Energeticambiente - Forum Fonti Energetiche Rinnovabili

Posts written by OggettoVolanteIdentificato

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    Pienamente d'accordo sul fatto che l'acqua salina sia molto piu' conduttiva dell'acqua dolce:
    ma questo significa anche che il motore sarà ancora piu' duro da far girare!
    Piu' l'elettrolisi è pronunciata,piu' watt occorrono,e piu' sforzo occorre fare sull'elica.Il sale non ha proprietà 'energetiche',fa solo scorrere piu' corrente elettrica in virtu' del fenomeno della conduttività ionica.
    Tutto il sistema a cui pensavi ha (purtroppo!) la pecca di non essere conveniente: un peso che cade verso il basso possiede un'energia tot. Quest'energia la si puo' misurare in Kg di spinta,in watt al secondo,in joule,in litri di idrogeno e ossigeno elettrolizzati,in mille modi. Ma è impossibile prelevare da un corpo in caduta piu' energia di quella che occorre per riportarlo in alto: basta che prendi una zucca vuota di qualche utente del Forum ....pardon,basta che prendi un pallone da calcio e lo fai rimbalzare per terra.Ti farà 3/4 di salita rispetto al livello da cui è caduto.

    Ma.....ci potrebbe essere un modo per rendere fattibile la tua idea.Per adesso la tengo per me,magari ci arrivi anche da solo o con un po' di immaginazione :rolleyes:
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    Lascialo pure ancorato vicino a riva,e immerso,quel motore.
    Con le onde marine che salgono e scendono,si potrà far ruotare agevolmente l'elica,e si ottiene direttamente energia elettrica e/o idrogeno.
    Ammetto che la tua idea era curiosa e simpatica,ma si dovrebbe produrre una valanga di idrogeno e ossigeno per tirar su qualche chilo di ferro,magneti,ed eliche.Perchè per produrre,il motore deve essere 'pesante',se no l'elica subisce solo attriti e scompensi.
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    Sarebbe opportuno chiarire,perchè da un lato Kekko dice di consumare 51 Watt totali,dall'altro mac dice che si consumano 26 watt.
    Siccome le misure le avete fatte insieme,e noi non c'eravamo,potreste specificare i watt reali di consumo? :rolleyes:

    P.S. circa il freddo su bobine e fili,ricordo che anni fa collegai due fili di rame ad una penna biro metallica,e facendo scorrere 3 Volt si formo' della brina vicino al tappo argentato.Era un effetto peltier indubbiamente:di interesse notevole è invece il caso che si raffreddi un solenoide,perchè vuol dire che stiamo 'modellando' la struttura degli elettroni in ogni atomo di rame.
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    Un po' ho inteso cosa intendesse dire il Gencaccio.
    Solo che,tempo addietro,mi sono reso conto che i pluri-magneti di uno statore non si possono avvicinare tra loro o allontanare a piacimento,perchè saranno sempre frenati dall'attrazione del rotore. Anche se i magneti slittano lateralmente,occorrerà fare una notevole forza,che invaliderà il principio base di voler diluire la forza attrattiva.
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    CITAZIONE (emc2 @ 24/3/2008, 21:36)
    Un alternatore o una dinamo riescono a trasformare questo flusso dei magneti permanenti in corrente a scapito della forza meccanica, perchè allora nel PP, come nel MEG questo sembra non avvenire ? :huh: . . . Dove si trova l'errore ?

    Anche a me questo particolare non torna. Son portato a credere che il flusso del magnete si sposta talmente veloce nel ferro da non essere captato dal rame.Fa un guizzo improvviso.Infatti il rame e il ferro presentano velocità di propagazione magnetica molto diverse tra loro.
    Anche per quanto riguarda la velocità del suono si ha che nel rame la velocità è di 3700 metri al secondo,mentre nel ferro è a 5100 metri al secondo.
    Quando prendiamo in esame i trasformatori, che lavorano con correnti alternate,il flusso a 50 Hertz si muove davvero molto lentamente,e il rame puo' seguire agevolmente la velocità del ferro.
    Se parliamo di magneti e di PP,posso solo immaginare che ci troviamo di fronte a un fenomeno talmente improvviso e a valanga immediata, tale che prima che il rame catturi l'onda magnetica questa sia già arrivata dall'altra parte del nucleo.Cio' potrebbe spiegare la mancata rilevazione di tensione nella bobina di rame.


