No inceneritore, ma sì al rogo fai da te!

Sindrome Mulino Bianco rules!

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  1. denew
     
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    Sentendo in questi giorni i notiziari mi è saltata all'occhio una strana contraddizione...

    La situazione campana ormai la conosciamo tutti...
    Tonnellate di rifiuti arretrate nelle strade, tonnellate in più ogni giorno, proteste in qualsivoglia nuovo sito individuato per nuove discariche perchè ritenute pericolose, proteste ad oltranza alla prospettiva di un inceneritore perchè pericoloso pure lui...

    Qui mi sovviene un interrogativo...

    La popolazione sembrerebbe molto sensibile ai rischi a cui sarebbe esposta la propria salute, per cui non è disposta ad accettare il minimo compromesso in materia, inceneritore escluso...

    Salvo poi incendiare in modo incontrollato la pila di rifuci indifferenziata che ha davanti casa... :cry:!

    Ma allora... non sarebbe meglio un inceneritore di ultima generazione? :blink:! Mah...

    Un altro colpo segnato dalla Sindrome del Mulino Bianco... -_- ...
     
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    Cara denew, non è detto che si tratti delle stesse persone. Chi brucia i rifiuti potrebbe far parte di chi, d'accordo con l'apertura delle nuove discariche, ne vede minacciati i lavori dalle proteste degli altri cittadini.

    Certo che, se invece si trattasse delle stesse persone, la contraddizione è stridente, spero non sia davvero così.

    Bertolaso dice che l'emergenza rientrerà entro 10 giorni e vabbé, diamogli credito. Però lasciatemi dire che se davvero fossero bastati solo 10 giorni, perché si è atteso anni per regolarizzarla?

    Sentivo ieri per radio di un paio di Comuni meridionali che hanno la palma della maggior percentuale di riciciclaggio d'Italia, uno all'86%, l'altro al 95%!!! Ma non solo, quello che non riciclano finisce nel termovalorizzatore, tanto che è un lustro che la loro discarica non riceve materiale. Per il compostaggio devono utilizzare un impianto fuori regione, perché i loro volumi sono insufficienti a garantire il pieno sfruttamento e perché i comuni limitrofi non sono ancora a un livello di riciclo tale da giustificare la costruzione di un impianto in loco.

    Ai comuni virtuosi neppure serve la discarica: Napoli, perché non far decollare il riciclo e liberare le attuali discariche, senza bisogno di costruirne altre?
     
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  3. hugh
     
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    Purtroppo quando c'è ignoranza, mafia, tanta furbizia (nel senso più spregiativo del termine) e manca il desiderio di risolvere il problema "perchè è lo Stato che deve intervenire" succede questo e altro... :angry:
    Ci sono tonnellate di rifiuti e nessuno pensa a fare la raccolta differenziata, i centri ecologici sono pieni di gente messa lì dai politici x avere voti (e non lo dico io..guardatevi la puntata di un paio di settimane fa su report)..e quindi siam messi così!!!

    Questa non è secondo me solo "sindrome da Mulino Bianco", che in dose moderata è anche necessaria...è proprio ignoranza!


    PS:con tutto il rispetto possibile verso coloro che, nonostante il loro personale impegno, sono costretti a sopportare un disagio che non hanno contribuito a creare...e credo che in questo forum ce ne siano! TENETE DURO!!
     
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  4. marco piana
     
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    QUOTE (hugh @ 23/5/2007, 09:58)
    manca il desiderio di risolvere il problema "perchè è lo Stato che deve intervenire" succede questo e altro... :angry:

    non so se e' questo il punto. I napoletani sono persone squisite e lungimiranti. Non sempre i problemi sono dovuti ai cittadini, a volte questi ultimi sono delle vittime.

    La situazione di napoli e' molto complessa. Energia, ecologia e rifiuti sono un affare colossale, in tutto il mondo. In ogni territorio questo porta a risvolti commerciali differenti. A napoli la camorra gestisce buona parte dell'affare rifiuti. Il modomigliore per aumentare l'affare e' di far riattivare di tanto in tanto lo stato di emergenza, aumentano i fondi a disposizione e rendendo piu' disponibile l'ambiente politico locale e nazionale a compromessi.

