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Ennio Vocirzio.
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Carissimi amici,
Ho aperto questo theread poiche’ in questi giorni mi sono occupato dell’interfacciamento del RAM63 al computer. Volevo condividere con voi i risultati che fortunatamente sono estremamente positivi (il sistema funziona) e sono certo che per taluni di voi questi miei studi possono essere di notevole utilita’.
Visto il proliferare di questi dispositivi fra gli appassionati di GDPE , e soprattutto visto l’importanza del tema neutroni (esaminato nelle altre discussioni) credo che sia molto importante avere la possibilita’ di interfacciare questi strumenti cosi meravigliosamente sensibili ai nostri sistemi informatici.
Fra non molto (datemi un po’ di tempo) voglio parlarvi ancora di neutroni, di sezione d’urto e di sistemi di rilevamento. Per adesso permettetemi di scivolare (costretto dalla necessita’) nelle tecnologie elettroniche, meravigliosa disciplina di cui ora invoco la sua presenza che risulta necessaria per espletare il compito che mi sono posto.
Veniamo a noi…
In questa prima discussione affrontero’ con voi il problema della collocazione di un amplificatore all’interno del RAM63 e della connessione del medesimo previo un connettore posto sullo chassis del RAM63. In questo modo possiamo collegare il RAM63 ad un sistema di acquisizione oppure volendo possiamo utilizzare una cuffia per ascoltare gli impulsi.
Come risulta evidente dall’analisi dello schema elettronico del RAM63, possiamo prelevare facilmente il segnale nel punto 10 Cioe’ sul terminale emettitore del transistore T3 del circuito amplificatore ed adattatore di impedenza. Questo punto e’ facilmente riconoscibile poiche’ corrisponde anche al terminale del condensatore C5 (sempre vedi schema RAM63). Questo segnale e’ costituito dall’insieme di due o piu’ componenti. Una di queste componenti e’ il segnale vero e proprio che dobbiamo raccogliere ed isolare dal ripple prodotto dallo switching interno. Si tratta di un segnale di bassa frequenza prodotto appunto dall’arrivo delle particelle alfa sullo scintillatore del tubo rilevatore.
La soluzione proposta che ho gia’ avuto modo di sperimentare e’ un amplificatore a transistor a tre stadi. Questo sistema assorbe una corrente di alimentazione molto contenuta che non supera i 2,6 mA. L’alimentazione di questa scheda puo’ essere ottenuta collegandosi direttamente alla -9V del RAM63 (vedi immagine allegata). Il basso valore di corrente assorbita influenza solo minimamente l’autonomia del sistema, e non crea carichi pericolosi per le restanti parti circuitali del RAM63.
Descriviamo ora brevemente il circuito. Il primo transistor tr1 e’ un adattatore di impedenza e serve ad evitare un carico ohmico troppo eccessivo nei confronti della rete circuitale dell’amplificatore adattatore di impedenza del RAM63. Il transistor tr2 costituisce il vero e proprio stadio amplificatore che, utilizzato nella posizione “lin” (lineare) genera un segnale di circa 0,2V in uscita per alfa da 2.5 MeV circa. L’ampiezza del segnale e’ sufficientemente per diversi tipi di schede di acquisizione ed inoltre, la configurazione “lin” e’ utilizzabile qualora si vogliano realizzare applicazioni tipo Analizzatori multicanali. Lavorando nella posizione “esp” (esponenziale), il segnale prodotto avrà un ampiezza molto piu’ elevata e puo’ essere facilmente collegato ad una cuffia o ad un piccolo altoparlante per poter ascoltare il ticchettio. In questa configurazione il segnale puo’ subire una cimazione di picco (tipo geiger) e quindi non possiamo utilizzare l’uscita per studiare l’energia della particella incidente.
Potrebbe accadere che per far funzionare in maniera ottimale il circuito nella configurazione “esp” sia necessario collegare in parallelo alla resistenza di 10K un condensatore da 10 nF.
Tramite il condensatore C8 ma, in special modo tramite soprattutto il condensatore C2, viene eliminata la componente ripple del segnale. Purtroppo questa scelta limita la banda di frequenza dei conteggi, tuttavia risulta una soluzione rapida ed economica per gli obiettivi che mi ero proposto.
