TESLA era un vero genio. Trasporti senza fili ...

Precursore di diverse invenzioni e tecnologie occultate da anni!

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  1. Lucent2k1
     
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    Premesso che un antenna è un circuito risonante passivo a tutti gli effetti, rappresenta la parte induttiva (L) di un circuito LC (ad induttanza e capacità), la sua lunghezza è inversamente proporzionale alla frequenza, insieme al cavo (la parte invece capacitiva) è già un circuito accordato, poi lo si termina con altri componenti di controllo di fine accordo di front-end di ingresso e mediante un gaasfet o mosfet (dual o mono gate ) o un transistor RF se ne amplifica il segnale (ovviamente questa è la parte attiva che va alimentata).

    Quindi parlare di bobina o antenna parliamo sempre di induttore (lo si misura in microHenry) e di impedenza (che misura la resistenza alla freq. di lavoro).
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    Lupo solitario forse è più con i piedi per terra di altri, io forse lavoro troppo di logica, ragionamento e d'intuito oltre di tecnologia.
    Ha ragione quando dice che molto si è scritto e poco si è fatto, ma ritengo che molto magari è stato pure fatto, ma non sapremo mai nulla di ciò, perché qualcuno ha volutamente distrutto le tracce di studi e di lavori di gente come Tesla.
    Considerate un dato di fatto: ''chi possiede l'energia detiene il potere economico e politico'', vedi la Russia per il Gas/Metano in Europa e gli USA per il controllo del petrolio a livello mondiale. Tutti sappiamo che ci facciamo le guerre per questo potere, non è un buon motivo questo per far sparire qualcuno o avvelenarlo (... con materiale radioattivo)?

    Allora va bene anch'io metto i piedi per terra e vi dico questo:
    non può essere una soluzione applicabile quella di avere delle moto e/o bici elettriche o tandem che si alimentano con delle antenne risuonanti anche a frequenze diverse da quelle di Shumann, da una linee ad alta tensione RF a pochi metri da terra sopra le nostre teste per tutte le nostre strade percorribili.
    Troppo spreco? Allora trasformiamo le strade in tunnel di campi elettrici schermati all'esterno per non disperdere troppa energia. Pensate all'efficienza elettrica degli utilizzatori, si parla dell'80% invece del 15% dei delle auto a combustione. Magari all'inizio si avvia con i Comuni un sistema di affitto delle moto e delle bici, visti i valori crescenti che avrà il petrolio ormai agli sgoccioli (vedi trasmissione Gaia rai3 di sabato sera scorso ''L'ultimo barile'', io ne ho visto una parte veramente interessante). Se immaginiamo di avere un unico generatore da n MW per città, sicuramente è una cifra ridicola di energia rispetto a quella totale sprecata per accendere 30 milioni di autoveicoli singolarmente che ne sfruttano solo il 15%, tra l'altro inquinano per il 100%.

    Che ne pensate? SI PUO' FARE UN BEL PROGETTO SERIO TUTTO ITALIANO?

    Cominciamo a cercare quali sono questi scienziati che hanno relizzato questo esperimento e ci sono dei docs più dettagliati in giro?


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    RIPORTO QUI L'ARTICOLO DOVESSE SPARIRE:

    L’elettricità, corre…. via wireless!
    di Filippo Vendrame - Mercoledì 20 Giugno 2007 alle 08:44

    Noi sappiamo o meglio sapevamo che con il wireless è possibile collegare due apparecchi che scambiano dati reciprocamente.
    E’ così per il wi-fi, per il bluetooh e per molte tecnologie similari.
    Mai e poi mai però ci si sarebbe potuto aspettare che con il wireless avremmo potuto anche ricaricare le batterie del nostro cellulare!
    C’è da rimanere molto perplessi a questa notizia ma in realtà il concetto e la tecnologie sono molto vecchie, e la vera rivoluzione consiste nel fatto che sono state superate alcune grosse difficoltà legate al trasferimento su “lunga distanza”.

    Si perchè una volta il wireless elettrico aveva una portata di pochi centimetri, mentre adesso il limite è stato portato a svariati metri.
    Un vero wireless, quindi, non molto differente da quello che utilizziamo noi nelle case con la sola differenza che trasmette corrente elettrica e non dati.

    Ecco, a dire la verità alcuni problemi ci sarebbero, e in particolare la necessità di avere ad ogni capo della rete senza fili una spirale di 60cm di diametro, non proprio comodissima da tenere in casa.
    Inoltre metà della corrente viene persa nel trasferimento.
    Tutti problemi che dicono, verranno risolti.

    Al momento più di accendere una lampadina a distanza non si è potuto fare, ma le possibilità di alimentare senza fili, cellulari e computer ci sono tutte.
    Più enigmatico il problema dei campi magnetici.

    Gli scienziati che stanno lavorando a questo progetto, asseriscono che non ci sono problemi, tuttavia rispolverando le mie vecchie conoscenze di fisica del Liceo, ricordo che “nulla si crea e nulla si distrugge“.
    Ora se metà corrente viene persa nel trasferimento, dove va a finire?
     
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16 replies since 20/6/2007, 12:26   3741 views
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