Coibentazione

cosa serve l'inerzia termica ?

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  1. mansoldo
     
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    Cari amici,

    l'argomento a riguardo suscita accese discussioni con i miei amici circa la sua reale efficacia ed importanza. L'effetto cioè di ritardo nella perdita di calore dovuto alla capacità termica dell'isolante. Esso è anche riconducibile al semplice spessore del muro.

    Il problema è quindi muri grossi e isolanti sottili, o muri normali e grossi isolanti ?

    E ancora, isolanti a bassa capacità termica, i.e. polistirolo, ho elevata capacità termica (i.e. fibre di legno, cellulosa, etc..)

    Il mio parere è il seguente:

    1) per la coibentazione invernale, la capacità termica è ininfluente.
    2) per il raffrescamento estivo può avere effetto a patto sia di spessore opportuno.

    Vediamo di approfondire:

    Con riferimento le regioni del NORD a clima invernale ben definito.
    1) la temperatura media risulta sempre inferiore ad una temperatura abitativa interna desiderata di 20°.

    In questo caso, qualunque sia la capacità termica del materiale coibentante, essa risulta ininfluente rispetto al risparmio energetico. Esso è influenzato dalla sola conducibilità termica lambda.

    La capacità gioca solo sulla dinamica della variazione di temperatura e quindi sul tempo di riscaldamento. Più elevata è la capacità termica e più difficilmente perdo calore ma allo stesso modo più lentamente riscaldo la stanza e maggiori sono i consumi poichè spesi anche per 'caricare' la capacità termica.

    2) Nel caso dell'estate, invece, la temperatura è a cavallo di quella abitativa ideale, e quindi giocando sulle capacità termiche del materiale posso realizzare variazioni di temperatura in intervalli ragionevoli (i.e. 17-23) riducendo i consumi per condizionamento. Nelle ore notturne quando all'esterno la temperatura scende sotto valori tollerabili (i.e.< 17°), trasferisco all'interno il caldo guadagnato di giorno.

    Questa situazione è ben rappresentata dai locali tipici della Val Chiavenna, i crotti, spesso in grotte o semigrotte che presentano anche in estate temperature proibiteve sotto i 20° .
    Gli spessori di muro necessari per creare tale effetto sono però superiori al metro.!!!

    Sono quindi scettico quando sento che per certi materiali isolanti vengono sottolineate come panacea di coibentazione le elevate capacità termiche.

    Io ho fatto un ragionamento e qualche calcolo teorico a conferma di questi ragionamenti, tuttavia gradirei un contradditorio con coloro che hanno avuto esperienze pratiche che testimoniano il contrario o, anche parzialmente, mi smentiscano.

    Saluti

    Andrea
     
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  2. mariomaggi
     
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    Caro Andrea,
    sia d'estate che d'inverno, e con qualsiasi tipo di materiale e spessore, una elevata capacita' termica serve a integrare nel tempo le variazioni di temperatura brusche. Esempio, in inverno apri le finestre per cambiare l'aria. Quando le richiudi, per avere una temperatura gradevole devi:
    - chiederla al sistema di riscaldamento oppure
    - chiederla al serbatoio di calore costituito dalle pareti ad alta inerzia.

    E chiaro che se hai una casa in montagna con pareti ad alta inerzia e ci vai nei week-end, o usi un cronotermostato GSM per accendere l'impianto il giorno prima o isoli termicamente in modo da abbassare l'inerzia. Allo stesso modo, prima di andare via puoi spegnere il riscaldamento in anticipo se l'inerzia e alta.

    Non dimentichiamo che nel bilancio termico incide anche l'emissivita' infrarossa, spesso dimenticata.
    Semplificando, il colore nero opaco ha la massima assorbenza/emissivita' IR, mentre uno specchio presenta i valori minimi. Ora, se si volesse fare del risparmio energetico serio anche negli edifici ad alta efficienza energetica, bisognerebbe avere un tetto con due superfici da scambiare giornalmente:
    - rivestimento nero per il giorno soleggiato invernale e per le notti estive
    - rivestimento a specchio per la notte invernale e per il giorno estivo.
    L'ho proposto ad un ente statale per l'innovazione, dicono che se l'idea non viene da una universita' non puo' essere presa in considerazione.