L’ultimo transistor tr3 provvede ad effettuare un ulteriore innalzamento del segnale e fornire un adeguato isolamento dallo stadio centrale riuscendo nello stesso a tempo ad interfacciarsi correttamente al connettore di uscita che possiamo porre direttamente sul telaio del RAM63. Per il connettore da montare sul telaio del RAM63 ho pensato di usare un tipo professionale (vedi 204-8802 codice RS). La posizione sul telaio scelta e’ quella gia’ presente vicino al connettore delle sonde che risulta coperta da una vite facilmente rimovibile.
La figura successiva mostra i punti dove collegare il circuito amplificatore progettato.
Alla prossima comunicazione vi inviero' le foto che mostrano il montaggio del circuito all'interno del RAM63 e la collocazione del connettore esterno.
Un abbraccio armonioso a tutti
Edited by Ennio Vocirzio - 13/10/2007, 00:40. -
Graffias.
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Salve a tutti, da lungo tempo leggo i vostri squisiti messaggi e ora che Ennio ha aperto questo thread sullo scintillatore, mi sono registrato ed eccomi qua.
Tempo fa avevo provato ad utilizzare un amplificatore più che altro per sentire la "voce" del ram senza pretese di misurazioni, ma il rumore che si accompagnava ai tick era molto forte e così ho costruito un multivibratore monostabile che ho collegato al circuito R12-C5; ho usato un cmos per non caricare T3 e con una costante di tempo di circa 20 microsecondi l'ascolto in cuffia o su un piccolo altoparlantino è assicurato e senza rumore.
Ennio, anche tu parli di rumore e dici che questo viene abbattuto da C2 e C8 del tuo ottimo schema; è così, mi confermi ? Perchè ovviamente io mi sono accontentato di quello che ho detto prima ma... l'appetito vien mangiando!
Il rumore di cui parliamo è quello relativo al transvert che irradia o/e quello termico della catena fotomoltiplicatore-amplificatori?
Salutoni. -
Ennio Vocirzio.
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Carissimo Graffias,
il rumore elettronico che ho misurato è quello prodotto dallo switching dell'alimentatore del RAM63. Lo schema da me proposto lo abbatte senza problemi.
Tuttavia l'idea che tu hai cercato di descrivere è molto interessante e serve appunto per avere un uscita sonora cioè un tichettio geiger in ascolto cuffia oppure altoparlante.
Grazie del suggerimento.
Un abbraccio armonico a tutti. -
teslacoil.
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Bella la possibilita' di ascoltare il ticchettio del RAM63 (magari utilizzando un click in altoparlante al posto del moderno beep che rende il tutto molto old-fashion, ma bisogna innanzitutto risolvere il problema dell' esagerata
sensibilita' dello strumento, che lo porta a superare il milione di conteggi al minuto nella scala piu' elevata (16,7 KHz circa, praticamente un fischio!!!! :-O), forse sarebbe opportuno introdurre anche un divisore X10, X100 e X1000 da selezionare in automatico al cambio di portata)
In compenso, una buona scheda audio, dovrebbe riuscire ad ascoltare il RAM63 in tutte le portate senza bisogno di divisore.. -
Graffias.
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Nel circuito a monostabile un primo evento lo fa partire (trigger -, perchè l'impulso su T3 di RAM63 è negativo) e dentro la "finestra" della costante di tempo fissata dal condensatore e dalla resistenza ulteriori eventi non hanno effetto e quindi il ticchettio massimo lo si può fissare a piacere.
Con i valori r=10KOhm e c=10nF e sapendo che t=2,48RC (dati del costruttore del cmos) la finestra è larga
2.48 * 10e^4 * 10e^-8 =2.48e^-4=0,248 millisecondi
e in effetti, in caso di forte radiazione (ma stiamo parlando di 240000 inpulsi al minuto) la frequenza è circa 4kHz, un fischio!, siccome io uso il ram per misure del fondo, non mi ero posto il problema che peraltro può essere risolto con valori diversi di R e C.
Riguardo al volume il monostabile ha sufficente energia in uscita per pilotare un altoparlantino con un modesto ma udibile volume; be', mica vogliamo svegliare i vicini!
Saludos. -
giosciua.
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salve a tutti, teslacoil mi ha segnalato questa discussione perche' vorrei collegare il ram 63 al pc.
vorrei chiedere se possibile di avere lo chema elettrico della modifica in formato pcb, ed anche ulteriori dettagli del montaggio e del funzionamento. per l'interfaccia pc saranno quindi sufficenti l'entrata audio e un software adatto?
grazie
giorgio
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Ennio Vocirzio.
