Caldaia a legna: mille dubbi

informazioni per scelta e installazione caldaia a legna

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  1. alex1202
     
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    Salve a tutti.

    Mi scuso subito per l'ennesimo topic sulle caldaie a legna ma visto che questo forum è frequentato da parecchi esperti non ho trovato un sito migliore.

    Vorrei una caldaia a legna (l'ho disponibile a perezzo zero o castagno a 9 € a quintale) per riscaldamento e acqua sanitaria di due appartamenti ( 110 e 70 mq ). La casa si trova nella provincia di Brescia a pochi km dal Trentino, 700m di altitudine.

    Tutte le caldaie a fiemma inversa aspirata hanno un rendimento del 90 %?
    Quanto deve essere capiente l'accumulatore inerziale?
    E' possibile regolare la potenza a seconda delle stagioni per evitare spegnimenti frequenti e danni alla caldaia?
    Collegare dei pannelli per il solare termico allo stesso accumulatore della caldaia può dare problemi?
    Quanto cambia il rendimento tra impianto "a vaso aperto" rispetto al chiuso?
    L'anticondensa è fornito con tutte o devo richiederlo a parte?
    Per l'acqua sanitaria serve il bollitore? Di quanti litri?
    Che cosa significa "produzione di acs rapida"?

    Utilizzerò sempre e solo legna (tagliarla a 50cm) quindi non mi interessano le combinate.
    Mi hanno consigliato di prendere un modello a fiamma inversa da 50 Kw (ho visto un' Arca senza accumulatore). Oltre all'Arca mi hanno consigliato una Osa. Sul sito della Fischer ho visto dei modelli interessanti e con la chiara indicazione che si può regolare il valore dei Kw.
    Voi cosa consigliate?

    Grazie e perdonate l'ignoranza abissale. :D


     
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  2. tekneri
     
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    CITAZIONE (alex1202 @ 26/9/2007, 12:53)
    Salve a tutti.

    Mi scuso subito per l'ennesimo topic sulle caldaie a legna ma visto che questo forum è frequentato da parecchi esperti non ho trovato un sito migliore.

    Vorrei una caldaia a legna (l'ho disponibile a perezzo zero o castagno a 9 € a quintale) per riscaldamento e acqua sanitaria di due appartamenti ( 110 e 70 mq ). La casa si trova nella provincia di Brescia a pochi km dal Trentino, 700m di altitudine.

    1. Tutte le caldaie a fiemma inversa aspirata hanno un rendimento del 90 %?
    2. Quanto deve essere capiente l'accumulatore inerziale?
    3. E' possibile regolare la potenza a seconda delle stagioni per evitare spegnimenti frequenti e danni alla caldaia?
    4. Collegare dei pannelli per il solare termico allo stesso accumulatore della caldaia può dare problemi?
    5. Quanto cambia il rendimento tra impianto "a vaso aperto" rispetto al chiuso?
    6. L'anticondensa è fornito con tutte o devo richiederlo a parte?
    7. Per l'acqua sanitaria serve il bollitore? Di quanti litri?
    8. Che cosa significa "produzione di acs rapida"?

    Utilizzerò sempre e solo legna (tagliarla a 50cm) quindi non mi interessano le combinate.
    Mi hanno consigliato di prendere un modello a fiamma inversa da 50 Kw (ho visto un' Arca senza accumulatore). Oltre all'Arca mi hanno consigliato una Osa. Sul sito della Fischer ho visto dei modelli interessanti e con la chiara indicazione che si può regolare il valore dei Kw.
    Voi cosa consigliate?

    Grazie e perdonate l'ignoranza abissale. :D

    ciao Alex, non hai nulla di cui farti perdonare :D

    1. il rendimento varia per modello, marca e potenza di funzionamento (in genere a basso regime il rendimento è inferiore, a "tutta forza" rende di più e fa meno fumo)
    rendere di più = consumare meno

    2. c'è una formula che lo definisce con esattezza che puoi trovare nel manuale d'istruzioni e montaggio della UNICAL GASOGEN, un piccolo vangelo per l'installatore

    http://www.unicalag.it/upload/manuale_ista...nstallatore.pdf

    c'è anche una formula semplificata che indica la capienza in 40 litri/kw

    3. usando l'accumulatore termico inerziale la caldaia funziona sempre a regime, per le regolazioni stagionali ci pensa la miscelatrice 3 o 4 vie posta sulla pompa di riscaldamento. Per cui se monti il puffer allora no-problem per la caldaia anche nelle mezze stagioni, perchè è la pompa del riscaldamento che funziona ad intermittenza, non quella della caldaia a legna.

