Chi ha ragione?

Divergenze tra GSE ed Enel

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  1. Haran.Banjo
     
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    Come molti di voi sapranno nel Decreto del 19 febbraio del Nuovo Conto Energia non compare più la norma che limitava la possibilità di installare più di un impianto FV sullo stesso sito. Per sicurezza ho inviato una richiesta di chiarimenti in merito al servizio predisposto dal GSE, che mi ha risposto come di seguito vi riporto:

    Egr. Ing. ,
    è possibile realizzare, per un unico soggetto responsabile, più impianti fotovoltaici all’interno dello stesso sito, a condizione che ogni impianto abbia il proprio punto di connessione alla rete, non condiviso con altri impianti fotovoltaici.

    Distinti saluti

    Operatore 06


    Ciò evidentemente comportava numerosi vantaggi, potendo ad esempio realizzare invece di un impianto da 100 kWp, con conseguente necessità di collegarsi in MT, due impianti da 50 kWp collegati in BT, oltre ad altre semplificazioni relative all'iter autorizzativo.
    Quando però ho sottoposto la questione al Dipartimento competente dell'ENEL, mi è stato risposto che l'ENEL concede un solo allaccio alla loro rete per ogni particella catastale e che anche realizzazioni di impianti in tempi diversi sono considerati potenziamenti del precedente! Ora mi chiedo, quando è dunque possibile realizzare due impianti nello stesso sito se alla fine l'ENEL lo considera sempre come un tutt'uno??
     
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  2. ricjet
     
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    Quelli dell'Enel hanno detto, secondo me, una grossissima cavolata per non dire peggio...

    Ma quando mai l'Enel puo' fare questo? Io ho fatto esattamente la stessa cosa e l'Enel, che prima ha fatto storie perchè voleva la cabina MT, ha dovuto abbassare la cresta, quando ha capito che cosa diceva esattamente la delibera 89/07, ed accettare la richiesta di connessione del secondo impianto da 50 kW che sarà a pochi passi dal primo...e quindi nella stessa particella. Va da loro con la delibera alla mano e soprattutto col decreto che dice che il gestore di rete è tenuto a collegare alla rete chiunque ne faccia richiesta, non sta scritto da nessuna parte che possono allacciare solo un impianto per particella!!
    Scommetto però che se chiedi 2 connessioni da 50 kW per poter acquistare l'energia (e non cederla) ti attivano subito i due contratti di fornitura diversi....bah l'Enel...
     
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  3. Haran.Banjo
     
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    In effetti mi sembrava strano, basta pensare al caso di un piccolo condominio, se valesse questa regola della particella catastale potrebbe fare l'allaccio solo il primo condomino che realizza un impianto FV? <_<
     
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  4. ligabue82
     
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    CITAZIONE
    ricjet Inviato il: 3/1/2008, 17:55


    Quelli dell'Enel hanno detto, secondo me, una grossissima cavolata per non dire peggio...

    Ma quando mai l'Enel puo' fare questo? Io ho fatto esattamente la stessa cosa e l'Enel, che prima ha fatto storie perchè voleva la cabina MT, ha dovuto abbassare la cresta, quando ha capito che cosa diceva esattamente la delibera 89/07, ed accettare la richiesta di connessione del secondo impianto da 50 kW che sarà a pochi passi dal primo.

    I 2 impianti sono connessi a contatori intestati a persone/società differenti o alla stessa società?
     
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  5. ricjet
     
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    stessa società
     
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  6. Haran.Banjo
     
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    Sono riuscito ad ottenere un appuntamento col responsabile del dipartimento Enel competente, mi riceverà fra "soli" 21 giorni, nel frattempo dallo studio dei documenti disponibili non è emersa alcuna limitazione per il numero di impianti realizzabili, né dalle DK né dai vari decreti, se ci sono novità le comunicherò a tutti, credo che sia una questione fondamentale...
     
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  7. thelongcon
     
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    A onor di cronaca un mio cliente ha fatto due impianti uno col vecchio e uno col nuovo conto energia entrambi allacciati, stesso edificio contatori differenti.
    Ovviamente stessa particella.
    CIAO
     
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  8. ligabue82
     
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    CITAZIONE
    Haran.Banjo Inviato il: 29/1/2008, 10:47
    --------------------------------------------------------------------------------

    Sono riuscito ad ottenere un appuntamento col responsabile del dipartimento Enel competente, mi riceverà fra "soli" 21 giorni, nel frattempo dallo studio dei documenti disponibili non è emersa alcuna limitazione per il numero di impianti realizzabili, né dalle DK né dai vari decreti, se ci sono novità le comunicherò a tutti, credo che sia una questione fondamentale...

    Tienici aggiornati perchè interessa anche me... :)

    Comunque, secondo me non dovrebbero esserci problemi se i contatori(punti di connessione) sono diversi...
     
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  9. IIIFurlaIII
     
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    in questo modo potrei realizzare un impianto di 1 GWp diviso in piccoli impianti, ciascuno di potenza inferiore al tetto per lo scambio sul posto... o mi sfugge qualcosa?
     
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  10. mansoldo
     
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    Anch'io sono interessato.

    Ho installato un impianto con il Vecchio CE ed uno con i tetti fotovoltaici.

    Attualmente insistono entrambi sullo stesso punto di scambio sul posto ma ovviamente ogni impianto dovrà essere dotato di contatore di produzione distinto in uscita all'inverter per poter discernere tra potenza da incentivare e non.

