LA POTENZA DISPONIBILE DAL VENTO

Come calcolarla

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  1. mariomaggi
     
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    Caro Furio57,
    il malinteso e' qui:
    io rispondevo a barabba_it
    CITAZIONE
    e' ipotizzabile l'inclusione dello stesso all'interno dell'asse verticale della turbina


    e ipotizzavo l'inclusione del generatore "dentro" nei flussi della girante.

    La girante avrebbe quindi due cuscinetti che sostengono un generatore elettrico a rotore esterno. Questo rotore e' un cilindro, all'interno del quale sono attaccati i magneti permanenti. All'esterno si fissano le due lame del rotore.
    La parte interna del generatore e' costituita la un albero passante fermo (utilizzabile per il fissaggio) sul quale e' calettato un pacco di lamierini che supporta un avvolgimento multifase. Essendo l'avvolgimento fermo, e' facile portare fuori la potenza generata. La tensione variabile generata potrebbe essere raddrizzata sul posto, e poi trasmessa come corrente continua verso un convertitore a frequanza di uscita fissa.

    Sparisce quindi il concetto di trasmissione meccanica, essendo il gruppo un monoblocco.

    Ciao
    Mario

     
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  2. ag_smith
     
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    si ma avresti un problema grossissimo...
    come regolare il rapporto coppia velocita?
    avresti una corrente molto istabile e soprattutto costruire un alternatore che si adatti alle caratteristiche del rotore e viceversa senza rapporti che convertono coppia in velocita' e viceversa e' un po difficile
     
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  3. mariomaggi
     
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    ag_smith,
    CITAZIONE
    un problema grossissimo

    ma gia' risolto, usando in uscita un raddrizzatore che alimenta un bus D.C.
    Il bus diventa quindi il conduttore che trasmette energia, con meno perdite rispetto ad un sistema A.C. (da prendere con le pinze, il discorso vale ma non in tutti i casi). In Cina lo usano per potenze enormi, in Inghilterra per l'aerogeneratore da mettere sul tetto di casa.

    Il trucco consiste nel realizzare un generatore a molti poli, di tipo modulare. Ci ho messo le mani per lavoro, ma non posso rivelare i dettagli.

    Ciao
    Mario

     
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  4. ag_smith
     
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    mmmmmm non mi riferisco al rapporto corrente/volt
    ma al rapporto velocita' coppia che va regolato a seconda dell'alternatore ad esempio il tuo alternatore ha bisogno di piu coppia del mio dal momento che ha i lamierini che tendono a magnetizzarsi e a fare della resistenza ai magneti mentre il mio no perche ha i magneti rotanti da tutte e due le parti
    mi sono spiegato o ho capito male io?
     
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  5. mariomaggi
     
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    Crao ag_smith,
    non ho capito la domanda.

    Non so che esperienze hai sugli alternatori, ma:
    - parliamo di macchine elettriche in buone condizioni generali, non grippate o altro.
    - la coppia richiesta ad una certa velocita' dipende dalle perdite (per una minima parte) e dal carico elettrico applicato ai cavi di uscita (per la maggior parte).
    - la potenza nominale e' riferita alla velocita' nominale. E' chiaro che una macchina lenta richiede piu' coppia di una veloce a parita' di potenza. Ma se consideri la trasmissione (moltiplicatore), la coppia e' praticamente uguale.

    Se non e' chiaro, rifai la domanda da zero, forse si sottintende qualcosa che e' meglio evidenziare.

    Ciao
    Mario
     
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  6. ag_smith
     
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    appunto il moltiplicatore serve a dare un rapporto coppia/velocita' ottimale per il proprio alternatore
     
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  7. mariomaggi
     
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    ag_smith,
    se sparisce quindi il concetto di trasmissione meccanica, essendo il gruppo un monoblocco, il moltiplicatore meccanico non serve e non esiste piu'. L'aumento di coppia necessario a sviluppare potenza elettrica viene ottenuto aumentando sensibilmente la lunghezza del pacco di lamierini.

    Ciao
    Mario
     
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  8. Furio57
     
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    Ciao a tutti
    Volevo segnalare che la rivista "NUOVA ELETTRONICA" sugli ultimi due numeri, ha pubblicato e vende come kit degli anemometri a basso costo.
    L' ultimo pubblicato sulla rivista di ottobre 2004 ha un display a due cifre per indicare la velocità del vento in Km/h ed ha un allarme programmabile acustico, e chiude anche un relè. L' allarme si attiva superando una certa velocità del vento da impostare manualmente.
    Il kit è siglato LX.1606. Per chi vuole "lavorare" con il vento, l' anemometro è uno strumento indispensabile.

    Salutoni
    Furio57

    Edited by Furio57 - 17/11/2004, 11:21
     
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  9. ag_smith
     
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    si questo e' vero ma fino ad oggi non ho trovato qualcuno che me ne venda uno poco costoso funzionale e resistente a venti di 100 km orari

    so di essere un po troppo esigente ma...
    quando compro una cosa voglio essere sicuro al 1000 per 100 che funzioni e che non mi serva comprarne un altra simile in un futuro prossimo
     
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  10. Furio57
     
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    CITAZIONE (ag_smith @ 17/11/2004, 23:19)
    si questo e' vero ma fino ad oggi non ho trovato qualcuno che me ne venda uno poco costoso funzionale e resistente a venti di 100 km orari

    so di essere un po troppo esigente ma...
    quando compro una cosa voglio essere sicuro al 1000 per 100 che funzioni e che non mi serva comprarne un altra simile in un futuro prossimo

    Ciao a tutti
    Ciao Ag-smith se ti arriva un vento a 100 Km orari, penso che il funzionamento dell' anemometro sia uno dei tuoi problemi minori. Comunque la girante che viene venduta assieme al kit già montata, ha il perno su cuscinetti a sfera, quindi si presume sia abbastanza robusta.