    A Leo,che giustamente osserva come la forza di attrazione sia '' direttamente proporzionale al Quadrato della densità (B) per la superfice S'', posso solo dire che pensavo alle caratteristiche di un pistone che si muove in aria: meno superficie offre all'aria (- attrito e - turbolenze) ,e piu' è intensa l'energia di attrazione che preleva.Anche se,come scriveva emc2.....nemmeno io ho mai visto motori pilotati a coni di ferro :D
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    Sta facendo alcune ricerche ,gradirei un commento sugli esempi che sto allegando con immagini. Anche negativo,mica mi offendo!

    Qui vi è l'immagine 1,in cui compare una bobina avvolta su ferro cilindrico,in cui viene applicato 1 watt di corrente.

    image

    Ad una distanza di 3 cm, si è in grado di attrarre una biglia in ferro,con un flusso di 0.1 Tesla.
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    Qui vi è l'immagine 2,in cui compare una bobina avvolta su ferro conico,in cui viene applicato 1 watt di corrente.

    image

    Ad una distanza,stavolta,di 10 cm.,si è in grado di attrarre una biglia in ferro,con un flusso di 1 Tesla.

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    Conoscevate già questo effetto? Io personalmente non piu' di tanto,ma l'ho desunto dalla nuova generazione di magneti in vendita,che quando assumono una forma di cono o piramide concentrano il flusso magnetico sull'estremità piu' sottile.E questo vale anche per le bobine,purchè non si esageri con la saturazione del nucleo ferroso.
    In pratica,con le bobine,e a parità di Watt erogati,è possibile concentrare le linee magnetiche in uno stesso verso,a attrarre maggiormente un corpo metallico.
    Vien da sè pensare che sia una concentrazione magnetica utilissima,laddove si voglia attrarre un pistone di ferro,o spingere il flusso in una bobina di recupero energia.
    Tutto questo discorso puo' anche essere utile per i motori,perchè si sa che piu' il fascio magnetico è intenso e concentrato,e piu' il pistone viene attratto con forza.
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    CITAZIONE (00mei @ 23/3/2008, 16:09)
    non ho capito molto di questo ragionamento
    probabilmente ti riferisci a cose che non conosco

    riesci ad essere + chiaro ?

    MA noo,son cose che conosci pure tu!
    Nel PP si parte dal presupposto che i magneti lavorino in accoppiata col ferro.Il ferro è ottimo conduttore magnetico.
    Va da sè che se il magnete ha flusso continuo,il ferro si magnetizza perfettamente.
    Se il magnete varia il flusso,il ferro fatica a seguirlo,introducendo perdite (atomiche) via via crescenti,perchè gli spin elettronici si sfasano sempre piu'.
    E' dunque normale che a 1 Hertz il ferro sia maledettamente efficiente,e ancor piu' a 0.001 Hertz,mentre a 1 Khz esso presenta attenuazioni e sprechi energetici per l'impossibilità tecnologica di alternare in maniera efficace silicio e ferro.

    Cio' che invece non comprendo è l'invito continuo di mac-giver al costruire motori (io non li so costruireeee) ; in linea di massima il motore piu' efficiente che io conosca.....non è il motore meccanico,ma il trasformatore,che puo' avere rendimento anche superiore al 99%.
    Nel senso che se il PP è in grado di far ruotare un rotore,altrettanto bene puo' far ruotare gli elettroni in una bobina di rame.Rotore e bobina sono similari,sebbene costruttivamente diversi.
    Insomma,cio' che va bene nel PP di mac e Leo deve andar bene anche in un PP con bobine di recupero energia,perchè se cosi' non fosse significherebbe che mi devo rivedere tutta una parte dell'elettro-fisica.
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    Tutti i materiali sono magnetici. E' un' illusione che il bismuto offra uno schermo ai campi magnetici,basta leggerne i valori e interpretarli: questo perchè hanno creato una scala di valori fittizia,nella realtà delle cose servirebbe un materiale con caratteristiche opposte al ferro.Che non esiste,visto che l'unica cosa che puo' bloccare un polo Nord di un magnete....è un polo Nord di un altro magnete! :rolleyes:

