Il compost

prima o poi mi ci dedico....

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    è da una vita che vedo i vicini di casa che,dopo aver rasato il prato o fatto pulizia in giardino o nei vasi, hanno la pessima abitudine di considerare ''rifiuti'' quello che altro non è che un ammasso di foglie,rametti e frutta maleodorante del loro angolo verde.E ,altrettanto pessima abitudine,hanno la mania di riempire i cassonetti della nettezza urbana con questi scarti vegetali,come se si trattasse di lattine o bottiglie di vetro inutili.
    Ebbene,queste foglie e rametti non sono 'rifiuti' veri e propri,bensi' materiale altamente riciclabile e che si è soliti comprare al market in pacchi-busta con la dicitura 'terra'.
    L'idea di realizzare una compostiera mi venne anni fa,e ce l'ho tutt'ora in cantiere.... con pochi euro chiunque puo' infatti assemblare un recipiente plastico,introdurvi gli scarti del proprio orto-giardino e ottenere il compost, un mix di sostanze decomposte da microorganismi che si potra' spargere nuovamente nel proprio terreno.
    Il compost arricchisce il terreno e migliora la crescita delle piante,purchè sia leggermente stagionato e umido.
    Su questo sito vi sono alcune informazioni

    http://www.gudo.it/7.htm

    Ero interessato anche alla costruzione di un 'trituratore',un motore con lame, a forma di imbuto, in cui si infilano rami e foglie ,capace di polverizzare il tutto.Utilissimo nel caso si facciano potature primaverili e si voglia poi 'compostare' l'abbondante poltiglia ottenuta.
     
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  2. mariomaggi
     
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    Ciao a tutti

    Trovo assurdo che le compostiere in plastica riciclata da meno di un metro cubo di capienza vengano vendute a prezzi superiori ai 100 euro.

    Se invece di finanziare con i soldi pubblici l'acquisto di auto si desse anche un aiuto in tal senso anche per operazioni di recupero laddove possibile, si potrebbe ridurre un po' il costo di smaltimento.

    Ciao
    Mario
     
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  3. BrightingEyes
     
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    A Savona e provincia si sta dibattendo la possibilità di adottare un sistema di gestione del ciclo rifuti totalmente nuovo, fondato prevalentemente sul riciclo e raccolta differenziata.
    E' una questione complessa e ancora molto in evoluzione, ma una delle ipotesi che ritengo più interessanti è la proposta di rendere il compostaggio pressochè obbligatorio, fornendo le compostiere gratuitamente (per abitazione singola o condominio) e prevedendo incentivi e sanzioni per l'uso corretto.
    La cosa mi incuriosisce e la sto seguendo, ma i tempi sono al solito biblici. <_<
     
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  4. fulvioQ
     
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    Il comune di Borgo d'ale (vercelli) , iniziò circa 6 anni fa la raccolta differenziata a domicilio, con risultati eccellenti.
    Il composter velle consegnato alle famiglie dietro una cauzione di 5 euro, un corso serale in tre lezioni in cui spiegarono che per poter far digerire correttamente i rifiuti era necessaria un'attenta procedura, compresa una limitata additivazione di urea per far fronte alla scarsità di azoto.
    La pratica è questa:
    Digerisce qualsiasi cosa, senza nessuna accortezza, in quantità pantagrueliche!!!
    Dico per esperienza personale che una famiglia di 4 persone che differenzia assolutamente tutto, ha alcuni cespugli di rose, un pò d'erba, un paio di alberi da frutta da potare, butta tutto nel composter e non lo svuota praticamente mai.
    Mi dicono funzioni riempire sacchi neri resistenti, poi chiuderli e lasciare digerire, ma non ho mai provato.
     
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  5. Lolio
     
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    CITAZIONE (fulvioQ @ 1/2/2007, 11:54)
    1) per poter far digerire correttamente i rifiuti era necessaria un'attenta procedura, compresa una limitata additivazione di urea per far fronte alla scarsità di azoto.

    2) Mi dicono funzioni riempire sacchi neri resistenti, poi chiuderli e lasciare digerire, ma non ho mai provato.

