La nuova CELLA Iorio-Cirillo presso la Promete

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  1. eroyka
     
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    Buon giorno a tutti voi.

    E' con estremo piacere che vi propongo un breve ma "illuminante" filmato sulla nuova cella al plasma elettrochimico Iorio-Cirillo.

    La cella e tutto il sistema di controllo e lettura dati è stato sviluppato presso la Promete S.r.l. la spin-off company dell'INFM di Napoli.

    Il video è un pò pesante (6.5 mega) ma ne vale la pena.
    Potete scaricarlo da qui: http://xoomer.alice.it/progettomeg/download-cella.htm e comunque è raggiungibile anche dalla mediateca sulla fusione fredda di progettomeg.

    Buona visione e... commenti molto graditi!
    Roy

    P.S. per saperne di più interpellate i quantum!!

    Edited by eroyka - 7/2/2007, 13:42
     
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  2. BlueIce
     
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    Mentre attendo il filmato in alta qualità (anche perche l'rm non riesco ad aprirlo con VLC) volevo porre qualche domanda ai "Quantum":

    - Che ruolo ha Promete SRL nella ricerca del fenomeno?
    - Promete SRL finanzierà le vostre ricerche?
    - Che vi aspettate per il futuro?
    - Ho notato nel video che il catodo si alza all'"avvio" della cella, e' un sistema per mantenere la produzione di gas, la pressione e la reazione costanti e quindi avere test più simili?

    Saluti, Federico.

    Edited by BlueIce - 7/2/2007, 09:20
     
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  3. eroyka
     
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    Vi avviso che il filmato wmv è on line. Pesa 6,5 mega ed è scaricabile sempre dalla mediateca o dalla pagina di download segnalata qui sopra.

    Se avete problemi segnalatemelo (stiamo lavorando con un nuovo server).

    Roy
     
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  4. brunovr
     
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    NON HO PAROLE !!!!!!
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  5. Quantum Leap
     
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    Ciao a tutti!

    Un po' di chiarimenti:
    negli ultimi mesi è nata una collaborazione fra noi di Caserta (Vincenzo Iorio e Domenico Cirillo) e Roberto Germano. Gli esperimenti li facciamo nel laboratorio della Promete (società di Roberto Germano) per dedicare un periodo di studio alla cella con la speranza che la nuova ubicazione consenta a tutta questa ricerca di crescere. In fondo la Promete fa parte dell'INFM , essendone uno spin-off.
    Il laboratorio è stato allestito con un piccolo contributo dell'università di ingegneria di Napoli e un certo impegno della Promete stessa. Ovviamente, in mancanza di un supporto importante alle spalle, anche in questo caso, abbiamo contenuto moltissimo le spese.
    La cosa più impegnativa è stato l'interfacciamento informatico degli strumenti di misura e il sistema di condizionamento dati. Valentino Tontonato, fisico cibernetico, ha curato questo aspetto dell'interfacciamento dei dati strumentali e della progettazione dell'interfaccia informatica.

    La cella, che ricalca nella sostanza quella di Caserta, è stata configurata con alcune varianti:
    - volume maggiore (1000 ml invece dei 200 di prima) ,
    - misure calorimetriche attuate tramite calorimetro a flusso (con acqua che fluisce nella camicia esterna);
    con il nuovo allestimento è stato possibile aggiungere altre piccole variazioni che si stanno rivelando essere molto importanti per il miglioramento dei rendimenti energetici.

    Al progetto ci stiamo dedicando giornalmente facendo test da mattina a sera. Ed è grazie a questo impegno che stiamo riuscendo a cogliere molti aspetti della cella in maniera più rapida.

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    Ulteriori dettagli sul sistema nuovo.

    I test sono eseguiti in due fasi.
    Nella prima si acquisiscono i dati del plasma funzionante in condizioni stabili.
    Nella seconda si acquisiscono i dati di un resistore riscaldante che funziona con la stessa potenza del plasma.
    Le due acquisizioni durano lo stesso tempo.

    Beccatevi le prime foto:

    cella dotata di camicia esterna (notare il nastro isolante nero che fissa le due termocoppie in ingresso e in uscita)

    image

    sistema di alimentazione Variac + raddrizzatore

    image

    pompa di circolazione

    image

    visione di insieme

    image

    cella in azione

    image


    -

    ecco la procedura per un test rigoroso.

