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randagio73.
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sono un composto di tungsteno, potassio e ossigeno,percheè gli ho ottenuti con il bicarbonato di sodio?
Ho registrato cop di 1,32 e di 1,005 ma non ho ancora capito come riproduure a volonta l' efficienza ottenuta (botta di C..o? comunque mi propongo di effettuare una decina di test con un certo criterio,, appena risolverò i problemi tecnici sorti.Il copricatodo è essenziale affinche si formino i cristalli
ciao a tutti. -
skeptic.
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Caro Randagio73,
quanto si riesce a distinguere nella foto non ha un aspetto "cristallino", che di solito è caratterizzato dalla presenza di faccette ben formate, mentre quello che vedo mi sembra piuttosto uno strato aderente alla parte attaccata della superficie dell'elettrodo (una specie di "ruggine").
Dal manuale di chimica in mio possesso trovo che il composto di tungsteno più probabile è l'ossido, WO2, dichiarato di colore bruno.
Si spiegherebbe quindi la sua presenza anche in assenza di potassio.
L'ossido di tungsteno dovrebbe inoltre essere, sempre secondo il manuale, solubile in acidi e alcali forti (KOH).
Skeptik
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randagio73.
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CITAZIONE (skeptic @ 13/11/2007, 16:08)Caro Randagio73,
quanto si riesce a distinguere nella foto non ha un aspetto "cristallino", che di solito è caratterizzato dalla presenza di faccette ben formate, mentre quello che vedo mi sembra piuttosto uno strato aderente alla parte attaccata della superficie dell'elettrodo (una specie di "ruggine").
Dal manuale di chimica in mio possesso trovo che il composto di tungsteno più probabile è l'ossido, WO2, dichiarato di colore bruno.
Si spiegherebbe quindi la sua presenza anche in assenza di potassio.
L'ossido di tungsteno dovrebbe inoltre essere, sempre secondo il manuale, solubile in acidi e alcali forti (KOH).
Skeptik
Ciao skeptic, grazie della risposta
Quindi probabilmente è solo un fenomeno di ossidoriduzione facilitato magari dalle alte temperature? é la spiegazione più probabile.... anche se è un rosso quasi carminio. La prova della solubilità negli acidi e nelle basi è da fare , la effettuerò quanto prima.
la foto è stata fatta con un microscopio usb di un mio amico, ne allego un' altra in cui ho cercato di ingrandire al massimo, la parte a fuoco è quella centrale qualcosa si intravede
ciao. -
skeptic.
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Caro Randagio73,
se il colore è rosso carminio la cosa mi incuriosisce molto, in quanto piuttosto lontana dal "bruno" dichiarato dal manuale.
E' però vero che il colore delle sostanze può variare notevolmete in funzione del grado di dispersione.
Per esempio l'ossido di ferro Fe2O3, o "ematite", allo stato compatto è di un bel nero lucente, mentre se polverizzato finemente è rosso quasi sangue (da questo il nome del minerale che ricorda il nome greco del sangue : emo)
Le tue foto però non mostrano tale tonalità, ma piuttosto una tonalità molto più spenta.
Sarà interessante vedere cosa succede con gli acidi e gli alcali forti.
Skeptik
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