    Ciao
    Mario
     
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  3. lucix3d
     
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    Ancora non ho un esperienza sull'isolamento..infatti sto cercando qualcuno che abbia già sperimentato...cmq le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno detto che una coibentazione interna ,anche con dei parati in sughero di 3mm, può rendere la casa riscaldabile/raffraddabile + velocemente(a parità di infissi e del resto)..inoltre se qualke parete( in pietra napoletana..) è esposta al nord il beneficio è moooolto grosso...l'unico problema sembra l'umidità che viene cmq ridotta dalla coibendazione interna...ma non come viene ridotta dalla caib. esterna...inoltre con la coibendazione esterna una volta riscaldato l'ambienta resta caldo per + tempo....invece cn la sola coibendazione interna si raffredda + velocemente...riassumendo entrambe le coibendazioni apportano miglioramenti... ora il dubbio che mi è sorto(oltre al fatto che nn so se questi concetti sono giusti..) è che l'umidità potrebbe danneggiare i parati col passare del tempo...

    Edited by lucix3d - 2/1/2007, 23:26
     
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  4. mansoldo
     
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    Mario,

    ok per le variazioni brusche in caso di apertura delle finestre, ma mi sembra un guadagno molto marginale. Inoltre nelle case a basso consumo l'orientamento è di non aprirle.

    Sono d'accordo sul fenomeno dell'irraggiamento. La parete che mantiene una temperatura più uniforme e senza sbalzi garantisce un benessere migliore.

    A parte il caso che hai citato non vedo effetti sul risparmio energetico invernale. L'esempio della casa in montagna è chiaro. Fermi prima il riscaldamento ma devi farlo partire prima per godere di un pò di calore. Alla fine chi comanda in questo regime termico sul risparmio è sempre la conducibilità termica.

    Nel caso estivo l'influenza sul risparmio la vedo più ragionevole a patto che si utilizzino spessori tali da determinare un cosidetto ritardo di fase dell'ordine di qualche mese, non ore. Di qui gli spessori di cui parlavo.

    Andrea
     
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  5. mariomaggi
     
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    lucix3d,

    CITAZIONE
    le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno detto che una coibentazione interna ,anche con dei parati in sughero di 3mm, può rendere la casa riscaldabile/raffraddabile + velocemente(a parità di infissi e del resto).

    Vero, confermo.
    CITAZIONE
    inoltre con la coibendazione esterna una volta riscaldato l'ambienta resta caldo per + tempo....invece cn la sola coibendazione interna si raffredda + velocemente.

    Mansoldo,
    CITAZIONE
    nelle case a basso consumo l'orientamento è di non aprirle.

    E cosa respiri? :(

    CITAZIONE
    Nel caso estivo l'influenza sul risparmio la vedo più ragionevole a patto che si utilizzino spessori tali da determinare un cosidetto ritardo di fase dell'ordine di qualche mese, non ore.

    Per avere un ritardo di qualche settimana non bastano neanche delle pietre come quelle di un nuraghe.
    Ritardare di mesi non si puo', non esiste un materiale che abbia una elevatissima capacita' termica, l'acqua e' il materiale migliore.

    Ciao
    Mario

     
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  6. mansoldo
     
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    E' roba da tedeschi ma l'areazione della casa avviene tramite un condotto che passando sotto terra immette nella casa aria pre-riscaldata dal calore del terreno appunto.

    Be non esageriamo, un muro di un paio di metri porta già un ritardo di quasi un mese. I crotti valtellinesi coprono la stagione estiva. Ma se non si trasferisce il calore estivo significativamente dentro i mesi invernali ed il fresco invernale viceversa mi sembra che le influenze sul risparmio siano insignificanti.

    Si modifica solo l'instante in cui si deve accendere il riscaldamento o il condizionatore.
    Accendo di notte per avere i muri caldi/o freschi di giorno.

    Sul benessere, ripeto, sono invece d'accordo.

    Andrea
     
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  7. Paolo Cattani
     
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    Beh, insignificanti non direi... se isoli bene puoi praticamente annullare le perdite, se non lo fai, d'inverno scaldi anche la parte esterna del muro e forse anche il cortile.....
    La capacità termica massica serve invece da accumulatore breve (se fosse troppa la massa, si ricadrebbe nel problema dei pavimenti radianti) e quindi da ammortizzatore per picchi e buche del riscaldamento, per linearizzare la temperatura ambiente.
    L'accumulo è un'altra cosa.... del resto chi ha i muri sottili lo sa bene, quale sia il brutto effetto dell'accumulo diurno: quello di avere caldo per tutta la notte anche se fuori c'è la'ria fresca della sera.
    L'ideale è avere quasi sempre la stessa temperatura, diciamo circa 22 gradi d'inverno e 24-25 in estate.
     
