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Le Blanc.
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NOME:
Salve a tutti, mi chiamo Matteo e sono di Torino.
PROGETTO:
Il progetto non ha un nome, anzi in realtà non è un progetto, ma un'intuizione avuta metre correvo (e sì, quando corro penso...
) e che divulgo per cercare di capire se può essere un'idea interessante o meno. Preciso sin d'ora che quello che vi sto per descrivere è un processo di creazione di energia elettrica del tutto pulito, logico, ma solo teorico, del quale vorrei sapere la fattibilità pratica.
Non essendo ferrato in fisica chiedo il parere di qualcuno più esperto di me!
COPYRIGHT:
personalmente al copyright preferisco decisamente il copyleft...
nel caso qualcuno reputi l'idea sensata e voglia svilupparla lo faccia liberamente, gradirei solo rimanere informato sugli sviluppi
DESCRIZIONE IDEA:
Il fine è quello di produrre energia elettrica pulita, l'idea è molto semplice e logica.
1- Prendi un liquido
2- Lo fai salire verso l'alto utilizzando la capillarità
3- Mentre scende produci energia
4- Fai salire nuovamente il liquido e inizi nuovamente il ciclo
Non penso che il pricipio della capillarità permetta di portare un liquido molto in alto, quindi immagino che il dislivello e quindi l'energia elettrica prodotta sarebbero molto basse, ma il vantaggio sta nel fatto che creerebbe energia in modo continuo ed inesauribile riutilizzando sempre lo stesso quantitativo di liquido iniziale!
So che non vi sto fornendo nessun dato, ma la mia domanda è: secondo voi è una strada percorribile o una castroneria???
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valmaximus.
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Per citare un comico della premiata ditta Dandini, "la seconda che hai detto"
Nella definizione stessa di capillarità viene implicato l'uso di un microsistema, vista la scala su cui questo fenomeno funziona. dovresti collegare in serie un'infinità di 'generatori', tutti estremamente delicati. Sarebbe più facile collegare delle microdinamo al nostro sistema circolatorio per accendere una microlampadina...
Bocciato!. -
mariomaggi.
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Le_Blanc,
anch'io mi ero posto lo stesso problema quarant'anni fa. Poi ho capito che il liquido non si sarebbe mai fatto estrarre dal tubicino, se non usando molta energia.
Avevo messo in difficolta' il mio prof di fisica, aveva abboccato
Ciao
Mario. -
guzzillo.
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per staccare la particella d'acqua devi usale la stessa energia che hai usato per "attrarla"
anche io ci avevo pensato un po di tempo fa. -
Le Blanc.
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la butto li, ma se la parte finale fosse come la punta di una siringa piegata verso il basso, il liquido potrebbe salire verso l'alto e alla fine curvare verso il basso e uscire dal vaso capillare grazie al finale a punta e la forza di gravità? pensate che potrebbe funzionare?
visto che la capillarità consiste nella capacità di legarsi delle molecole d'acqua alle pareti del vaso capillare, un finale a "punta di siringa" porterebbe l'acqua ad arrivare fino alla fine della parete corta e di quella lunga e l'acqua portata su dalle molecole legate alle pareti scenderebbe per la forza di gravità grazie al fatto che si trova a testa in giù (visto che è piegato verso il basso)... almeno, io se fossi una molecolad'acqua farei così
ma siccome non sono una molecola d'acqua... che ne dite?
scusate il linguaggio, che non penso sia molto accademico, ma spero di essermi spiegato.
matteo. -
valmaximus.
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C'è qualcosa del fascino morboso nelle tue asserzioni.
Riesci o no a capire che un sistema capillare NON PUO' GENERARE L'ENERGIA CHE RICHIEDI A CAUSA DELLA SCALA SU CUI FUNZIONA LA CAPILLARITA'???. -
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www.energeticambiente.it
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Ti diro' che avevo anche provato,tempo fa,a fare un sistema simile a quello che proponi tu (la siringa curvata).
Sebbene stessi cercando altre cose,e non certo ottenere energia elettrica, mi accorsi da subito che l'acqua tendeva a salire per capillarità da entrambe le parti. Nel tuo caso,l'acqua sale in alto sia a destra,che a sinistra della siringa piegata /\ ................. e tende ad accumularsi nel vertice alto,senza ricadere.. -
Le Blanc.
