progetto energetico italiano

bozza di programma per la riconversione del sistema

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  1. en.ergo
     
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    CITAZIONE (alev @ 20/3/2006, 00:14)
    Avete mai sentito parlare del progetto archimede (legge 388/2000) portato avanti da Enea in collaborazione con Enel?

    Ciao Alev,

    sul documento oggetto di questa discussione il progetto al quale ti riferisci è al link www.energoclub.it/Bozza_programma_rev-0.htm#6, purtroppo il progetto in Italia è "congelato" (il che è ironico per una tecnologia solare...). Più interessanti ed efficienti sono i sistemi indipendenti a parabola con motore stirling ai quali si riferiva anche BrightingEyes (http://www.stirlingenergy.com/default.asp) ancora più interessante se il tutto è fatto in partnership con la tunisia o altri paesi nord-africani.....

    Saluti
    francesco

    CITAZIONE (fabiomas @ 20/3/2006, 12:52)
    1)credo che il potenziale eolico sia maggiore,specialmente se si prendono in considerazione centrali off-shore, penso che 20 GW non sia una potenza impossibile da installare nel lungo periodo.

    Ciao Fabiomas

    in effetti probabilmente hai ragione, solo che non ci sono "pezze di appoggio" per quanto riguarda l'off-shore in Italia e per questo al momento non è stata ventilata l'ipotesi. Tanto meglio se puoi segnalare qualche riferimento al riguardo

    CITAZIONE
    2)per quanto riguarda i trasporti credo un punto del programma dovrebbe essere quello di spingere per il passaggio dai motori a combustione a quelli elettrici.

    giusto, questo passaggio però riguarda più il risparmio energetico (essendo in qualche modo l'energia elettrica più un vettore che una fonte), comunque da tenere in considerazione.

    CITAZIONE
    3)sarebbe interessante che nel programma si parlasse anche dei vari sistemi di accumulo di energia per poter rendere stabile tutto il sistema.

    anche questo punto è certamente da sviscerare, oltre ai sistemi di accumulo si dovranno considerare delle strategie di generazione, guardando al fatto che le fonti rinnovabili possono essere complementari utilizzandone un mix. Poi tutti i sistemi di accumulo ( per chi non li conoscesse può farsene un'idea alla pagina www.energoclub.it/Accumulatori_di_energia.htm ) possono essere convenienti nel giusto contesto, sia a carico dei produttori-utilizzatori e sopratutto a carico del (o dei) gestore della rete. Da quanto emerge ad una prima valutazione non è improbabile che il costo possa mediamente incidere per un centesimo di euro sul kWh, o anche solo una frazione di centesimo. Certo questo può essere se la questione non viene sottovalutata e sopratutto se, con l'occasione, si pensa anche ad ottimizzare l'efficienza della rete di distribuzione, attualmente le perdite in rete sono di circa il 7%, anche un solo punto di miglioramento comporta un recupero di qualcosa come 3.000 GWh all'anno !

    grazie della collaborazione
    francesco
     
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37 replies since 26/2/2006, 16:17   4787 views
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