    A livello puramente teorico e' vero che la soluzione potrebbe essere abbastanza facile: si a termovalorizzatori di ultima soluzione. Ma chi vive li sa che questi termovalorizzatori saranno pagati come quelli di ultima generazione ma non avranno molto controllo sulla gestione. Non sara' facile controllare cosa effettivamente verra' bruciato (nulla esclude che sottobanco diventino il riferimento per la scomparsa di una serie di rifiuti speciali) e con che emissioni.
    Per le discariche il problema e' simile: la scelta dei luoghi non e' scontato che sia eseguita con parametri super partes e la loro gestione potrebbe non rispettare gli standard di qualita' e sicurezza previsti.

    Insomma, il problema non e' tecnico. Non e' quello di ipotizzare su carta la tecnologia migliore.

    La soluzione puo' essere solo (ahime') politica.

    So di dire una frase che puo' accedere molte critiche e incomprensioni ma, forse, fino a che la citta' non e' in grado di dare segnali di garanzia sulla gestione, forse e' meglio che i rifiuti se ne vadano via da Napoli. Il prima possibile. E che vengano smaltiti altrove. Altrimenti il ruischio di danno ambientale continuera' ad esserci, a prescindere dalla soluzione tecnica ottimale.
     
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  5. denew
     
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    CITAZIONE
    La situazione di napoli e' molto complessa. Energia, ecologia e rifiuti sono un affare colossale, in tutto il mondo. In ogni territorio questo porta a risvolti commerciali differenti. A napoli la camorra gestisce buona parte dell'affare rifiuti. Il modomigliore per aumentare l'affare e' di far riattivare di tanto in tanto lo stato di emergenza, aumentano i fondi a disposizione e rendendo piu' disponibile l'ambiente politico locale e nazionale a compromessi.

    Ho visto le recenti puntate di report... è evidente che c'è anche un inedia amministrativa notevole... che di certo fa pensare ad una strana corrispondenza con gli interessi di alcuni...
    Verò è che questa situazione si verifica solo in questa realtà e non in altri contesti dove pure ci sono pesanti condizionamenti da parte di organizzazioni malavitose... mah...

    CITAZIONE
    A livello puramente teorico e' vero che la soluzione potrebbe essere abbastanza facile: si a termovalorizzatori di ultima soluzione. Ma chi vive li sa che questi termovalorizzatori saranno pagati come quelli di ultima generazione ma non avranno molto controllo sulla gestione. Non sara' facile controllare cosa effettivamente verra' bruciato (nulla esclude che sottobanco diventino il riferimento per la scomparsa di una serie di rifiuti speciali) e con che emissioni.
    Per le discariche il problema e' simile: la scelta dei luoghi non e' scontato che sia eseguita con parametri super partes e la loro gestione potrebbe non rispettare gli standard di qualita' e sicurezza previsti.

    Insomma, il problema non e' tecnico. Non e' quello di ipotizzare su carta la tecnologia migliore.

    A mio avviso il tempo della scelta se lo sono giocato... non c'è tempo di tirare fuori la soluzione migliore. Serve tirare fuori una soluzione. PUNTO. Perchè la peggior cosa è lasciare le cose come stanno... perchè questo succede se ci si prende ancora tempo per decidere... sono 10 anni che devono farlo e non lo fanno. Altrove nello stesso hanno deciso, sono partiti, e ora sono a regime...

    CITAZIONE
    So di dire una frase che puo' accedere molte critiche e incomprensioni ma, forse, fino a che la citta' non e' in grado di dare segnali di garanzia sulla gestione, forse e' meglio che i rifiuti se ne vadano via da Napoli. Il prima possibile. E che vengano smaltiti altrove. Altrimenti il ruischio di danno ambientale continuera' ad esserci, a prescindere dalla soluzione tecnica ottimale.

    Ma questa è la soluzione che hanno sempre perseguito negli ultimi anni aspettando di scegliere il meglio... ma non scelgono nè il meglio nè il peggio...