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x Valmaximus:
Ok Valmaximus, convincimi, dammi dei dati.
X OggettoVolanteIdentificato:
scusa ma il diametro alla base era lo stesso di quello alla fine? il liquido dovrebbe andare verso la direzione del restringimento del tubo.
poi volevo precisare che solo la sommità del vaso capillare sarebbe rivolta verso il basso, quindi non toccherebbe il liquido che sta + in basso.
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valmaximus.
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Tsk tsk tsk, caro. TUA l'idea, TUA la responsabilità di dimostrarla corretta, con i dati alla mano da TE prodotti.
Quando qualcuno propone qualcosa, a meno di non 'pararsi' preventivamente, ha la responsabilità di spiegare come e perché funzionano le applicazioni di tale idea. Se pensi di avere ragione, dimostralo.
Ci si sente.. -
Le Blanc.
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Scusa, colpa mia. Pensavo che alla base della tua "stroncatura" ci fossero dei dati o una buona conoscenza della materia, ma evidentemente mi sbagliavo. Questo dimostra però che neanche tu sai se è fattibile.
Fossi in te allora, mi limiterei a presentare le tue considerazioni con meno sicurezza.
Ovviamente se mi sto sbagliando fammelo notare condividendo la tua conoscenza. Magari anche con link utili.
Buon Natale a tutti!. -
valmaximus.
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La capillarità in sintesi, per illuminare la tua ignoranza:
"La capillarità è l'insieme di fenomeni dovuti alle interazioni fra le molecole di un liquido e un solido sulla loro superficie di separazione.
Si manifesta sulla superficie del liquido in contatto col solido che può presentarsi sollevata (nel caso dell'acqua) o infossata (nel caso del mercurio) rispetto al resto della superficie. Le forze che si manifestano sono la coesione, l'adesione e la tensione superficiale.
Il nome deriva dal fatto che il fenomeno è particolarmente evidente nei tubi sottili, di sezione paragonabile a quella di un capello.
Dalla capillarità dell'acqua deriva l'imbibizione, ossia il movimento capillare delle molecole d'acqua che gonfiano la sostanza imbevuta.
Dato un liquido in un contenitore, il punto centrale della superficie, che sia gonfio verso l'alto come per l'olio o il mercurio, o verso il basso come nel caso dell'acqua, si chiama menisco, ed è l'altezza a cui si legge la misura (a cui bisogna leggere la scala graduata del contenitore)."
In altre parole, considerando la scala sui cui lavora il fenomeno, come conti di fare funzionare un impianto per la produzione di energia? Ad aria fritta? Se sei venuto per provocare, abbiamo avuto a che fare con un maestro come AmicoD, che almeno un'idea di generatore l'aveva.. -
can_du_leccia.
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Come sei diventata acida Valmaximus... hai parlato tanto e non hai detto niente.
Le Blanc la tua idea è venuta a molti altri prima, ma purtroppo è irrealizzabile in quanto l'acqua, per capillarità, tende a bagnare, ma non può instaurare flussi di liquido una volta che tutto il supporto è stato bagnato.
Digita: capillarità moto perpetuo su google e scoprirai molto delle cantonate teoriche e dei tentativi già compiuti in passato.. -
KAP 15.
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Emmmmm....scusate ma non resisto...i sapientoni mi fanno sempre un po sorridere...
Come fa una sequoia di 115 metri a ricevere i nutrimenti e l'acqua dalle radici???
La capillarità fino a che punto (altezza) è in grado di trasportare acqua e nutrimenti (nel caso di un vegetale)...cercate con google..cercate...CITAZIONE (mariomaggi @ 15/12/2007, 22:40)anch'io mi ero posto lo stesso problema quarant'anni fa. Poi ho capito che il liquido non si sarebbe mai fatto estrarre dal tubicino, se non usando molta energia.
Hai detto giusto, 40 anni fa...erano 40 anni fa, oggi esistono anche le nanotecnologie o parliamo di aria fritta?CITAZIONE (valmaximus @ 15/12/2007, 19:09)Bocciato!
Che arroganza...chi sei un premio NOBEL acquisito per meriti politici...