    4. sì, forse al portafoglio :D
    può avere un senso se l'accumulatore termico alimenta un sistema a bassa temperatura e/o è del tipo "combinato" o "tank-in-tank" per produzione di acqua calda sanitaria.
    Se l'impianto di riscaldamento è a termosifoni tradizionali è più logico che i collettori solari scaldino un bollitore per acqua calda sanitaria separato dal puffer, e basta.
    Fare col solare integrazione al riscaldamento ad alta temperatura è antieconomico.

    5. l'unico dato che ho trovato sulla rete è di una differenza dell'8%.
    Negli ultimi computi metrici che ho realizzato ho riscontrato anche che la differenza di prezzo fra gli impianti a vaso chiuso o aperto è irrisoria. Un pò di spegazioni:

    http://www.fuocoelegna.it/editoriali/000058.php
    http://www.fuocoelegna.it/editoriali/000060.php

    6. dipende dal modello e dalla marca.
    Generalmente le caldaie vengono vendute sprovviste di valvolame e pompe

    7. dipende dal tipo di utenza (numero utenti, numero bagni, abitazione o industria, ecc...)
    il calcolo del fabbisogno di acs è molto personale: io calcolo 70, ma in genere bastano anche 50 litri al giorno per persona. Io calcolo 300 litri per una famiglia di 4 persone.
    Nel caso specifico delle caldaie a legna è praticamente d'obbligo il bollitore, per lo stesso motivo dell'accumulatore termico.

    8. acs rapida significa che l'acqua viene scaldata contemporaneamente alla richiesta, o meglio pochi istanti prima dell'arrivo alle utenze.
    Viene scaldata e usata immediatamente.
    Nel bollitore invece, viene prima scaldata e poi conservata calda anche per diverse ore prima di essere usata.

    Io ti consiglio di chiedere una sana consulenza ad un tecnico specializzato, che ti rediga un bel progettino ed un capitolato dettagliato nei minimi particolari, in maniera che ti chiarisca bene le idee sui tempi di ammortamento di un impianto di riscaldamento con caldaia a legna.

    Il capitolato dettagliato sarà la tua chiave di lettura per interpretare più offerte, ad armi pari.
    Diversamente non ne salterai mai fuori.

    Di marche ce ne sono una marea: Unical, Mescoli, CTMC, Thermorossi, Unirossi, Windhager, Froling, Nuova MBZ, Herz, e chi più ne ha più ne metta.

    Ciao Alex


    massimo
     
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  3. alex1202
     
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    Ti ringrazio per le risposte, che mi sono di estrema utilità. Vorrei farti altre 2 domande poi non rompo più .. per un pò.

    Molte caldaie vantano certificazioni TUV e varie internazionali come la SP, per dimostrare la verità di affermazioni come "rendimento medio 86%" o fino a 90 % e limiti di emissione molto inferiori a quelli indicati da EN 303-5/99.
    Essendo anche caldaie italiane piuttosto economiche e leggere (sempre a fiamma inversa) rispetto alle tedesche, ci si può fidare o sono solo di facciata per vendere rispetto a prodotti migliori?

    Visto che alcuni idraulici, che hanno installato qualche caldaia a legna (sempre lo stesso modello) nella mia zona, sembrano piuttosto impreparati, vorrei sapere, chi è "un tecnico specializzato" e dove lo posso trovare, soprattutto "imparziale", ovvero non intenzionato a vendermi questa o quella caldaia.

    Se qualcuno mi può indicare un tecnico Vallesabbia o in Provincia di Brescia gli sarò grato in eterno. :D

    Ciao
     
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  4. tekneri
     
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    CITAZIONE (alex1202 @ 27/9/2007, 00:17)
    Ti ringrazio per le risposte, che mi sono di estrema utilità. Vorrei farti altre 2 domande poi non rompo più .. per un pò.

    Molte caldaie vantano certificazioni TUV e varie internazionali come la SP, per dimostrare la verità di affermazioni come "rendimento medio 86%" o fino a 90 % e limiti di emissione molto inferiori a quelli indicati da EN 303-5/99.
    Essendo anche caldaie italiane piuttosto economiche e leggere (sempre a fiamma inversa) rispetto alle tedesche, ci si può fidare o sono solo di facciata per vendere rispetto a prodotti migliori?

