GDPE con cella metallica

Prove e risultati sperimentali

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  1. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (berlitz @ 4/4/2006, 00:26)
    A questo punto sarebbe interessante analizzare questo fatto con tensioni piu' alte, ma questo si scontra con la "bassa" resistenza del catodo. Quindi sarebbe necessario utilizzare materiali di piu' alta resistenza come il tungsteno.
    Ciao
    Francesco

    Ottimo! Vai così che vai bene! biggrin.gif

    Un paio di spunti: c'è il forte sospetto che, una volta innescato il plasma, ovvero che l'ago si è arroventato, si possa tornare a scendere con la tensione e vedere mantenuta bassa la corrente, quindi con minore potenza applicata, almeno entro un certo limite. Ad un certo punto, mentre scendi, ti accorgerai che la capacità 'refrigerante' dell'elettrolita vincerà l'incandescenza del catodo, e tornerà l'elettrolisi.
    Questo avviene perchè presumibilmente lo spessore del plasma e del relativo schermo si assottilia sempre più, abbassando la temperatura dell'elettrodo e quindi riducendo l'emissione termoionica, cuscinetto 'portante' del plasma stesso.
    Sarebbe quindi interessante capire, ad innesco avviato e stabilizzato, in che misura può essere ridotta tale tensione prima che avvenga una significativa riduzione dell'intensità del plasma.

    Altra cosa: per evitare la fusione dell'ago, prova con una punta in Carburo di Tungsteno, di quelle per forare i circuiti stampati. Le trovi nelle ferramenta attrezzate e nei negozi e fiere di elettronica. Con quella vai tranquillo, vedrai che non fonderà, a meno di arrivare a tensioni e potenze molto elevate. Inoltre la forma elicoidale favorisce l'emissione per effetto punta.

    Ancora complimenti.

    Edited by ElettroRik - 4/4/2006, 11:06
     
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17 replies since 26/3/2006, 00:59   1805 views
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