    E oggettivamente, concorderai, il peggiore termovalorizzatore a criceti non potrà fare più danni di quelli che sono già in essere... considerando che quello in costruzione in realtà non sarà propriamente una ciofeca...

     
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  6. marco piana
     
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    QUOTE (denew @ 23/5/2007, 22:19)
    Ma questa è la soluzione che hanno sempre perseguito negli ultimi anni aspettando di scegliere il meglio... ma non scelgono nè il meglio nè il peggio...

    E oggettivamente, concorderai, il peggiore termovalorizzatore a criceti non potrà fare più danni di quelli che sono già in essere... considerando che quello in costruzione in realtà non sarà propriamente una ciofeca...

    mmm non so....

    fino ad ora si sono cercate soluzioni e nel frattempo si mandava in germania qualle parte di rifiuti necessaria a fare rientrare l'emergenza. In parallelo discariche su discariche. Abusive o non (una volta autorizzate non sono abusive anche se allocate in luoghi sconvenienti).

    Quello che (con un pizzico di provocazione, ma non troppo.....) volevo dire e' che forse conviene organizzarsi per spedire in maniera metodica e completa i rifiuti fuori citta'. Costa meno e si evitano discariche.

    Non un treno ogni tanto. Tutti i rifiuti, senza lasciare neppure un sacchetto di plastica li.
     
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  7. denew
     
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    Sì ma... cosa intendi per fuori città?

    Per forza il territorio comunale di qualcun altro... e quel qualcun altro si incavola, perchè non si spiega perchè si deve accollare problemi altrui...

    Spostare il problema di qualche km non lo risolve...

    O decidi di mantenere il teleriscaldamento di mezza Germania... o ti decidi a fare nuove discariche a suon di cariche dei poliziotti in assetto antisommossa... o fai un inceneritore e te ne fai una ragione...

    L'unico modo di risolvere il problema è responsabilizzare gli amministratori lasciandogli la gatta da pelare, e non consentendo loro un altra scappatoia a casa d'altri per procrastinare la questione...

    "Spalle al muro, di tempo ne avete buttato fin troppo... decidete e stop".

    Altrimenti tra 10 anni continueremo a vedere le stesse scene, come le vedevamo 10 anni fa... <_< ...
     
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  8. marco piana
     
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    QUOTE (denew @ 23/5/2007, 22:51)
    L'unico modo di risolvere il problema è responsabilizzare gli amministratori lasciandogli la gatta da pelare, e non consentendo loro un altra scappatoia a casa d'altri per procrastinare la questione...

    non vorrei sbagliare.... ma credo che la gestione dei rifiuti nel comune di Napoli sia gia' stata commissariata dalla procura della repubblica (quindi teoricamente non piu' in mano agli amministartori locali)

    QUOTE (denew @ 23/5/2007, 22:51)
    Sì ma... cosa intendi per fuori città?
    [...]
    Spostare il problema di qualche km non lo risolve...

    O decidi di mantenere il teleriscaldamento di mezza Germania...

    Fuori citta' intendo in qualsiasi posto al mondo in grado di dare garanzie, dove entita' pubbliche o private sono disposte a smaltire in cambio di pagamento.

    Ricordiamoci inoltre che la contraddizione profonda dell'area e' che da una parte e' in costante emergenza rifiuti, dall'altra alcune sue organizzazioni gestiscono lo smaltimento di rifiuti speciali provenienti da buona parte dell'italia ed europa....
     
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  9. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (marco piana @ 23/5/2007, 23:10)
    Fuori citta' intendo in qualsiasi posto al mondo in grado di dare garanzie, dove entita' pubbliche o private sono disposte a smaltire in cambio di pagamento.

    Ricordiamoci inoltre che la contraddizione profonda dell'area e' che da una parte e' in costante emergenza rifiuti, dall'altra alcune sue organizzazioni gestiscono lo smaltimento di rifiuti speciali provenienti da buona parte dell'italia ed europa....

