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alexraffa.
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sAUTE A TUTTI,
In fiera a Bolzano ho raccolto un depliant di un dispositivo per il recupero del calore dai fumi delle caldaie tradizionali, OKO Carbonizer, qualcuno lo conosce oppure ha qualche commento sull'efficacia reale?
A me non sembra una cattiva idea, ma...
Ringrazio anticipatamente.. -
lorisoko.
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Mi sembra più un filtro anti particolato che un recuperatore di calore non ho capito come poi viene eseguita la pulizia dello stesso. . -
dotting.
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Non è che il depliant sia chiarissimo.
Interpreto che ci sia la possibilità di recuperare il calore dei fumi, però nelle foto vi è un tubo in ingresso, in basso, ed uno in uscita, in alto.
Il terzo tubo dove dovrebbe passare aria calda depurata da fuliggine ed altro e che potrebbe andare ad un "hot-air blower" è nascosto sul retro della foto?
Se così fosse sarebbe eccezionale, avrei risolto il problema di recuperare il calore disperso nei fumi di una stufa a pellets, che mi permette di far arrivare aria a 20-23°C alla mia pdc aria-acqua in inverno e per la quale mi sono dovuto arrangiare così:
Però se riuscissi a trovare quel materiale potrei sparare alla pdc direttamente i fumi semplicemente filtrati.
Qualcuno ha idea di come procurarsi quei filtri?. -
bioterm.
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penso basti richiedere il depiant . -
alexraffa.
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esaminando bene il sito del produttore, ho capito che il calore si recupera con uno scambiatore fumi/acqua posto allinterno dell'unità, qui si vede una applicazione chiara.
Mi domande quante calorie si possono recuperare, tenendo presente che in una caldaia efficiente iu fumi escono a ca 200°C.
chi può aiutarmi a capire meglio è già ringraziato.
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buran001.
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Ciao,se la caldaia é da almeno 3/4 giri di fumo,per rimediare basterà tenere sooto controllo la temperatura dei fumi di uscita con un termostato adatto e di conseguenza regolare la potenza del bruciatore o dell'aspiratore fumi !
Se invece la caldaia é di tipo vecchio sarebbe meglio montarlo,quello in foto é un po' strano,per le caldaie a biomassa voglio vedere come lo puliscono internamente!
Di solito sono cilinfrici come un serbatoio interno con acqua con i tubi saldati che lo attraversano da cima a fondo dove passono i fumi,i fumi entrano dall'alto e escono dal basso,come in foto ci sarà un aspiratore fumi e uno scarico per la condensa, come depurazione di solito si usa un piccolo ciclone.
x Dotti,io non la vedo una gran cosa la tua idea,io preferirei recuperare calore senza usare altra energia elettrica,comunque fare come hai intenzione,usare un radiatore lamellare di un a PDC nato per funzionare ad aria é da matti, si intaserebbe subito e nel tempo marcirebbe bucandosi.
O metti uno scambiatore, fumi/acqua e una PDC acqua/acqua o devi costruire lo scambiatore (radiatore)della PDC, fumi/gas fatto in modo da facilitarne la pulizzia interna e che non habbia bisogno di una filtratura fine con rischi di intasamento,tralalro se non ricordo male é per una caldaia a pellet,io farei uno scambiatore,fumi/acqua (o meglio glicole antigelo) in modo che non marcisca e puzzi e immergerei nell'acqua il radiatore,ovviamente lo farei a vaso aperto con coperchio con un tubo di sfiato (ogni tanto lo rabbocchi a mano) o altrimenti inserisci una serpentina di rame per il gas della PDC dentro i condotti o specie di scambiatore fumi.
Ciao
p.s. rafreddare troppo i fumi puo creare una serie di problemi!
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dotting.
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CITAZIONE (buran001 @ 30/3/2008, 03:05)x Dotti,io non la vedo una gran cosa la tua idea,io preferirei recuperare calore senza usare altra energia elettrica,comunque fare come hai intenzione,usare un radiatore lamellare di un a PDC nato per funzionare ad aria é da matti, si intaserebbe subito e nel tempo marcirebbe bucandosi.
p.s. rafreddare troppo i fumi puo creare una serie di problemi!
Si vede che ti manca qualche nozione sulle pdc di calore specie quelle aria/acqua.
Te le illustro, partendo da questo grafico di una pdc aria-acqua svizzera, tenuto presente che mentre i costruttori italiani autocertificano dati e diagrammi del COP, svizzeri ed austriaci devono passare attraverso un ente certificatore non di parte:
http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/satag_COP.jpg
Come ho scritto nel mio intervento precedente, in inverno riesco ad ottenere temperature dell'aria in ingresso alla pdc pari a 20-23°C, significano COP intorno a 5; 6 kW prodotti 1,2 kW assorbiti.
A 7°C, la tipica temperatura di targa delle pdc aria-acqua, avrei un COP di circa 3,4;4,1 kW prodotti a fronte di 1,2 kW assorbiti.
Naturalmente con il recuperatore della foto non si "usa altra energia elettrica", come tu hai erroneamente detto, ma è sempre il ventilatore della pdc aria/acqua che aspira l'aria facendola transitare nel diffusore della foto.
Quindi ribadisco nessuna energia elettrica in più e l'aria è naturalmente "pura", ma viene semplicemente preriscaldata a costo zero.