    1) Un'aggiunta di azoto (un pugno di urea, nitrato ammonico, sangue secco, ammoniaca, pollina, ecc.) ha un senso solo per velocizzare il compostaggio di materiale con rapporto C/N (carbonio/azoto) molto alto come ad esempio paglia di cereali vernini o legno triturato. In realtà nella stragrande maggioranza dei casi il residuo del giardino e della cucina mischiati hanno rapporti C/N idonei ad ottenere un buon compost senza particolari aggiunte. In ogni caso anche se il C/N fosse molto alto la massa respira un po' più a lungo, espellendo CO2, e riportando a maturità il compost con valori C/N intorno a 10. Molto più importante è rivoltare la massa per dare ossigeno, questa è l'operazione che aumenta la velocità di compostaggio, e se necessario inumidire la massa (non deve essere bagnata, solo umida). In ogni caso dopo una fase di fermentazione attiva che può durare alcune settimane o due-tre mesi (durata variabile in base alla stagione e al numero di rivoltamenti) occorre attendere almeno sei mesi di stabilizzazione per usarlo convenientemente come ammendante per terreni. Ricordiamoci anche che il residuo della cucina da solo, senza residui del giardino, può essere troppo fermentescibile perché ricco di azoto e troppo umido, pertanto potrebbe dare qualche problema di fermentazioni non corrette (putrefazione) con sviluppo di cattivo odore e rilascio di percolato (liquido schifoso!). Per questo è una buona cosa mischiare l'umido della cucina con materiale più asciutto e anche rametti o paglia capaci inoltre di mantenere la massa più ossigenata.

    2) Non consiglio tale pratica perché l'ossigeno è necessario per una corretta fermentazione non putrefattiva.

    PS: un apporto eccessivo di azoto comporta la dispersione in atmosfera di ammoniaca e, cosa più grave, il dilavamento dei nitrati con le piogge (inquinamento della falda o di corsi d'acqua superficiali). Quindi meglio riservare i concimi azotati direttamentte alle piante con apporti piccoli ma frequenti così che vengano assorbiti in breve tempo dalle radici, lasciando in pace il compost. Un'ultima cosa, non amo le compostiere, chi ne ha la possibilità faccia un semplice cumulo magari contenuto da sponde di mattoni, meglio se doppio così da rivoltare alternativamente la massa da una parte all'altra.

    Edited by Lolio - 1/2/2007, 17:15
     
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  6. CaloRE
     
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    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 31/1/2007, 23:31)
    L'idea di realizzare una compostiera mi venne anni fa,e ce l'ho tutt'ora in cantiere.... con pochi euro chiunque puo' infatti assemblare un recipiente plastico,introdurvi gli scarti del proprio orto-giardino e ottenere il compost, un mix di sostanze decomposte da microorganismi che si potra' spargere nuovamente nel proprio terreno.
    Il compost arricchisce il terreno e migliora la crescita delle piante,purchè sia leggermente stagionato e umido.

    :rolleyes: Anche io ho in cantiere la realizzazione di una compostiera (in legno) ma per mancanza di tempo (e denaro), ho dovuto scegliere il cumulo... e sono soddisfattissimo! :woot:

    In realtà ho 2 cumuli che mi consentono di avere il compost praticamente sempre... Consiglio di sistemare il cumulo all'ombra di una pianta (per evitare che il caldo sole estivo rallenti l'attività dei microbi). L'attività piu' scomoda rimane il "girare" il cumulo in modo da areare il compost (ma immagino che con una compostiera la cosa diventi ancora piu' scomoda). :blink:

    Vi segnalo un'altro link sull'argomento: http://www.provincia.torino.it/Scuole/cube...i/composta.html
     
