Costi di manutenzione

sempre bassi...ma quanto bassi?

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  1. Watt_e_la_pesca
     
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    Ciao a tutti,
    data la preparazione e disponibilità, mi permetto di importunarvi con questo nuovo topic, relativo ad una richiesta in effetti banale.
    Volevo semplicemente conferma di quanto sto facendo.
    Documentandomi e valutando progetti e/o lavori di colleghi, ho fino ad ora quantificato nei miei business plans le seguenti voci in:

    1) manutenzione e costi del personale: 5-6% del fatturato della sola energia per potenze > 1MW; 8-10% invece per gli impianti più piccoli.
    2) concessione: bene o male vedo che il costo è sempre equiparabile a quello della voce prima, con anche qualcosina in meno.

    Che mi dite? Qualcuno di voi ha la classica "formulina magica" da applicare per arrivare, grazie alla matematica, ad un risultato abbastanza attendibile?
    Ah, specifico che sto parlando di impianti nuovi.

    Senz'altro l'argomento sarà già stato pluri affrontato...oramai seguo assiduamente il forum, ma non mi sembra di averlo trovato...nel caso, rimproveratemi pure e suggeritemi dove cercare, che non mancherò di farlo e andrò subito a ripassare la lezione...

    Grazie già da ora,
    Watt
     
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  2. remtechnology
     
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    Ciao bel post!
    Qualcosa del genere però avevamo inserito tempo fa ;-)
    Comunque un dato che ti può servire e che ho utilizzato non molto tempo fa (nov 2007) progetto completo completo di rilievo topografico, screening o incidenza ambientale con "concessione portata a casa" : 20/25.000 euro
    Per quanto riguarda il personale francamente con i nuovi sistemi automatici e telecontrollo non sono grandi cifre 1500/2000 euro/anno.
    Un capitolo interessante da valutare sono i rifiuti , se il tuo impianto ha uno sgrigliatore.
    Citavo il caso mio, del conferimento dei rifiuti raccolti dallo sgrigliatore che pesavano all'anno per un 2/3 %.
    Questo dettaglio non è trascurabile perchè se arrivano foglie e piante , cioè verde paghi ben poco, ma se a monte hai gentaglia che usa il canale come una discarica, tanto qualcuno tira su, passi da "verde" a "imballaggi in materiali misti" CER (codice rifiuto) 15.01.06 che costa 6 volte di più e devio pure tenere un registro di carico scarico che è una grande seccatura oltre che essere penale se non è tutto ok.
    Ciao
    Rem
     
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  3. Watt_e_la_pesca
     
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    Grazie REM,
    giusto il tempo di postare, ed ecco una risposta precisa.
    Purtroppo conosco abbastanza da vicino la realtà dei codici CER, dei registri, e delle conseguenze di una gestione poco oculata in tal senso. Quindi spero anch'io vivamente di trovare del fogliame di stagione e null'altro nei "miei" sgrigliatori, e non solo per la tariffa di smaltimento, che pert quanto come dici, 6 volte superiore a quella del verde, sarebbe l'ultimo dei problemi se paragonato alle potenziali beghe legali derivabili da qualche ente "nemico" particolarmente motivato ad essere ostile.
    Con la situazione odierna sui rifiuti poi, basterebe davvero poco a confezionare un bel pacchettino "ferma-impianto" pronto all'uso anche contro al più scrupoloso dei gestori.

    A proposito di enti amici/enti nemici...sarebbe bello inserire in un business plan anche questa voce qui...ma lasciamo perdere và...
     
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  4. remtechnology
     
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    Mi fa piacere che capisci cosa significhi tenere un Registro di carico/scarico perchè ne parlavo due settimane fa con un amico che ha una centrale e lui mi dice che lui bypassa tutto...
    Oltre ad essere immorale lasciare passare il materiale che , bene che vada, si beccherà qualcun'altro sull'asta dello stesso canale è anche non permesso dalla norma.
    Mi chiedo i gestori dei canali irrigui quando vedono un'asta di acciaio lungo tutto il canale di traverso a pelo libero a cosa pensano che serva...
    Per fortuna gli amici del forum che usano le Pelton non hanno questui problemi.
    Dimenticavo come personale noi abbiamo 1 pensionato pagato in regola come collaborazione che ci tiene d'occhio l'impianto/pulisce l'impianto/prende nota delle lettura per l'UTF/ecc a 12.000 euro lorde all'anno, assolutamente ripagate dai benefici che ne otteniamo.
    Assolutamente indispensabile il telecontrollo e l'automazione ma un uomo che ci dia un occhio ogni 2 giorni o ripristini una protezione saltata è impagabile per molti motivi.Non fosse altro per tenere i rapporti di buon vicinato essendo gli impianti lontani dalla sede.
    ciao
    Rem
     
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  5. Watt_e_la_pesca
     
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    Si, un paio d'anni fa ho fatto una pratica di valutazione paesaggistica da allegare alla pratica di rinnovo dell'autorizzazione per un impianto di compostaggio. Il proprietario, col quale ho avuto che fare per qualche mese, mi ha illuminato sull'importanza della precisione e del puntiglio in materia di codici e registri e sui problemi annessi.

    Per quanto riguarda l'omino jolly da mettere sull'impianto...è proprio quello a cui stavo pensando!!

    Grazie per questi scambi, sto imparando molto in questo forum.
    Watt
     
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  6. remtechnology
     
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    La forza del forum è essere tanti con esperienze e pareri tecnici diversi!
     
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  7. cibernautaFV
     
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    bisogna vedere anche dov'è l'impianto , alcuni fiumi in certi periodi dell'anno sono terribili ,( vedi volturno ) arriva di tutto dalla natura ; l'omino jolly vale piu' di 1000 telecontrolli (devi prevenire non curare )
     
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  8. car.boni
     
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    Ciao a tutti,
    e' doverosa una distinzione tra vecchi e nuovi impianti.
    Nei vecchi impianti, se nn rinnovati e/o se rinnovati ma con opere di captazione nn modificate, la tecnologia era quasi inesistente e l'opera dell'uomo resta quanto mai necessaria.
    Nei nuovi impianti, se il progettista ha valutato, studiato bene l'evoluzione delle portate e cio' che viene portato a valle dal fiume, e su questo ha progettato la presa, il problema puo' essere ridotto drasticamente ed un buon impianto di sgrigliamento fa il resto.
    Ovviamente l'altro fattore che puo' far modificare, sia le scelte che il lavoro successivo di manutenzione, e' la posizione dell'impianto.
    Nel nostro caso, ad esempio, ci ritroviamo prevalentemente con impianti di media montagna le cui opere di presa sono tutte realizzate su roccia e con trasporti solidi, a parte le foglie, quasi inesistenti.
    Per avere un'idea di costi di manutenzione di tutto l'impianto indicherei una percentuale variabile tra 1 ed il 3% del costo storico d'impianto
    ciao car.boni
     
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  9. cibernautaFV
     
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    beato te ......a noi arriva di tutto
     
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  10. Watt_e_la_pesca
     
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    Ragazzi,
    spero di non aver alzato troppo il gomito...

    Mi è venuta la fissa di trovare una funzione per definire i costi di gestione...
    Avessi più tempo da dedicare allo scopo...

    Più penso alle variabili che vorrei metterci dentro e più mi viene il mal di testa...

    Vabbè...era solo per rendervi partecipi di questo mio delirio...ora torno al lavoro...
    Saluti
     
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9 replies since 7/4/2008, 14:51   604 views
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