    Salutoni
    Furio57

    Edited by Furio57 - 18/11/2004, 01:15
     
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  11. ag_smith
     
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    ok grazie cmq non penso che io abbia mai visto nella mia zona venti superiori a 80 km orari
     
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  12. Furio57
     
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    CITAZIONE (ag_smith @ 19/11/2004, 19:28)
    ok grazie cmq non penso che io abbia mai visto nella mia zona venti superiori a 80 km orari

    Ciao a tutti
    ciao Ag-smith! appunto ! Comunque l'ho ordinato perchè mi sembra un ottimo progetto e non costa moltissimo.

    Salutoni
    Furio57
     
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  13. eroyka
     
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    Ciao Furio e tutti,

    forse vado leggermente fuori topic ma ho una domanda da fare a dei bravi tecnici come voi

    Ieri sono andato a seguire una specie di corso dove si parlava anche di eolico. Quando non ho sentito nominare gli impianti ad asse verticale mi sono scosso sulla sedia e ho chiesto all'"insegnante" (un ingegnere dell'università di siena) se era a conoscenza di tali nuovi impianti.
    Ebbene la sua risposta mi ha un pò spiazzato poichè ne era a conoscenza e me ne ha confermato la validità e la maggiore efficienza ma... solo per le piccole taglie. Mi ha detto che non esistono tali rotori per potenze di megawatt come invece per le classiche ad asse orizzontale. Pur chiedendogli se ci fossero ragioni tecniche o solo di volontà ha continuato a dirmi che: NON ESISTONO.

    E che vordì?? Solo perchè nessuno le fabbrica e le ha mai fabbricate bisogna continuare a non farlo? C'è effettivamente qualche motivo tecnico (o economico) o è solo mancanza di volontà di cambiare "scelta"?

    Qualcuno mi può illuminare un pò? Anche perchè il tipo non sembrava assolutamente sprovveduto ed anzi per il resto è stato molto chiaro e competente. Questo mi ha messo ancor di più fregola di capirci meglio.

    Grazie!
    Roy
     
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  14. Furio57
     
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    CITAZIONE (eroyka @ 23/11/2004, 10:15)
    Ciao Furio e tutti,

    forse vado leggermente fuori topic ma ho una domanda da fare a dei bravi tecnici come voi

    Ieri sono andato a seguire una specie di corso dove si parlava anche di eolico. Quando non ho sentito nominare gli impianti ad asse verticale mi sono scosso sulla sedia e ho chiesto all'"insegnante" (un ingegnere dell'università di siena) se era a conoscenza di tali nuovi impianti.
    Ebbene la sua risposta mi ha un pò spiazzato poichè ne era a conoscenza e me ne ha confermato la validità e la maggiore efficienza ma... solo per le piccole taglie. Mi ha detto che non esistono tali rotori per potenze di megawatt come invece per le classiche ad asse orizzontale. Pur chiedendogli se ci fossero ragioni tecniche o solo di volontà ha continuato a dirmi che: NON ESISTONO.

    E che vordì?? Solo perchè nessuno le fabbrica  e le ha mai fabbricate bisogna continuare a non farlo? C'è effettivamente qualche motivo tecnico (o economico) o è solo mancanza di volontà di cambiare "scelta"?

    Qualcuno mi può illuminare un pò? Anche perchè il tipo non sembrava assolutamente sprovveduto ed anzi per il resto è stato molto chiaro e competente. Questo mi ha messo ancor di più fregola di capirci meglio.

    Grazie!
    Roy

    Ciao a tutti
    Caro Roy putroppo molta "gente" che va in cattedra alle volte più umilmente dovrebbe invertirsi con gli studenti che hanno davanti e ascoltare.
    Figurati se in Italia qualcuno va controcorrente o dice qual'cosa fuori posto.
    Comunque il progetto EOLE realizzato in Canada è un generatore da oltre 4 Megawatt realizzato dalla Hidro-Quebec. Si tratta di un rotore Darreius già incontrato sul nostro forum.

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    Salutoni
    Furio57

    Edited by Furio57 - 23/11/2004, 11:15
     
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  15. eroyka
     
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    Grazie Furio,

    Adesso approfondirò un pò la cosa e poi la segnalerò a colui che teneva il corso. Voglio vedere se continuerà a dire che NON ESISTONO!!!

    Un abbraccio.

    P.S. Una cosa moolto interessante che ha descritto è il sistema E.S.CO di esecuzione di lavori di risparmio energetico senza finanziamento iniziale applicabile da amministrazioni pubbliche o gruppi di privati (condomini, ospedali, grosse aziende). Lo conosci? Altrimenti ti posso mandare delle info, potrebbe interessarti ai fini di un lavoro... fammi sapere.
    Roy

     
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45 replies since 19/9/2004, 17:33   15852 views
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