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    Il compostaggio è un'attività che richiede un minimo di accortezze, non è complesso, ma occorre conoscerne il processo di formazione per ottenere un prodotto valido. E' assolutamente da evitare di far "marcire" il materiale organico, cosa che accade con un eccesso di liquidi e con la carenza d'aria, ma è altrettanto da evitare un eccessivo insecchimento. Il grosso del lavoro di compostaggio è svolto dai microorganismi, quali le muffe, per esempio, e anche da organismi più grandi, quale il conosciutiussimo e utile lombrico. Ma altri organismi operano contro, quelli appunto che fanno marcire il materiale e quelli che si nutrono dei vermi utili al processo. Il nostro compito è appunto quello di creare l'habitat favorevole allo sviluppo degli organismi utili al compostaggio.
    Vi sarà quindi cura nel posizionamento del materiale nel compost, nel garantire il giusto apporto d'aria, il monitoraggio della temperatura, perché non raggiunga valori troppo elevati d'estate e troppo bassi d'inverno e per eliminare gli infestanti siano vegetali, siano animali.
    Dopo questo mio primo intervento credo risulti chiaro quanto sia sbagliato l'utilizzo dei classici sacchi neri, se non correttamente aerati e appoggiati al terreno, per consentire lo scambio di quegli organismi utili al processo.

    P.S.: I due interventi che mi precedono hanno già anticipato quel che volevo riservare a dopo, cioè che difficilmente si dovrà ricorrere all'integrazione di sostanze, in quanto la normale produzione di rifiuti organici domestici è già sufficientemente ricca di elementi in quantità e varietà, che difficilmente servirà altro. Forse potrebbe servire qualcosa per innescare il processo, ma non lasciatevi attrarre dai prodotti specifici che si trovano nei consorzi e nei magazzini di hobbistica, che spesso hanno dei prezzi esagerati, sarà sufficiente qualche grammo di lievito di birra sbriciolato uniformemente, una spesa di poche decine di centesimi di Euro.
    L'altra notizia è il "cumulo". Niente è meglio di un cumulo ben gestito, neppure il composter può arrivare ad ottenere un buon compost in meno tempo! Ma ora basta, altrimento dico tutto in un mega intervento che finirò di scrivere domattina :D

    Edited by nll - 1/2/2007, 13:47
     
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  8. Lolio
     
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    Devo ricordare a tutti quelli che buttano nel cassonetto i residui del giardino che l'apporto in discarica di materiale organico non stabilizzato è vietato dalla legge Ronchi, ossia la legge 22/97 (vado a memoria, spero di non sbagliarmi). Questo per i noti problemi di formazione di biogas e rilascio di percolati in falda. Che poi molte amministrazioni non rispettano legge è un fatto noto.
    Ad esempio Milano ha realizzato solo recentissimamente una depurazione, ancora molto parziale, dei suoi scarichi fognari rimanendo per decenni in palese violazione della legge Merli del '76 sull'inquinamento delle acque e delle norme reintrodotte nel '99 dopo la vergognosa depenalizzazione della Merli avvenuta nel '94 dall'allora ministro Matteoli.

    Edited by Lolio - 1/2/2007, 17:19
     
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    Condivido il tuo disappunto verso chi non differrenzia i rifiuti, perché mi rendo conto che si vanificano gli sforzi di quelli che come te e me, si adoperano per rendere questo mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato (riprendo un richiamo a Sir Robert Baden-Powell di Mario Maggi).

    Il riferimento alla normativa che citi è corretto riferendosi al conferimento in discarica, di qui ne sono derivate le norme dei singoli enti preposti alla raccolta dei rifiuti rivolte al proprio bacino di utenti, norme che non necessariamente vietano di buttare nel cassonetto rifiuti in altro modo riciclabili. A volte la singola normativa chiede la differenziazione, altre volte si limitano a chiedere che l'immondizia sia conferita nei cassonetti ben chiusa in sacchetti di plastica e in determinati giorni e orari.

    Vedi che quindi non si può assoggettare a quella Legge qualsiasi cittadino quando utilizza il servizio di raccolta rifiuti.

    Edited by nll - 1/2/2007, 18:11
     
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  10. meccbell
     
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    Vi cito l'esperienza del mio comune (Cardano al Campo - Varese - vicino a Malpensa).

