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mansoldo.
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Mario,
ok per le variazioni brusche in caso di apertura delle finestre, ma mi sembra un guadagno molto marginale. Inoltre nelle case a basso consumo l'orientamento è di non aprirle.
Sono d'accordo sul fenomeno dell'irraggiamento. La parete che mantiene una temperatura più uniforme e senza sbalzi garantisce un benessere migliore.
A parte il caso che hai citato non vedo effetti sul risparmio energetico invernale. L'esempio della casa in montagna è chiaro. Fermi prima il riscaldamento ma devi farlo partire prima per godere di un pò di calore. Alla fine chi comanda in questo regime termico sul risparmio è sempre la conducibilità termica.
Nel caso estivo l'influenza sul risparmio la vedo più ragionevole a patto che si utilizzino spessori tali da determinare un cosidetto ritardo di fase dell'ordine di qualche mese, non ore. Di qui gli spessori di cui parlavo.
Andrea.