Caldaie a legna e biomasse Tatano

qualcuno ce l'ha?

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  1. g3is1
     
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    Finalmente dopo tanto tempo ho le condizioni per montare (e soprattutto acquistare) una caldaia a legna e cippato e tra le varie marche e modelli(AL.PI, ARCA,TATANO,..) sarei orientato ad acquistare una Kalorina 2304 della Tatano, però prima di commettere una cavolata (un tantino costosa) preferisco prendere informazioni e questo forum mi sembra il posto adatto smile.gif
    Qualcuno di voi ce l'ha?
    Ha avuto problemi riguardanti l'acquisto, la consegna o il funzionamento della caldaia?
    Richiede una manutenzione frequente?

    La cosa che mi fa pensare è che fino ad ora non ho trovato nulla, nemmeno un commento, una discussione, un articolo sulla Tatano e le sue caldaie ( le prime notizie l'ho trovate su casafelice.it ) al contrario dell'AL.PI e dell'ARCA caldaie.

    Per ora
    un salutone
    dai colli bolognesi
     
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  2. g3is1
     
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    Ciao Marino,
    conosco abbastanza bene la Risparmiola, è la prima caldaia che mi hanno proposto ed è validissima e collaudatissima (ce ne sono varie già funzionanti nei dintorni di Bologna e Ferrara); da parte mia sto cercando altre alternative che possano andare in automatico senza dipendere dal pellet perchè dispongo di discrete quantità di cippato e legna grazie al bosco di proprietà e la cippatrice che ho comprato e vorrei evitare di acquistare pellet o una pellettizatrice per produrlo (quelle piccole costano ancora troppo e sono ancora troppo grandi per le mie esigenze:-).
    Prossimamente devo andare a vedere uno caldaia della Tatano in funzione a Pavia e poi quando mi consegneranno il report analitico sulla società prenderò una decisione.
    Un saluto
    e
    grazie per le informazioni
     
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  3. struss
     
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    io ho la risparmiola da 20kW!
    non c'è male, certo è che bruciare mais non è come bruciar metano, bisogna starci un po dietro,
    i migliori risultati li ho togliendo abbastanxza spesso la crosta che si forma(almeno una volta al giorno) nel braciere.
    magari domani vi racconto qualcosa di più!
     
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  4. struss
     
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    allora, diciamo che la mia è un applicazione un po insolita, non so se possa essere indicativa per impianti di riscaldamento.

    ho un allevamento di vitelli a carne bianca e mi servono circa 600 litri di acqua a 65/70 °c alla mattina e altri 600 la sera per sciogliere il latte in polvere che mangiano
    quindi c'è una caldaia a gasolio che praticamente è un serbatoio da una decina di ettolitri con dentro un bruciatore.

    adesso faccio circolare l'acqua della vecchia caldaia in uno scambiatore a piastre che riscaldo con la caldaia mais

    in pratica la vecchia caldaia fa da serbatoio e mi permete di far andare il bruciatore in caso di spegnimento


    ma veniamo alla parte più interessante: i costi, diciamo che con il gasolio mi servivano 4/5 kg di gasolio a pasto, adesso con 15/20 kg di mais me la cavo, fate due calcoli voi!

    comunque penso si possa ottenere anche di meglio visto che la mia caldaia non lavora tutto il giorno, resta molto tempo in mantenimento e funziona meglio se la si pulisce spesso
     
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  5. g3is1
     
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    Il mio istallatore ne ha una funzionante a casa e varie in tutto il perimetro di Bologna.. posso sentire se è disponibile a farne vedere qualcuna.
    Me ne aveva proposta anche un'altra, la granola automatica dell'arca, appena uscita completamente automatica a pellets e cippato ma mi ha fermato perchè ha qualche problemino di accensione...chissà se hanno già risolto.
    Un Saluto a tutti
     
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  6. curpis
     
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    Salve a tutti, se vi puo servire ecco la mia esperienza:

    Ho una caldaia a pellet della ditta D'alessandro Termomeccanica, modello CSI 25 (sul sito non c'è perche non è aggiornato) costruita per essere alimentata con combustibili solidi della pezzatura di 6/8 mm circa. Io ho usato pellet o una miscela di pellet e mais (30Kg di pellet ogni 25 kg di mais). I principali problemi riscontrati con questa miscela sono stati;

    1) Il notevole aumento di incrostazioni all'interno della camera di combustione (con conseguente aumento dei turni di pulizia della stessa).

    2) L'aumento, a caldaia spenta, una volta raggiunta la temperatura dell'acqua desiderata (65°/70°), della stessa temperatura fino a valori superiori a 90° con conseguente blocco di sicurezza della caldaia. Tutto questo a causa del mais che, a differenza del pellet continua a bruciare lentamente molti minuti dopo lo spegnimento della caldaia.