    Qui è dal 1996 che è iniziata la differenziazione dei rifiuti all'origine, anche se non vi era ancora la raccolta porta a porta della carta, della plastica, del vetro e dei metalli, per i quali era obbligatorio l'uso dei cassonetti e l'umido finiva ancora nel sacco nero.
    Nello stesso anno sono state distribuite le prime compostiere, in comodato d'uso e senza nessuna cauzione iniziale. Bastava fare domanda e frequentare un minicorso di 2 sere. Dopo 2 anni chi voleva le poteva "riscattare" con 30.000 lire.
    Nel primo anno ne sono state distribuite oltre 600 (su 4500 famiglie residenti) e dopo 2 anni l'86% le ha riscattate. Nel 2000 è partita a anche la differenziata porta a porta (secco, umido, plastica e carta), andata a regime del 2002 con il ritiro a domicilio anche del vetro e dei metalli; così abbiamo fatto sparire cassonetti e campane che, oltre che brutti, erano anche fonte di un sacco di problemi anche di sicurezza.
    In questi 5/6 anni di raccolta differenziata, prima parziale e poi totale, il numero di residenti è aumentato di quasi 1800 unità, ma il volume totale dei rifiuti è sceso del 8%.
    Attualmente le compostiere "in funzione" sul territorio comunale si stima siano quasi 1000.

    ciao
     
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  11. ag_smith
     
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    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 31/1/2007, 23:31)
    è da una vita che vedo i vicini di casa che,dopo aver rasato il prato o fatto pulizia in giardino o nei vasi, hanno la pessima abitudine di considerare ''rifiuti'' quello che altro non è che un ammasso di foglie,rametti e frutta maleodorante del loro angolo verde.E ,altrettanto pessima abitudine,hanno la mania di riempire i cassonetti della nettezza urbana con questi scarti vegetali,come se si trattasse di lattine o bottiglie di vetro inutili.
    Ebbene,queste foglie e rametti non sono 'rifiuti' veri e propri,bensi' materiale altamente riciclabile e che si è soliti comprare al market in pacchi-busta con la dicitura 'terra'.
    L'idea di realizzare una compostiera mi venne anni fa,e ce l'ho tutt'ora in cantiere.... con pochi euro chiunque puo' infatti assemblare un recipiente plastico,introdurvi gli scarti del proprio orto-giardino e ottenere il compost, un mix di sostanze decomposte da microorganismi che si potra' spargere nuovamente nel proprio terreno.
    Il compost arricchisce il terreno e migliora la crescita delle piante,purchè sia leggermente stagionato e umido.
    Su questo sito vi sono alcune informazioni

    http://www.gudo.it/7.htm

    Ero interessato anche alla costruzione di un 'trituratore',un motore con lame, a forma di imbuto, in cui si infilano rami e foglie ,capace di polverizzare il tutto.Utilissimo nel caso si facciano potature primaverili e si voglia poi 'compostare' l'abbondante poltiglia ottenuta.

    hehehe e' da quando sono piccolo che mi diverto a fare ste cose ho persino messo le istruzioni sul web guarda http://overunity.altervista.org/cella.html scusate il pessimo stile ma avevo solo 13 anni quando ho realizzato queasta pagina...

    cmq la mia cella umifera vive ancora adesso pero' e' orizontale ed e' costruita completamente con materiale recuperato da una discarica abusiva ( ho usato le vecchie reti da letto quelle con la maglia fitta fitta che i muratori usano spesso per setacciare la sabbia ) e in oltre adesso ci sono le mie galline che collaborano rimescolando il tutto in cerca di qualche vermone ( e' piena di lombrichi ) ogni anno mio padre prende la parte di rifiuto che si e' trasformata in humus per fertilizzare l'orto la quantita' ottenuta e' anche discreta poiche' tutti i giorni buttiamo tutti i rifiuti organici nella cella e quando pulisco il pollaio ci butto pure il letame delle galline...

    CITAZIONE (CaloRE @ 1/2/2007, 13:35)
    CITAZIONE (OggettoVolanteIdentificato @ 31/1/2007, 23:31)
    L'idea di realizzare una compostiera mi venne anni fa,e ce l'ho tutt'ora in cantiere.... con pochi euro chiunque puo' infatti assemblare un recipiente plastico,introdurvi gli scarti del proprio orto-giardino e ottenere il compost, un mix di sostanze decomposte da microorganismi che si potra' spargere nuovamente nel proprio terreno.
    Il compost arricchisce il terreno e migliora la crescita delle piante,purchè sia leggermente stagionato e umido.