    Prof. Nuvolari, la sua scoperta anti-magnetica mi sembra eccezionale,ma poichè segue una linea troppo misteriosa e poco divulgativa,allora non mi rimane altro che pensare ad un suo ipotetico errore di valutazione circa le reali schermature nei suoi test.Anche perchè a 15 cm. due magneti hanno una potenza di flusso tale da riuscire a malapena a smuovere l'ago di una bussola.
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    ...in realtà,neppure nello spazio puo' esistere il moto perpetuo,perchè il corpo che si muove lo fa in ambiente non totalmente vuoto,ma a bassissimo attrito.Ogni metro cubo di spazio contiene una manciata di atomi,che prima o poi freneranno il corpo in movimento a seguito di urti continui.Certo il rallentamento non avviene nel giro di un'ora,ma sicuramente il moto cessa di esistere dopo svariati millenni,se non milioni di anni. :rolleyes:
    Il moto perpetuo è un'invenzione pressochè umana,in natura non vi sono fenomeni continuativi nel tempo.Solo trasformazioni.
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    Grazie, 00mei, sempre preciso nelle risposte. Quel link da te segnalato lo intravidi anni fa qui https://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=642930
    ma è sempre piacevole un bel ripasso,anche perchè sono nozioni da me ormai totalmente dimenticate!!
    Mi rattrista invece la prova di emc2 compiuta sul metglass,perchè dal punto di vista teorico dovrebbe avere esito positivo,invece cosi' non appare.
    Se il magnete non influenza il test,è evidente che il suo campo non si è spostato di 1 mm, restando recluso in una porzione del ferro.Questo accade anche nei miei nuclei in silicio orientato,anche usando 3 avvolgimenti di rame il campo del magnete non viene deviato. -_-
    So per certo che la miglior configurazione avviene usando frequenze bassissime,molto al di sotto dei 50 Hertz.A mano a mano che si sale di frequenza,infatti,il rendimento di qualsivoglia nucleo diminuisce drasticamente,sia per perdite da calore che per svariati effetti atomici del ferro.
    Un magnete emana un campo continuo:se si lavora a 50,100, 1000 Hertz,ci si allontana sempre piu' dalla costante continua del magnete,con bassi rendimenti.E' anche vero che non si puo' lavorare con 1 tonnellata di lamierini e restando bassi di frequenza (frazioni di Hertz),ma per adesso non ritengo corretto operare con nuclei troppo veloci per alte frequenze.
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    Caro Prof. Nuvolari,
    ma Ella è a conoscenza del fatto che una distanza di 30mm, che separa due magneti al neodimio, è una distanza enorme? I magneti si separano soffiandoci sopra, se distano 30mm.
    Il problema si manifesta quando distano tra loro 1 mm.,e in questo caso non vi è materiale che possa bloccare o inibire le linee magnetiche.
    La persona che ha consigliato a Berpis il piombo ha,forse,confuso la schermatura dei raggi ionizzanti con la schermatura dei fasci magnetici.Il piombo non ha alcuna interferenza con i magneti,è inerte quasi quanto l'aria.
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    A detta dell'inventore, le 'bollicine' di idrogeno sono solo un fenomeno secondario,di nessuna importanza.Un po' come il calore che produce una lampadina,che a nulla serve,visto che è importante solo il fattore dei lumen in ambiente.
    Non mi sento pero' in grado di liquidare una faccenda mondiale con tre righe,perchè in fin dei conti con l'energia orgonica si va su un campo pressochè nuovo e ricco di variabili. La cella non è progettata per elettrolisi,perchè l'alimentazione viene solo fornita durante le prime ore di attivazione: dopo viaggerà per autoricircolo di cariche orgoniche,e qui viene davvero il difficile e l'incomprensibile.E' sul passo successivo che ci si deve concentrare,e non sul fatto che si erogano 12 Volt all'inizio del processo.
    Poi è anche ipotizzabile che sia tutta una bufala,ma anche se fosse,nessuno è da condannare se si auto-costruisce una cella.Sempre meglio che passare il tempo andando a caccia di due miseri cinghiali denutriti,o fare motocross nei campi di granoturco di un povero contadino indifeso...... :lol:
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    Se pensi che con le zucchine ci fanno dei discreti spumanti dolciastri,e con le foglie del mirto ottengono una pregevole grappa bianca,allora non mi stupisco che anche con le patate ottengano un distillato.
    Persino chi raccoglie le mele è ,a volte,soggetto ad ubriacatura,dovuta agli effluvi alcoolici che vengono liberati dalle mele marcite sul terreno.
    Quindi,frutta,verdura,ortaggi,e tutto cio' che è putrescibile e/o marcibile,è soggetto a fermentazione alcoolica: tuttavia,mi preme segnalare che la patata tende,una volta estratta dal terreno, ad andare velocemente in germinazione.Cio' significa che sia la buccia,sia la polpa,sarà soggetta a produrre una serie di tossine che il nostro organismo non tollera assolutamente.E attuando una distillazione si potrebbe incorrere nel rischio di far volatizzare queste tossine per poi concentrarle nell'alambicco a serpentina.Operazione a rischio,dunque,ma sicuramente risolta egregiamente da chi lavora in questi campi:non sono a conoscenza pero' di chi possa aiutarti,perchè il distillato di patata mi sa piu' di roba sudamericana che italiana.Con le varietà di uve che abbiamo noi,poi....... non ci sprechiamo certo a far fermentare le patate ... :rolleyes:
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    CITAZIONE (emc2 @ 18/3/2008, 15:36)
    il flusso magnetico si può con buona approssimazione spiegare come la corrente elettrica, il nucleo come una resistenza e la forza dei magneti come una DdP