    Per quanto riguarda la resa con questa caldaia scaldo costantemente (giorno e notte, non conviene spegnere la caldaia la notte meglio regolare una temperatura di 2 o 3 gradi in meno dai termostati) una casa di 2 piani per un totale di 250 mq e l'acqua per i sanitari. In piu ho un termoconvettore per il solaio che accendo quando serve.

    Consumi:

    Premesso che abito nell'entroterra della provincia di Pesaro, a 650 metri di altezza e che nel piano superiore della casa (costruita 28 anni fa) ci sono 3 portefinestre in legno a 3 ante in altrettanti ambienti diversi, a vetro singolo senza alcun tipo di isolamento se non quello fornito dalle guarnizioni in gomma da me applicate, posso dire che il risparmio rispetto al gasolio c'è stato.
    Ho risparmiato circa il 40% ma se si considera che prima tenevo acceso solo le ore strettamente necessarie per avere una temperatura di massimo 18° contro i 20° di adesso il risparmio è molto più alto.

    Se avete domande sono a disposizione
     
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  7. maface
     
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    Salve a tutti, è la prima volta che scrivo in questo forum e visto che si parla di varie marche di caldaie vorrei chiedere :

    c'è qualcuno che mi sappia dare notizie della eco.bio.calor che riuscirebbe a bruciare solo il mais e altri tipi di cereali senza il bisogno di pellet

    Sarei lieto di avere buone notizie , altrimenti proseguirei il discorso con la caldaia usata da CURPIS visto che ho sotto mano il deplian della D' Alessandro Termomeccanica .

    Per adesso grazie a tutti i partecipanti a questo foum che vorranno rispondermi
     
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  8. boooxer
     
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    ciao maface,
    si anchio ho visto inizialmente una d'alessandro, ma penso che non funzioni bene solo a mais , ci sarebbero dei problemi di incrostazioni causati dal fascio tubiero, ora sto acquistando una al.pi. si chiama risparmiola, l'ho vista in fiera a bologna e funziona completamente a mais il pellet serve solo per tenerla accesa al minimo, come consumi di pellet saranno 1/2 kg al giorno come consumi di mais saranno 30/50 kg per una casa di 150mq.
    la camera di combustione lavora a secco, cioè invece di avere il fascio tubiero causa di condense e incrostazioni, ha delle alette che a contatto con la fiamma trasmettono il calore riducendo al minimo la formazione di condensa, puoi pulirla accesa senza problemi e il tiraggio è forzato quidi niente fumi, poi niente vaso aperto,io lo ritengo un ottimo prodotto.
    Ciao boooxer
     
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  9. curpis
     
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    confermo quanto dice boooxer per quanto riguarda il funzionamento solo a mais della D'alessandro, non è nata per essere usata solo a mais la miscela che ho usato come dicevo sopra era una 30 kg pellet e 25 kg mais, andava bene quando faceva freddo, ora con l'affacciarsi del clima mite la caldaia resta spenta per periodi prolungati e il mais non brucia del tutto formando agglomerati duri come il cemento che vanno poi rimossi durante la pulizia, per questo sono ritornato a tutto pellet. Il fascio tubiero richiede un po più di manutenzione in pulizia, a pellet è questione di poco, ma le incrostazioni prodotte dal mais richiedono una pulizia più profonda. Con la condensa non ho mai avuto problemi, anche perche proprio per evitare tale problema la temperatura minima impostabile dell'acqua è di 65°.
     
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  10. maface
     
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    Grazie per la risposta vi faccio sapere che ho visto la Rispermiola in funzione insieme alla Eco. Biocalor in una fiera a Macerata.
    Mentre la prima ha bisogno del pellet per funzionare anche se in minima parte.

    La seconda và completamente a mais, purtroppo non era in funzione perchè quella in esposizione era nuova
    ed era qualla che dovrebbe istallare l'espositore, per questo motivo cerco notizie di questa ditta.

    Una notizia per CURPIS sono del fermano e le caratteristiche della mia abitazione sono simili alla tua
    Nuova domanda sulla caldaia D'alessandro perchè non utilizzi la sanza di olive ( il costo sarebbe minore).
     
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  11. boooxer
     
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    ciao maface,
    tu che hai visto la caldaia risparmiola accesa come ti è sembrata?
    poi, sai che comodità pulire la caldaia accesa senza fumo, altro vantaggio, sai che meraviglia la combustione a secco senza fascio tubiero?pensa puoi lasciarla sempre a 55gradi perchè con quel sistema non fa condensa.
    pensaci bene, non è quel kg di pellet che serve per il pilota al minimo, a mais al minimo ci sono secondo me più problemi perchè il mais non fa brace di mantenimento, quidi ci vorranno altri automatismi per tenerla accesa tipo resistenze elettriche che aumentano i consumi, invece la risparmiola si accende in autunno manualmente e si spegne i primavera, senza resistenza elettrica, cioè zero problemi basta un pezzetto di cubetto di accedifuoco ed è fatta!
    ottimo no?
    ciao boooxer
     
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  12. curpis
     
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    x maface

    mi piacerebbe provare la sansa di olive per vedere come funziona, ma qua da me non so dove trovarla, non è decisamente zona di olivi, se sai di qualche distributore che consegna nelle marche fammi sapere.