    Il test in realtà consta di due test uno col plasma e l'altro con un resistore.
    Plasma e resistore vengono alimentati con la stessa potenza elettrica, la cella è investita dalla stessa portata di liquido esterno e la temperatura di inizio test è la stessa per entrambi.

    Il modo di operare è il seguente.
    Si innesca il plasma dopo aver portato la temperatura della soluzione a 80°C e si attende che la soluzione si ponga in equilibrio termodinamico col flusso circolante e con l'ambiente. Il raggiungimento dell'equilibrio è segnalato dal fatto che ad un certo punto la temperatura della cella si fissa su un valore costante (non arriva mai a ebollizione a causa dell'efficacia del flusso della camicia esterna, in questo caso il plasma si è fissato a 94°C). A questo punto si fa partire l'acquisizione dei dati per 500 secondi.

    Quella che segue è la descrizione di uno dei test eseguiti la scorsa settimana (le cose in realtà migliorano di giorno in giorno, ma è indicativo):

    Dalla sola prova al plasma abbiamo ottenuto questo andamento delle potenza.... da notare che la potenza termica in uscita in alcuni punti era quasi il doppio di quella elettrica di alimentazione...

    image

    il rendimento finale di questo test, solo considerando il calore scambiato con la camicia esterna è pari a 1.305

    Per eliminare la possibilità di errore nella misura abbiamo poi eseguito lo steso test ma con un resistore riscaldante facendolo lavorare alla stessa potenza richiesta dal plasma (450 W) e cominciando ad acquisire al raggiungimento dell'equilibrio con l'ambiente (il resistore ha raggiunto l'equilibrio termico con l'ambiente portando la soluzione a 84°C fissi).

    image

    in questo caso il rendimento finale misurato è più "normale" ed è pari a 0.71

    Volendo normalizzare le perdite termiche (praticamente identiche nei due test) rapportando i due rendimenti, si ottiene:

    COP = rendimento plasma / rendimento resistore = 1.84

    Il che, secondo noi, è molto interessante.

    ;)
     
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  6. mangoo
     
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    CITAZIONE (Quantum Leap @ 7/2/2007, 13:35)
    COP = rendimento plasma / rendimento resistore = 1.84

    Cari Quantum Leap,

    i miei migliori complimenti!
    Mi pare un risultato assai interessante. Anzi, vi suggerirei di pensare a pubblicare un articolo a riguardo (per esempio, per partecipare alla ICCF 2007). Una descrizione accurata delle vostre evidenze sperimentali, insieme alla discussione della vostra nuova cella e del vostro nuovo set-up e protocollo di misura costituirebbero di sicuro argomento valido per una sostanziosa pubblicazione!
    Grazie per condividere con noi i risultati delle vostre ricerche, buon lavoro e buona fortuna!

    Cari saluti,
    Massimo
     
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  7. Elektron
     
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    CITAZIONE (eroyka @ 7/2/2007, 09:00)
    Vi avviso che il filmato wmv è on line. Pesa 6,5 mega ed è scaricabile sempre dalla mediateca o dalla pagina di download segnalata qui sopra.

    Se avete problemi segnalatemelo (stiamo lavorando con un nuovo server).

    Roy

    Funzia con Mozilla che e' un piacere ... e non mi entrano piu' i virus .. 0 - 0

    Colgo l'occasione per complimentarmi con i "Quantum" :lol:
    Ma ci saranno altre occasioni ...

    Edited by Elektron - 7/2/2007, 22:24
     
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  8. Quantum Leap
     
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    CITAZIONE (mangoo @ 7/2/2007, 14:22)
    ... vi suggerirei di pensare a pubblicare un articolo a riguardo (per esempio, per partecipare alla ICCF 2007). Una descrizione accurata delle vostre evidenze sperimentali, insieme alla discussione della vostra nuova cella e del vostro nuovo set-up e protocollo di misura costituirebbero di sicuro argomento valido per una sostanziosa pubblicazione!..


    Carissimo Massimo-mangoo,
    innanzitutto grazie delle belle parole, riguardo una futura pubblicazione, stiamo accumulando dati e informazioni dai vari test che eseguiamo e stiamo cercando di affinare le condizioni sperimentali ottimali.
    Penso che in un mese- mese e mezo da oggi avremo materiale a sufficienza per procedere.
    Poi magari si pubblica...

    Per ora bisogna lavorare.

    Un salutone a elektron e tutti.
     
