Energeticambiente - Forum Fonti Energetiche Rinnovabili

Posts written by OggettoVolanteIdentificato

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    CITAZIONE (00mei @ 1/2/2008, 01:54)
    CITAZIONE (kekko.alchemi @ 1/2/2008, 00:12)

    scusa se mi permetto,
    vorrei evitare che vi prendiate l'abbaglio di pensare che
    un picco di 200 V debba per forza caricare un condensatore a 200V

    Se il condensatore č di piccola capacitą,qualche manciata di nanoFarad,si ricarica si' a 200 Volt; questo puo' servire per misurare l'effettiva tensione con il tester,svariati secondi dopo,sfruttando l'effetto ''memoria'' del condensatore.

    Se il condensatore č di grande capacitą,e serve come serbatoio di accumulo,allora la tensione letta dal tester č proprio come osservi tu,molto inferiore .

    Ci sono tuttavia ancora alcune cose che neppure a me quadrano,anche perchč sono abituato a usare i Watt solo in rapporto al tempo espresso in secondi. Leggere 0.45 Watt, o 3 Watt,non mi permette di capire se il test magnetico sia durato 20 secondi,oppure 1 millesimo di secondo.
    Ma andate avanti cosi' che va piu' che bene!
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    Mecca ha scritto che ora ha piu' tempo per dedicarsi agli stirling.
    Non vorrei che tra un mese scrivesse:
    ''Ok,ho realizzato anche uno stirling,ora ho piu' tempo per dedicarmi al fotovoltaico''.

    E cosi' via,fino ad esaurimento mentale degli utenti ansiosi.
    :lol:
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    nitrati dalle mucche,e nitriti dai cavalli?
    E va bene,aspettiamo a domani,la cosa mi incuriosisce. :rolleyes:
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    Ecco,ora ho capito cosa vi hanno fatto quand'eravate piccoli......questo: image
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    Anche una bomba all'idrogeno va benissimo.
    Ne innescate una nella vasca ad idromassaggio e si laveranno tutti i vicini di casa nel raggio di 15 chilometri.
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    Beh,mi sembra di ricordare che si raggiunge un momento in cui il plasma si stabilizza,e erogare piu' volt non contribuisce ad alcuna variazione:intendevo effettuare la misura temperatura e la stabilizzazione da quel momento,e non per tutto il tempo di accensione.Ma forse č abbastanza complesso erogare 300 watt,il carico non č propriamente resistivo e su questo hai ragione.
    Direi che il misuratore differenziale che si sta proponendo č abbastanza intrigante; la prova ideale sarebbe quella di testarlo prima su un carico resistivo immerso,e verificare il matching ( o comparazione effettiva) tra i watt immessi e il deltaT ottenuto.
    La seconda fase sarą quella di testare la cella vera e propria.
    A grosse linee,la circuitazione mi sembra affidabile,ma sarei propenso a pensare a misure su una cella di notevoli dimensioni,come ad esempio su un contenitore con 10 litri di soluzione salina.L'ebollizione rapida di celle piccole porta sempre a errori di misura,se non altro quando ci interessa la caloria reale prodotta.
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    Sarebbe un'eresia l'utilizzo di un alimentatore assemblato ad hoc, che abbia tensione stabilizzata a 300 Volt, e corrente stabilizzata a 1 ampere?
    in questo modo,si obbliga la cella a lavorare sempre e solo a 300 watt; una comparazione calorimetrica permetterebbe di valutare se i 300 watt stabilizzati abbiano dato vita a 350/400 watt calorici.
    Alla fin fine,si sta cercando l'esatto COP globale,o almeno questo si desume dallo schema di acquisizione dati di Elettrorik.
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    Ah,ecco.Si dev'essere dissolto lo strato di inox,che č proprio a base di cromo. Se fai un elettrolisi in acqua distillata,forse otterrai lo stesso giallognolo.
    Ho visto che per separare i coloranti certe industrie utilizzano gli ultrasuoni,ma questo č un po' piu' complesso da fare a casa....ma č da tenere a mente.
    Ti allego qui la formula di quel colorante disgraziato,tanto per capirci qualcosa in piu'.
    C26H17ClN7Na3O10S3
    Come minimo,a 300 Volt, hai spaccato questa molecola in 50 pezzi! :P
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    Puo' darsi che sia una cappellata,ma a questo punto ,visto che non si possiede un apparato di misura del potere rotatorio dell'alcool,si potrebbe pensare di fare una misura dielettrica. In un tubicino poniamo l'alcool rosa,e chiudiamo le estremitą con due dischetti di alluminio.
    In un altro tubicino poniamo l'alcool trattato,e anche qui chiudiamo le estremitą con due dischetti di alluminio.
    Confrontando le due misure capacitive,saremo in grado di capire la percentuale di alcool puro a seconda della dielettricitą rilevata.
    Bella sta gencata?