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  8. mansoldo
     
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    Paolo,

    si parla di capacità termica e l'effetto sul risparmio energetico.

    E' chiaro che se isolo è meglio che se non lo faccio, ma secondo me isolare con un materiale a capacità termica elevata rispetto ad uno con capacità termica nulla, non cambia sul risparmio energetico, se entrambi hanno la stessa conducibilità termica, a meno che non si realizzino spessori tali da dare 'inerzie mensili' con il materiale a capacità termica elevata.

    Sul benessere ottenuto sono d'accordo perchè come anche tu affermi si smussano le variazioni di temmperatura interne se la capcità termica è elevata.

    Ma secondo me, spessori limitati costringono solo a modificare i tempi di accensione giornaliera di riscaldamento o condizionamento, senza reale beneficio sul consumo di energia.

    Andrea
     
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  9. dotting
     
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    QUOTE (mansoldo @ 3/1/2007, 16:16)
    E' roba da tedeschi ma l'areazione della casa avviene tramite un condotto che passando sotto terra immette nella casa aria pre-riscaldata dal calore del terreno appunto.

    Roba da tedeschi?
    Io da buon sardo, ho imparato dai nuragici.
    Sono anni che progetto vespai aerati per preriscaldare l'aria di alimentazione per boiler a termopompa, la chiamo "aria geotermica":

    http://www.evanet.it/casa_attiva/

    D'estate uso l'aria pre-raffrescata, a cui la pompa di calore aria-acqua abbassa ulteriormente la temperatura per il raffreddamento degli ambienti.

    Un saluto.............. dal nuraghe!!
     
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  10. HEIM
     
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    Per coloro che sono interessati al risparmio energetico, articolo un pò lungo, allego il link:

    http://www.polimerica.it/modules.php?name=...howpage&pid=144

     
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  11. marco piana
     
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    faccio un esempio (forse un po' forzato ma credo renda l'idea) riguardo l'utilità dell'inerzia termica:

    l'inerzia termica di un elemento edilizio è un accumulo di energia paragonabile (con tutti i se e i ma del caso) ad un autoclave (una "cisterna" in pressione per mandare l'acqua ai piani alti degli edifici)

    l'autoclave viene messo in pressione da pompe. Quindi la domanda potrebbe essere: perchè non farne a meno e non pompare direttamente l'acqua ai piani quando serve?

    serve l'autoclave perchè la richiesta di consumo è molto variabile e obbligherebbe la pompa a un numero elevatissimo di spunti, oltre che a lavorare in condizioni eccessivamente variabili di carico (ora servono 0,5 l/s, tra un attimo 10). Morale: senza autoclave (oltre al fatto che la pompa si brucerebbe abbastanza velocemente) aprendo il rubinetto ci sarebbe il rischio che l'acqua esca troppo bruscamente, o troppo lentamente o non esca proprio. L'autoclave aiuta ad una distribuzione costante ed inoltre, facendo lavorare la pompa sempre in condizioni ideali, è un sistema ad efficienza migliore

    torniamo all'inerzia termica. Lo stesso (in qualche modo) si può dire per l'accumulo energetico degli edifici: permette la riduzione di salti di temperatura (da una parte creerebbero disconfort, dall'altra obbligherebbero l'impianto a fare salti mortali per regolarsi).
    C'è un altro fatto: in base a una serie di elementi (zona climatica, gradi giorno,....) un po' da tecnici, gli impianti di riscaldamento DEVONO restare spenti per una serie di ore notturne.
    Il tempo di ritardo con cui la struttura si lascia attraversare dal calore (in funzione della sua capacità termica) permette di cedere all'ambiente interno il calore proprio nelle ore in cui il riscaldamento è spento.

     
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  12. dotting
     
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    QUOTE (marco piana @ 7/3/2007, 21:07)
    C'è un altro fatto: in base a una serie di elementi (zona climatica, gradi giorno,....) un po' da tecnici, gli impianti di riscaldamento DEVONO restare spenti per una serie di ore notturne.

    Il tempo di ritardo con cui la struttura si lascia attraversare dal calore (in funzione della sua capacità termica) permette di cedere all'ambiente interno il calore proprio nelle ore in cui il riscaldamento è spento.

    Non tutti gli impianti di riscaldamento DEVONO restare spenti per una serie di ore notturne.

