Prezzo moltiplicato per 8 in 4 anni

corsa all'uranio, commenti?

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  1. IIIFurlaIII
     
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    sono sempre stato contrario al nucleare, principalmente per il problema delle scorie.
    fino ad oggi, nonostante ciò, lo ritenevo ancora una possibile alternativa ai combustibili fossili... ma quando ho letto questo articolo mi sono cadute le braccia: il prezzo dell'uranio si è impennato non meno di quello del petrolio, e sembra che il consumo sia già ben oltre la velocità di estrazione.

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...19109girata.asp

    cosa ne pensate?
     
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  2. francescoG1
     
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    Che il picco di hubbert dell'uranio può aver raggiunto il suo massimo , lo stesso vale per il petrolio.
     
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  3. BrightingEyes
     
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    Che l'illusione di molti che i prezzi dell'energia non si "allineino" fra loro è, appunto, un'illusione.
    Quando facciamo i nostri calcoletti sulla "convenienza" di gas, carbone e nucleare nom possiamo farli senza l'oste! In questo caso rappresentato da chi quelle fonti le controlla! Non credo si tratti di picco di produzione, ma se il petrolio sale e la richiesta di alternative sale... anche i prezzi delle alternative saliranno! Business is business!

    C'è una sola, vera, fonte gratuita e disponibile a tutti senza cartelli o ricatti. Ed è una fonte che molti ORA definiscono essere troppo costosa! Il sole!

    Quando le idee cambieranno sull'onda delle "bollette energetiche" avremo la grande soddisfazione di dire "ve l'avevo detto... :rolleyes: ". E allora conosceremo il vero significato della parola "risparmio". :P
     
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  4. Fede1975
     
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    Ho letto l'articolo che hai proposto e, anche se questa è una mia personale convinzione che può rivelarsi alla prova dei fatti anche totalmente errata, sono convinto che nel medio periodo, una volta che la produzione bilancerà la richiesta, il prezzo tornerà a scendere.
    Il prezzo di produzione del kWh è composto (volendo semplificare il concetto) dal costo di costruzione della centrale, dai costi di esercizio durante il periodo di vita, dal costo del combustibile (sia esso carbone, petrolio, gas o uranio) e dai costi di smantellamento della centrale a fine vita, chiaramente rapportati all'energia che la centrale produce o che si suppone produrrà nell'arco della sua vita utile.
    La grande differenza tra il nucleare e le altre fonti è il peso con cui il combustibile incide sui costi totali. Infatti, a causa degli alti costi di costruzione, gestione (per ovvi motivi di sicurezza) e smantellamento (con gestione delle scorie e materiali contaminati), i costi (in percentuale sul totale) del combustibile sono assai minori. Ciò porta a far si che un aumento del prezzo dell'uranio si rifletta in modo molto minore sul costo del kWh, rispetto ad un corrispondente aumento del prezzo del combustibile in una centrale a carbone, a gas od ad olio combustibile.

    Saluti.

    Federico
     
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  5. snapdozier
     
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    CITAZIONE (Fede1975 @ 17/1/2008, 17:18)
    Ho letto l'articolo che hai proposto e, anche se questa è una mia personale convinzione che può rivelarsi alla prova dei fatti anche totalmente errata, sono convinto che nel medio periodo, una volta che la produzione bilancerà la richiesta, il prezzo tornerà a scendere.
    Il prezzo di produzione del kWh è composto (volendo semplificare il concetto) dal costo di costruzione della centrale, dai costi di esercizio durante il periodo di vita, dal costo del combustibile (sia esso carbone, petrolio, gas o uranio) e dai costi di smantellamento della centrale a fine vita, chiaramente rapportati all'energia che la centrale produce o che si suppone produrrà nell'arco della sua vita utile.
    La grande differenza tra il nucleare e le altre fonti è il peso con cui il combustibile incide sui costi totali. Infatti, a causa degli alti costi di costruzione, gestione (per ovvi motivi di sicurezza) e smantellamento (con gestione delle scorie e materiali contaminati), i costi (in percentuale sul totale) del combustibile sono assai minori. Ciò porta a far si che un aumento del prezzo dell'uranio si rifletta in modo molto minore sul costo del kWh, rispetto ad un corrispondente aumento del prezzo del combustibile in una centrale a carbone, a gas od ad olio combustibile.

    Saluti.

    Federico

    Sempre che ci sia Uranio sufficiente. Se la domanda sul mercato supera l'offerta i termini del problema si complicano in modo sostanziale.
    La finitezza delle risorse è un dato da tenere in considerazione.
     
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  6. ciquta
     
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    L'articolo è vecchio, in seguito l'uranio ha continuato a salire ancora di più fino a far registrare un rialzo del 1900% rispetto al 2001 (sì, ho scritto proprio millenovecentopercento), prima di ritracciare.
     
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5 replies since 16/1/2008, 20:33   879 views
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