proposta d'indirizzo

energie da detonanti

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  1. rrrostro
     
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    Innanzitutto buongiorno a tutti e complimenti per la serieta' del forum su argomenti tropo spesso banalizzati
    non sono affatto sicuro di scrivere nella sezione giusta ma nel caso confido nell'intervento della moderazione per spostare il topic nella sezione piu' appropriata

    Vorrei, a puro titolo di proposta, chiedere a chiunque possieda le competenze tecniche necessarie se non sarebbe il caso di approcciare il problema produzione d'energia da sostanze alternative deflagranti ed esplosive
    mi spiego
    i carburanti che siamo abituati ad utilizzare come le benzine vengono sfruttate per il loro potere detonante ed esplosivo molto blando che consentono una liberazione dell'energia che i sistemi metallici con cui sono costruiti i motori riescono a contenere

    ma esistono sostanze che sviluppano energia in modo molto piu' violento e rapido con un'entalpia maggiore che si classificano tra le sostanze esplosive

    naturalmente mettere una sostanza esplosiva in un motore concepito come e' ora, provocherebbe l'esplosione del motore stesso

    quindi il sistema motore (sistema sia contenitore che trasformatore dell'energia) e le sue resistenze meccaniche e termiche rappresentano un limite all'energia potenziale del carburante utilizzato

    siamo quindi costretti ad utilizzare sostanze ad energia potenziale relativamente basso per non eccedere le resistenze meccaniche/termiche dei motori utilizzati

    ora visto e considerato che la tecnologia moderna permette la costruzione di motori con materiali a maggiori resistenze (materiali compositi nanotecnologici) forse si potrebbe prendere in considerazione l'utilizzo di qualche altro carburante chimico con energia chimica potenziale maggiore e conseguente forza esplosiva piu' grande di quello della benzina e dei carburanti tradizionali e , nel contempo, progettare un motore in grado di resistere alla forza detonante trasformando l'energia senza esplodere

    un tale sistema permetterebbe l'utilizzo di molte sostanze con energia chimica molto maggiore per unita' di volume, e quindi permetterebbe di ricavare energia a minor prezzo magari da trasformare con una turbina supertecnologica in energia elettrica

    non ho nessuna competenza meccanica o elettronica ma solo chimica e quindi vi chiedo se sia possibile a livello teorico ad esempio progettare una turbina in grado di resistere all'esplosione ad esempio di polvere pirica (esempio buttato li') senza danneggiarsi, utilizzando le tencnologie che diminuiscono gli attriti tipo i cuscinetti magnetici e con l'utilizzo di materiali meno rigidi dei metalli tipo i compositi avanzati in grado di assorbire l'urto iniziale
     
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  2. Dynoc
     
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    bhe,
    sicuramente le possibilità tecnologiche ci sarebbero,
    e senza troppissimi problemi!

    tutto sta nelle "politiche" di chi costruisce automobili!

    poi chiaramente c'è il problema del peso!! da non sottovalutare,
    contenere "tanta" energia vuol dire necessariamente fare motori MOLTO più pesanti e ingombranti,
    quando la filosofia è certamente l'opposto.
    per quello che certe tipologie di motori si usano solo su grossi aerei e navi (appunto le turbine).
    hanno un rapporto peso potenza sfavorevole! però riescono a fornire parecchia potenza!

    ciao
    -D-
     
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    i carburanti che siamo abituati ad utilizzare come le benzine vengono sfruttate per il loro potere detonante ed esplosivo molto blando che consentono una liberazione dell'energia che i sistemi metallici con cui sono costruiti i motori riescono a contenere

    A me risulta che si sfrutti il ciclo otto, diesel o brayton con i relativi calcoli relativi all'espansione dei gas caldi, non che si sfrutti la detonazione. Anzi, alla bemzina vengono aggiunte massicce quantità di antidetonanti per evitare scoppi non sincronizzati col ciclo.
     
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  4. rrrostro
     
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    CITAZIONE (livingreen @ 5/1/2008, 22:18)
    CITAZIONE
    i carburanti che siamo abituati ad utilizzare come le benzine vengono sfruttate per il loro potere detonante ed esplosivo molto blando che consentono una liberazione dell'energia che i sistemi metallici con cui sono costruiti i motori riescono a contenere

    A me risulta che si sfrutti il ciclo otto, diesel o brayton con i relativi calcoli relativi all'espansione dei gas caldi, non che si sfrutti la detonazione. Anzi, alla bemzina vengono aggiunte massicce quantità di antidetonanti per evitare scoppi non sincronizzati col ciclo.