    Riguardo a quello che dice booxer devo dire che in effetti il solo mais non fa braci e se la caldai resta in mantenimento piu di un'ora deve avere un sistema apposito per la riaccensione.
    L'assenza di un dispositivo di accensione automatica è una mancanza accettabile, è comodo in situazioni di spegnimento anomalo, ma non è indispensabile.
    Per quel che riguarda la temperatura dell'acqua lasciarla a 55 gradi (indipendentemente dalla costruzione della caldaia) non mi sembra una buona idea, in quanto lo scambio termico tra i radiatori e l'ambiente sarebbe troppo lento (specialmente nel caso tuo maface che dici di avere una casa simile all mia, quando prima avevo il gasolio tenevo l'acqua a 50/55 gradi per risparmiare un po col solo risultato di avere freddo e risparmiare poco perche la caldaia va di piu spesso). Uno scambio termico ottimale tra radiatori ed ambiente si ottiene con temperature intorno ai 70°, oltre si rischia di seccare troppo l'aria. Io personalmente mantengo l'acqua su 67/68 gradi. Nei giorni piu freddi, quando la caldaia andava spesso e i termosifono erano sempre molto caldi, l'umidità non è mai scesa al di sotto del 40% mentre nei periodi piu miti si aggira sul 48/50%

    Curpis
     
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  13. maface
     
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    Buona sara : allora due risposte per entrambi
    1 per Boooxer la risparmiola per quello che ho visto e potuto capire è un buon prodotto però ( secondo il mio parere ha il braciere piccolo e ogni 2 giorni è da pulire, anche i 2 serbatoi mi sembrano piccoli)
    il bello è come dici tu ed è vero quando si deve pulire si può aprire tranquillamente perchè il ventilatore tira via i fumi della combustione la prova è sta fatta su mia richiestae e il tutto funzionava.

    Scusate se torno ancora sulla ecobiocalor è che funziona come la risparmiola , stesso procedimento di accensione (manuale) mantenimento al minimo senza nessun marchingegno perchè la brace fa accendere i chicchi che cadono ad intervalli programmati per mezzzo di una coclea che li preleva da un serbotoio di 3q
    affiancato. La pulizia mi ha detto il rappresentante può essere fatta una volta alla settimana , in effetti il braciere è più grande e con le stesse modalità della risparmiola.
    2 adesso per Curpis la sansa da quello che ho sentito la si dovrebbe trovare a Grottammare dove ci sarebbe uno stabilimento che la lavora (se riesco ad avere l'indirizzo lo scrivo)

    per quello che riguarda le temperatre da voi cittate io non ci capisco niente , la caldaia che uso io è a metano
    e lavora a 70 gradi .
    per adesso ciao a presto
     
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  14. curpis
     
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    grazie per l'informazione sulla sansa, interessante il metodo per mantenere acceso il mais, in pratica la caldaia fa si che non manchi mai la brace. Se fosse vero il fatto che si puo pulire una volta la settimana è comoda, ma mi sembra una prospettiva ottimistica, visto che il mais genera più residui del pellet, il bracere deve essere grandino. Ovviamente non ho visto il bracere e anche nel loro sito non si vede, quindi potrebbe essere vero quel che affermava il rappresentante, anche se conoscendo la categoria i dati proposti vanno sempre un po scremati.

    Parlando di residui da ciò che si legge su alcuni sacchetti di pellet (ceneri <0,2% del peso) e da quello che si legge sul sito della ecobioclaor relativo ai residui del mais nelle loro caldaie ( 800g di ceneri per 100kg di mais, da cui uno 0,8% del peso) sembrerebbe che i residui del mais siano circa 4 volte quelli del pellet, cosa verosimile a occhio, che ne pensate?

    Nel caso specifico di quel che dicevamo a proposito della ecobiocalor se in una settimana consumasse un pieno di mais 300kg (verosimile in una casa come la mia) produrrebbe circa 2,4 kg di ceneri la settimana.

    Ciao curpis
     
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  15. boooxer
     
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    La eco bio calor ha il fascio tubiero oppure ha il bruciatore a secco come la risparmiola?
    Perchè più che il problema di pulirla ogni giorno (conviene per risparmiare)penso sia importante che non si formano delle incrostazioni sempre nel fascio tubiero con deterioramenti della caldaia.
    la combustione a secco gli da la logevità.
    Il bruciatore ha bisogno ogni giorno di essere pulito (con un cacciavite si toglie solo la crosta che si stacca subito in un minuto)per evitare i consumi elevati da cattiva combustione.
    Purtroppo il mais è un prodotto che essento oleoso crea più problemi.
    saluti boooxer
     
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268 replies since 29/3/2006, 21:43   67485 views
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