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ingen.
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Anzitutto buongiorno a tutti, sono fresco di registrazione.
La scelta del tasso di attualizzazione in ogni valutazione economica di un investimento ha un'incidenza notevole sul VAN. Convenzionalmente (e storicamente) ho sempre applicato (impianti di cogenerazione da combustibile fossili) un valore del 5%: il range "ragionevole" di solito infatti è contenuto fra il 5% e il 12%.
Nel minidro (< 1 MW) di cui mi sto occupando, il tasso di attualizzazione del 5% fa risultare però poco conveniente l'investimento (capitale totalmente autofinanziato)...
è quindi possibile scendere al di sotto del 5%?
grazie. -
car.boni.
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Ciao Ingen.
e benvenuto.
Se vai a ricercare, in una vecchia discussione di qualche tempo fa, avevo postato una tabella ministeriale dove erano indicate, suddivisi per i diversi capitoli che compongono una centrale, le percentuali a cui bisogna attenersi.
Probabilmente quella che Tu indichi e' una media.
Dimenticavo di dire che sono un tecnico e non un commercialista :-)
ciao
car.boni. -
maxsanty.
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CITAZIONE (ingen @ 3/4/2008, 14:36)Anzitutto buongiorno a tutti, sono fresco di registrazione.
La scelta del tasso di attualizzazione in ogni valutazione economica di un investimento ha un'incidenza notevole sul VAN. Convenzionalmente (e storicamente) ho sempre applicato (impianti di cogenerazione da combustibile fossili) un valore del 5%: il range "ragionevole" di solito infatti è contenuto fra il 5% e il 12%.
Nel minidro (< 1 MW) di cui mi sto occupando, il tasso di attualizzazione del 5% fa risultare però poco conveniente l'investimento (capitale totalmente autofinanziato)...
è quindi possibile scendere al di sotto del 5%?
grazie
Ciao,
ma al di là di tabelle o altro, il tasso di attualizzazione va imposto in funzione del tipo di investimento, se industriale, se immobiliare, se finanziario ecc. Quindi metter il tasso che fà tornare i conti mi sembra un po' strano....
bye
m.
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car.boni.
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CITAZIONE (maxsanty @ 4/4/2008, 14:48)Ciao,
ma al di là di tabelle o altro, il tasso di attualizzazione va imposto in funzione del tipo di investimento, se industriale, se immobiliare, se finanziario ecc. Quindi metter il tasso che fà tornare i conti mi sembra un po' strano....
Ciao Max,
il Tuo ragionamento e' perfetto, nn si deve modificare un tasso per far tornare i conti.
Nel mio precedente messaggio facevo riferimento ad una tabella che indica le percentuali da adottare per evitarsi "fastidi" con i vari uffici tributari.
Ad esempio : le opere idrauliche (dighe, prese ecc) fisse sono al 1%, condotte forzate 4%, fabbricati 3%, impiantio di centrale (turbine, generatori ecc) 7%, linee di trasporto A.T. 4% ed infine rete di distribuzione BT 8 %.
Poi, sai bene, n sono un commercialista...........
ciao
car.boni. -
alidorate.
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ciao Ingen
il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa futuri di un investimento è il cosiddetto WACC ovvero "weighted average cost of capital"
dipende dal costo effettivo del capitale per l'azienda. Il capitale è diviso in mezzi di terzi (tipicamente banche) onerosi e mezzi propri (dei soci) non onerosi per la società ma che devono garantire un rendimento minimo accettabile ai soci.
Se il costo del capitale sale (vedi quello che sta succedendo ai mutui) anche il rendimento degli investimenti deve salire! un investimento che ha un ritorno del 5% potrebbe essere interessante se ci si approvvigiona di denaro al 3% ma diventa in perdita se ci si approvvigiona al 8%.
Se fai una veloce ricerca su internet dovresti trovare la formula del WACC, se non la trovi scrivimi.
ciao
Enrico
[email protected].