    si certo pero' qualsiasi espansione generata dalla liberazione dell'energia e' una detonazione o meglio una deflagrazione....... la distinzione sta solo nella velocita' di reazione e dalla velocita'di espansione dei gas....... in pratica l'accensione di un dato quantitavo di benzina provoca una deflagrazione con espansione dei gas a velocita' relativamente bassa mentre l'accessione di un esplosivo genera un'espansione molto piu' veloce

    la liberazione dell'energia della legna che arde nel camino puo' essere vista come un'esplosione al rallentatore
     
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  5. rrrostro
     
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    CITAZIONE (Dynoc @ 5/1/2008, 18:49)
    bhe,
    sicuramente le possibilità tecnologiche ci sarebbero,
    e senza troppissimi problemi!

    tutto sta nelle "politiche" di chi costruisce automobili!

    poi chiaramente c'è il problema del peso!! da non sottovalutare,
    contenere "tanta" energia vuol dire necessariamente fare motori MOLTO più pesanti e ingombranti,
    quando la filosofia è certamente l'opposto.
    per quello che certe tipologie di motori si usano solo su grossi aerei e navi (appunto le turbine).
    hanno un rapporto peso potenza sfavorevole! però riescono a fornire parecchia potenza!

    ciao
    -D-

    giusto ma intendevo la creazione di turbine per generare energia elettrica (forse si chiamano dinamo?) che poi si potrebbe impiegare per gli autoveicoli e per gli altri usi
    chesso' una centrale elettrica a materiale esplosivo
    molti risultati di reazione chimiche, le piu' disparate, generano esplosioni o liberano grandi volumi d'energia (reazioni esotermiche) alcune tra le tante, potrebbero essere scelte per la bassa formazione di sottoprodotti gassosi o comunque di sostanze facilmente recuperabili o inattivabili
    il problema sarebbe sapere se la moderna tecnologia di costruzione meccanica sarebbe in grado di progettare motori in grado di resistere alle esplosioni e di smaltire cosi' velocemente l'accumulo di calore che ne deriverebbe
    la maggiore velocita' di sprigionamento dell'energia porterebbe al problema di un altrettanto veloce sistema per smaltirla ed adeguati sistemi di immagazzinamento

    nel senso che la ipotetica turbina o dinamo riceverebbe una spinta iniziale enorme nella fase d'esplosione e riducendo al minimo gli attriti, sfrutterebbe il movimento per molti giri per inerzia con progressivo decremento della velocita' sino alla seguente esplosione
    quindi le pale di una turbina che abbiano tale comportamento (velocita in fase d'esplosione altissima e successivo rallentamento per poi ricominciare il ciclo) porterebbero problemi di sovraccarico o altro, o vi sono gia' sistemi che permettono di trasformare l'energia ed immagazzinarla anche se il movimento e' irregolare?
     
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  6. alfredo85
     
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    Accidenti qui ci vuole un ingegnere meccanico con i controattributi!! comunque rrrostro potresti farmi qualche esempio di reazioni chimiche che vorresti usare e le relative energie...sai sono piuttosto pratico di meccanica(purtroppo non ai livelli che servono qui) ma non capisco una mazza di chimica
     
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  7. mariomaggi
     
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    rrrostro,
    CITAZIONE
    sfrutterebbe il movimento per molti giri per inerzia con progressivo decremento della velocita' sino alla seguente esplosione

    e' qui l'inghippo. Nel sistema che proponi risulta indispensabile un sistema di accumulo energetico fra una esplosione e la successiva, per esempio su volano, mentre il sistema elettrico chiede immediata reattivita' denza accumulo. Non ritengo percorribile la strada che proponi, se non altro per l'inquinamento chimico ed acustico che produrrebbe.
    Oggi si possono realizzare sistemi sempre piu' silenziosi ed inquinanti pochissimo o niente, la tua idea andrebbe nella direzione opposta.
    E poi ..... non sarebbe ora di smettere di produrre esplosivi se non per gli impieghi strettamente necessari?

    Ciao
    Mario
     
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  8. rrrostro
     
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    CITAZIONE (mariomaggi @ 12/1/2008, 16:39)
    rrrostro,
    CITAZIONE
    sfrutterebbe il movimento per molti giri per inerzia con progressivo decremento della velocita' sino alla seguente esplosione

    e' qui l'inghippo. Nel sistema che proponi risulta indispensabile un sistema di accumulo energetico fra una esplosione e la successiva, per esempio su volano, mentre il sistema elettrico chiede immediata reattivita' denza accumulo. Non ritengo percorribile la strada che proponi, se non altro per l'inquinamento chimico ed acustico che produrrebbe.
    Oggi si possono realizzare sistemi sempre piu' silenziosi ed inquinanti pochissimo o niente, la tua idea andrebbe nella direzione opposta.
    E poi ..... non sarebbe ora di smettere di produrre esplosivi se non per gli impieghi strettamente necessari?

