,

    Per piacere (non ce l'ho con te, eh? voglio solo fare una battuta :) )

    Smettiamola con 'sta storia di dire che la corrente alternata si può accumulare ..............

    Altrimenti avremmo scoperto il moto perpetuo e i nostri problemi energetici non sussiterebbero.
     
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  5. francescomat
     
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    CITAZIONE
    Ma Franco Battaglia ha tenuto conto dell'enorme quantità d'acqua che ci vuole per mantenere in esercizio una centrale nucleare?

    Ma perché, scusa, è difficile reperire acqua sul pianeta terra? Il pianeta non è coperto per i due terzi dall'acqua?
    Oppure le centrali hanno bisogno di acqua potabile?
    Sono sinceramente interessato ad una risposta.

    Ciao.
     
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  6. StevenING
     
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    In Giappone molte centrali nucleari (non ultima quella famosa per il terremoto dei giorni scorsi) sono appunto sul mare...
    Ciao
     
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  7. hugh
     
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    oddio...il giappone è un arcipelago, e dove non ci sono montagne c'è mare...mi sembrerebbe strano se non ci fossero centrali vicino al mare...però interesserebbe anche a me sapere se alle nuke serve acqua potabile...
     
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  8. ad80
     
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    CITAZIONE (hugh @ 24/7/2007, 14:59)
    oddio...il giappone è un arcipelago, e dove non ci sono montagne c'è mare...mi sembrerebbe strano se non ci fossero centrali vicino al mare...però interesserebbe anche a me sapere se alle nuke serve acqua potabile...

    CITAZIONE (francescomat @ 24/7/2007, 13:52)
    CITAZIONE
    Ma Franco Battaglia ha tenuto conto dell'enorme quantità d'acqua che ci vuole per mantenere in esercizio una centrale nucleare?

    Ma perché, scusa, è difficile reperire acqua sul pianeta terra? Il pianeta non è coperto per i due terzi dall'acqua?
    Oppure le centrali hanno bisogno di acqua potabile?
    Sono sinceramente interessato ad una risposta.

    Ciao.

    Ho citato solo te, ma rispondo a tutti.

    L'acqua di mare che si usa nelle centrali di qualsivoglia natura è solo acqua di raffreddamento, non di processo.

    Cioè solo acqua che entra nel condensatore alla fine della turbina.

    E’ per questo che la maggior parte degli impianti (non solo le centrali nucleari) è vicina al mare.

    L'acqua di processo deve essere necessariamente dolce perchè si usa per fare vapore.

    Una centrale nucleare, a parte la componente radioattiva, usa la stessa tecnologia che usa una normale centrale termoelettrica, cioè ha bisogno del vapore d'acqua per muovere le turbine.

    L'unico problema è che, siccome le caratteristiche termodinamiche del vapore d'acqua che usa una centrale nucleare sono inferiori a quelle del vapore d'acqua che usa una centrale termoelettrica (perchè le temperature di processo sono di un centinaio di gradi più basse e questo solo per ragioni di sicurezza degli scambiatori di calore nel nocciolo) è necessario usarne di più a parità di potenza prodotta.

    Di questo ce ne accorgiamo subito se vediamo la formula:

    H = m*Cp*DT

    Dove con m si indica la portata ponderale di vapore e il tutto dal punto di vista dimensionale torna

    [kg/h*Cal/(kg*°C)*°C = Cal/h]

    Ovviamente il passaggio di stato vapore/acqua non può avvenire dentro la turbina sennò succederebbe un disastro……….

    Dicevo che se DT è più basso a parità di potenza estratta devo usare un m maggiore, quindi in definitiva più acqua dolce per ogni centrale.

    Stiamo parlando di circa il 25% in più di una normale centrale termoelettrica, ma non è nemmeno questo il punto.

    Il punto è che per moderare la reazione nelle barre di uranio arricchito nelle centrali ad acqua (le più diffuse, appunto, e quelle la cui tecnologia sarebbe più sicura e accessibile se non vogliamo giocare a guerre stellari con gli americani o rischiare enormemente come i russi a Chernobyl con la grafite) è necessaria l’acqua pesante.

    L’acqua pesante si può solo trovare in natura, non creare e la si estrae per distillazione o per centrifugazione dal momento che ha densità e punto di ebollizione leggermente superiori a quelle dell’acqua normale

    Voi avete idea di quanta acqua naturale (dolce ovviamente, con quella salata la cosa non può funzionare più) serva per fare una tonnellata di acqua pesante?

    Circa 7000 tonnellate………….

    Perché durante la Seconda Guerra Mondiale i Tedeschi ci tenevano tanto alla Norvegia?

    Perché lì avevano riserve d’acqua dolce immense e le potevano sfruttare per farsi l’acqua pesante che gli serviva per la bomba atomica, infatti se gli americani ci sono arrivati prima di loro è solo perché nel ’44 sono riusciti ad affondare la nave che portava il primo carico d’acqua pesante della storia e la Germania non aveva più i mezzi e il tempo per ricostituire l’acqua pesante persa.

    Allora, se mettiamo in conto il REALE consumo d’acqua di una centrale nucleare cosa conviene fare, specie ora, che siamo in tempi di siccità?
     
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82 replies since 28/6/2007, 09:34   3289 views
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