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Cari Amici, vi chiedo umilmente scusa, ma i miei numerosi impegni mi hanno dato poco tempo per completare il lavoro che mi ero posto come obiettivo fondamentale per le nostre comuni ricerche. Sto parlando dell’interfacciamento del RAM63 ad un sistema di acquisizione dati, quindi mi riferisco soprattutto, all’impegno che mi ero preso anche nei vostri confronti per completare tale studio..
Allora, la situazione è questa:
ecco lo schedino montato su basetta millefiori così come si presenta.
Ho riportato le dimensioni qualora fossero utili a chi volesse ripetere tale interfacciamento e volesse collocare lo schedino nella stessa posizione da me scelta. E’ ovvio che esistono tantissime altre posizioni all’interno del dispositivo, facendo però attenzione a non collocare lo schedino troppo vicino alle circuiterie a tensione elevata.
Diciamo subito una cosa, nello schema presentato qualche settimana fa c’era un errore di battitura. Le resistenze di emettitore sono di 82 Kohm e non 82 ohm come lo schema lascia presumere. Poi, sono stato costretto a modificare il valore di alcune resistenze per far funzionare al meglio il prototipo. Lo schema che vi sto mostrando è quello che attualmente è montato all’interno del mio RAM63 ed il cui funzionamento è garantito dalle verifiche fatte proprio stamane.
C’è ancora un piccolo problema, ho eliminato lo switch Esp/Lin poiché in effetti , così come risulta montata l’interfaccia, (vedi foto successive) sarebbe stato molto difficile effettuare la variazione di funzionamento agendo sul ponticello. Meglio evitare altri problemi.
Inoltre, è questa è stata la ragione più importante,….. l’interfaccia, così come è progettata, riesce solo ad interfacciarsi al sistema computerizzato. Per ottenere un uscita audio efficace tramite l’uso di un’altoparlante è necessaria un ulteriore amplificazione che può essere effettuata solo con un modulo esterno. In pratica, non ho avuto il coraggio di spillare ancora altra energia dall’alimentazione del RAM63.
Per chi volesse procedere in tal senso consiglio un box esterno di amplificazione.
Comunque il segnale da 0.3 Vpp ottenuto in uscita è sufficiente per pilotare per il mio sistema di acquisizione e si presta ad essere efficace se collegato ad un ingresso audio di un qualsiasi computer. Attenzione altra cosa importante, ... risulta che l’ampiezza del segnale in uscita dall’interfaccia, è influenzata dal valore impostato dalla manopola di guadagno del ram63. Sto parlando del commutatore che varia il “K”. Infatti, il valore di segnale (0.3 Vpp) indicato dallo schema, è valido per un k = 0.1. Questo fatto, almeno per quanto mi riguarda, non voglio considerarlo un problema, visto che per la caccia ai neutroni utilizzo unicamente questa la portata.
Il connettore esterno bipolare, è stato montato utilizzando come vi avevo già detto, il foro della vite.
Questo foro è stato leggermente allargato con una punta di trapano per adattarlo alle dimensioni reali del connettore utilizzato. Vi prego di avere la massima cura nel procedere in questa operazione, per la quale sarete costretti a smontare il box switching ad alta tensione e soprattutto, dovete stare molto attenti ad impedire che la limatura di ferro possa rimanere all'interno del RAM63.
Per tale motivo vi consiglio di proteggere la zona con adesivo opportuno e munirvi di un magnete che adopererete come cattura-limatura.
Signori,...è tutto per adesso.
A dimenticavo,.....saluto l'amico Giosciua (nikname molto impegnativo - congratulazioni -) caro amico, mi dispiace come vedi il montaggio è stato effettuato in millefori quindi non possiedo il layout in pcb. Per quanto riguarda le altre domande credo di averti risposto,...comunque sono a tua completa disposizione per il mio limitato e piccolo contributo che certamente potrei darti.
Un abbraccio a tutti
Edited by Ennio Vocirzio - 3/11/2007, 23:03. -
giosciua.
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ciao ennio, grazie delle preziose informazioni, ma ti faccio ancora qualche domanda!!
faresti un elenco dettagliato dei componenti? tipo watt per le resistenze volt dei condensatori etc...
vorrei anche chiederti se possibile una foto del millefori dal lato saldature, ed infine, al connettore pc-ram63 cosa va collegato oltre Vpp?
grazie ancora
giorgio
ps scusa le eventuali domande banali!!. -
giosciua.