    Visto che alcuni idraulici, che hanno installato qualche caldaia a legna (sempre lo stesso modello) nella mia zona, sembrano piuttosto impreparati, vorrei sapere, chi è "un tecnico specializzato" e dove lo posso trovare, soprattutto "imparziale", ovvero non intenzionato a vendermi questa o quella caldaia.

    Se qualcuno mi può indicare un tecnico Vallesabbia o in Provincia di Brescia gli sarò grato in eterno. :D

    Ciao

    Mescoli e Thermorossi hanno (su alcuni modelli, come altri costruttori) la certificazione EN 303-5, mi sembra che sia scaricabile anche dal sito. Mescoli vende anche in Svezia, Thermorossi vende anche in Austria. Gli altri non lo so.

    Trovare un tecnico preparato ed imparziale è difficile, ma non impossibile.
    Mi sembra che l'ing. Sergio Quarenghi sia delle tue parti, è anche utente del forum se no ricordo male con il nick sq, ci sono dei post nella discussione "energia da pollina" o qualcosa di simile.

    ciao Alex


    massimo
     
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  5. Gobbialberto
     
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    Una cosa io non capisco, sulle caldaie a legna, ci sono installatori che ti dicono che adesso si possono montare a vaso chiuso su taluni tipi di caldaia, altri dicono che la legna si deve usare solo col vaso aperto...
    Chi ha ragione?
     
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  6. tekneri
     
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    hanno ragione tutti e due, sono soluzioni diverse: una più sicura ma con consumi più alti, l'altra il contrario.
    E' un pò come dire "chi va piano va sano e lontano", ma nella nostra era è importante anche conseguire risultati nel più breve tempo e col minore sforzo possibile. Sono scelte.


    l'ISPESL ha risposto allo stesso quesito postole dalla Windhager italia, scaricabile in pdf dal sito.
    Nel documento si legge che è consentita anche l'installazione a vaso chiuso per i generatori di calore alimentati a combustibile solido con potenze fino a 35 kw.

    Più che per legge, è per buon senso che sarebbe meglio installare le caldaie (ancor di più i termocamini) a vaso aperto, per scongiurare ogni pericolo di sovratemperatura generato da black-out, avarie circolatori, avarie sonde, ecc...

    Per quel che è la mia esperienza, constatata la sostanziale parità di costo di installazione tra vaso aperto o chiuso e l'affidabilità del valvolame di sicurezza, io sono per l'installazione a vaso chiuso + accumulatore termico inerziale (puffer). Senza puffer invece a vaso aperto.

    ciao


    massimo
     
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  7. Gobbialberto
     
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    A cosa è dovuto il legame vaso chiuso+ accumulo inerziale oppure vaso aperto senza?
     
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  8. tekneri
     
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    è dovuto al fatto che l'accumulo inerziale (se freddo e di litraggio giustamente proporzionato alla potenza della caldaia) è in grado di accumulare calore anche quando l'impianto di riscaldamento non richiede calore.

    Il problema si esaspera in caso di mancanza di corrente elettrica, arresto del circolatore, negligenza dell'utente (es: termocamino pieno di legna che arde e quadro elettrico spento), termosifoni già troppo caldi che non riescono a smaltire il calore prodotto dalla combustione della legna, termostato ambiente che blocca il circolatore, avarie cablaggi e/o valvolame.

    Se invece c'è un puffer con un idoneo gruppo di caricamento, quest'ultimo è in grado di smaltire calore anche in casi di emergenza mediante la circolazione naturale termosifonica.
    Ed è ovvio che se il puffer è già caldo non bisogna bruciare legna.

    Un paio di siti:

    http://www.termoventiler.se/upload/dokumen...21_manual_i.pdf
    http://www.atmos.cz/instalace.phtml?italian

    ciao Aberto


    massimo
     
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  9. alex1202
     
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    Ciao.

    Ho una richiesta riguardo la canna fumaria. Le caldaie che ho visto hanno tutte il tubo di scarico di circa 180 mm di diametro.
    Che dimensioni deve avere la canna fumaria per poterci inserire un condotto di acciaio isolato adeguato?
    Quella attuale (è della caldaia a gasolio che verrà sostituita) è 160x320 mm. Si stringerebbe troppo? Metto subito in preventivo una nuova canna fumaria esterna?
     