Emmm appunto..CITAZIONE (valmaximus @ 19/12/2007, 19:36)Riesci o no a capire che un sistema capillare NON PUO' GENERARE L'ENERGIA CHE RICHIEDI A CAUSA DELLA SCALA SU CUI FUNZIONA LA CAPILLARITA'???
Quale sarebbe l'energia richiesta...quali sono i calcoli che hai fatto...in merito a cosa ti prendi licenza di rispondere con questo tono e con precisione apparente ma non documentata?CITAZIONE (valmaximus @ 21/12/2007, 20:11)Tsk tsk tsk, caro. TUA l'idea, TUA la responsabilità di dimostrarla corretta, con i dati alla mano da TE prodotti.
Quando qualcuno propone qualcosa, a meno di non 'pararsi' preventivamente, ha la responsabilità di spiegare come e perché funzionano le applicazioni di tale idea. Se pensi di avere ragione, dimostralo.
Ci si sente.
Ecco l'arroganza...ma scusa senza che mi fraintendi anche per questa (per le precedenti fraintendi pure) il suo primo intervento:CITAZIONE (Le Blanc @ 15/12/2007, 15:13)NOME:
Salve a tutti, mi chiamo Matteo e sono di Torino.............................................................................................. .............. ......................
So che non vi sto fornendo nessun dato, ma la mia domanda è: secondo voi è una strada percorribile o una castroneria???
La risposta intelligente; se percorribile...per quali motivi, se non percorribile....per quali motivi....
E si discute no?
SAPIENTONI: BOCCIATI!!!. -
BrightingEyes.
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CITAZIONE (KAP 15 @ 28/12/2007, 00:22)Emmmmm....scusate ma non resisto...i sapientoni mi fanno sempre un po sorridere...
Come fa una sequoia di 115 metri a ricevere i nutrimenti e l'acqua dalle radici???
E si discute no?
...SAPIENTONI: BOCCIATI!!!
Cerchiamo tutti di discutere senza sarcasmo, che poi diventa difficile da controllare. Ad esempio a volte essere bocciati da qualcuno conta come la promozione da altri. E' la figura di chi boccia o promuove che conta.
La capillarità obbedisce a leggi naturali ben precise, non servono molti calcoli. In generale nessun esempio naturale vale a superare la legge basilare dell'entropia per cui la "creazione" energetica dal nulla non si può ottenere.
Comunque se in generale si vuole affermare una teoria, ha ragione da vendere Valmaximus, è il proponente la teoria semmai che deve presentare i calcoli. L'affermazione (ricorrente su questo forum e non solo) che "se non mi presenti i calcoli matematici che dimostrano l'impossibilità di quello che dico allora quel che dico vale quanto quel che dici tu" è un'affermazione sbagliata. Non dovrebbe servire essere sapientoni per saperlo.
In questo caso qualcuno ha proposto un esperimento pratico intelligente. Si prende un tubicino di vetro, di sezione sempre più sottile, lo si piega e si vede se si riesce ad ottenere un moto perpetuo dell'acqua. Se io lo realizzo e posso ripeterlo ho una prova scientifica valida a conferma di una mia teoria, se non lo realizzo la discussione può essere su base ipotetica, ma lo scetticismo di tutto il resto del mondo è ampiamente giustificato. E non serve presentare prove contrarie, è il proponente che DEVE effettuare l'esperimento, relazionarlo con precisione rendendolo ripetibile da altri, spiegarlo con i calcoli necessari a confermare la teoria.
Per il resto, inviterei ad evitare sia le risposte un pò troppo acide e spazientite, sia le accuse di arroganza e arretratezza.
Chi ha posto il quesito lo ha fatto correttamente, è un'intuizione di cui non si sa bene la portata e si chiede lumi a chi ne sa di più.
Altri hanno risposto citando i fatti che si conoscono. Le sequoie e le nanotecnologie invece a me pare che c'entrino come i proverbiali cavoli a merenda, ma magari sbaglio io eh!
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guzzillo.
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per fare capire a chi ancora ha dei dubbi...
qualcuno ha mai visto una spugna che SPONTANEAMENTE assorba acqua dalla base e la risputi alla sommità?
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NUOVA FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE!Intuizione geniale o castroneria??? |