Il costo del kWh termico prodotto dalla pdc passa da 22 centesimi diviso 3,4 quindi 6,4 centesimi a 4,4 centesimi, questo ipotizzando che la temperatura dell'aria si mantenga intorno a valori di 7°C, ma se scende al di sotto sono dolori.
Mentre la temperatura dell'aria con il recuperatore si è mantenuta sopra il livello di 20°C, anche in presenza di temperature al di sotto di 0°C, una delle due installazioni è in zona climatica E.
Raffreddare troppo i fumi è decisamente pericoloso in un impianto a tiraggio naturale, lo è decisamente di meno in un sistema a tiraggio forzato, come è quello di una stufa a pellets, specie se hai un CAT che ti passa i parametri segreti.
Comunque sono stati variati solo i parametri di caduta pellets, non i giri della ventola, ceneri e fuliggine nei tubi hanno mantenuto valori normali a detta del CAT.
I due impianti citati, il secondo in zona C, sono al servizio di una sistema di emissione a pannelli radianti a pavimento per zona giorno e zona notte, la microstufa a pellets 2kW, riscalda ad aria uno scantinato openspace.
Comunque dopo aver visto il sistema della foto ho perso ogni interesse, mi sembra abbastanza incasinato e sicuramente costoso.
Il mio recuperatore costa tutto compreso 50 euro.. -
buran001.
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Ciao, CITAZIONENaturalmente con il recuperatore della foto non si "usa altra energia elettrica", come tu hai erroneamente detto
mi riferivo alla PDC,conosco perfettamente gli scambiatori di calore e gli impianti termici anche di grossa taglia,io ripeto in Italia col costo dell'energia cercerei di usarla il meno possibile per scaldare,se invece abitassi in Francia o Svizzera .... Anche con i vantaggi delle pdc che conosco... (sarà forse perché abito al freddo e ho ancora la neve davanti casa!)
Ciao
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dotting.
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Anche intorno a quella casa in zona E il pomeriggio di pasquetta ha fatto una nevicata con i fiocchi.
Comunque quando riesci a produrre acqua calda a 35°C sufficiente per alimentare un impianto a pannelli radianti a pavimento con un costo inferiore a 4,4 centesimi a kWh termico prodotto in Italia, fai un fischio e posta volentieri la tua idea furba.
Sarei proprio curioso di sapere come produci acqua calda a bassa temperatura, visto che mi sembra di ricordare che utilizzi proprio pannelli radianti.
Costi reali di esercizio alla mano per piacere.. -
buran001.
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Ciao,io direi per primo il solare termico e per secondo le biomasse come il cippato o scarti di produzione,(ho una caldaia a legna da 70.000kcal con bruciatore a gasificazione per truccioli /cippato esterno,il pellet lo reputo vantaggioso dopo il gasolio e gpl o metano ma é ancora troppo costoso,io lo uso in imergenza per non usare il gasolio (se non erro anche tu usi il pellets) Mi chiedo perché non usare una ottima caldaietta a caricamento automatico da serbatoio esterno e a piu' giri di fumi al posto di usare varie conversioni e ulteriore energia elettrica,io mi baso per 4 appartamenti + ACS in alta montagna !
Ciao. -
dotting.
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Sul solare termico non ci sono dubbi è il produttore di energia termica più economico, ma ho ancora qualche problema, sai non riesco a farlo funzionare di notte e quando c'è freddo perchè nuvoloso!
Sul cippato ho qualche problema di spazio per il combustibile, ammuffisce molto facilmente e le caldaie oltre a costare minimo 7920 euro + IVA, partono da 40000 kCal, un'enormità per me che sono abituato a progettare case a bassa richiesta energetica.
Io adopero il pellets in una microstufa che consuma 600 grammi ora di pellets e rende 2 kWh, quindi 300 grammi per kWh prodotto.
Poichè il pellets lo si trova a 2,99 il sacco da 15 kg, ENERLES Carrefour, il costo del kWh termico prodotto dalle stufe a pellets si attesta sui 6 centesimi.
Superiore ai 4,4 centesimi del costo di produzione del kWh termco prodotto da una pdc che lavori a COP 5, ma la ritengo interessante per quelle zone climatiche in cui la temperatura dell'aria esterna è bassa e l'alternativa sarebbero pdc acqua/acqua o geo, ben più costose.
Il cerchio si chiude con l'utilizzo di pannelli FV, che ti permettono di accumulare energia, in estate scarichi ad ENEL quella che non ti serve, e di recuperarla in inverno.
Sai l'ENEL non accetta il surplus di solare termico che uno ha in estate.. -
Ing_Slash.
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CITAZIONE (dotting @ 31/3/2008, 08:05)Sul cippato ho qualche problema di spazio per il combustibile, ammuffisce molto facilmente e le caldaie oltre a costare minimo 7920 euro + IVA, partono da 40000 kCal, un'enormità per me che sono abituato a progettare case a bassa richiesta energetica.
Ciao,
la Turbomatic a cippato della Froling parte da 28 kW, la taglia successiva è 35 kW se non sbaglio. Anche se capisco che 28 kW per uno che fa progetti come i tuoi siano ancora molti.
Altro problema, quei disgraziati magari la facesso pagare 7920 euro + IVA...
Buona giornata. -
buran001.
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ciao,non si é obbligati ad andare solo su quella marca !
ne esistono simili a prezzo inferiore (poi se piace l'estetica...).