Primi chilometri col riscaldatore

Clio 1.5dCi

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  1. Axel_Foley
     
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    CITAZIONE (violoncello @ 28/11/2005, 09:55)
    potresti mettere una mini guida con le istruzioni e magari una foto del tuo riscaldatore?
    mi piacerebbe provarlo

    le resistenze dove le hai comprate e quanto costano ?

    Premetto che un migliaio di chilometri è ancora una percorrenza irrisoria, ma se altri vogliono sperimentare, è giusto dare qualche info.

    Allora, la foto non so come fare. Cioè, arrivo a casa tardi, la macchina la lascio in strada, per cui arrivare, prendere la macchinetta e dire alle bimbe che il papà deve uscire subito per fare la foto ad un tubo in macchina, al freddo e sporcandosi le mani...
    Beh, lo farò, ma non so quando.

    La descrizione invece è lunga, ma semplice, e ve la faccio volentieri.

    Il cuore del sistema sono quattro resistenze PTC autostabilizzanti a 80°C, potenza 30W ciascuna.
    Io le ho comprate da www.rs-components.it, il codice articolo è 299-5770, costano una follia, ossia oltre 16Euro ciascuna.
    Ovvio che trovando un fornitore locale, o con quantità diverse e andando dal produttore, la cosa cambierebbe.

    Poi ho preso un tubo di rame 6/8 (ossia 8mm esterno e 6mm interno), ma forse avrei potuto prendere anche un 8/10, lungo circa 25cm. Pochi centesimi.

    Ho comprato uno spezzone da un metro di tubo di gomma da 8mm (diam. interno), di quelli per uso alimentare, compatibile con olio caldo. Qualche decina di centesimi.
    Qualche fascetta stringitubo, altri centesimi.

    Le resistenza sono a piastra, ossia hanno il corpo scaldante lungo un asse, e hanno due alette laterali, che in realtà a me non servirebbero, ma che sono comode perchè hanno gli svasi per le viti.
    Ho preso due resistenze, le ho messe una contro l'altra ma col tubo di rame in mezzo (tipo hot-dog), poi con due bulloncini ho 'tirato' le alette delle resistenze una contro l'altra. Le resistenze sono quindi bloccate solidalmente col tubo di rame.
    Stessa cosa per l'altra coppia di resistenze.
    [nota: per migliorare ancora, si potrebbe prendere due spezzoni di tubo di rame, metterli affiancati e serrare questa coppia in mezzo alle resistenze, poi fare circolare il carburante in entrambi i tubi, o sdoppiandolo o collegando l'uscita di un tubo con l'entrata dell'altro col tubo di gomma].

    Ho preso il tubo di gomma e ne ho tagliato un pezzo da 5cm, e l'ho serrato ad una estremità del tubo di rame. Il resto l'ho serrato all'altra estremità del tubo di rame.

    Ho staccato il tubo che dal filtro del gasolio va alla pompa. Nelle Renault, questo tubo è staccabile con due clip a baionetta, per cui è un attimo. Ho tolto il tubo originale dalle due clip, e ho innestato su ciascuna clip una estremità del tubo di gomma.
    Idraulicamente, il sistema è già pronto e funzionante.

    Perchè scaldi, occorre alimentare le resistenze.

    Ho preso del cavo elettrico del 4, e con alcuni mammuth ho connesso le estremità delle resistenze, a grappolo su due cavi, uno dei quali diventerà positivo e uno negativo (ma non importa, le resistenze lavorano senza curarsi della polarità). Ho inguainato i due cavi elettrici e ho portato la guaina nella scatola fusibili del cofano (non in quella interna, ce n'è una proprio dentro al cofano motore).

    Ho avvolto il tubo di rame e le resistenze con un foglio di mousse coibentante, trovato in casa chissà perchè. Ho quindi serrato il rotolo di mousse con alcune fascette da elettricista, e ho vincolato il tutto ai supporti del vecchio tubo, sempre con delle fascette.

    Per alimentare le resistenze, basta collegare i due cavi del 4 alla batteria.
    Qui ci sono tanti modi di farlo.
    Io ho fatto così:
    Ho comprato un relè automobilistico, che porta una corrente notevole senza problemi (codice 178-2012 del sito di cui sopra, circa 4 euro).
    Ho collegato un terminale a rondella al telaio della macchina, e a questo ho collegato uno dei due cavi che vanno alle resistenze, e ho diramato un cavetto più piccolo che ho collegato alla bobina del relè.
    Poi ho collegato un terminale a rondella al +12V della batteria, ci ho attaccato un portafusibili (circa un euro), ci ho messo un fisibile da 15A, e l'uscita del portafusibili va al contatto del relè.
    L'altro cavo che va alle resistenze l'ho collegato all'altro contatto del relè (quello normalmente aperto).
    Manca solo il 'pilota'. Ho individuato un cavetto che va in tensione a quadro acceso (nella scatola elettrica ci sono tanti relè, la metà dei quali si eccita sotto chiave, per cui basta individuare un cavetto che vada a +12 e diramare da quello) e l'ho collegato all'altra estremità della bobina del relè.

    Un po' di nastro isolante, una occhiata alle fascette che reggono meccanicamente il tutto, una buona serrata delle fascette stringitubo, et voilà.

    Alla prima volta che ho girato la chiave, ero molto timoroso.
    Temevo o che si bruciasse qualcosa, o che tutto il mio lavoro si rivelasse assolutamente inefficace.

    Invece, sono rimasto allibito quando, giusto il tempo di scendere dalla macchina e girare attorno per toccare il tubo, e per poco non ci lasciavo la pelle attaccata!

    La cosa diventa veramente significativa quando si procede per un po' a basso regime. Allora, gli iniettori sparano poco, il grosso del carburante in pressione torna al filtro col ricircolo, il filtro si scalda, e tutto il sistema diventa splendidamente caldo. Anche nelle giornate di ghiaccio (stamattina -5 e crosta di ghiaccio sul vetro), tutto l'insieme filtro, tubo filtro-pompa e tubo riscaldatore, diventa caldissimo.

    Anche considerando tanta dispersione, sono certo che la miscela olio-gasolio entri in pompa a non meno di 50°C.

    Ciao

    Axel
     
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53 replies since 20/11/2005, 18:52   4341 views
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