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  10. alex1202
     
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    Più informazioni raccolgo, più i dubbi aumentano.

    Per essere (un pò) chiaro ho preparato un'immagine (potenti mezzi multimediali) che uso per chidere info ai rivenditori di caldaie che ho contattato.

    Secondo voi è meglio in materiale refrattario (o ceramica) (n. 7) o acciao (n. 3 e 6) la parte dove scende la fiamma?
    Secondo alcuni questa parte della caldaia si rompe in pochi anni e, se in refrattario, basta sostituire quello. Visto che le garanzie sui modelli che ho visto sono limitate a 2 o 3 anni, temo sia vero.
    La differenza di peso e qualitativa sta proprio nella quantità di materiale refrattario?

    Grazie per le risposte, soprattutto da chi ha la caldaia da qualche anno.

    image


     
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  11. Integrav
     
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    Mio fratello ha preso una caldaia a legna da loro ne hanno di diversi tipi, a fiamma normale, a fiamma rovescia a tiraggio naturale oppure a fiamma rovescia aspirata.
    Vedi se ti può essere utile. ;)
     
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  12. modifica61
     
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    volevo chiedere ad alex1202 se aveva scelto ed installato una caldaia,e se vuoi dirmelo,che marca. come ti trovi se l'hai gia usata? sono anche io dibattuto tra la UNIROSSI Inverter e la SOLO INNOVA della LOHE.
    anche se qualche altro utente ha consigli e suggerimenti da darmi è il super benvenuto.grazie
     
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  13. dagaloran
     
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    [QUOTE=tekneri,29/9/2007, 17:10]

    Ed è ovvio che se il puffer è già caldo non bisogna bruciare legna.


    Cosa significa esattamente? Ho dei forti dubbi in quanto abbiamo appena installato una caldaia a legna aspirata (Arca) con puffer combi di 1500 litri ed abbiamo consumato dal 29/01 quasi 40 q.li di legna. I miei genitori con una vecchissima caldaia Unical (risalente al 1989), ovviamente senza accumulatore, cunsumano molto meno....
    Il dubbio è su come noi utilizziamo la caldaia ovvero accensione continua con circa tre cariche al giorno.
    Infatti mi sono sempre chiesta a che cosa serva l'accumulo di acqua calda, anzi caldissima -che se non faccio attenzione con la sanitaria mi scotto- se poi comunque la caldaia funziona continuamente. Scusate il paragone, forse un po' ortodosso e molto terra terra ma, ma è come se io tenessi sempre la vasca da bagno piena d'acqua calda per fare il bagno, magari la sera ..... Se tanto la caldaia comunque funziona sempre, a parte il normale attacca-stacca, in quanto siamo a casa e la alimentiamo per circa tre volte al giorno, che me ne faccio dell'accumulo? Forse dovrei lasciar spegnere la caldaia e sfruttare l'acqua del puffer?
    Grazie
    Saluti Daniela
     
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  14. alex1202
     
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    [QUOTE=dagaloran,6/3/2008, 12:53]
    QUOTE (tekneri @ 29/9/2007, 17:10)
    Forse dovrei lasciar spegnere la caldaia e sfruttare l'acqua del puffer?

    Saluti Daniela

    Ciao Daniela
    L'idea con il puffer sarebbe proprio quella di usalo come accumulo di calore utilizzabile a caldaia spenta, ad esempio la mattina. Dovrebbe anche consentire di utilizzare la caldaia al massimo e senza soste per tutta la durata della carica, accumulando il calore non richiesto dal riscaldamento.

    Ciao
     
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  15. dagaloran
     
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    Grazie per la risposta :D

    Allora stiamo sbagliando tutto :huh: ed è per questo che non ottimizziamo i consumi...
    In effetti noi abbiamo sempre la temperatura del puffer altissima (80°).
    Converrebbe quindi non alimentare la caldaia durante il mattino e, quindi, lasciarla spegnere? Considera che con la carica serale minima (adesso fa anche meno freddo) al mattino la caldaia è sempre accesa e noi continuando ad alimentarla non la spegniamo praticamente mai.
    Ma se provassimo, alla sera a lasciarla spegnere, entro quale temperatura è opportuno non far scendere l'acqua del puffer? Perchè poi il problema è che il puffer freddo non consente alla caldaia di mandare in tempi brevi acqua calda ai radiatori....
    E' corretto questo ragionamento?
    Daniela

     
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21 replies since 26/9/2007, 11:53   52693 views
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