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Propongo una sperimentazione semplice sulla produzione di idrogeno atomico o nascente.
Con un voltametro di Hoffman (vedi foto allegata) si fa una normale elettrolisi dell'acqua però con un catodo speciale; Langmuir proponeva un catodo ad amalgama di piombo (che si potrebbe trovare da un dentista), mentre si potrebbero provare anche delle barrette di piombo rivestite elettroliticamente con nickel, argento, palladio, platino, ecc. fino a trovare l'elettrodo giusto che produca idrogeno atomico che può essere rilevato con un filamento di tungsteno (tipo lampadina): se si accende il filamento abbiamo ottenuto un grosso risultato, perchè l'idrogeno atomico, ricombinandosi in idrogeno molecolare in una camera di reazione, produce un plasma di 3000°C (come nella fusione fredda) e idrogeno gassoso che viene riciclato o usato per alimentare la cella elettrolitica per mezzo di una fuel cell.Attached Image. -
Docrates.
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Ciao Franco
Visto che hai un sito interessante perchè non dirlo?
Soprattutto perchè non mettere il link al documento che spiega ciò a cui ti riferisci. Bhè, lo faccio io.....
http://asse.altervista.org/lahg.pdf
Nella tu idea c'è una cosa sbagliata: il rendimento della fuelcell è minore del 100% penso che tu non riesca a creare un sistema che produce idrogeno per elettrolisi, e lo riconverta interamente in energia elettrica con una fuelcell per alimentare la cella elettrolitica. Sarebbe bello.....
Valuta l'idea che tu debba convertire il calore prodotto dalla reazione H+H=H2 in energia elettrica ......ma chissà se sarà sufficiente.... -
acirasa.
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CITAZIONE
il link non funziona. -
Docrates.
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Sembra che "altervista" non permetta il link diretto.... proviamo così:
http://asse.altervista.org/documenti.html
poi selezionate "Lyne Atomic Hydrogen Generator [pdf]"
Edited by Docrates - 12/4/2006, 13:13. -
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Il LAHG è pensabile più come produttore di calore.
Grossolanamente possiamo calcolare una batteria tampone carica a 100 watts che alimenta la cella elettrolitica; con l'idrogeno molecolare prodotto possiamo alimentare la fuel cell ipotizzando una perdita del 50%, quindi ritorna alla batteria qualcosa come 50 watts; che significa questo? Significa che con 50 watts possiamo riscaldare un appartamento, perchè la camera di reazione, con il suo plasma, riscalda acqua in tempo reale, come una delle nostre caldaie a metano.
Non conviene trasformare il calore prodotto in energia elettrica perchè questo processo ha forti perdite, però, alternativamente, si potrebbe usare l'idrogeno molecolare prodotto per alimentare un gruppo elettrogeno da 1 KW e in più avere calore.
Il problema vero in effetti è però quello di verificare quale elettrodo speciale della cella elettrolitica produca questo benedetto idrogeno atomico, per il resto siamo già oltre la fusione fredda perchè quest'ultima produce solo calore e non anche idrogeno.. -
Docrates.
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l'idea tua, se ho capito bene, è quella di utilizzare il dispositivo come caldaia. Non so....d'istinto mi viene da pensare che l'energia elettrica che tu adopri proviene comunque da una fonte fossile tipo metano.... bruciare direttamente metano nella caldaia sarà comunque più efficiente che trasformarlo in energia elettrica che viene trasformata in idrogeno che viene trasformato in calore.
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Caro Docrates
Il nostro combustibile è acqua distillata con un sale disciolto.
Mi sembra che non hai capito bene il dispositivo in questione.
Ripeto, probabilmente con 50 watts, il consumo di una lampadina, potremmo avere i termosifoni di casa riscaldati; lo stesso si potrebbe fare con la fusione fredda, ma con 300 watts.. -
Docrates.
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Si si, è vero, infatti chiedo lumi. Non capisco da dove venga fuori tutta quel popò di energia che tu dichiari.
Puoi postare i calcoli dell'energia che è necessaria per rompere la molecola d'acqua in O2 e H monoatomico? l'energia che si ricava dalla reazione H+H=H2? L'energia che si ricava dalla reazione H2+O=H2O?.
Non essendoci nella cella elettrolitica da te proposta nessuna reazione di tipo nucleare, ma solo reazione chimica e visto che parti da H2O e finisci con H2O ossia fai un ciclo, dovresti al massimo ottenere un bilancio energetico paritario (considerando gli sprechi nemmono quello).
Puoi spiegarmi dove sbaglio?
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non sono un teorico, ma puoi trovare molti articoli sul LAHG sulla nostra rivista Altra Scienza; tieni presente che molti ricercatori nel mondo si stanno occupando dell'idrogeno atomico a cominciare da Mills (hydrino), fino a finire alla Micronasa in italia.
Il dispositivo tra l'altro non consuma gli elettrodi e non ci sono radiazioni dannose: è pulito.
Tieni presente che anche Jean Louis Naudin se ne è occupato col suo MAHG (vedi il suo sito) che è stato presentato addirittura a Kofi Annan riportando un rendimento di 21 volte l'ingresso, ma Naudin usa un arco elettrico su elettrodi di tungsteno per produrre H1.
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Andrea Rampado.
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Ciao Franco,
questa storia dell'idrogeno monoatomico mi ricorda tante altre.... l'idrino, il magnegas, il gas di Brown, il gas di Klein etc...