    Con tutta sincerità dimmi se conosci questo articolo di legge:
    L'art. 9 comma 6 lettera c) della legge 412/93 prevede:

    Le disposizioni di cui ai commi 2 e 4 ( limitazioni negli orari di accensione n.d.r.) non si applicano, limitatamente alla sola durata giornaliera di attivazione degli impianti termici per il riscaldamento degli edifici, nei seguenti casi:

    a) omissis;
    b) omissis;
    c) impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell'opera muraria;

    Comunque non preoccuparti più di tanto, in qualche convegno ho fatto cadere dalle sedie qualche tecnico (leggasi ingegneri con anni di progettazione termotecnica) che non conoscevano questo articolo.

    Grazie proprio a questa possibilità ed all'elevata inerzia termica del sistema di riscaldamento a pavimento, che mi permette di smorzare i picchi di richiesta termica dovuti ad abbassamento repentino della temperatura esterna, dove posso diminuisco, fino a dimezzarla, la potenza termica d'impianto.
    Un saluto
     
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  13. sssuper
     
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    Per me la soluzione migliore è cappotto esterno e riscaldamento radiante....e renderla il più possibile una casa passiva....effetto serra buon orientamento rispetto a sud ecc...e non è di certo una cosa inutile, anche perchè esistono già da molto tempo case che consumano 1 /10 rispetto a quelle normali. E il prezzo non sempre è elevato.
     
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  14. marco piana
     
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    QUOTE
    Con tutta sincerità dimmi se conosci questo articolo di legge

    bho.... non so che utilita' possa avere per il forum la tua domanda.... ma dando per scontato che per qualche strano motivo a me non intuibile possa arricchire gli altri utenti, mi sembra giusto risponderti:
    si, lo conosco

    Sappiamo che non tutti gli impianti devono restare spenti. Dipende da tante cose, l'articolo che citi ha parecchi commi. Inoltre la zona con clima piu' severo non ha limitazioni. E comunque le altre zone possono verire eccezionalmente "liberate" da queste imposizioni quando il sindaco lo ritiene necessario.

    Con tutte le eccezioni del caso, la maggior parte degli impianti di riscaldamento in italia sono soggetti a limitazioni sull'orario di funzionamento. Tutto qui.

    QUOTE
    Comunque non preoccuparti più di tanto

    Non c'e' problema. Mi sento sereno.

    QUOTE
    Per me la soluzione migliore è cappotto esterno e riscaldamento radiante....e renderla il più possibile una casa passiva....effetto serra buon orientamento rispetto a sud ecc...

    Il cappotto esterno ha una serie di vantaggi tra cui l'aumento dell'inerzia della parete (perche' la massa e' tutta "al caldo", all'interno del cappottino).

    orientamento e effetto serra, progettato tenendo conto del suo funzionamento estivo (per evitare che dotting mi faccia altre domande sulla mia conoscenza: lo so che ci sono un'infinitA' di metodi perche d'estate non comporta nessun problema, ma questi metodi vanno appunto pensati ed applicati) sono un ottimo apporto di energia gratuita.

    Con la certificazione energetica degli edifici (adesso e' gia' obbligatoria per nuove costruzioni e alcune ritrutturazioni e a breve lo sara' per tutti gli edifici in vendita) credo le cose miglioreranno parecchio. Sono fiducioso. Ci vorranno alcuni anni ma poi gli edifici di classe alta avranno una migliore risposta da parte del mercato.

     
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  15. torpedine
     
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    Io ho una domanda da vero profano a proposito di classe energetica, tra l'ignorante e il provocatore:
    Casa dei miei genitori si estende su due livelli per complessivi 150mq circa.
    I consumi annuali di gas metano, aumentati negli ultimi due anni per una maggior presenza in casa, si attestano sui 1100 mc, che includono ACS e cucina, mentre quelli elettrici intorno a 3000 kwh, che includono un po' di raffrescamento estivo.

    Approssimando un po' l'energia dispersa in ambiente durante l'anno ammonta a 4100 kwh.
    4100 / 150 significa 27,3kwh / (metroquadro*anno).

    Significa che la casa è in Classe A o che gli abitanti non soffrono freddo e caldo?

    A breve conto di far applicare un consistente cappotto esterno di isolamento.
    Considerando che i succitati 4100kwh annui equivalgono a 1150 euro annui, si può dire che questo cappotto dal punto di vista puramente economico sarà un investimento errato? (beninteso che il comfort ne risentirà indubbiamente).

    Queste riflessioni stanno portando a riconsiderare interventi come la sostituzione degli infissi (che ho quasi deciso di porre tra gli interventi da non realizzare) e altri interventi che potrebbero diventare marginali.

    Voi cosa ne pensate?
    Saluti.
    Simone.
     
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21 replies since 2/1/2007, 20:35   3270 views
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