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...scusate, dimenticavo, che software si usano di solito?
grazie e ciao
giorgio. -
teslacoil.
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Hola All!
Faccio i piu' sinceri complimenti ad Ennio Vocirzio per il suo splendido contributo a questo gruppo e per il modo in cui sta svolgendo il lavoro.
Nel frattempo, anch' io NON sono rimasto con le mani in mano e, pur con serissimi problemi relativi all' esiguo tempo libero, sto iniziando a giocherellare pure io con il RAM63
Avendo iniziato prima di Ennio, sto affrontando il problema in maniera differente; nonostante il tempo per giocare manchi, qualche risultato sono riuscito ad ottenerlo anc' io
Ennio, NON so come funziona il tuo circuito, ti dico fin da ora che il mio NON mi sembra che dia risultati particolarmente incoraggianti, ho una sorta di "compressione della dinamica", ma e' anche vero che ci ho messo le mani per circa due ore quindi il risultato e' ancora accettabile!
Un grosso saluto a tutti, vi auguro buone modifiche fotoscintillanti
Dimenticavo:
le mie modifiche volgono all' eliminazione di quel forte disturbo di fondo dovuto all' alimentatore (sembra facile ma in realta' e' piu' difficile del previsto, basta una modifica leggerissima o un carico diverso e l' oscillatore si spegne!) e l' immagine riprodotta in foto e' relativa agli impulsi emessi da un campione di Radio 226. -
Ennio Vocirzio.
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Carissimo Teslacoil, i complimenti vanno principalmente a te, senza il tuo contributo, e se non avessimo mai avuto la conoscenza del RAM63 non avremo mai potuto avere fra le mani uno strumento con così elevato rapporto fra sensibilità e prezzo. Quindi tu hai innescato tutto questo,…grazie.
Inoltre amico mio, ti conosco da anni su questo forum e ti stimo moltissimo.
Veniamo a noi: Anch’io ho avuto gli stessi problemi che hai citato però nel mio caso è stato il condensatore di 47 nf (C1) del mio schema che è risultato critico. Per esempio, se provo ad aumentare il valore di questa capacità oppure a cambiare il tipo di condensatore, il circuito del RAM63 non funziona più.
Non so se questo può darti un certo aiuto. Attualmente il condensatore e di tipo poliestere (almeno spero) quindi a basso angolo di perdita. Ti ho postato una foto modificata per farti vedere la sua posizione sul circuito e quindi fartelo individuare. Nella foto c’è anche un condensatore da 100 nf ( C ) non riportato dalla schema. Si tratta di un condensatore di disaccoppiamento posto sull’alimentazione.
Inoltre, l’alimentatore del RAM63 va in blocco se il circuito spilla troppa corrente a valori già di 7 - 8 mA ho avuto problemi.
Comunque dall’immagine che hai postato ti faccio io i miei complimenti. Il tuo circuito ha un buon tempo di risposta. Inoltre risulta estremamente suggestiva la tua immagine,…. mi dirai come fare per procurarmi un pò di radio 226.
Per Giosciua, carissimo amico, le domande non sono mai banali le risposte possono esserlo .
Comunque vediamo di accontentarti al meglio: tutte le resistenze sono da ¼ W, i condensatori elettrolitici sono da 12V, c’è anche uno al tantalio (C6) e quello è a 35 Vmax. I condensatori ceramici o poliesteri sono da 50V. Il connettore bipolare che collega il RAM63 al PC ha un terminale collegato alla massa del circuito di interfacciamento e l’altro terminale è collegato al condensatore C9. Su quest’ultimo punto potrai raccogliere il segnale positivo da 0.3 Vpp.
Sappi che la carcassa del RAM63 si trova allo stesso valore di massa del circuito di interfacciamento ma non collegare niente al telaio. Per ragioni legate ai loop di massa e quindi di immunità ai disturbi, conviene non collegare niente. Infatti ho comunque adoperato un connettore bipolare.