    Mi sembra un pò una resa alla piazza, ma del resto in Italia siamo fini cultori di questa arte, quindi sarebbe già meglio di nulla o del vergognoso spettacolo attuale che stiamo dando al mondo.
    Ovvio che, pur considerando anch'io i napoletani ed i campani in genere persone di squisita simpatia le spese relative a trasporto e smaltimento se le cucca simpaticamente ed esclusivamente la regione Campania vero? :B):
     
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  10.  
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    BrightingEyes, marco piana probabilmente intendeva dire che non è più tempo di attendere che si prenda una decisione in un senso o nell'altro, ma serve un'azione immediata, anche a costo di riempire vagonate di spazzatura e inviarla fuori regione.

    Se l'impianto di riciclaggio e valorizzazione dei rifiuti è tale da riuscire ad assorbire il quantitativo proveniente da altre regioni, o addirittura dall'estero, come accade per quelli tedeschi, perché non approfittarne, a vantaggio di tutti e dell'ambiente? E nel tempo si potrà dare corso alle soluzioni che si saranno studiate per risolvere queste problematiche, compresa la costruzione in loco di un simile impianto, che eviti le spese di trasporto fuori sito.
     
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  11. BrightingEyes
     
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    Si ho capito e sono abbastanza d'accordo. Ma a questa situazione non ci si è arrivati per catastrofe imprevista. Sono anni che in Campania si blocca qualsiasi iniziativa, sia essa di discarica o termovalorizzatore o raccolta differenziata. Non credo di scoprire l'acqua calda quando dico che la "furberia" di buona parte delle amministrazioni locali è supportata dalla gente. Che poi ci sia la camorra e il racket della spazzatura di mezzo, può pure essere, ma le responsabilità primarie non sono a livello statale, questo è certo.
    A questo punto, per l'emergenza, l'igiene, la stessa immagine dell'Italia concordo che occorra trovare soluzioni da emergenza. Quella di costruire una discarica sotto scorta militare può essere una, quella di esportare qualche migliaio di vagoni in Germania un'altra.
    In ogni caso è un problema locale, di livello regionale ed è giusto che l'impatto ricada totalmente sulla regione che lo ha creato.
    Poi possiamo pure parlare di raccolta differenziata e lotta alla mafia, ma deve esserci la concreta possibilità per il cittadino campano di vedere quanto la politica folle di questi ultimi anni gli costa rispetto a regioni meno "furbette". E' sempre la solita storia del toccare il cuore e se non basta il portafoglio. :P
     
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  12. denew
     
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    CITAZIONE
    Si ho capito e sono abbastanza d'accordo. Ma a questa situazione non ci si è arrivati per catastrofe imprevista. Sono anni che in Campania si blocca qualsiasi iniziativa, sia essa di discarica o termovalorizzatore o raccolta differenziata. Non credo di scoprire l'acqua calda quando dico che la "furberia" di buona parte delle amministrazioni locali è supportata dalla gente. Che poi ci sia la camorra e il racket della spazzatura di mezzo, può pure essere, ma le responsabilità primarie non sono a livello statale, questo è certo.
    A questo punto, per l'emergenza, l'igiene, la stessa immagine dell'Italia concordo che occorra trovare soluzioni da emergenza. Quella di costruire una discarica sotto scorta militare può essere una, quella di esportare qualche migliaio di vagoni in Germania un'altra.
    In ogni caso è un problema locale, di livello regionale ed è giusto che l'impatto ricada totalmente sulla regione che lo ha creato.

    pri
    Concordo con BE... la situaziona campana è abbastanza particolare nel contesto italiano, ed esprime un problema locale e circoscritto... un problema che o non si sa risolvere, o non si vuole risolvere perchè non conviene risolverlo, o si aspetta che lo risolva S. Gennaro.
    Nel momento in cui lo risolve qualcun altro, a titolo privato, pubblico che sia... automaticamente si farà finta che non esista più.
    Come si è fatto finora... l'esportazione dei rifiuti all'estero non è stata la soluzione temporanea introdotta per darsi il tempo di trovare una soluzione definitiva ottimale, come avrebbe dovuto essere: ci si è detti "che bello, il pattume non c'è più, non ho ne inceneritore nè discarica ERGO faccio finta che il problema non ci sia più".
    Ora siamo d'accapo... la Campania largamente intesa come insieme di enti locali, privati, cittadini onesti e non intende prendersi altri 10 anni sabbatici per decidere?
    Bene... vediamo un po' se non gli portiamo via la rumenta se sono 10 anche questa volta o magari, tra tutti, si ingegnano a farli diventare un po' meno...

