riduzione dei rifiuti

la chiave del successo( secondo me)

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  1. 'ntonio86
     
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    non so se questo che sto per dire è gia stato scritto in questo forum, se è così me ne scuso ma sono sono un novizio .

    Sono convinto, come molti di voi spero, che la chiave per risolvere il problema dei rifiuti ( enon mi riferisco solo al caso specifico di napoli) sia la riduzione della produzione procapite.
    Secondo me si dovrebbe cominciare a leggiferare in modo serio in tal senso.
    si dovrebbe regolarizzare soprattutto l'industria del packaging.

    -iniziamo a vietare con una legge alcuni prodotti (ad esempio i sacchetti di plastica usa e getta )

    -stabiliamo in modo chiaro che ogni prodotto debba essere confezionato in un solo incartamento ( perchè un pezzo di cioccolato deve essere racchiuso in tre strati di carta e due di stagnola?)

    -facciamo in modo che alcuni tipi di oggetti possano essere prodotti solo con materiale riclato (ad esempio i giornali la carta igienica) e che altri debbano contenere una minima quantità di materi provenienti da riciclaggio

    -rendiamo facile il riciclaggio , ad esempio mettendo sui futuri rifiuti deu simboli che indichino la natura del fututo rifuto (una cosa simile alle etichette che indicano come lavare un vestito)

    voi pensate sia una cosa fattibile?

    avete qualche altra idea??
     
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  2. odisseo
     
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    per quel che riguarda il confezionamento di alimentari, temo che dovresti vedertela con la legislazione in materia di conservazione/igiene/etc etc

    Odisseo
     
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    Per le buste di plastica esiste già una Legge che ne vieta la produzione e quindi la distribuzione tra breve, sostituendole con altre in materiale biodegradabile. Molte aziende si sono già adeguate ed è facile trovarne al supermercato, anche se l'utente normale trova difficile distinguerle da quelle vecchie, nonostante che quasi sempre quelle biodegradabili hanno una bella stampigliatura che le certifica tali.

    Per altri imballi qualcosa si sta facendo sul fronte della vendita di latte, acqua e detersivi "alla spina", dove è l'utente che se ne arriva col suo contenitore e preleva il prodotto, di qualità certificata e garantita, direttamente dal distributore automatico. Qui si tratta di abituare il consumatore ad usufruire di questa opportunità presso i negozi che la propongono (in Piemonte vi sono già diversi centri in provincia di Torino e di Cuneo).

    Per molti altri prodotti si può fare poco per ridurre i materiali, come è stato detto da odisseo, ma si può forse indurre i produttori almeno a rendere facile la separazione di un materiale di un tipo, da quello di un altro tipo, in modo da facilitarne la separazione in vista del riciclo. Non aspettiamo solo la Legge per ogni cosa, già ne abbiamo un gran numero di Leggi: i cittadini stessi possono pilotare le politiche delle imprese attraverso le loro scelte d'acquisto.

    Di imballi se n'era già scritto in altre discussioni in questa sezione, mi pare quindi che ci sia sensibilità sull'argomento, ma non credo si possa definire la questione come la soluzione del problema. Come ho già più volte ribadito, non esiste "la soluzione" al problema dei rifiuti, ma esistono "le soluzioni", che possono variare da zona a zona e da caso a caso. Solo l'integrazione virtuosa di più tecniche sarà in grado di fornire il miglior beneficio, col minor impatto ambientale, a un costo ragionevole.
     
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  4. 'ntonio86
     
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    beh se già si staq iniziando a fare qualcosa sono molto contento...

    e comunque confermo che torino già esistono dei distributori "alla spina" di detersivo
     
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3 replies since 24/2/2008, 14:00   812 views
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