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  9. berlitz
     
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    Ciao Quantum Leap,
    avete ottenuto dei risultati molto interessanti.
    Avete in programma anche delle prove con l'alimentazione a corrente impulsata?
    Spero che nei prossimi interventi possiate postare piu' notizie sui vostri esperimenti, come la produzione di idrogeno, lo stato di usura degli elettrodi che, secondo me, e' il punto piu' debole di tutto l'apparato.
    Colgo l'occasione per complimentarvi per le vostre sperimentazioni e per i risultati ottenuti.
    Ciao
    Francesco
     
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  10. mgb2
     
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    Scusate se divago un pò ma sto studiando molto sulla ff classica e sulle idee di Preparata (in questi giorni mi devo incontrare con un fisico delle particelle che ha lavorato con lui, tale Alberto Santroni dell'INFN di genova), mi chiedevo se non fosse utile tenere sotto controllo la resistenza del catodo e capire se, nelle particolari condizioni di bombardamento da parte di ioni H cui è sottoposto il tungsteno, non si potesse creare qualche situazione particolare che favorisca il caricamento del catodo, cosa che invece non avviene con un'elettrolisi normale.
    Cioè misurare il rapporto R/R0 per intenderci.

    Ciò potrebbe spiegare le "anomalie" nel rendimento

    Che ne pensate?
     
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  11. Ennio Vocirzio
     
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    Caro Mgb2, quello che stai dicendo è molto sensato. In effetti, secondo quanto si legge in letteratura il tungsteno non dovrebbe assorbire idrogeno. Ma, forse questo sta scritto proprio perchè fino ad ora non era mai stato osservato il contrario.
    Bisogna effettivamente fare qualche misurazione.
     
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  12. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (Ennio Vocirzio @ 14/2/2007, 18:10)
    Caro Mgb2, quello che stai dicendo è molto sensato. In effetti, secondo quanto si legge in letteratura il tungsteno non dovrebbe assorbire idrogeno. Ma, forse questo sta scritto proprio perchè fino ad ora non era mai stato osservato il contrario.
    Bisogna effettivamente fare qualche misurazione.

    Non esattamente.

    Cioè, è risaputo che il W incandescente ha effetti catalitici sulla scissione di H2 in H nonoatomico, ed è anche noto un adsorbimento superficiale dell'idrogeno.

    Che non avvenga qualcosa di 'strano' a determinate temperature... !?
     
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  13. Ennio Vocirzio
     
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    "Non esattamente " è la negazione di cosa che io potrei aver detto sbagliato ??? :D :D
     
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  14. mgb2
     
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    La letteratura è carente e come dice Ennio non è stata studiata ancora per questi valori di Corrente/Temperatura quindi perchè non provare a vedere cosa succede?

    Il primo problema è come misurare R/R0 ?

    Nella ff classica si invia una corrente alternata (in modo da trascurare la corrente di elettrolisi) (1000 hz) di 50-100 mA ai capi del catodo; si legge la tensione e si calcola la R.
    Banale.
    Ma non per un catodo sottoposto a plasma, in tal caso il contatto fonderebbe.

    Fatevi sotto.

    E poi non vedo l'ora di studiarmi questo QED di Preparata e capire le proprietà di coerenza del sistema Pd/H in modo da poter fare lo stesso tipo di analisi sul sistema W/H

     
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  15. ElettroRik
     
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    CITAZIONE (mgb2 @ 15/2/2007, 16:52)
    La letteratura è carente e come dice Ennio non è stata studiata ancora per questi valori di Corrente/Temperatura quindi perchè non provare a vedere cosa succede?

    Si, il senso è quello, la letteratura è carente, ma qualcosina si trova perchè il W e l'H sono usati nei tubi a vuoto tyratron. In particolare, filamenti di W incandescente in atm di idrogeno, usati come dissociatori e ionizzatori di H2.

    CITAZIONE
    Nella ff classica si invia una corrente alternata (in modo da trascurare la corrente di elettrolisi) (1000 hz) di 50-100 mA ai capi del catodo; si legge la tensione e si calcola la R.
    Banale. Ma non per un catodo sottoposto a plasma, in tal caso il contatto fonderebbe.
    Fatevi sotto.

    Beh, direi che non c'è molto da scegliere: regime impulsato e switching tra alimentazione/misurazione, passando per un istante di corto circuito per scaricare il condensatore elettrodico.
    Il problema sono le geometrie, ma forse un elettrodo 'filettato' che attraversa per intero una cella funzionerebbe.
     
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42 replies since 6/2/2007, 15:05   5928 views
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