    "Non c'è tempo" se lo dovevano, tra tutti, dire e pensare prima di avere tonnellate di spazzatura per le strade...

    Adesso non possono permettersi di stare a fare i sofistici per cercare di tenere la botte piena, la moglie ubriaca, e i soldi del vino ancora nel portafoglio.

    Ora hanno bisogno di una soluzione. PUNTO. E a questo punto, triste dirlo, quale che sia...

    Il tempo per cercare la MIGLIORE l'hanno avuto e sprecato... spiace dirlo ma è così. Ora bisogna agire e reagire, ma finchè ci penserà qualcun'altro si passerà da un piano straordinario all'altro...

    E la povera gente che non ne può niente continuerà a non avere la certezza di poter uscire di casa senza fare lo slalom tra i cassonetti... hanno bisogno di una risposta, e se sono al punto che la PRIMA che arriva va bene perchè non se ne può aspettare una seconda migliore... eeehhh! Amen!

    Sempre meglio che un epidemia... :alienff: !

     
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  13. alzaimero
     
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    per la miseria
    solo 60 anni la m.... era considerata ottimo fertilizzante e un capitale da non dissipare (o luttamarro)
    (per moltissimi cinesi lo e' ancora ogggi)
    ma la suddetta era pura, puzzolente e schifosa si
    ma pura (non batteriologicamente:-) )
    al massimo conteneva foglie di pannocchia o altra vegetazione
    utilizzate a mo di carta igienica

    oggi senza contare cio' di cui e fatta (che cibo si trova ai discaunt)
    si trova in compagnia di cotton fioc carta imputrecibile profilattici medicinali antibiotici pannolini detersivi saponi detergenti

    e' vero che siamo puliti e profumati

    ma ricordando la legge di Jonson

    Non si pulisce nulla si sposta solo lo sporco

    siamo un popolo di stolti consumatori

    perche' ai nostri figli non stiamo lasciando altro che

    idee sballiate
    convinzioni filo multinazionaliste
    un cesso di mondo pieno di monnezza
    un ambiente devastato
    una societa povera ed individualista


    be vi lascio che esco vado a comprarmi
    un suv
    il compiuter nuovo
    il condizionatre
    e a portare fuori l'immondizia
    :P :P :P

    ciao a tutti
     
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  14. nicodemo1
     
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    forse è molto più salutare il fai da te che il termomostruttore io cosi li chiamo da quando ho visto questo sito

    http://video.google.com/videoplay?docid=7395495186822276391



    guardalo bene tutto e ascotata attentamente il detto se vuoi campare ciao
     
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  15. sbaffini
     
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    Da Campano mi sento di dire che la situazione non è così facile come potrebbe sembrare.

    Come prima cosa c'è da dire che non è vero che siamo persone squisite e blablabla. Vivendo in campania si capisce fin da subito che queste persone di cui parlate sono statisticamente irrilevanti e di fatto propense allo scambio culturale con realtà diverse dalla propria. Il campano, ma più in generale il meridionale, medio, anche a prescindere dal proprio livello culturale, è pervaso da una sorta di pressappochismo misto a delirio di onnipotenza, detta anche "Sindrome del t'aggia venì n'c...". In generale un Mastella ma un pò più sobrio.

    Non conosco nessuno dei miei, seppur onesti, concittadini che non abbia mai fatto un controsenso, buttato carte a terra, parcheggiato in sosta vietata, saltato la fila, per rimanere sul blando. In campania è il modus vivendi. E non centra niente col grado di istruzione. Ovviamente c'è anche una buona parte della popolazione che è sostanzialmente ignorante e che di fatto alimenta la camorra con forze nuove ad ogni generazione.