A proposito, la foto dello stampato vista da dietro adesso proprio non posso dartela. Dovrei smontare il circuito per fotografarlo . Appena mi capita di smontare l'interfaccia (e mi capiterà) ti posterò l’immagine. Stai tranquillo
Un saluto e un abbraccio armonico a tutti
Ho pensato ad una cosa,....datemi un po di tempo,...vi posterò un immagine che racchiude tutto il cablaggio dello schedino di interfacciamento ed in special modo della connessione degli schermi di massa dei cavi schermati utilizzati.
Datemi qualche giorno,.....
Un abbraccio e buona domenica. -
teslacoil.
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Hola Ennio!
Hola All!CITAZIONECarissimo Teslacoil, i complimenti vanno principalmente a te, senza il tuo contributo, e se non avessimo mai avuto la conoscenza del RAM63 non avremo mai potuto avere fra le mani uno strumento con così elevato rapporto fra sensibilità e prezzo. Quindi tu hai innescato tutto questo,…grazie.
Inoltre amico mio, ti conosco da anni su questo forum e ti stimo moltissimo.
Sono felice che il RAM63 ti sia piaciuto, in effetti, nonostante gli annetti alle sue spalle, e' comunque un ottimo strumento che puo' dare parecchie soddisfazioni allo sperimentatore, inoltre, a differenza di quasi tutti gli altri strumenti reperibili in commercio a basso costo lui e' un fotoscintillatore, cosa che lo rende foriero di possibili modifiche e miglioramenti (come volevasi dimostrare).
Aggiungo anche che, dopo aver dismesso il RAM63, l' esercito tedesco si era procurato un altro misuratore di grandissimo pregio, a scintillazione con sensore solid state (APD, un fotodiodo a valanga) per alfa e beta e tubo geiger per i gamma provvisto di sonde con filtri meccanici motorizzati e pesante corazza per la sonda in piombo per schermarlo dalla radiazione ambientale; tale strumento risponde al nome di RAM II e nel corredo e' presente pure l' alimentatore da rete, due batterie ricaricabili, fonti di taratura, pestello con mortaio, provette, beacker, piattini e recipienti vari e reagenti chimici per installare un vero e proprio laboratorio di misura e radioprotezione da campo, il tutto e' contenuto in due pesanti valigie da 26kg cadauna (!!!!)
La reperibilita' nel campo surplus italiano di questo apparecchio e' ancora limitata, ma in Germania inizia a diventare abbastanza popolare, peraltro, a causa del peso e delle dimensioni, e' un oggetto poco richiesto dai curiosi o semplici appassionati di elettronica/radiantismo e la cosa giova tantissimo sul prezzo che potrebbe essere paragonabile a quello del RAM63.......... mi sa che dovremo farci un viaggetto a Friedrischafen l' anno prossimo!.CITAZIONEVeniamo a noi: Anch’io ho avuto gli stessi problemi che hai citato però nel mio caso è stato il condensatore di 47 nf (C1) del mio schema che è risultato critico. Per esempio, se provo ad aumentare il valore di questa capacità oppure a cambiare il tipo di condensatore, il circuito del RAM63 non funziona più.
Non so se questo può darti un certo aiuto. Attualmente il condensatore e di tipo poliestere (almeno spero) quindi a basso angolo di perdita. Ti ho postato una foto modificata per farti vedere la sua posizione sul circuito e quindi fartelo individuare. Nella foto c’è anche un condensatore da 100 nf ( C ) non riportato dalla schema. Si tratta di un condensatore di disaccoppiamento posto sull’alimentazione.
No, NON stavo parlando di quel condensatore
Ho tentato di provare a limitare i disturbi sull' alimentazione filtrandola con condensatori "as-usual", il risultato e' che tali disturbi sono effettivamente ridotti di moltissimo ma...... soltanto una volta su cinque, nelle altre 4 volte l' oscillatore si rifiuta di partire sotto a tale carico capacitivo.CITAZIONEInoltre, l’alimentatore del RAM63 va in blocco se il circuito spilla troppa corrente a valori già di 7 - 8 mA ho avuto problemi.
Buono a sapersi, ci converra' interfacciarci direttamente con le pile allora.
A proposito di pile, trovo molto antiquato il sistema di taratura a reostato in serie, volendo si potrebbe ficcargli dentro un bello stabilizzatore di tensione a 4V e riciclare la manopola rimasta libera per qualcos'altro!CITAZIONEComunque dall’immagine che hai postato ti faccio io i miei complimenti. Il tuo circuito ha un buon tempo di risposta. Inoltre risulta estremamente suggestiva la tua immagine,…. mi dirai come fare per procurarmi un pò di radio 226.
