Proteste e polemiche varie

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  1. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (Esher @ 22/1/2007, 23:38)
    Quando le opinioni sono espresse come sei uso fare, non sono più opinioni ma frescacce. Specie quando a sostegno delle tue tesi citi testi che danno ragione a chi vuoi contestare.

    Non mi pare che le opinioni di Mets siano solo "frescacce". Concordo anch'io che è sempre meglio evitare di riportare brani di altri senza citare la fonte, però a volte mi pare che ci sia il rischio di cadere in una posizione idoelogica alla "dimostra la tua fede" che può essere tollerabile in una scuola coranica o un centro sociale, ma non in un forum scientifico.

    Non sono affatto d'accordo che oggi se uno ambisce al titolo di "amico dell'ambiente" deve per forza provare nei fatti di essere pronto a far saltare la centrale nucleare o a carbone.
    Su sto macigno del nucleare poi si è fondata una vera e propria chiesa combattente ideologica che pare a volte arrogarsi il diritto alla scomunica per il fedele non abbastanza allineato. A quanto scrive (e non credo proprio ci sia motivo di dubitarne) ha fatto più Mets per il risparmio e la riduzione delle emissioni, pagando di tasca sua, che Pecoraro Scanio in vent'anni di attività politica. :P Se seguissimo tutti il suo esempio avremmo risolto alla radice il problema della necessità della centrale e di come alimentarla... Tra l'altro non mi pare stia sostenendo che le FER sono solo uno spreco di soldi e occorre puntare tutto sull'atomo come invece fa as es. il prof. Battaglia.
    Come tanti è magari un pò scettico sul futuro reale sviluppo di FER come il FV, ma è una opinione diffusa che certo non si combatte limitandosi a esorcizzare il nucleare.
    Che ora in Italia il nucleare sia o non sia conveniente è un argomento su cui si può discutere. Io sono in sostanziale accordo con le riflessioni del brano riportato da Mets, e sono convintissimo che vista la situazione attuale sia molto conveniente puntare risorse sulle rinnovabili, in particolare fotovoltaico.
    Però qui la discussione era sui costi reali del nucleare anche per chi lo utilizza normalmente, massicciamente, da anni. In questo caso trovo che la pretesa di far credere al volgo che il kWh francese in realtà costa molto di più del kWh italiano e resta basso solo perchè "aiutato" dagli incentivi statali è del tutto ridicola. La produzione energetica è la base della ricchezza di una nazione, pensare che possano esserci risorse nascoste nelle pieghe del bilancio in grado di mascherare un buco di dimensioni così gigantesche, per decenni, è un sintomo di rifiuto della realtà. La Francia continua a produrre energia nucleare e continuerà finchè questa sarà conveniente. Evidentemente per ora, in barba ai calcoli di molti, ritengono sia per loro conveniente... bene, son contento per loro.
    Ammettere questo NON significa però ammettere che allora domani dobbiamo riaprire Caorso. In Francia l'ammortamento delle centrali, l'organizzazione della rete, l'ottimizzazione delle capacità produttive ha decenni di vita e la possibilità che una scelta nucleare ora sia economicamente vantaggiosa per l'Italia mi sembra molto discutibile.

    Questo non toglie che il nucleare, ragionando con un minimo di coerenza e metodo scientifico, resta una possibile fonte energetica dignitosissima e non una minaccia all'esistenza stessa dell'universo a cui opporsi con coraggio sulle barricate.
    Ripeto che, in caso la crisi climatica diventasse veramente preoccupante e condivisa da tutti e ci si mettesse d'accordo per una drastica riduzione della quota di CO2 anche il nucleare sarebbe un'opzione assolutamente ecologica e potenzialmente utilissima. Buona parte del discorso costi in questo caso ovviamente cadrebbe e semmai il problema principale potrebbe essere rappresentato dal combustibile.
    Dire che però le FER sarebbero preferibili è banale. Ovvio che saranno preferibili, ma solo se saranno credibili. Quindi serve renderle credibili, accessibili, poco costose.
    Contro lo spettro nucleare non servono le barricate di carta e parole, già una barricata di pannelli FV dà qualche (minima) garanzia in più. ;)

    CITAZIONE (MetS-Energie @ 22/1/2007, 19:29)
    Ecco perche' sono propenso a credere che un 50% dell'energia debba venire dal nucleare, un 20% dalle rinnovabili pure (sole e aria) ed il resto da quelle ambientali (idro, mini-idro, geotermia e mettiamoci anche le biomasse alle quali pero' non credo molto).
    Altro non e' possibile e non lo sara' per molto tempo ancora.

    Se questa tua suddivisione è una previsione in base alle prospettive attuali è molto variabile in base alla nazione. Può essere realistica per la Francia, almeno per i prossimi 20 - 25 anni, per l'Italia mi sembra più ardua.
    Se invece è un auspicio per il futuro a mio parere la situazione ideale (diciamo da qui a 40 anni) è un 33% centralizzata da fusione calda, un 33% da solare, un 33% da altre FER varie. Con utilizzo pressochè totale di idrogeno e batterie per i trasporti. Non è semplice raggiungerlo, ma nemmeno utopico. E se ci sono controindicazioni io non le ho ancora trovate. :P
     
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49 replies since 22/1/2007, 17:25   941 views
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