    Quel colore giallognolo potrebbe essere una leggera diffusione di cromo,che č sempre presente negli acciai di anodo e catodo (sempre che siano stati usati acciai nell'elettrolisi)...
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    Devo riconoscere una discreta genialitą in questo fenomeno sperimentale,anche se ,forse,siamo ai limiti della ''legalitą''...... :lol: Non per quanto riguarda l'elettrolisi,quanto per la possibilitą di usare l'alcool trasformato in casa all'interno di un motore automobilistico.Ma a parte questo.
    Il processo evidenzia sicuramente un deposito della sostanza colorante, quel liquido violetto che le industrie mescolano all'alcool.
    Tuttavia, l'alcool in commercio presenta tre o quattro composti chimici disciolti; uno di essi č violaceo e cade sul fondo...ma gli altri composti che fine fanno? Sono trasparenti? Cadono sul fondo anch'essi? Evaporano quando anodo e catodo presentano geometrie diverse e il liquido si riscalda?
    Sarebbe auspicabile una verifica della chimica di cio' che si ottiene a fine elettrolisi,perchč,da quanto rammento, non č tanto il colorante rosa che incrosta un motore, quanto,forse, le altre molecole chimiche disciolte nell'alcool...
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    come fai ad affermare che il rendimento fosse del 20%?......
    Sarebbe un motore realizzato talmente male che quasi non potrebbe girare. Natale era invece persona dotata di ottime conoscenze tecniche ,ed č impossibile che abbia creato ,dopo mesi e anni di elaborazioni, un motore che dissipa calore e non ruota quasi nulla.
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    Ecco, Jack.jk č il classico utente che non dovrebbe assolutamente tentare l'esperimento.... image
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    Non vi sto capendo....ma come fa a ruotare uno statore?...... se č statore, č immobile,lo dice il termine stesso.
    Ahahah, che pasticci di ipotesi che facciamo! :lol:
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    In un video similare ho letto che '' il motore non ruota in maniera continuativa'. Dopo un po' si ferma,anche se non posso affermare che si fermi dopo minuti , ore,o giorni.
    Secondo la visione del vecchio Bruce De Palma, un corpo che ruota veloce su sč stesso inizia a perdere peso,e necessita di minor energia per mantenere le rotazioni; sembrerebbe questo il caso,tant'č che con pochi rpm non succede nulla, il fenomeno si manifesta superati tot giri al minuto!
    Si puo' pensare anche ad una leggera interazione con la luce: i fotoni nell'ambiente potrebbero 'imprimere' una spinta magneto-elettrica alla ruota,e tali fotoni si 'convertirebbero' in campi magnetici.Ma č solo un ipotesi.
    Non oso pensare che vi sia un motorino elettrico nascosto.....
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    Ganzo quel video.L'unica cosa veramente decente di questo 3D ! :lol:
1625 replies since 21/8/2005
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