Il ritorno al nucleare in Italia e' una scelta obbligata

parliamone!

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  1. MetS
     
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    CITAZIONE (snapdozier @ 8/10/2007, 02:26)
    L'argomento della discussione è: Il ritorno al nucleare in Italia è una scelta obbligata.
    Per argomentare contro questa affermazione apodittica io sostengo la tesi che prevede l'utilizzo di altre forme di energia. Non vedo dove sia l'OT.

    Una cosa e' un sano confronto ed un'altra sperticarsi nelle lodi ad una e nelle critiche all'altra.
    CITAZIONE
    Gli argomenti a sostegno dell'obbligatorietà della scelta in oggetto sono tipicamente la mancanza di fonti diverse da questa per sostituire il probabile deficit costituito dall'esaurimento o dal costo eccessivo delle fonti fossili.
    La dimostrazione che questo argomento è privo di credibilità sta nel fatto che per produrre energia da fonte nucleare fissile bisogna:

    Siccome tu sei di parte in quanto impegnato nella progettazione di impianti FV difficilmente potrai essere obiettivo nei confronti del nucleare, anzi, sarai quello che trovera' mille e un cavillo di qualsiasi natura per smontare qualsiasi tesi anche la piu' ottimistica.
    CITAZIONE
    1) costruire le centrali (i tempi non sono commensurabili con l'eventuale presentarsi della crisi)

    Gia' spiegato infinite volte, i cinesi le costruiscono in meno di 4 anni, la media e' 5 anni. Se consideri che una centrale da 2GWp a carbone richiede dai 4 ai 6 anni fra progettazione e costruzione contro i 5 di media di una nuke allora potrai capire come i tempi non incidono piu' di tanto. Per farti un esempio, per la centrale a carbone di Torrevaldaliga (RM) la progettazione e' iniziata nel 2004 mentre ultimazione lavori e' prevista nel 2009 (se tutto va bene), quindi 5 anni per 1,9GWp.
    CITAZIONE
    2) trovare il combustibile per farle funzionare (in Italia non ci sono miniere di Uranio attive, non esiste l'impiantistica per l'arricchimento ecc.)

    L'uranio fissile e altri combustili si possono acquistare da chi ne produce in eccesso, la Francia per esempio lo vende ad altri, lo stesso dicasi della Germania e dell'Inghilterra e che dire della Russia?
    CITAZIONE
    3) trovare l'acqua per raffreddarle (i fiumi principali sono in deficit idrico crescente e si rischierebbe la chiusura delle centrali nei momenti di maggior fabbisogno)

    Le nuove tecnologie prevedono impianti a circuito chiuso senza utilizzazione di acqua di falda o di superficie. Il motivo e' in genere legato all'impatto ambientale ma anche ai problemi derivanti dall'utilizzo di liquido "sporco". L'acqua del ricircolo di raffredamento e' sempre demi e si utilizzano serbatoi di stoccaggio per il refilling. Inoltre alcune parti sensibili delle turbine vapore sono raffreddate ad olio che, benche' piu' pericoloso (s'incendia facilmente) permette velocita' maggiori e rendimenti ottimali.
    CITAZIONE
    4) non è dato sapere come ritrattare e dove stoccare le scorie

    Posso capire che tu non lo sappia datosi non e' il tuo lavoro.
    Attualmente ci sono diversi sistemi di trattamento e conservazione delle scorie, si va dalla conservazione classica in bidoni sigillati ed immersi in bagno di resina quindi stoccati in genere in cave rocciose abbandonate o meglio di salgemma fino al bombardamento ionico. La Francia fa gia' questo per noi da anni, potrebbe continuare a farlo intanto che noi ci attrezziamo.
    CITAZIONE
    5) non è dato sapere quali sono i costi reali degli impianti compreso il decommissing e numerosi studi ritengono non economico il kWh prodotto con tale tecnologia.

    Il costo "reale" di un impianto e', in genere, un dato sensibile a disposizione della committente e di chi lo realizza. In genere la costruzione e' di tipo turn-key (chiavi in mano) per evitare fughe di notizie. Io li conosco di due centrali ma non sono autorizzato a fornirteli.
    Volevi dire decommissioning? Intanto costruiamole le centrali e poi fra 60 anni vedremo cosa ci costera' demolirle e decommissionarle. Inutile mettere il carro davanti ai buoi non credi? Tu quando progetti un impianto FV vai a dire ai tuoi clienti quando dovra' buttare il carissimo impianto che tu progetti? e lo informi in anticipo dei costi che dovra' sostenere fra 20 anni per la sostituzione? Non credo ma se e nel caso fornisci degli esempi sostanziali, sai com'e' non e' che non ti si creda pero'....
    Lascio per ultimo l'argomento costi.
    Come gia' ripetuto diverse volte la questione di economicita' del KWh prodotto dal nuke e' appunto solo una questione per i detrattori.
    Io pago il kWh la meta' di quanto lo paghi tu perche' in Francia l'energia viene all'86% dal nucleare.
    Punto, ogni altro commento e' superfluo ed inutile.
    CITAZIONE
    6) Lo sviluppo delle fonti rinnovabili rende obsoleta la scelta nucleare anche dal punto di vista impiantistico.

    Sono anni che si parla del grande salto delle rinnovabili ma gli alti costi e la mancanza di fiducia della gente rende la penetrazione ancora lontana. ma io non sono contro le rinnovabili altrimenti non avrei dotato casa mia di tali sistemi. io sono per la sostituzione di tutte le forme energetiche prodotte con combustibili fossili derivanti dal petrolio e / o carbone.
    ben vengano le FER ma non si venga a vendercele come panacea per risolvere tutti i mali del mondo energetico perche' non mi sembra il caso.
    CITAZIONE
    7) Caro Mets cercati un'occupazione meno a rischio disoccupazione.
    Ciao

    La mia occupazione e' sicura non a rischio, si costruiscono nel mondo una media di 3 centrali annue 8non solo nuke ovviamente), non ho alcun rischio, fidati.
    grazie per esserti preoccupato, lo apprezzo.
    ciao
    MetS
     
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79 replies since 5/9/2007, 08:05   5482 views
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