-
Lolio.
User deleted
Occorre dire che l'aliquota IVA sulla legna da ardere è il 10% e non il 20%. Sull'olio vegetale, dal momento che non credo sia prevista un'aliquota specifica per impiego come combustibile (ma non sono certo di questo), sarebbe prudente versare un'aliquota del 20% (il 4% è senz'altro destinato solo agli impieghi alimentari).
La legna secca (25% di umidità) ha circa 3,8 kWh/kg, qui al nord costa intorno a 11-12 cent/kg + IVA.
Il cippato secco di buona qualità, diciamo 25% di umidità, dovrebbe costare attorno ai 7-8 centesimi al kg ed avere un pci confrontabile alla legna, se di peggior qualità e con maggiore umidità prezzo e rendimento dovrebbero scendere di conseguenza. Il mais ad andar bene avrà 4,7 kWh/kg, come il pellet (il mais contiene un 3-4% di olio ma ha un'umidità leggermente più alta).
Commenti personali:
Da quanto detto è evidente che il cippato è il combustibile più economico, che però presenta un paio di problemi: un costo della caldaia piuttosto alto (poco sostenibile se la caldaia è piccola, conviene quando una caldaia serve più appartamenti o un edificio grande) e un'approvvigionamento che richiede o un fornitore affidabile e vicino (non sempre facile da trovare) o l'autoproduzione.
L'olio vegetale conviene quando si volesse risparmiare senza cambiare la vecchia caldaia, ma solo il bruciatore.
Il mais conviene rispetto al pellet, anche se stufe e caldaie adatte costano qualcosa in più.
Una cosa non mi è chiara, la pompa di calore indicata come (aria) geotermica scambia con aria geotermica (cavedio sotto la casa ad esempio) o no? e il rendimento di una pompa di calore con sonda geotermica quale potrebbe essere?
Ho modificato i valori della tabella come a me risultano, oltre a sostituire kW con kWh, vi prego di commentare, criticare, modificare.File AllegatoTabella_confronto_1.xls
(Number of downloads: 443)
.