    Quelli che possono scappano. Una volta, in viaggio, scoprii che solo a Bermuda c'è una comunità di circa 100 Capresi (dell'isola di Capri) e se si ha presente la grandezza dell'isola si capisce anche l'entità del fenomeno (considerando tra l'altro che anche Bermuda è un'isola).

    Detto questo, la camorra non è una singola entità con la quale interfacciarsi in qualche modo, ma decine di dominii territoriali (solo Napoli ne conta una quarantina forse) che oltre a chiedere il pizzo ad ogni pietra mossa non ti fanno certo neanche affacciare sui loro business. E' per questo motivo che la soluzione può venire solo forzatamente dall'alto, probabilmente sarebbe necessario l'esercito. Infatti le amministrazioni locali sono tutte più o meno colluse con la camorra (i comuni limitrofi al mio ormai vengono commissariati a rotazione) e non penso di sbilanciarmi più di tanto se dico che Bassolino ha avuto il suo tornaconto nel far precipitare la situazione allo stato attuale.

    Come se non bastasse, in tutto questo, ci si mettono quelli che protestano per le discariche , i termovalorizzatori, ecc. Che siano loro o meno ad appiccare i fuochi non fa molta differenza (ed evidentemente non lo sono) il problema è che i fuochi ci sono e non sono cmq risolutori quindi oltre alle tossine rimangono anche i focolai batterici, topi che possono diffondere questa o quella malattia

    Da Campano mi sento di dire che la situazione non è così facile come potrebbe sembrare.

    Come prima cosa c'è da dire che non è vero che siamo persone squisite e blablabla. Vivendo in campania si capisce fin da subito che queste persone di cui parlate sono statisticamente irrilevanti e di fatto propense allo scambio culturale con realtà diverse dalla propria. Il campano, ma più in generale il meridionale, medio, anche a prescindere dal proprio livello culturale, è pervaso da una sorta di pressappochismo misto a delirio di onnipotenza, detta anche "Sindrome del t'aggia venì n'c...". In generale un Mastella ma un pò più sobrio.

    Non conosco nessuno dei miei, seppur onesti, concittadini che non abbia mai fatto un controsenso, buttato carte a terra, parcheggiato in sosta vietata, saltato la fila, per rimanere sul blando. In campania è il modus vivendi. E non centra niente col grado di istruzione. Ovviamente c'è anche una buona parte della popolazione che è sostanzialmente ignorante e che di fatto alimenta la camorra con forze nuove ad ogni generazione.

    Quelli che possono scappano. Una volta, in viaggio, scoprii che solo a Bermuda c'è una comunità di circa 100 Capresi (dell'isola di Capri) e se si ha presente la grandezza dell'isola si capisce anche l'entità del fenomeno (considerando tra l'altro che anche Bermuda è un'isola).

    Detto questo, la camorra non è una singola entità con la quale interfacciarsi in qualche modo, ma decine di dominii territoriali (solo Napoli ne conta una quarantina forse) che oltre a chiedere il pizzo ad ogni pietra mossa non ti fanno certo neanche affacciare sui loro business. E' per questo motivo che la soluzione può venire solo forzatamente dall'alto, probabilmente sarebbe necessario l'esercito. Infatti le amministrazioni locali sono tutte più o meno colluse con la camorra (i comuni limitrofi al mio ormai vengono commissariati a rotazione) e non penso di sbilanciarmi più di tanto se dico che Bassolino ha avuto il suo tornaconto nel far precipitare la situazione allo stato attuale.

    Come se non bastasse, in tutto questo, ci si mettono quelli che protestano per le discariche , i termovalorizzatori, ecc. Che siano loro o meno ad appiccare i fuochi non fa molta differenza (ed evidentemente non lo sono) il problema è che i fuochi ci sono e non sono cmq risolutori quindi oltre alle tossine rimangono anche i focolai batterici, topi che possono diffondere questa o quella malattia. Anche se la gravità della situazione richiederebbe maggior responsabilità, non è diverso però dallo spirito di chi non vuole la TAV o il rigassificatore.

    Secondo me bisognerebbe costringere ogni provincia a smaltire il suo e verrebbero al pettine un sacco di nodi.
     
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52 replies since 22/5/2007, 23:33   3808 views
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