    :rolleyes: Anche io ho in cantiere la realizzazione di una compostiera (in legno) ma per mancanza di tempo (e denaro), ho dovuto scegliere il cumulo... e sono soddisfattissimo! :woot:

    In realtà ho 2 cumuli che mi consentono di avere il compost praticamente sempre... Consiglio di sistemare il cumulo all'ombra di una pianta (per evitare che il caldo sole estivo rallenti l'attività dei microbi). L'attività piu' scomoda rimane il "girare" il cumulo in modo da areare il compost (ma immagino che con una compostiera la cosa diventi ancora piu' scomoda). :blink:

    Vi segnalo un'altro link sull'argomento: http://www.provincia.torino.it/Scuole/cube...i/composta.html

    ehhehe io non ho questo problema a rivoltare ci pensano le mie galline!! :)
     
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  12. PallettaDiSpine
     
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    CITAZIONE (nll @ 1/2/2007, 13:36)
    Il compostaggio è un'attività che richiede un minimo di accortezze, non è complesso, ma occorre conoscerne il processo di formazione per ottenere un prodotto valido. E' assolutamente da evitare di far "marcire" il materiale organico, cosa che accade con un eccesso di liquidi e con la carenza d'aria, ma è altrettanto da evitare un eccessivo insecchimento.[...]
    Vi sarà quindi cura nel posizionamento del materiale nel compost, nel garantire il giusto apporto d'aria, il monitoraggio della temperatura, perché non raggiunga valori troppo elevati d'estate e troppo bassi d'inverno e per eliminare gli infestanti siano vegetali, siano animali.

    Domanda: le compostiere in plastica non rischiano di diminuire troppo l'apporto di aria?
    A intuito mi sembrano meno adeguate (rispetto al legno per esempio), come se dessero luogo a una fermentazione anaerobica.
    Oppure sono fatte di un materiale apposito, non semplice plastica?

    Grazie.
     
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    Sono di plastica per evitare di diventare esse stesse compost ;)
    ma non si tratta di semplici contenitori di plastica: sono dotate di aperture strategiche verso il fondo e in alto, hanno un elemento centrale che evita l'eccessivo compattamento del materiale organico e favorisce, con apposite aperture, l'afflusso d'aria anche al centro. Tutto questo, però, non è sufficiente e il rimestaggio, anche se più rado, è comunque da farsi.

    Un contenitore che non avesse queste caratteristiche aperture ed elementi interni non lo definirei compostiera e lascerebbe al conduttore tutto l'onere di garantire l'ambiente ideale per l'avvio e il mantenimento del processo di compostaggio.
     
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  14. PallettaDiSpine
     
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    CITAZIONE (CaloRE @ 1/2/2007, 13:35)
    :rolleyes: Anche io ho in cantiere la realizzazione di una compostiera (in legno) ma per mancanza di tempo (e denaro), ho dovuto scegliere il cumulo... e sono soddisfattissimo! :woot:

    In realtà ho 2 cumuli che mi consentono di avere il compost praticamente sempre... Consiglio di sistemare il cumulo all'ombra di una pianta (per evitare che il caldo sole estivo rallenti l'attività dei microbi). L'attività piu' scomoda rimane il "girare" il cumulo in modo da areare il compost (ma immagino che con una compostiera la cosa diventi ancora piu' scomoda). :blink:

    Ci sono compostiere realizzate in legno, con le aperture che tu dici.
    Oppure ci sono i cumuli, come si fa negli impianti di compostaggio.

    Srmplicemente mi chiedevo quale fosse la migliore tra le varie opzioni.
     
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    La migliore soluzione, ma anche quella che da più lavoro, è il cumulo, a ruota viene la compostiera di plastica, per via della sua inattaccabilità al materiale biologico in compostaggio e poi viene la compostiera in legno.

    Dal punto di vista estetico, però, la compostiera in legno balza senz'altro al primo posto, in quanto si integra meglio in un ambiente naturale.

    Ricordarsi sempre di posizionare il cumulo, o la compostiera sotto un albero (o più) a foglie caduche, in modo che d'estate offrano riparo dai raggi diretti del sole e d'inverno, al contrario, garantiscano una buona esposizione solare.
     
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