Il rendimento teorico è sempre >1, ma sempre di poco, troppo poco per autolimentare un eventuale sistema a ciclo chiuso.
Recentemente abbiamo eseguito dei test su un particolare tubo riscaldatore che ha dato come risultato un over unity del 108/109%, ma sembra che l'elettrodo centrale sia destinato ad un veloce consumo e ad una riduzione drastica del rendimento (verranno pubblicati sul nouvo sito di Energoclub i risultati dei test a breve).... anche se dove in pratica questo tubo viene realmente utilizzato il rendimento è nettamente superiore e senza riduzioni drastiche dei rendimenti, anzi più viene utilizzato (ad esempio per riscaldare una abitazione) e più aumenta il rendimento in proporzione al delta T; dovremo eseguire quindi dei test e delle simulazioni reali e non più solamente a banco (viene utilizzata poca acqua a ciclo chiuso).
Cito come esempio questo tubo riscaldatore perchè i fenomeni ad esso connessi sono strettamente legati alla cavitazione con una probabile generazione di gas monoatomici, è solo una delle tante supposizioni.
Meno supposizioni e meno teorie esotiche (sono del parere che è meglio lasciarle ai pochi accademici che studiano da anni questi fenomeni), è il sistema di disintegrazione molecolare a campi magnetici rotanti (guardacaso vorticosi) che con soli 15 kW è in grado di frantumare e sminuzzare 5 tons di roccia, più è dura e più aumenta l'efficienza con un solo passaggio.
18 quintali (!!!o tonnellate, la traduzione non è fedele!!!) di bobine di rame per generare campi di intensità incredibile a frequenze predeterminate a seconda del materiale introdotto.... ho chiesto cosa succede con l'acqua, mi hanno risposto che non è permesso.....siamo alle solite!!!!
Edited by Andrea Rampado - 14/4/2006, 13:57. -
kalos66.
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QUOTE (Andrea Rampado @ 14/4/2006, 10:48)Meno supposizioni e meno teorie esotiche (sono del parere che è meglio lasciarle ai pochi accademici che studiano da anni questi fenomeni) è il sistema di disintegrazione molecolare a campi magnetici rotanti (guardacaso vorticosi) che con soli 15 kW è in grado di frantumare e sminuzzare 5 tons di roccia, più è dura e più aumenta l'efficienza con un solo passaggio.
18 quintali (!!!o tonnellate, la traduzione non è fedele!!!) di bobine di rame per generare campi di intensità incredibile a frequenze predeterminate a seconda del materiale introdotto.... ho chiesto cosa succede con l'acqua, mi hanno risposto che non è permesso.....siamo alle solite!!!!
Ciao teoricamente , il disintegratore molecolare a campi magnetici rotanti potrebbe essere riprodotto in piccola scala , se si avesse uno schema minimo o di principio . Immagino ci sia una camera toroidale o simile su cui insistano dei campi magnetici rotanti di forte intensita . Diciamo che fino a 3KW di potenza ci potremmo arrivare facilmente .... ma non conosciamo le specifiche frequenze , la forma d onda di alimentazione delle bobine . Ciao. -
Andrea Rampado.
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CITAZIONE (kalos66 @ 14/4/2006, 11:36)Ciao teoricamente , il disintegratore molecolare a campi magnetici rotanti potrebbe essere riprodotto in piccola scala , se si avesse uno schema minimo o di principio . Immagino ci sia una camera toroidale o simile su cui insistano dei campi magnetici rotanti di forte intensita . Diciamo che fino a 3KW di potenza ci potremmo arrivare facilmente .... ma non conosciamo le specifiche frequenze , la forma d onda di alimentazione delle bobine . Ciao
Lo so, averle queste informazioni, parto mercoledì proprio per questo, per avere maggiori informazioni..... -
_Anyone_.
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..qua quelli a cui piace parlare di "frequenze vibrazionali della materia" avra' di che divertirsi ..cmq e' OT xche' nn apri un 3d apposta andrea?
kalos, avvolgi 3 bobine su un toroide in cartone e alimentale sfasate di 120% dagli potenza, metti qualcosa in mezzo e vedi che succede
Edited by _Anyone_ - 14/4/2006, 14:34. -
Andrea Rampado.
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CITAZIONE (_Anyone_ @ 14/4/2006, 14:33)..qua quelli a cui piace parlare di "frequenze vibrazionali della materia" avra' di che divertirsi ..cmq e' OT xche' nn apri un 3d apposta andrea?
kalos, avvolgi 3 bobine su un toroide in cartone e alimentale sfasate di 120% dagli potenza, metti qualcosa in mezzo e vedi che succede
Ciao Any,
leggi bene, non sono OT, con questo sistema si possono produrre gas mono-atomici, è solo una questione di frequenze, solo che continuano a rispondermi che non si deve fare, anzichè rispondermi che non si riesce o non si può fare.... se permetti questo fa molta differenza
Edited by Andrea Rampado - 14/4/2006, 14:50. -
tersite1.
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Caro Anyone
QUOTEavvolgi 3 bobine su un toroide in cartone e alimentale sfasate di 120% dagli potenza, metti qualcosa in mezzo e vedi che succede
Se fai le cose per bene avrai il vecchio motore asincrono trifase.
Se fai pasticci avrai strane overunity da vendere convenientemente su internet agli ingenui.
ciao e buona Pasqua
Tersite.