    Ciao
    Mario

    un volano questo e' interessante chissa' se si puo' realizzare un volano in grado di permettere l'immagazzinamento di tali quantita' di energia al secondo

    per l'inquinamento non credo rappresenti un problema anzi, perche' molte sostanze esplosive possono essere considerate completamente ecologiche: pensiamo ad esempio agli esplosivi ad aria liquida che si utilizzavano nelle miniere per arricchire l'aria interna aai cunicoli di aria respirabile, altri detonanti invece portano alla formazione di molecole facilmente neutralizzabili o addirittura riutilizzabili come sottoprodotti

    per l'inquinamento acustico invece il problema c'e' sicuramente

    non associamo necessariamente gli esplosivi al loro utilizzo bellico, l'esplosione e' la liberazione di energia durante una reazione chimica o fisica ed e' alla base di ogni tecnologia
     
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  9. rpprogetti
     
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    SAlvo particolari applicazioni cio di cui parlate è una follia..

    Ossia... se per resistere ad una singola esplosione tecnologicamente parlando non vi sono problemi... per resistere a 2000 esplosioni al minuto,....qualcuno si pone...altrimenti nessuno si sarebbe mai preoccupato dei motori che battono in testa... esiste un termine definito FATICA che indica il numero dei cicli che un materiale può sopportare per ogni intesità di sollecitazione..
    Attualmente di motori che sfuttino la detonazione ripetuta...fatto salvo il pulsoreattore di cui ai prototipi della V1 ed ad alcuni prototipi di aereo e modelli di aereo e missili.. non mi sembra ve ne siano ne in produzione ne in studio.. e non tanto per la problematica della distribuzione dell'energia nell'arco del tempo... ma proprio per la resistenza dei materiali soggetti a movimento..
    PEr chiarezza poi i combustibili che usiamo li usiamo in una fascia in cui loro vanno in combustione evitando come la morte la detonazione ... numero di ottano ti dice nulla???'

    Sul piano della ripartizione dell'energia nel tempo sono sufficienti non tanto i volani che verrebbero accelerati angolarmente cona ccelerazioni bestiali per millesimi di seondo per poi resistuire in decimi di secondo l'accumulato...ma si usano polmoni... una traduzione tipica del concetto sono i multi condotti dis carico dei motori turbo... ove si ha uno scarico impulsivo di gas da un condotto..mentre gli altri riposano e fanno da camera di risonanza..per poi turnare la emissione.. questo attenua e stempera le onde di pressione rendendo il funzionamento assimilabile ad un flusso continuo..

    Poi siete realmente convinti che costi meno e inquini meno fare motori a tritolo o a stellite, balistite, nitrati vari ?? a giudicare da come crepano di varie patologie i militari ceh rientrano dalf ronte non direi.... io ricordo ancora il peeling facciale degli 80 colpi di FAL sparati durante il militare
     
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  10. RonnyRenneR
     
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    Provare per credere...
     
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  11. triac60
     
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    Credo di avere capito cosa dice rrrostro
    Nei motori a scoppio tradizionali (ciclo otto) la benzina in realtà non scoppia, non detona, ma viene accesa e bruciata lentamente(si fa per dire). Se invece fosse fatta detonare ne potremmo usare forse un centesimo per ottenere lo stesso risultato, e allo stesso tempo il motore non subirebbe nessun danno.
    Mah
     
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  12. RonnyRenneR
     
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    CITAZIONE (triac60 @ 29/2/2008, 23:58)
    Credo di avere capito cosa dice rrrostro
    Nei motori a scoppio tradizionali (ciclo otto) la benzina in realtà non scoppia, non detona, ma viene accesa e bruciata lentamente(si fa per dire). Se invece fosse fatta detonare ne potremmo usare forse un centesimo per ottenere lo stesso risultato, e allo stesso tempo il motore non subirebbe nessun danno.
    Mah

    Mah...
     
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  13. odisseo
     
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    CITAZIONE (triac60 @ 29/2/2008, 23:58)
    Credo di avere capito cosa dice rrrostro
    Nei motori a scoppio tradizionali (ciclo otto) la benzina in realtà non scoppia, non detona, ma viene accesa e bruciata lentamente(si fa per dire). Se invece fosse fatta detonare ne potremmo usare forse un centesimo per ottenere lo stesso risultato, e allo stesso tempo il motore non subirebbe nessun danno.
    Mah

    In base a cosa dici ciò ?? :blink:

    Odisseo
     
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  14. RonnyRenneR
     
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    A ciò che si vorrebbe!!
    Ma la realtà è un'altra....
     
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  15. triac60
     
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    xx Odisseo e RonnyRenner
    Quello che ho scritto è un tentativo di traduzione, forse anche sbagliato.
    NON il mio pensiero.
    Nel motore della mia macchina ci continuerò a mandare il GPL non certo la dinamite.
     
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15 replies since 5/1/2008, 18:44   757 views
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