Discussione su circuiti RL e RC

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  1. Wechselstrom
     
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    i(t) è funzione reale di variabile reale, quindi analogamente lo sarà anche la di(t)/dt. Se L·di/dt fosse puramente Im, allora si dovrebbe separare l'eq. rispettivamente nella sua parte Re e parte Im e risolvere il sistema così ottenuto. Ma non è questo il caso.
     
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  2. Lilian87
     
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    Intanto grazie Lawrence, il link di wikipedia lo avevo già visto, però credo che darò un'okkiata anche al secondo(quello in inglese) mi è sembrato che tratti l'argomento in maniera un po' diversa..........

    Invece StevenING ( lo so che sono una gran rompi pxxxe !!!!! ) l'equazioni allora diventa così:



    di / E - R i = dt / L -----> sostituisco di con [ - R ] ------> ln | E - R i | / - R = ( 1 / L ) ( dt ) ----> moltiplicando da entrambe le parti per -R

    avremo ----> ln | E - R i | = ( - R / L ) dt
     
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  3. StevenING
     
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    Non proprio ....
    Devi integrare da entrambe le parti:
    ln ( E - R i ) +cost. = (-R / L ) t + cost.
    vai avanti tu ora ... ci sei quasi! :D
    Ciao
     
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  4. Lilian87
     
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    pero' ora, guardando il libro, c'è scritto:

    integrando tra gli estremi t = 0 , i = 0 e t , i avremo come risultato

    E - R i / E = e ^ -(R/L) t ????

    nn mi è molto chiaro !!!
     
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  5. StevenING
     
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    puoi fare in due modi:
    con l'integrale definito (con gli estremi che indichi tu come condizioni iniziali):

    ln(E-Ri)-ln(E-R*0)=-(R/L)t+(R/L)*0

    ln[(E-Ri)/E]=-(R/L)t

    (E-Ri)/E=e^-(R/L)t

    E-Ri=E*e^-(R/L)t

    oppure integrale indefinito:

    ln ( E - R i ) +cost. = (-R / L ) t + cost

    E-Ri=e^-(R/L)t+cost.

    E-Ri=K*e^-(R/L)t con K costante da calcolare alle condizioni iniziali

    per t=0 i=0 allora E-R*0=K*1 e quindi K=E (come sopra con il primo metodo)

    Il secondo metodo è molto più pratico a mio avviso, anche perchè potresti avere altre condizioni iniziali
    Ciao

     
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  6. StevenING
     
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    Ciao lilian, ho fatto una simulazione numerica per alcuni valori di L ipotizzando una tensione in ingresso con un picco parabolico. Potresti provare a farlo a mano come esercizio....
    Ecco il risultato:
    Attached Image
    grafRL.jpg

     
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  7. Lilian87
     
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    Ma per il circuito RC il procedimento è lo stesso???

    xchè sono arrivata a questo punto E - Q / C = R dQ / dt e nn capisco come hanno fatto a fare questo

    dQ / C E - Q = 1 / RC dt ........... nn capisco, la C come fa a trovarsi vicino la E e vicino la R ????
     
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    Immane Rompiball

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    Non è mia intenzione confondere le idee a nessuno, ma ho qualche dubbio se mi consentite.
    Se parliamo di regime statico l'induttanza della bobina è zero. Un semplice corto circuito in parallelo ad una resistenza attraverso la quale non passa alcuna corrente e ai cui capi non vi è nessuna tensione. E su questo non credo ci sia modo di discutere a meno che non ci siano novità che non conosco.

    Se abbiamo una variazione dello stato delle cose, cioè se abbiamo che di/dt sia diverso da zero, allora l'impedenza comincia ad avere un senso nel discorso. Ma a regime di corrente e/o tensione variabile l'induttanza in un circuito puramente teorico come quello ipotizzato ha un senso. Stiamo parlando di frequenze eccome, dal momento che abbiamo introdotto un disturbo o una variazione di dv/dt questa ha la conseguenza di variare la di/dt. La fase delle due grandezze varia e per questo che sto parlando di incongruenza tra la parte resistiva e quella induttiva. Ecco perchè si usa ovunque scrivere delle equazioni vettoriali del tipo:

    V(t)=R·i+i L·di/dt

    Ma, bisognerebbe partire da un circuito reale dove R e L sono in serie ed il generatore della tensione variabile che introduce il disturbo li alimenta. Quello che contestavo al sistema educativo, è che vengono sempre impiegati esempi sconcertanti di circuiti RL o RC o di altri tipi dove si suppone questo e quello senza che la supposizione abbia un senso. Forse è quì che stanno le divergenze parallele :wacko:


    Forse ancora quest'esempio può aiutare?

    Induttanza
     
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  9. StevenING
     
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    Stiamo parlando di transitori. La L è sempre reale e vale l'equazione differenziale indicata prima.
    Non parliamo di impedenza (Z=jwL) e di fasori.
    V(t)=R·i+i L·di/dt
    La i cosa rappresenta? la parte immaginaria o una corrente? In entrambi i casi l'espressione è comunque sbagliata.
    Il discorso della variazione di fase è evidente nei miei grafici, anche se solo per un picco parabolico. Si può vedere infatti un accenno di sfasamento (tensione/corrente).
    Ciao
     
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  10. Lilian87
     
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    CITAZIONE (Lilian87 @ 11/7/2007, 15:22)
    Ma per il circuito RC il procedimento è lo stesso???

    xchè sono arrivata a questo punto E - Q / C = R dQ / dt e nn capisco come hanno fatto a fare questo

    dQ / C E - Q = 1 / RC dt ........... nn capisco, la C come fa a trovarsi vicino la E e vicino la R ????

     
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  11. StevenING
     
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    Non ho voglia di rifarti tutti i passaggi :P
    L'equazione differenziale è sempre la stessa. Usa la formula generica
    dx(t)/dt=Ax(t)+B
    che ha soluzione
    x(t)=K*e^At - B/A
    K la ricavi dalle condizioni iniziali
    Ciao
     
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    Non vorrei interrompere l'idillio, ma "i" sta per parte immaginaria o come la chiamate quì "j" non per corrente.
    E comunque, in ogni caso e sempre vale che in un induttore i e v sono sfasati, i che ci circola e v ai suoi capi di 90 gradi. Oppure Faraday ha sbagliato qualcosa e occorre riscrivere tutti i libri.
    Continuate pure... e scusate di nuovo.
     
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  13. StevenING
     
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    Se sei interessato veramente a capire, ti posso spiegare dove sbagli.
    Ciao

    PS: Faraday non ha sbagliato, ovviamente.
     
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    Immane Rompiball

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    Sarei curioso... :unsure:
    Tanto per non cadere in equivoci, tu sostieni che variando la tensione ai capi di un induttore la corrente che lo attraversa non è sfasata ma in fase, se si parla di transienti, tipo un impulso quadro con un tempo di salita trascurabile rispetto al valore dell'induttanza presa in considerazione tipo 10nSec e un'induttanza di 1H?
    Almeno questo è quello che ho capito fin dall'inizio. Se poi ho capito male...ditelo.

    Faraday non ha sbagliato? Ma dai... :lol:
     
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  15. Lilian87
     
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    StevenING aiutoooooooo!!!!!!!!!!

    mi sono bloccata su questo singolo passaggio

    da questo dQ / E - ( Q / C ) = R ( 1 / dt ) come può venire dQ / C * E - Q = ( 1 / RC ) dt ??

    Se io derivo rispetto Q mi resta - 1 / C ??
     
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54 replies since 9/7/2007, 11:14   7952 views
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