    Dal mio punto di vista,a volte vedo il nucleo non tanto come una resistenza,quanto come un condensatore. Questo perchè lo posso intendere come resistenza se è un nucleo composto da aria,o da rame, ma quando è costituito da ferro si ha un incremento delle prestazioni della bobina,che aumenta a dismisura il proprio potere magnetico.
    Non per altro,il ferro del nucleo accumula virtualmente le cariche magnetiche grazie all'orientamento dei domini.Ma di questo si puo' disquisire anche piu' avanti,sebbene mi piaccia molto filosofeggiare anche sull'interpretazione dei fenomeni elettrico-magnetici. Diciamo che considero il nucleo una resistenza,laddove si vada ad analizzare le perdite da isteresi e da calore,in quel caso si 'bruciano' watt per nulla:e sicuramente era questo che sottolineavi.
    Ma siamo tutti d'accordo sul fatto che un nucleo sia,in realtà,un magnete privo di polo Nord e Sud,finchè non subentri un cambiamento di stato nella sua struttura;ed è questo che serve analizzare per benino.



    P.S. Butto qui una provocazione,sperando qualcuno sappia rispondere: erogando un forte impulso elettrico ,quanto tempo impiega il flusso di un magnete a spostarsi dal lato DX al lato SX in un parallel path?
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    CITAZIONE (emc2 @ 17/3/2008, 23:06)
    sull'avvolgimento secondario è stato inserito un diodo.

    La prima prova è stata quella di misurare la tensione presente sull'uscita del diodo posto sul secondario, senza la presenza dei magneti, il risultato è stata una tensione di zero volt. :) bene.


    La seconda prova è stata quella di inserire i magneti all'interno del nucleo e misurare la tensione ora presente.
    A 2 volt con 0,65 Ampere, in uscita la tensione era zero
    A 5 volt con 2,24 Ampere, in uscita la tensione era zero
    A 12 volt, in uscita avevo 0,11 volt
    A 24 volt, in uscita avevo 0,75 volt.

    La frequenza era fissata a 50 Hz.

    Anche io ho fatto alcune prove preliminari,seppur non con il paralle path,ma usando un trasformatore. Infatti i tuoi valori non mi tornano chiari,se si prende come ipotesi che stai pilotando a 50 Hertz l'ingresso e misurando la bobina di uscita col diodo.

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    Trasformatore pilotato a 220 VAC,esibisce una perfetta 24 VAC.Se interpongo un diodo sul primario,esibisce una 12 VAC.

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    Trasformatore con diodo su primario e su secondario,esibisce una 6 VDC, negativa se il diodo è inverso.

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    Trasformatore con diodo solo sul secondario (è il caso del tuo ultimo test), esibisce una 12VDC,negativa se il diodo è inverso.
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    Tutte queste tensioni sul secondario le ho misurato con una lampadina da 25 Volt in parallelo,per garantire un minimo di carico ed evitare di misurare tensioni a vuoto.
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    Ora,lasciamo da parte i magneti......è indubbio che il PP che hai assemblato per i test possa sollevare qualche perplessità,se non altro per le scarse tensioni che hai rilevato.Questo mi fa pensare che quel PP stia lavorando in una zona di frequenza e rapporto di spire che sta piuttosto lontano dalla 50 Hertz,pero' non so se sia idoneo per 10-15 Hertz o per 400-500 Hertz....(esempi fittizi).


    Nel PP che ho sul banco,tanto per dirne una, non riesco assolutamente a far deviare i magneti,e attribuisco le colpe alle bobine.Anzi,alla tensione troppo bassa,perchè forse è idoneo a tensioni di 50-100 Volt.
    A volte,cio' che mi sembra facile,facile non è.Credo che il PP ci stia rubando troppi mesi di 'vita',per quelli che sono i miei gusti.
    Credo che ti aggiungerai alla lunga lista dei motoristi,io purtroppo non ho abilità di costruzioni meccaniche :(
1625 replies since 21/8/2005
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