    L'ENEL sta facendo difficoltà di connessione con il secondo.

    L'Autorità mi aveva invece preventivamente già dato un indicazione sulle modalità di discernimento tra la Potenza incentivabile e non.

    Quindi mi interessano esperienze in questo senso.

    Faccio notare che, al di là degli FV qualcuno potrebbe anche realizzare un micro-eolico accanto ad un FV, cadendo nello stesso tipo di casistica.

    Come potrebbe essere interpretato 'ampliamento'?


    Andrea

    QUOTE (thelongcon @ 29/1/2008, 11:06)
    A onor di cronaca un mio cliente ha fatto due impianti uno col vecchio e uno col nuovo conto energia entrambi allacciati, stesso edificio contatori differenti.
    Ovviamente stessa particella.
    CIAO

    Thelongcon,

    la tua esperienza è importante. Quando dici contatori di fferenti intendi quelli a valle dell'inverter in produzione FV?
    Essi convergono nella zona dello scambio sul posto ?

    I contatori alla fine sono 4 ?

    Di che zona ENEL è questo tuo cliente ?

    Grazie

    Andrea
     
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  11. Haran.Banjo
     
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    Vi aggiorno sulla questione anche se con un po' di ritardo. In seguito all'incontro con il responsabile dell'Enel, abbiamo appurato l'esistenza di una direttiva interna dell'Azienda che limita gli allacci in base alla particella catastale :blink: e che anche la realizzazione in tempi diversi viene configurato come ampliamento del preesistente. Ciò significa che se avete già un impianto da 50 kWp e ne realizzate dopo tot anni un'altro da 50, non saranno visti come due in BT, ma sarà necessario passare in regime di MT.
    La questione a questo punto è capire se una direttiva interna di un'azienda privata possa ledere i diritti dei cittadini, andando contro lo spirito della legge: ricordiamo infatti che anche nella finanziaria 2008 è previsto che per tutte le nuove costruzioni è obbligatoria la realizzazione di impianti a energia rinnovabile di almeno 1 kWp per ogni unità abitativa; ma se per ogni particella catastale l'Enel concede un allaccio, ciò come sarà possibile? Lo stesso dicasi per costruzioni industriali, dove la potenza da installare sale a 5 kWp sopra i 200 mq.
     
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  12. ligabue82
     
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    Nell'allegato B della delibera AEEG 348/07 al punto 5 è scritto:

    " Articolo 5
    Unicità del punto di prelievo e tensione di alimentazione
    5.1 Gli impianti elettrici dei clienti finali sono connessi alle reti con obbligo di
    connessioni di terzi in un unico punto per ciascuna unità immobiliare e sue
    pertinenze, fatto salvo quanto disposto al comma 5.2 e nel caso di punti di
    emergenza.
    5.2 In deroga a quanto previsto dal comma 5.1, per le utenze domestiche in bassa
    tensione, con potenza disponibile fino a 3,3 kW, può essere richiesta
    l’installazione, di un secondo punto di prelievo destinato esclusivamente
    all’alimentazione di pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti, anche di
    tipo reversibile. "

    Ora, parlando con l'enel si sono riferiti proprio a questa delibera per contestarmi il fatto di non poter allacciare più di un impianto FV sulla stessa particella catastale: allora ho convinto il proprietario a frazionare l'unica grande particella in due (o più) particelle, in modo da effettuare più di un impianto. C'è voluto più tempo a causa di ritardi burocratici in comune (anche causa elezioni) ma alla fine ci siamo riusciti.

    Per i condomini è diverso visto che ogni singola unità abitativa appartiene a subparticelle e subalterni diversi, quindi non dovrebbero esserci problemi...

    :rolleyes:
     
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  13. criccux
     
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    scusa, ma secondo te una "delibera interna" di un'azienda ha più valore di una legge o un DM??? io non conosco i dettagli, ma se la normativa dice che lo puoi fare, l'enel con le sue "delibere interne" ci si può pulire il c......! anzi, rischia denucie per danni ;)

    guardate che l'enel è un'azienda come tutte le altre, e deve sottostare alle normative.....
     
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  14. bobbydemas
     
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    ciao
    sto realizzando il 2° impianto, ho dovuto richiedere ad enel un secondo contatore a servizio dell'autorimessa (particella catastale diversa dall'abitazione) non c'erano altre soluzioni.
     
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  15. Haran.Banjo
     
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    CITAZIONE (criccux @ 13/4/2008, 11:09)
    scusa, ma secondo te una "delibera interna" di un'azienda ha più valore di una legge o un DM??? io non conosco i dettagli, ma se la normativa dice che lo puoi fare, l'enel con le sue "delibere interne" ci si può pulire il c......! anzi, rischia denucie per danni ;)

    guardate che l'enel è un'azienda come tutte le altre, e deve sottostare alle normative.....

    Già sono d'accordissimo con te, però vedi, già convincere un potenziale cliente si rivela un'impresa, se poi c'è l'Enel che ti rompe le uova nel paniere... (e se vuole ci riesce benissimo e molto facilmente :wacko: )
    L'unica sarebbe vedere in base a quale legge o norma rifiuterebbero l'allaccio, almeno si avrebbe qualcosa su cui discutere...
     
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17 replies since 3/1/2008, 17:43   2088 views
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