Ma come???
Da te NON mi sarei mai aspettato una simile domanda!
Il Radio 226 era stato usato moltissimo in passato per realizzare lancette e quadranti luminosi al buio per sveglie, orologi, strumenti di misura e pure spille, bottoni, anelli ed altri gadget radioluminescenti.
Attualmente, se recuperi uno di questi apparecchi noterai che la luminosita' al buio si e' estinta, puoi riuscire a vedere un altro poco di lucore illuminandoli con luce di wood, ma e' niente rispetto alla luminosita' originaria; tale decremento di luminosita' NON e' dovuto come si potrebbe pensare al decadimento radioattivo del Ra226 (che ha un tempo di dimezzamento superiore al millennio!!!!) bensi' all' usura dello strato fluorescente di solfuro di zinco dovuta alla costante esposizione alle radiazioni, in poche parole, dopo una decina di anni la luce emessa si esaurisce, ma le radiazioni no, quelle continuano a bombardarti in eterno!!!!!!!!!!!
Quindi, come procurarsi del Ra226???
Da un orologiaio ovviamente, chiedendogli delle vecchie lancette o dei quadranti radioluminescienti (potrebbe NON sapere che sono radioattive, se ti porti un geiger risolvi il problema!), prima di farlo pero' controlla che qualche vecchio orologio o sveglia del padre o del nonno che custodisci nel cassetto NON risulti gia' radioattivo.
Nel mio caso, il Ra226 l' ho trovato acquistando 5 vecchie manopole radioluminescenti ex apparati militari (ho chiesto specificatamente al venditore se aveva strumenti o lancette radioattive, alle fiere spesso lo sanno cosa hanno in vendita!) ma se per questo ho anche dell' Americio 241 (reperibile in alcuni vecchi rivelatori di fumo antiincendio, li riconosci subito perche' dietro hanno specificatamente l' indicazione di radioattivo), dell' Uranio 238 (che si trova molto facilmente su ebay) e del Torio (NON ricordo l' isotopo!) reperibile in piccole percentuali in molti oggetti di uso comune.
CMQ, su ebay si trovano spesso campioni radioattivi sciolti o addirittura tarati per il controllo di strumenti o altri esperimenti, volendo fare lo sborone puoi anche acquistare i campioni "ufficiali" qui:
http://www.unitednuclear.com/isotopes.htm
CMQ, su internet il reperimento di materiale radioattivo NON e' affatto difficile, anzi, ce n'e' veramente una montagna a disposizione, quello che ti serve ora e' una bella cassettina blindata porta soldi e gioielli da rivestire internamente di ulteriore blindatura a base di fogli di piombo, la mia, piccola ma pesantissima, ha sopra 5mm di piombo e nonostante la schermatura si riesce comunque a misurare una discreta radioattivita' gamma al suo esterno!!!!
Buoni esperimenti radioattivi a tutti!. -
ElettroRik.
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CITAZIONE (teslacoil @ 5/11/2007, 00:25)CMQ, su ebay si trovano spesso campioni radioattivi sciolti o addirittura tarati per il controllo di strumenti o altri esperimenti, volendo fare lo sborone puoi anche acquistare i campioni "ufficiali" qui:
http://www.unitednuclear.com/isotopes.htm
Eh, magari, caro Tesla!
Dal periodo della faccenda Litvinienko sul loro sito è comparsa questa bella frase:CITAZIONESorry, we DO NOT accept any order outside of the United States.
Su eBay ogni tanto c'è qualcosa, ma sono più che altro cianfrusaglie. Se serve un campione di emissività nota, è raro trovarlo.. -
teslacoil.
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Hola Elettrorik!
Hola All!
Perche? NON hai il classico amico che vive negli USA che puo' farti l' ordine al posto tuo e poi spedirti il tutto a casa oppure l' altro amico viaggiatore che gira spesso per lavoro?
I limiti sono fatti per essere superati, le barriere abbattute....... o semplicemente scavalcate o aggirate......
Inoltre, su ebay si trovano spesso dei campioni radioattivi tarati fatti in casa da un certo Andrea Bosi (nick su ebay "enotria"), costano molto di meno rispetto a quelli ufficiali anche se c'e' meno scelta e meno precisione e, volendo, puoi farteli fare su misura.
Infine, arrivano dall' italia, quindi si evitano problemi doganali..